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Una domenica pomeriggio

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Il gobbetto, Le belve e Una domenica pomeriggio: questa raccolta riunisce i tre più importanti racconti dell’argentino Roberto Arlt, in una nuova traduzione. Una via d’accesso privilegiata per i lettori che ancora non conoscono la sua opera, e un ulteriore approfondimento per chi ha già amato i suoi romanzi di culto come «I sette pazzi» e «I lanciafiamme»

In queste pagine Arlt conferma l’attualità e il vigore della sua letteratura, che supera brillantemente la prova del tempo, mettendo in scena un’umanità «terrestre, triste e sonnolenta»: ladri e assassini, uomini perduti e donne infedeli. Un’umanità eccentrica e imprevedibile, forse non così diversa da quella che ci circonda.

56 pages, Kindle Edition

First published September 9, 2015

35 people want to read

About the author

Roberto Arlt

207 books357 followers
Roberto Arlt was an Argentine writer born Roberto Godofredo Christophersen Arlt in Buenos Aires on April 2, 1900. His parents were both immigrants: his father Karl Arlt was a Prussian from Posen (now Poznan in present-day Poland) and his mother was Ekatherine Iobstraibitzer, a native of Trieste and Italian speaking. German was the language commonly used at their home. His relationship with his father was stressful, as Karl Arlt was a very severe and austere man, by Arlt's own account. The memory of his oppressive father would appear in several of his writings. For example, Remo Erdosain (a character at least partially based on Arlt's own life) often recalls his abusive father and how little if any support he would give him. After being expelled from school at the age of eight, Arlt became an autodidact and worked at all sorts of different odd jobs before landing a job on at a local newspaper: as clerk at a bookstore, apprentice to a tinsmith, painter, mechanic, welder, manager in a brick factory, and dock worker.

His first novel, El juguete rabioso (1926) ("Mad Toy"), was the semi-autobiographical story of Silvio, a dropout who goes through a series of adventures trying to be "somebody." Narrated by Silvio's older self, the novel reflects the energy and chaos of the early 20th century in Buenos Aires. The narrator's literary and sometimes poetic language contrasts sharply with the street-level slang of Mad Toy's many colorful characters.

Arlt's second novel, the popular Los siete locos (The Seven Madmen) was rough, brutal, colloquial and surreal, a complete break from the polite, middle-class literature more typical of Argentine literature (as exemplified, perhaps, by the work of Jorge Luis Borges, however innovative his work was in other respects). Los lanzallamas (The Flame-Throwers) was the sequel, and these two novels together are thought by many to be his greatest work. What followed were a series of short stories and plays in which Arlt pursued his vision of bizarre, half-mad, alienated characters pursuing insane quests in a landscape of urban chaos.

During his lifetime, however, Arlt was best known for his "Aguafuertes" ("Etchings"), the result of his contributions as a columnist - between 1928 and 1942 - to the Buenos Aires daily "El Mundo". Arlt used these columns to comment, in his characteristically forthright and unpretentious style, on the peculiarities, hypocrisies, strangeness and beauty of everyday life in Argentina's capital. These articles included occasional exposés of public institutions, such as the juvenile justice system ("Escuela primaria de delincuencia", 26–29 September 1932) or the Public Health System. Some of the "Aguafuertes" were collected in two volumes under the titles Secretos femeninos. Aguafuertes inéditas and Tratado de delincuencia. Aguafuertes inéditas which were edited by Sergio Olguín and published by Ediciones 12 and Página/12 in 1996.

Between March and May 1930, Arlt wrote a series of "Aguafuertes" as a correspondent to "El Mundo" in Rio de Janeiro. In 1935 he spent nearly a year writing as he traveled throughout Spain and North Africa, on the eve of the Spanish Civil War. At the time of his death, Arlt was hoping to be sent to the United States as a correspondent.

Worn out and exhausted after a lifetime of hardships, he died from a stroke on July 26, 1942. His coffin was lowered from his apartment by an operated crane, an ironic end, considering his bizarre stories.

Arlt has been massively influential on Latin American literature, including the 1960s "Boom" generation of writers such as Gabriel García Márquez. Analogues in English literature are those who avoid literary 'respectability' by writing about the poor, the criminal and the mad: writers like William Burroughs, Iceberg Slim, and Irvine Welsh. Arlt, however, predated all of them. He is widely considered to be one of the founders of the modern Argentine novel; among those contemporary writers who cla

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Displaying 1 - 6 of 6 reviews
Profile Image for Erica.
123 reviews24 followers
December 19, 2021
“…mentre i sentimenti imbrattati di sporcizia ci schiacciano sempre più nella completa rinuncia alla luce”.

È Argentino e incazzato, Roberto Arlt, e con questo libretto mi ha conquistata.

Nel primo racconto c’è uno che odia la quasi suocera e si serve di un signore con la gobba per mollare la fidanzata, ma la cosa gli sfugge dalle mani. Nel secondo, il più bello, c’è uno che è finito a vivere nei bassifondi a causa di un amore finito male. Nel terzo, uno che siccome si è svegliato con l’ansia (benvenuto nel club) se la prende con la moglie di un amico che l’ha invitato per un tè.

Abissi di paranoia, sfiducia e diffidenza verso il prossimo, amori che non danno consolazione, strade scure di una città labirinto e personaggi prigionieri di loro stessi che restano ai margini, tutto con quel po’ di cinismo e ironia che personalmente mi diverte.

Primo incontro con Arlt più che promosso.
Profile Image for Theut.
1,886 reviews36 followers
February 10, 2017
Una folgorazione la scrittura di Arlt, non so come ho fatto a non leggere altri suoi libri (e ho in casa da tempo I sette pazzi!). Tre racconti che mi hanno lasciato addosso un senso di straniamento e di bellezza allo stesso tempo. Il tempo è racchiuso in uno spazio che non è quello che riconosciamo come nostro, e in questa sorta di nuovo ambiente si creano situazioni al limite del reale.
164 reviews93 followers
November 25, 2021
«In una maniera o nell'altra abbiamo rubato, alcuni sono arrivati a commettere crimini; tutti, senza eccezione, hanno rovinato la vita di una donna, e il silenzio è il vaso comunicante attraverso il quale il nostro incubo di noia e angoscia passa da un'anima all'altra mediante un oscuro contatto. Questa sensazione di torvo annichilimento, con le smorfie inconsapevoli che accompagnano il ricordo abietto, ci applica sul volto una maschera di bruttezza cinica e dolorosa.»

Il sottosuolo, quello vero, che mescola grottesco e tragico come solo nei grandi romanzi russi.

Sono tre racconti brevi, in puro stile Arlt - tanto che, in alcuni, momenti, ti sembra di seguire Erdosain o il Ruffiano malinconico. Il secondo, Le belve, è un capolavoro vero.

PS: Leggete I sette pazzi - uno dei romanzi più straordinari di sempre.

[Roberto Arlt, Una domenica pomeriggio, traduzione di Raul Schenardi, SUR]
Profile Image for Andrea Fiore.
291 reviews74 followers
November 12, 2017
Un breve volumetto composto da tre racconti tratti dalla raccolta El jorobadito (1933), direi una buona introduzione all’opera di Roberto Arlt.

"Come spiegare questo fenomeno che lascia libera l’intelligenza, mentre i sentimenti imbrattati di sporcizia ci schiacciano sempre più nella completa rinuncia alla luce. Così le parolacce le abbiamo stampate sul muso, e ad ogni viso di donna la nostra mano s’irrigidisce nella tentazione di una sberla, perché accanto a noi non c’è la più preziosa, quella che ci ha rovinato la vita in un crocevia del tempo che fu. Perché parlare? Dice già tutto il silenzio d’ombre che copre il bar giallo, dove si piegano le teste che non hanno più speranze terrene. Belve in gabbia, restiamo dietro le sbarre dei pensieri turpi, ed è per questo che il sorriso canagliesco si stacca con tanta difficoltà dal volto, bloccato in un rictus di noia da cani."

"Quando non giochiamo, i nostri menti riposano poggiando sulle palme delle mani. La sigaretta si consuma lentamente all’angolo della bocca… e allora… quando meno te l’aspetti arriva un dolore sordo, una specie di nostalgia delle viscere, che non sanno cosa vogliono, fa corrugare la fronte, ah!, come spiegare questa disperazione, ci precipitiamo in strada, ci dirigiamo verso le stanze dove c’è sempre una svergognata con cui andare a letto, per sfogare sbavando in un brutto sogno questa amarezza che non si sa da dove viene né perché. Il fatto è che tutti ci portiamo dentro un disgusto orribile, una parolaccia trattenuta, un cazzotto che non si sa su chi scaricarsi, e se l’orologiaio strapazza la sua donna a pedate è perché, nella notte sudicia della sua stanza, gli invade l’anima un dolore simile al pulsare del nervo di un dente cariato."
Profile Image for jpm.
167 reviews12 followers
November 16, 2021
Roberto Arlt è stato un grande scrittore, peccato sia poco conosciuto al grande pubblico.
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