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La bella confusione

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La storia del cinema non è poi così diversa dalla apparentemente lineare, ma costellata di incontri fortuiti, appuntamenti rincorsi o mancati, decisioni prese all’ultimo minuto e imprevedibili coincidenze. Fatalità cruciali che permettono a un’opera di venire alla luce, con le precise caratteristiche che poi tutti ricorderanno. La scelta di un’attrice, la luce sul set, le vicissitudini sentimentali del regista o di un comprimario – così come i tagli nel budget o una scena cambiata all’improvviso – possono scrivere a modo loro una pagina del genio universale. Il 1963 è stato l’anno di Fellini e di Visconti. Un anno decisivo per il cinema italiano, che ha visto la nascita di Otto e mezzo e Il Gattopardo. Ma prima di diventare i capolavori che ben sappiamo erano due incredibili scommesse, nonché il campo di battaglia tra due artisti rivali e profondamente mentre Claudia Cardinale cambiava il colore dei capelli secondo il capriccio di chi la dirigeva, l’intero contesto culturale italiano si stava preparando a sposare l’una o l’altra visione del cinema e del mondo. Ecco cos’è La bella confusione: inseguendo come un detective le figure e gli episodi che hanno fatto la Storia, Francesco Piccolo ha setacciato lettere, filmati, appunti e diari, interviste, pettegolezzi, testimonianze. Perché in questo romanzo diverso da qualsiasi altro romanzo i personaggi si chiamano Marcello Mastroianni, Ennio Flaiano, Sandra Milo, Tomasi di Lampedusa, Camilla Cederna, Suso Cecchi d’Amico, Burt Lancaster e Pier Paolo Pasolini. Muovendosi tra il mito e l’aneddoto, la voce inconfondibile dell’autore di Il desiderio di essere come tutti risveglia milioni di ricordi e ci regala la luce perduta di un’epoca. Un documentario fatto di la potenza dell’arte, i segreti del cinema, i duelli di un’Italia che non sapremmo più immaginare.

296 pages, Kindle Edition

First published February 21, 2023

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About the author

Francesco Piccolo

50 books142 followers
Francesco Piccolo was born at Caserta, in 1964. His novels and short story collections include “Allegro occidentale”, “E se c'ero dormivo”, “Il tempo imperfetto”, “Storie di primogeniti e figli unici” (all published by Feltrinelli), “L’Italia spensierata” (Laterza) and “La separazione del maschio” (Einaudi). With “Storie di primogeniti e figli unici" he won two literary prizes: the Premio Giuseppe Berto and the Premio letterario Piero Chiara. His latest works are “Momenti di trascurabile felicità” and “Il desiderio di essere come tutti”, published by Einaudi.

In cinema, he has developed the screenplays “My Name Is Tanino, Paz!“ (based on cartoons by Andrea Pazienza), “Ovunque sei”, “Giorni e nuvole” and “Nemmeno in un sogno”, as well as “Il caimano” (for which he, Nanni Moretti and Federica Pontremoli were awarded the 2006 David di Donatello for Best Script), “Caos calmo” and “Habemus Papam” directed by Nanni Moretti.

He writes for varied newspapers and periodicals, including la Repubblica and Diario. Piccolo lives in Rome, where he runs the screenwriters’ laboratory for the DAMS course at Roma Tre.

Francesco Piccolo è nato a Caserta nel 1964. Si è laureato in Lettere con una tesi su "Le teorie comiche nel teatro del Settecento". Vive e lavora a Roma e collabora alle pagine culturali del “diario della settimana”. Nel 1993 è stato finalista del Premio Calvino con il romanzo inedito "Diario di uno scrittore senza talento". Con la casa editrice Minimum fax ha pubblicato nel 1994 "Scrivere è un tic. I metodi degli scrittori", tratto da alcune lezioni di creative writing sui metodi di scrittura.

Ha scritto romanzi e raccolte di racconti: “Allegro occidentale”, “E se c'ero dormivo”, “Il tempo imperfetto”, “Storie di primogeniti e figli unici” (tutti pubblicati da Feltrinelli), “L’Italia spensierata” (Laterza) e “La separazione del maschio” (Einaudi). Con “Storie di primogeniti e figli unici” ha vinto il Premio Giuseppe Berto e il Premio letterario Piero Chiara. Il suo penultimo libro, edito da Einaudi, si intitola “Momenti di trascurabile felicità”, una raccolta di aneddoti sulla felicità delle piccole cose quotidiane. Nel 2013, ha pubblicato “Il desiderio di essere come tutti”.

Ha lavorato anche per il cinema scrivendo sceneggiature, tra cui “My Name Is Tanino, Paz!” (tratto dai fumetti di Andrea Pazienza), “Ovunque sei”, “Giorni e nuvole” e “Nemmeno in un sogno”, oltre a “Il caimano”, “Caos calmo” e “Habemus Papam” con reggia di Nanni Moretti.

Collabora con riviste e quotidiani. Attualmente vive a Roma e cura il laboratorio di sceneggiatura al D.A.M.S. della terza Università di Roma.

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Displaying 1 - 30 of 74 reviews
Profile Image for SCARABOOKS.
292 reviews264 followers
March 11, 2023
Provare a mettere insieme il meglio. La storia di due tra i più bei film di sempre. Due protagonisti densi di mistero, carattere e talento come Visconti e Fellini. L’epoca d’oro della storia economica e culturale dell’Italia. Una miniera di comparse da meraviglia e di pettegolezzi, aneddoti, suggestioni. Aggiungere un lettore appassionato di cinema, Fellini, letteratura.
Obiettivamente, annoiare era difficile. Praticamente, un miracolo all’incontrario.
Esempio luminoso di come l’uso del tempo verbale al presente possa diventare un batticarne. La più succosa delle bistecche diventa la più stupida delle fettine.
Profile Image for Ilaria Quercia.
408 reviews113 followers
March 18, 2023
Mi sono approcciata alla lettura come faccio la gran parte delle cose: da secchiona!
Volevo memorizzare tutto quello che non sapevo di Fellini e di Visconti. Le piccole perle, le curiosità: le tinture della Cardinale spola fra i set di 8 e 1/2 e del Gattopardo, le piaghe per il bustino troppo stretto, gli aspetti sociopolitici e introspettivi dei film, la rivalità fra i due registi. Tante chicche: io non sapevo perché 8 e 1/2 ha quel nome, nè tutta la storia della pubblicazione del Gattopardo, di quanto Feltrinelli abbia osato verso la critica di sinistra, del rapporto dei registi con Nino Rota, Flaiano e Suso Cecchi d'Amico. Per tutti questi aspetti la lettura è stata avvolgente, mi sono sentita ricca, MA un MA ce l'ho e riguarda la scrittura di Piccolo, a tratti egoriferita e un po'pedante, nelle digressioni autobiografiche di se stesso mi ha un po'annoiata, probabilmente avrei visto meglio un podcast, che avrebbe alleggerito il racconto. Cmq assolutamente meritevole.
Profile Image for Come Musica.
2,059 reviews627 followers
October 1, 2023
Mi ha fatto un certo effetto leggere questo libro, avendo in mente la lettura de Il Gattopardo.

I protagonisti di questo libro sono due film Il Gattopardo e Otto e mezzo e con loro i due registi Luchino Visconti e Federico Fellini. Nel mezzo Claudia Cardinale che ha recitato in entrambi i film, quando le registrazioni avvenivano nello stesso periodo.

“Mi disse che quando davano in televisione la finale del Festival di Sanremo, lei andava sempre a casa di Visconti e con un gruppo di amici scommettevano su chi avrebbe vinto e litigavano sulle canzoni. E poi, raccontandomi di Visconti, cominciò a parlare della storia dei capelli neri e dei capelli chiari quando girava contemporaneamente Il Gattopardo e Otto e mezzo.
Da quel pomeriggio all’Ariston insieme a Claudia Cardinale, la storia di Otto e mezzo e Il Gattopardo girati contemporaneamente non mi è mai piú uscita dalla testa.”

Questo libro non è solo il racconto di due grandi film del cinema italiano, ma è anche la storia del cinema, la storia di una rivalità agguerrita tra due grandi registri, Visconti e Fellini, che con il loro genio hanno segnato la storia del cinema: due facce della stessa medaglia.

«La presenza o meno di Claudia Cardinale ci dirà con piú eloquenza di ogni dichiarazione se la guerra tra Fellini e Visconti continua».

Francesco Piccolo ha intitolato il suo libro “La bella confusione”, perché questo era il titolo di Otto e mezzo, prima che diventasse Otto e mezzo.

“Claudia Cardinale è assente nelle due scene indimenticabili di Otto e mezzo; è assente illogica, ed è un’assenza che pesa. Questo vuol dire che Il Gattopardo ha fortemente condizionato Otto e mezzo.”

Francesco Piccolo cerca anche di rispondere a questa domanda cruciale: perché Claudia Cardinale è assente dalle due scene più importanti di Otto e mezzo?

Non solo! Francesco Piccolo raccontando di Burt Lancaster svela il legame profondo che lega Il Gattopardo di Giuseppe Tommasi di Lampedusa a quello di Luchino Visconti, rivelando che è lo stesso legame che lega Federico Fellini a Otto e mezzo e al suo protagonista, interpretato da Marcello Mastroianni.

“Il cinema è pratico, creare opere grandi e immortali utilizzando il cinema, che Fellini descrive come un luogo dove bisogna sopportare le cialtronerie per amarlo − lo si può fare solo inconsapevolmente; non si può pensare di realizzare capolavori come Il Gattopardo e Otto e mezzo intanto che un’attrice non c’è perché è su un altro set, un attore ha male al ginocchio, il trucco si scioglie per il sudore, viene preso un ghepardo per fare pubblicità al film, la luce va via, un cane non si toglie dall’inquadratura, un attore finge di avere la testa fasciata, un produttore finge di aver ricevuto minacce dalla mafia, gli stampatori sono in sciopero, bisogna finire perché domani qui non possiamo tornare…”

Adesso non mi resta che rivedere questi due film.

Nota a margine: consiglio di leggere questo libro dopo aver (ri)visto uno dei due film o dopo aver (ri)letto Il Gattopardo, altrimenti, a mio avviso, non lo si apprezza appieno.

“Una volta, sul set di Lattuada e Fellini, Luci del varietà, tutti quelli che avevano in mano la sceneggiatura avevano letto che c’era scritto: alba livida.
E quindi bisognava fare l’alba livida.
Da immagine letteraria, l’alba livida pian piano aveva cominciato a trasformarsi in una cosa da fare, una cosa concreta. L’ostinazione con cui una troupe cerca di realizzare quello che è scritto in una sceneggiatura, rende le parole della sceneggiatura un oggetto concreto nella vita di un set.
E cosí, ogni tanto, mentre si girava, qualcuno irrompeva negli studi e urlava: «L’alba livida! Ce sèmo! Fóri tutti! C’è l’alba livida!»
E per giorni, con preoccupazione, ognuno dei macchinisti della troupe diceva a Lattuada o a Fellini: «Voi vede’ che manco stamattina potemo fa’ ’st’alba livida? Er mese scorso semo stati pieni d’albe livide!»
Fare l’alba livida. Ecco cosa è il cinema.”
Profile Image for Elisa.
89 reviews4 followers
March 26, 2023
In questa occasione Piccolo non riesce a coniugare il suo conosciuto stile biografico con la trattazione dell'idea di fondo del libro che, come ripete più volte nel corso delle pagine, covava da anni. Sono interessantissimi gli aneddoti intorno ai film che ha scelto di ergere a capisaldi della sua esistenza e di conseguenza a quelli di intere generazioni. Sono però gli aneddoti ad essere sfiziosi di per sé, indipendente dall'apporto della narrazione: 8 e 1/2 e Il Gattopardo sono due film mitologici con a corredo un'epica interna costruita o no che appassionerà sempre.
Piccolo aveva un'idea per questo libro, ma labile e che ripete in modo ossessivo per convincersi e convincerci di avere avuto una giusta intuizione. Non basta
Profile Image for Rob.
54 reviews1 follower
August 24, 2023
"La felicità consiste nel poter dire la verità senza mai far soffrire nessuno"
Profile Image for Emanuela.
Author 4 books82 followers
March 16, 2023
Incuriosita dal racconto del periodo storico che è trattato con riferimenti al contesto.
I due film in oggetto: "8 1/2" e "Il Gattopardo" non li ho molto presenti e non sono riuscita a trovarli integrali. Ho comunque tentato.
Il libro è un po' confusionario ed è interessato al gossip piuttosto che alle reazioni che i film hanno prodotto e alla profondità dei messaggi. Si sofferma soprattutto sulla rivalità tra i due registi.
Perplessa. Valutazione media.
Profile Image for Fra.
55 reviews
August 17, 2024
Nonostante alcune parti non mi abbiano convinto nella scrittura - ad esempio alcune ripetizioni poco utili - il libro è molto preciso, chiaro e interessante, permette di conoscere e visualizzare le storie continuamente intrecciate di due grandi maestri del cinema
Profile Image for AndreaMarretti.
185 reviews11 followers
March 2, 2024
"La bella confusione".
Secondo me, per apprezzarlo al meglio occorre essere (almeno un pò) filmofili: meglio se di una età tale da ricordarsi della Cardinale quando era La Claudia Cardinale.
Se questa condizione è soddisfatta, allora si torna a quel tempo e quel mondo in bianco e nero, di qua o di là anche solo parlando di cinema (e che CINEMA!).
Salvo poi riguardare a distanza di anni quello che sembrava completamente immutabile ed assoluto e scoprirlo più pacificato e più umano senza che niente della sua bellezza (de "il gattopardo" e di "8 e 1/2" per esempio) sia venuto meno: Dio solo sa se una recensione di questo genere possa essere vagamente comprensibile per gli sventurati che potranno imbattersene.
Profile Image for Elebolle.
7 reviews
June 3, 2023
Partivo con grandissime aspettative e molto entusiasmo: il racconto di due grandi registi, giganti nella cultura italiana, e di due film meravigliosi che sono stati forse il momento più alto della cinematografia del nostro Paese. E insieme, tutto quanto gira loro attorno, che rappresenta la società del grande cambiamento economico, culturale e strutturale.
E invece... non so, qualcosa nel ritmo della narrazione non convince... non so spiegare la sensazione...
Prendo in prestito le parole di Visconti citate dall'autore del libro a pag. 244:
"Quando Visconti legge la stesura della sceneggiatura, dice: bella questa morte ma è noiosa - come è noioso arrivare a questa morte!".
Profile Image for Berniniandre.
35 reviews
August 3, 2024
Questo libro è una "bomba". Da non perdere per gli amanti del cinema, della letteratura e delle cose belle in generale.
Profile Image for Giuseppe Romeo.
5 reviews3 followers
March 3, 2023
Un libro bellissimo, fa venire voglia di vivere, come 8 e mezzo!
Profile Image for Lorenzo.
4 reviews4 followers
June 8, 2025
Che delusione questo libro. Dentro c'è la storia del cinema che amo, una storia bellissima peraltro (Fellini, Visconti, Claudia Cardinale, Sandra Milo, Flaiano, e molti altri protagonisti che hanno incrociato le loro carriere e le loro vicissitudini private in quegli anni in cui il cinema italiano ha sfornato delle pellicole miracolose, Il Gattopardo e 8 1/2, nel dettaglio). Eppure, nonostante questo, nonostante l'intuizione iniziale (raccontare due registi diversissimi tra loro e la loro rivalità attraverso le vicende produttive di due loro capolavori)... Il racconto si perde presto in una serie di inutili aneddoti personali (io, io, io...), di pettegolezzi (almeno di sorride un po') e di pensierini da terza media che annacquano la vivissima materia che si vorrebbe scandagliare.
Peccato.
Profile Image for L'aura.
248 reviews7 followers
September 14, 2024
Lettura interessante ma a tratti non si capisce di cosa l’autore voglia effettivamente parlare: il tema sarebbero due capolavori del nostro cinema, Il Gattopardo e Otto e mezzo, e la rivalità tra i rispettivi registi, Visconti e Fellini, che li fanno uscire nello stesso anno. Ma poi diventa Claudia Cardinale, o Tomasi di Lampedusa, o il festival di Venezia, o Pasolini, o — e quelle erano le digressioni francamente meno gradite da parte mia — la vita dello stesso Piccolo. Se uno proponesse questo libro come tesi di dottorato, penso che qualunque tutor gli rimprovererebbe di non avere un focus chiaro, ma semplicemente tanta passione per il tema a cui dare una forma più definita.
Profile Image for Francesca Maglione.
4 reviews1 follower
July 9, 2023
Un testo appassionante per chi ama il cinema, per chi ha amato il lavoro di Fellini e di Visconti e anche per chi non ne è a conoscenza. Si respira il fervente clima culturale degli anni 60. Gli intellettuali che popolavano Roma in quegli anni sono tanti e Piccolo ci restituisce un ritratto veramente vivido di quelle personalità e inserisce delle deliziose, a mio parere, digressioni sulla sua vita sul suo approccio a quel cinema, a quei mostri sacri dell'arte italiana che spiegano l'intellettuale che è diventato.
Profile Image for Chiara Bubù.
12 reviews15 followers
July 8, 2025
Leggerei di fatterelli di cinema per mesi, ma lo stile di Piccolo non mi piace per niente, lo trovo inutilmente incalzante, ridondante e ripetitivo.
Profile Image for Giuliana Matarrese.
142 reviews199 followers
August 21, 2023
Fellini e Visconti con le loro carriere parallele ma anche Claudia Cardinale costretta a tingersi i capelli a set alterni, Sordi e Delon che litigano per una donna,il PCI e la democrazia Cristiana che patrocinavano questo o quel film ( oppure lo ostacolavano con operazioni prezzolate). Un libro che racconta la storia del cinema in degli anni Benedetti, e lo fa raccontando dettagli e amori, facendoci sentire nella stanza di casa D’amico, quando Suso annuncia alle eredi di Rota che il papà ha sempre avuto un’altra figlia in America, o in macchina con Pasolini e Fellini, che discutono dell’idea di Otto e mezzo. Semplicemente imperdibile.
Profile Image for Giorgio Comel.
220 reviews1 follower
June 30, 2023
Francesco Piccolo è un ottimo sceneggiatore, ormai da un paio di decenni, con una preoccupante tendenza all'autofiction, come lui stesso ammette in questo suo ultimo libro. Non voglio dare giudizi di merito e, d'altronde un buon sceneggiatore lavora con le storie, altrui e proprie. Ma mi chiedo se sia il caso, raccontando di cose avvenute molto tempo fa, della gestazione, produzione e divenire di due film storici e indimenticabili, di inserire pezzi di vita e narrazione propri, del tutto estranei ai fatti di cui sopra. Un pot-pourri di fatti, casi, episodi, chiacchiere, gossip, retroscena illuminanti e sconosciuti alla maggior parte degli esseri umani che non scrivono per il cinema e non hanno la fortuna di frequentare i salotti giusti e le persone che hanno fatto la storia del cinema italiano in quell'irripetibile ventennio. Inframmezzato di questioni personali e familiari. Non si capisce l'utilità e la funzionalità di una tale operazione, che è anche un tratto fondamentale della scrittura di Piccolo. Da sempre.
Profile Image for Gianni Ascione.
196 reviews2 followers
March 11, 2023
Vivere la vita come un blocco unico e coerente, vivere la vita come esplosa in tanti frammenti. È la storia della volpe e del riccio di un frammento di Archiloco, e su cui Isaiah Berlin ha costruito un saggio.
«La volpe sa molte cose, ma il riccio ne sa una grande».
Berlin ne fa uno spartiacque degli scrittori, dei pensatori, e dell’umanità in generale. Gli esseri umani si dividono in volpi e ricci.
Ricci sono quelli che si rifanno a un unico principio ispiratore, sulla base di una visione morale del mondo. Volpi sono quelli che si appassionano a modelli diversi e contraddittori, senza un faro etico.
Profile Image for Fallinbooks Teresa.
51 reviews12 followers
April 16, 2023
Il 1963 è stato l’anno di “Otto e mezzo” e “Il gattopardo”, due film che hanno fatto la storia del cinema italiano, ma sapevate che sono stati girati praticamente in contemporanea? Ed eravate a conoscenza della fortissima rivalità dei due registi?

Fellini e Visconti rappresentano il cinema italiano nel mondo, quel cinema che era all’apice della sua bellezza ed era considerato di grande importanza nel panorama mondiale. Prima del suo declino, prima di un enorme cambiamento che ha portato alla crisi e alla creazione di prodotti forse meno coraggiosi e meno impattanti.

* in questa sorta di saggio, Francesco Piccolo ci racconta i retroscena di questi due cult scavando a fondo negli scontri e nelle motivazioni, interrogando chi quegli anni li ha vissuti davvero come Sandra Milo o Claudia Cardinale.

È stata una lettura interessante, soprattutto perché non ho mai visto questi film e in generale sono un po’ lontana dal cinema di quell’epoca. Sfizioso il modo in cui l’autore racconta tutto, come fossero dei pettegolezzi ma allo stesso tempo rimanendo neutrale e cercando di andare in profondità e non restare in superficie.

Profile Image for Federica Aluffi.
21 reviews
May 30, 2023
francesco piccolo
LA BELLA CONFUSIONE

Francesco Piccolo è uno sceneggiatore
che ha cominciato ad amare la letteratura con il romanzo il Gattopardo e ad amare il cinema con il film Otto e mezzo di Fellini
Scrivere questo libro per lui è un'esigenza esistenziale, quasi un'ossessione.
Ne esce la ricostruzione appassionata dei retroscena e degli intrecci che hanno legato i due film forse più importanti della storia del cinema Italiano (e di quella personale di Piccolo).
Un periodo irripetibile che segna l'apice e l'inizio della decadenza dell'epoca d'oro del cinema. Nel Gattopardo si tratta della fine di un epoca storica, in 8 e mezzo c'è la fine della giovinezza dell'artista.
Due artisti in duello: uno non ha più niente da dare al mondo, l'altro non ha più niente da dire al mondo.
Due modi opposti e complementari di fare Cinema (con la maiuscola) e di vivere: uno basato sulla visione morale del mondo, l'altro con modelli diversi e contraddittori, senza un faro etico.
Insieme mettono in scena l'accettazione della vita e quella della morte, la completezza del mondo.
5 reviews
August 17, 2023
Una lunga dichiarazione d 'amore al cinema, alla letteratura, all'immaginazione e a quelli che hanno speso la vita per questa forma d'amore. Un documento di backstage di due capolavori del cinema, Il Gattopardo e La dolce vita, e un ritratto godibilissimo di un'epoca unica e dei suoi protagonisti. Imperdibile.
Profile Image for Ludovico Carofano.
1 review
August 18, 2024
avrei dato anche qualcosina in più perché il libro denota grande ricerca bibliografica/storiografica e profondo amore per il cinema ma nella seconda metà si ingolfa, si perde in digressioni biografiche e alla fine il parallelismo stanca. nonostante i palesi difetti è un ottimo libro per chi ama il cinema
Profile Image for Isabella .
22 reviews1 follower
May 18, 2023
Bellissimi gli aneddoti sui film e sulla vita dei registi. Bellissima la riflessione finale.
Annoiatissima dagli anedotti di Piccolo. Tiratela un po' meno
Profile Image for LauraT.
1,382 reviews94 followers
June 23, 2025
Molto interessante; quadro di un'intellighenzia italiana che, nel bene e nel male, era all'avanguardia e al top del mondo. Premi Strega con nomi che ancora si studiano a scuola, fim e cinema che tutti ci invidiano...che dire, come siamo ridotti?

Poi di nuovo lasciavo perdere, mettevo questo progetto nel mio file in cui conservo tutto ciò che sto facendo, o progetti che voglio fare o che vorrei fare – file che ogni anno, a dicembre, rivisito e rimetto a posto; dentro c’è una quantità di cose che se volessi farle tutte non basterebbe la vita che ho davanti, e forse nemmeno altre due. È il mio metodo per continuare ad avere presenti varie cose, in modo che continuino a essere delle possibilità.

ividere la verità documentata dai racconti di Fellini, vorrebbe dire non avere rispetto della sua ricostruzione epica del mondo. E non si può scrivere di Fellini se non si accetta, anzi se non si condivide la sua ricostruzione. Certo, non quando le sue ricostruzioni sono palesemente contraddette dai fatti, è chiaro. Ma la grandezza di Fellini ha a che fare anche con questo: le sue architetture fantasiose sono poggiate quasi sempre su impalcature solide. Non inventa, fa lievitare la narrazione.

Ma se ha un senso scrivere sceneggiature, è perché sempre, entrando in una storia, trovo qualcosa che mi riguarda, ci metto dentro dinamiche e fatti che mi riguardano, e comunque quella storia e la mia vita cercano punti di contatto. - credo che valga la stessa cosa per il leggere: se non ci metto qualcosa di mio nel libro che sto leggendo, che senso ha leggere?
Profile Image for Vera Viselli.
269 reviews4 followers
September 6, 2023
Questa storia inizia nel 1954, e forse anche prima.
Quando al Festival del cinema di Venezia c'erano Senso e La strada, Visconti e Fellini. Quando la giuria venne comprata dal governo a suon di mazzette per non far vincere Visconti.
Quando, durante la premiazione, vennero alle mani viscontiani e felliniani.
E poi continua negli anni '60, con Il gattopardo e 8 e mezzo.
È la storia di due registi, di due modi diversi di concepire e fare il cinema; è la storia dell'Italia di allora, dei comunisti e dei democristiani. È la storia di Claudia Cardinale che si intreccia a quella di Giulietta Masina, Sandra Milo, Burt Lancaster.
È la storia della vita donnaiola di Federico Fellini e quella più aristocraticamente sommessa di Luchino Visconti.
È una storia scritta anche da Flaiano e Suso Cecchi d'Amico, sceneggiatori, amici, compagni e non più amici.
È la storia di due capolavori del nostro cinema che simboleggiano vita e tramonto di uno dei momenti più belli della cinematografia e della vita italiana.
È pure un racconto intimo e personale, questo, badate bene. Di chi ha adorato quelle pellicole e quelle persone, di chi ha provato a sfiorarne almeno una, di chi poi è riuscito a lavorare nel cinema. Di chi prova a ripercorrere le emozioni scatenanti di quelle storie e di quelle vite.

(Ho fatto un po' di fatica nelle ultime cento pagine per via delle ripetizioni, ma vale assolutamente la pena leggerlo).
Profile Image for Gene.
2 reviews
September 5, 2023
Amato dalla prima pagina. Un “interpretative essay” che compara e contrasta in modo stuzzicante due film, due registi, due attori protagonisti, e tutte le storie che li accompagnano. È stato un po’ come leggere i racconti di una mitologia tutta italiana, una mitologia che riguarda due dei del cinema nella golden age del cinema italiano: Fellini e Visconti. E mentre se ne conoscono gli intrighi, gli aneddoti, e qualche pettegolezzo, ci vengono ricordati episodi conosciti e svelati di nuovi, tutti raccontati con solleticanti dettagli una palpabile passione. Il tutto condito dal punto di vista di un conoscitore che ama questo mondo tanto quanto, evidentemente, ama scrivere. L’essenza di questo libro è la passione e il coraggio di trasformarla in missione e vocazione. E nel caso di Fellini, Visconti e Piccolo: anche professione.
Profile Image for Patriarcaettore.
268 reviews8 followers
March 20, 2023
Con questo libro ho scoperto due film che, a dire dei critici, hanno fatto la cinematografia italiana. Io non sono un esperto. Apprezzo le descrizioni di questo mondo particolare, la sontuosità del ballo gattopardesco e la sua lettura del cambiamento "perché tutto rimanga uguale" ancora attuale a mio avviso. Come posso apprezzare, e non capire a fondo, le visioni felliniane. Faccio meno fatica a leggerle nei fumetti di Manara che nelle scene del film. Un plauso alla fatica della protagonista contesa, bellissima sin dalla copertina. Bravo l'autore nel raccontarci i dietro alle quinte nella loro ferocia e i retroscena politici che oggi sembrano fuori dal tempo. Chissà se ci sono ancora i critici di partito? Buona lettura
Profile Image for Giorgio Palumbo.
Author 4 books19 followers
March 30, 2023
Questo libro è un film, a suo modo
Da una parte Fellini e dall’altra Visconti.
Da una parte Mastroianni e dall’altra Lancaster.
Da una parte Tomasi da Lampedusa dall’altra Flaiano e la sua tristissima e mai realizzata storia d’amore con Suso Cecchi d’Amico.
In mezzo Nino Rota e Claudia Cardinale che per uno doveva portare i capelli nerissimi e doveva essere doppiata e per l’altro doveva portare i capelli castani e per la prima volta far sentire la sua voce.
I protagonisti sono due uomini complessi imperfetti e un po’difficili come Fellini e Visconti e le loro opere Otto e Mezzo e Il Gattopardo.
Questa è la storia. Complimenti a Piccolo per avere scritto uno dei più bei libri sul cinema che io ricordi
Profile Image for Andrea Montesano.
172 reviews1 follower
April 21, 2024
La bella confusione è un testo ibrido, a metà tra saggio e narrativa, che ti coinvolge con una prosa semplice e degli aneddoti sorprendenti. Per quanto mi riguarda, unisci cinema e letteratura, le mie due grandi passioni, e mi hai completamente conquistata. Piccolo ci regala una narrazione che ti avvolge e ti fa rivivere la realizzazione di due pilastri della storia del cinema, Il Gattopardo e 8 e 1/2, e la storia di rivalità tra i due registi Visconti e Fellini. Non si ferma solo al cinema ma ci riporta anche al Premio Strega e alla vita difficile del romanzo Il Gattopardo, nella cornice del suo contesto storico e politico. Per me questo libro è stato una bellissima rivelazione e un piacevole compagno di viaggio.
Displaying 1 - 30 of 74 reviews

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