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Ahelya, figlia dell'India - Recensione

Ahelya fille des Indes Ahelya fille des Indes by M. Delly

My rating: 2 of 5 stars


CON SPOILER!

Mi dispiace, ma questa storia non mi ha convinta per niente.

Partiamo con una Vivian alla quale è stata negata una seconda opportunità di farsi comprendere, perché l'orgoglio di Alwyn l'ha bollata come superficiale e non le ha dato neanche modo di spiegarsi a quattrocchi. Quando lo fa, ormai è troppo tardi e lui si è innamorato della ragazzina. Vivian si avvicina ai due cattivi della storia e assorbe la loro cattiveria, tanto da pensare di voler eliminare la sua rivale d'amore. Alla fine, quella che era stata presentata come la protagonista, si presuppone vada in sposa al decerebrato che la corteggiava solo per prenderla in giro. Questo personaggio, contando che ha visto con i propri occhi nascere e crescere l'amore di Alwyn per Ahelya, è stato a dir poco maltrattato.

Ahelya ha la caratterizzazione di una dodicenne, anzi anche di età inferiore. Dopo tutto quel tempo passato rinchiusa nell'abazia, affamata perché doveva morire lentamente come sacrificio, un trauma psicologico bello forte sarebbe stato il minimo sindacale. Ma posso sorvolare sugli aspetti realistici dato il genere letterario e l'anno di pubblicazione, tuttavia l'infantilità del personaggio, che torna a cavalcare spensierata dopo poco, la rende subito odiosa. Avrebbe potuto redimersi tante volte, dimostrando di avere cervello e personalità, oltre a una bellezza esotica (unica motivazione plausibile perché un uomo dell'età di Alwyn si sia interessato a lei) e invece ha solo sottolineato la sua ingenuità. Quando Vivian ha insinuato che fosse troppo piccola per il matrimonio, le ha risposto da vera bambina con qualcosa del tipo "sei solo gelosa perché lui ama me". Questo genere di caratterizzazione fa pensare che la ragazzina abbia accettato la proposta di matrimonio non sapendo quali siano i doveri coniugali, anche perché la sua reazione è stata fuori dalle righe, come una bambina che riceve un bel regalo. Perciò, non ci ho visto granché di romantico in Alwyn che se la sposa poco dopo e la porta in luna di miele, dove certamente scoprirà che un uomo non se ne fa nulla di un amore platonico. Parliamo anche di quando si è rifiutata di parlare ad Alwyn perché lui, palesemente per il suo bene ma lei non l'ha capito, le ha impedito di andare a cavallo? Alwyn ha pensato al suo carattere forte, io a una bambina viziata che fa i capricci.

Alwyn viene presentato come un uomo tutto d'un pezzo, ma a un certo punto viene deriso persino alla sua tavola. La bambina non gli parla, Vivian - risentita del suo rifiuto conciso - lo sbeffeggia appena le è possibile e lo zio e la cugina lo vogliono morto. Che fortuna! So che l'orgoglio era uno dei cliché preferiti degli anni in cui è stato scritto il romanzo, ma questo personaggio ha esagerato oltre ogni limite. Vivian per non fargli fare brutta figura con una proposta di matrimonio che non avrebbe accettato, fa capire le sue intenzioni con un discorso pubblico, non direzionato a lui ma molto generico, e cosa fa Alwyn? Se ne va, mettendo una croce sulla ragazza. Questo non è orgoglio, è stato più superficiale lui di Vivian (che aveva dalla sua la "semplice" motivazione di non voler morire di fame con un uomo molto povero).

Lo zio di Alwyn è in fin di vita a pagina 240 (preso da un colpo di pistola) e a pagina 250 sta ancora parlando del piano ordito, tornando così indietro nel tempo che pare racconti la sua vita sin da quando era un embrione nella pancia della madre. Okay la narrativa differente, okay il genere letterario, okay tutto quanto, ma, insomma, il realismo si è perso un po' per strada.

Fino all'ultimo ho sperato che Alwyn tornasse con Vivian, perché altrimenti non c'era spiegazione del perché la ragazza continuasse a ronzargli intorno. E invece niente. Era lì solo per soffrire pene d'amore. Un po' sadico, no?

Ho letto altri libri di Delly molto belli e ne leggerò altri, ma questa dilogia è un "no" secco.



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Published on September 11, 2020 15:38 Tags: delly, recensione, romanzi-rosa, storia-d-amore

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