"QUANDO DAL CIELO CADEVANO LE STELLE" - NUOVA RECENSIONE!
Roberto Baldini ha firmato una nuova recensione del mio romanzo "Quando dal cielo cadevano le stelle", pubblicandola sul suo blog "Scrivo Leggo"!
VAI ALLA RECENSIONE:
http://scrivoleggo.blogspot.it/2014/0...
RECENSIONE:
Libertà...
Maledetta guerra...
Purtroppo tutti noi conosciamo le nefandezze dei nazisti durante gli anni seconda della guerra mondiale.
Milioni di morti… sembra facile dirlo, sono tre parole…
Quante vite sono, realtà? Padri, figli che non hanno conosciuto i genitori, ragazzi che non hanno potuto conoscere l’amore, crearsi una famiglia…
Quanto dolore da sopportare, da raccontare, da vivere attraverso le parole di chi c’era, e ha la fortuna di poterlo raccontare…
Lia è una ragazza costretta a vivere nascosta con la sua famiglia: i genitori, il fratellino e la nonna. Poter mangiare è già una festa, in quella cantina buia l’unica consolazione è rappresentata dalla radio, una radio che comunica sovente notizie terribili…
Bombardamenti, persecuzioni, fame e malattie...
L’odio serpeggia tra la folla, persino il più innocente potrebbe farsi corrompere da questa pazzia che sta dilagando in tutta Europa…
Fuggire, nascondere la propria identità, il proprio volto, il proprio io…
La fine sembra vicina, ma il lieto fine appare come una mera utopia…
Leggere libri sul dramma della seconda guerra mondiale e sulla persecuzione di Hitler sugli ebrei è, purtroppo, abbastanza comune. Mille cose sono state scritte su questa assurda follia, mille volte stiamo male nel leggere e conoscere la sorte di milioni di persone innocenti, vittima dell’ignoranza dell’essere umano.
Sofia Domino ci regala una storia colma di testimonianze, date e informazioni che faranno rabbrividire ma contribuiranno a creare una realtà vecchia di decenni che ha, purtroppo, trovato posto nei libri di storia.
Tiferemo per Lia e la sua famiglia, pur sapendo che questo non è un romanzo fantasy destinato al lieto fine. Questa è la storia di una famiglia dilaniata dalla voglia di emergere di un pazzo.
Un libro che vi farà male ma anche bene, donandovi una consapevolezza nuova. E, forse, un po’ di speranza…
Da leggere, per ricordare.
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http://scrivoleggo.blogspot.it/2014/0...
RECENSIONE:
Libertà...
Maledetta guerra...
Purtroppo tutti noi conosciamo le nefandezze dei nazisti durante gli anni seconda della guerra mondiale.
Milioni di morti… sembra facile dirlo, sono tre parole…
Quante vite sono, realtà? Padri, figli che non hanno conosciuto i genitori, ragazzi che non hanno potuto conoscere l’amore, crearsi una famiglia…
Quanto dolore da sopportare, da raccontare, da vivere attraverso le parole di chi c’era, e ha la fortuna di poterlo raccontare…
Lia è una ragazza costretta a vivere nascosta con la sua famiglia: i genitori, il fratellino e la nonna. Poter mangiare è già una festa, in quella cantina buia l’unica consolazione è rappresentata dalla radio, una radio che comunica sovente notizie terribili…
Bombardamenti, persecuzioni, fame e malattie...
L’odio serpeggia tra la folla, persino il più innocente potrebbe farsi corrompere da questa pazzia che sta dilagando in tutta Europa…
Fuggire, nascondere la propria identità, il proprio volto, il proprio io…
La fine sembra vicina, ma il lieto fine appare come una mera utopia…
Leggere libri sul dramma della seconda guerra mondiale e sulla persecuzione di Hitler sugli ebrei è, purtroppo, abbastanza comune. Mille cose sono state scritte su questa assurda follia, mille volte stiamo male nel leggere e conoscere la sorte di milioni di persone innocenti, vittima dell’ignoranza dell’essere umano.
Sofia Domino ci regala una storia colma di testimonianze, date e informazioni che faranno rabbrividire ma contribuiranno a creare una realtà vecchia di decenni che ha, purtroppo, trovato posto nei libri di storia.
Tiferemo per Lia e la sua famiglia, pur sapendo che questo non è un romanzo fantasy destinato al lieto fine. Questa è la storia di una famiglia dilaniata dalla voglia di emergere di un pazzo.
Un libro che vi farà male ma anche bene, donandovi una consapevolezza nuova. E, forse, un po’ di speranza…
Da leggere, per ricordare.
Published on June 18, 2014 11:28
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