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La straniera, Outlander, Diana Gabaldon - Riflessioni
Sono quasi alla fine de La straniera, mi mancano meno di 200 pagine e non le voglio leggere, perché sono le peggiori. Il libro è ovviamente più corposo della serie e il tempo che passano insieme Claire e Jamie è idilliaco e pieno di tanta tenerezza. Come si può dopo una narrazione più o meno fra le righe, tenendo conto dell'ambientazione, piazzare una scena tanto atroce?
Mai, neanche durante un horror, avevo saltato delle scene di una serie o film, ma questo è stato troppo per me. Sono stata davvero male e ho visto solo il finale di quella puntata, tipo gli ultimi due minuti.
Come dice mia zia, siamo "abituati" - il che è terribile - a vedere il contrario di ciò di cui parlo, e che non spoilero, e una scena del genere ha un impatto molto forte. Siamo davvero bravi noi scrittori a servire su un piatto d'argento i peggiori scenari, ma è davvero necessario entrare tanto nei dettagli? Sondare la sofferenza senza alcun pudore verso chi la sta provando? E per cosa?
Ho trattato anch'io una scena dolorosa, ma non l'ho descritta. Ho concluso il capitolo dando per certo al lettore cosa sarebbe accaduto e facendogli percepire i malesseri del protagonista (assieme alle ripercussioni successive), però ho ritenuto davvero troppo rendere viva quella sofferenza. Primo, perché me la sarei sentita addosso; secondo, perché non volevo infierire oltre sul mio personaggio.
Per carità, sono scelte, tuttavia per me non è necessario mostrare tanto dolore e so per certo che quella puntata non è stata vista da molti che hanno avuto la mia stessa reazione. Quindi, qual è il senso? A maggior ragione se la narrazione ha sempre mantenuto uno stile "rosa".
Vabbè, fine delle riflessioni. In tutto ciò, io amo Jamie alla follia. Su questo non ci piove.
Mai, neanche durante un horror, avevo saltato delle scene di una serie o film, ma questo è stato troppo per me. Sono stata davvero male e ho visto solo il finale di quella puntata, tipo gli ultimi due minuti.
Come dice mia zia, siamo "abituati" - il che è terribile - a vedere il contrario di ciò di cui parlo, e che non spoilero, e una scena del genere ha un impatto molto forte. Siamo davvero bravi noi scrittori a servire su un piatto d'argento i peggiori scenari, ma è davvero necessario entrare tanto nei dettagli? Sondare la sofferenza senza alcun pudore verso chi la sta provando? E per cosa?
Ho trattato anch'io una scena dolorosa, ma non l'ho descritta. Ho concluso il capitolo dando per certo al lettore cosa sarebbe accaduto e facendogli percepire i malesseri del protagonista (assieme alle ripercussioni successive), però ho ritenuto davvero troppo rendere viva quella sofferenza. Primo, perché me la sarei sentita addosso; secondo, perché non volevo infierire oltre sul mio personaggio.
Per carità, sono scelte, tuttavia per me non è necessario mostrare tanto dolore e so per certo che quella puntata non è stata vista da molti che hanno avuto la mia stessa reazione. Quindi, qual è il senso? A maggior ragione se la narrazione ha sempre mantenuto uno stile "rosa".
Vabbè, fine delle riflessioni. In tutto ciò, io amo Jamie alla follia. Su questo non ci piove.
Published on June 21, 2020 10:01
•
Tags:
diana-gabaldon, la-straniera, outlander, riflessioni
La straniera, Outlander, Diana Gabaldon
La straniera by Diana GabaldonMy rating: 4 of 5 stars
Non so, onestamente, se avrei apprezzato il libro prima di vedere la serie tv. Senza ombra di dubbio ci sono tanti aspetti positivi, dalla trama in sé all'ambientazione scozzese, le usanze, le tradizioni, l'inserimento di parole gaeliche che ho trovato deliziose. Tuttavia, da una prima persona mi aspetto molto più coinvolgimento. Se il racconto fosse stato narrato in terza persona non focalizzata, allora tanta freddezza avrebbe avuto un senso, ma su una prima no. Claire viene quasi violentata per ben due volte e non c'è stata una minima emozione, se non sorpresa nel primo caso e nel secondo neanche quella. Pur contando la sua esperienza da infermiera sul campo di battaglia, ella proviene da un certo tipo di società e una brutalità del genere avrebbe dovuto almeno sollevare uno stato di paura per se stessa. Inoltre, comprendo il voler creare una donna forte fuori dalle righe, ma spesso i suoi comportamenti erano davvero infantili e inappropriati. Non si è forti perché si risponde a tono a un uomo di alto rango che può fustigarti e ammazzarti nei modi peggiori. Il silenzio sarebbe stato un comportamento molto più maturo. Passi per le prime volte quando ancora non aveva ben chiaro di essere tornata nel passato, ma poi da una donna istruita, intelligente e quant'altro, mi aspetto un comportamento adeguato.
Jamie, mio adorato Jamie. L'ho adorato sin da subito per la sua "ingenuità" e sincerità, contrapposta alla freddezza che sapeva dimostrare in combattimento. Tutto di lui mi è piaciuto, perciò ho trovato davvero eccessivo un'accanimento simile contro questo personaggio. In ultimo, la violenza nel carcere è stata davvero troppo, per me (che grazie a Dio è stata raccontata e non mostrata, com'è successo nella serie tv - episodio che mi sono categoricamente rifiutata di guardare). Con il suo passato, a ventitré anni, non so se da un punto di vista psicologico sia possibile affrontare tutto con il sorriso (tranne l'ultima parte che è stata credibile). Quando Jamie, durante una cena del clan, ha raccontato davanti a tutti come se nulla fosse che è quasi stato sodomizzato dal Duca nella stalla, sono rimasta confusa e anche inorridita per il poco tatto. Se ancora oggi la sodomia anche consensuale pare una vergogna, perché raccontarla con tanta nonchalance nel '700?
Il romanzo mantiene, ben o male, la strada del romanzo rosa ma alcune cose l'hanno fatto scivolare via dal genere.
Ci sono altri elementi che mi hanno lasciato un po' sconcertata, come la scelta di Claire di far rivivere a Jamie il trauma della violenza per smuoverlo (hanno fatto un casino assurdo quella notte e nessuno si e avvicinato per vedere se si stessero ammazzando, poi il giorno dopo cade una cosa a terra e compare il frate preoccupato per il rumore... mah), ma sostanzialmente, da semplice lettrice, il racconto mi è piaciuto molto (oppure è stato il personaggio di Jamie che mi ha fatto apprezzare tutto il resto? Devo pensarci).
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Published on June 30, 2020 04:57
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Tags:
diana-gabaldon, la-straniera, outlander, recensione


