Una panoramica tra filosofia, politica e costume che guida il lettore alla scoperta della personalità e dell'identità tedesca attraverso l'analisi del linguaggio. La lingua tedesca pone, rispetto ad altre lingue europee, particolari ostacoli nella comprensione, è caratterizzata da una grande capacità d'astrazione e, al tempo stesso, di precisione che mettono in difficoltà il lettore italiano. Questo volume offre una chiave di lettura dell'anima della Germania, raccontando uomini e fatti attraverso le parole. Da Willy Brandt e Marlene Dietrich, considerati "infangatori del nido", a Enzensberger definito un "pensatore laterale". Un'analisi della lingua per comprendere un popolo.
Dal momento che studio tedesco, non potevo non leggere questo libro, che devo dire ho trovato molto interessante. Il punto di forza della lingua tedesca è la sua capacità di creare parole e, soprattutto, concetti che molte lingue non riescono né possono creare. Proprio da alcune di queste parole, come, per citarne alcune, Schadenfreude (Godere delle disgrazie altrui), Zweisamkeit (la solitudine a due), o Nestbeschmutzer (l'insozzatore del nido), parte la riflessione delle autrici su fatti e personaggi della storia (vecchia e recente) della Germania. Chi sono i tedeschi? Perché sono quello che sono? Questo libro prova a spiegarlo, e devo dire che, nel suo piccolo, ci riesce anche. Lo consiglio sicuramente.
Ho incontrato per caso questo libro nella mini biblioteca di un camping in Liguria e il suo titolo mi ha immediatamente incuriosito. L’ho preso e l’ho letto praticamente in una serata, e sono contento di averlo fatto. Devo dire che, dal titolo e dalle prime pagine lette, magari aspettavo qualcosina in più, un viaggio un po’ più robusto (anche se piccolo) nell’anima, nelle abitudini e nelle caratteristiche tedesche; comunque, per me è stata una lettura facile, veloce e piacevole, con parti molto interessanti e altre meno. Importante far notare che l’edizione che ho letto era la terza, del giugno 2004; magari edizioni successive possono offrire riflessioni interessanti dei governi di Angela Merkel e del ruolo della Germania nell’Unione Europea e nell’Eurozona.
(recensione completa su IG @/libridimar) Il tedesco non è solo la lingua dai vocaboli lunghissimi, dalla pronuncia impossibile. È una lingua unica se pensiamo al lessico e ai sentimenti. Non c'è nessuna lingua che possiede un lemma che indichi "l'isolamento della coppia, il dividere e il condividere, l'unicità del rapporto a due": il tedesco sì, ed è "Zweisamkeit", che letteralmente significa "solitudine in due", e sta a voi scoprire perché leggendo questo saggio.
Se siete dei germanisti, o semplici amanti delle lingue e siete interessanti a conoscere meglio la lingua tedesca nella sua unicità, è un saggio che fa per voi.⚘✍🏻
Un buon libro, scritto con divertimento e competenza. Percorre un viaggio tra il modo di pensare e vivere dei Tedeschi partendo dalla spiegazione di singole parole che sono intraducibili o difficili da tradurre. Dal libro trapela molta simpatia, qualche volta anche un po' di indulgenza. La quarta di copertina è un po' fuorviante, la lingua in sé non ha rilevanza primaria nel libro, è solo un punto di partenza. Un solo appunto alle due autrici, ma uno Stammtisch l'hanno visto almeno una volta nella vita? Dalla descrizione sembrerebbe di no!
le autrici promettono un piccolo viaggio nell'anima tedesca, ma si limitano ad associare "parole distintive" a concetti, periodi storici, istanti di vita e altri aneddoti davvero fin troppo generici, mainstream e ahime scontati, quali merkel, ddr, berlino, nazismo e altri luoghi fin troppo comuni. mi aspettavo scoperta di elementi culturali intesi come filo conduttore di usi, costumi, pensieri, rituali, riti, etc, mi sono ritrovato solo una lunga chiacchierata da bar sulla germania e germanici, piacevole ma purtroppo non all'altezza delle aspettative
Sicuramente molto interessanti le spiegazioni e le interviste su terra tedesca delle corrispondenti dalla Germania di Repubblica e La Stampa. Solo per me criticabili certe considerazioni un po’ troppo faziose ed ideologizzate a sinistra (es. su Markus Wolf o sulla Ostalgie). Ma ognuno ha le sue idee e deve avere sempre anche la libertà di esprimerle. Complessivamente consigliabile a chi sia interessato ad approfondire la conoscenza della cultura tedesca.
purtroppo è ormai datato (è del 2004/2005) e sarebbe interessante leggerne una versione aggiornata. personalmente mi aspettavo un filo conduttore e meno genericità, poiché tramite l'espediente di sviluppare le idee a partire da parole tedesche intraducibili, sembra ispirarsi allo stesso duden che cita, rimanendo molto in superficie e non addentrandosi mai troppo nei temi. molto interessanti certi sprazzi di interviste con diversi personaggi citati. tutto sommato una lettura introduttiva piacevole e un ritratto abbozzato molto veritiero che tocca diversi campi della lingua e della cultura tedesca, pur non mancando di diverse indulgenze delle autrici, che in qualche passaggio avrei preferito rimanessero più imparziali.
Molto utile, forse troppi esempi politici ma comunque funzionali per spiegare i concetti. Mi ha fatto venire curiosità per Il passo del gambero di Gunter Grass e I giorni e gli anni di Uwe Johnson. Ipocrite le lingue che non hanno l'equivalente di Schadenfreude.
Una breve panoramica della cultura tedesca passando per la sua lingua e le sfumature che poche parole, uniche e spesso composte, racchiudono e riescono a esprimere. Vivamente consigliato, soprattutto a chi si sta approcciando a questa lingua
Libro molto ben fatto per chi si vuole approcciare alla cultura tedesca. Partendo da parole chiave, vengono approfonditi alcuni aspetti della vita e della cultura in Germania. Peccato che sia corto...la lettura è molto veloce.
Un libriccino che, partendo dalla definizione di una parola tedesca intraducibile, la approfondisce attraverso figure storiche tedesche. Indubbiamente un libro perfetto per gli amanti della Germania e della lingua tedesca.
"L'uomo vede le cose sostanzialmente, anzi direi esclusivamente, nel modo in cui la lingua gliele propone" Willem von Humboldt, Deutsche Erinnerungsorte
"Perché l'Europa usa norme tedesche? Da una parte perché hanno un linguaggio inequivocabile, ma soprattutto perché in molti casi nessun altro ha pensato a scriverle."
Personalità ed identità tedesca attraverso parole chiave come Zweisamkeit e Vergangenheitbewältigung, parole che già conoscevo, ma ho riscoperto nuovi significati e correlazioni storiche.
Written by two journalists, this is a brief but brilliant study of Germans and German identity through an analysis of the language. Each chapter looks at a different word/concept that exists only in German language (e.g. Querdenker, Nestbeschmutzer, Schadenfreude, Quotenfrauen, Feierabend) and from there you are guided through a large panorama of German history, philosophy, art, usage, habits. The scope of the study might be too big for such a brief book, but I found amusing and interesting looking at those German peculiarities and German behaviour that both fascinate and startle us (Italians) on all occasions.
Consigliato a chiunque si approccia alla cultura e alla lingua tedesca. Il libro, partendo da una parola tedesca, sviluppa in ogni capitolo una finestra sulla storia e sulla cultura di un popolo ancora troppo poco conosciuto in profondità. Proprio la lingua, nella sua complessità, è la chiave per arrivare a comprendere parte delle caratteristiche uniche che caratterizzano i tedeschi. Scritto bene e in modo scorrevole, non si perde mai nell'analisi eccessiva.
Molto interessante, specialmente per chi come me vive parecchi di questi atteggiamenti sulla propria pelle tipo quello definito come Besserwissen. Mi sarebbe piaciuto fosse un po' più aggiornato, ma non è colpa delle autrici se la prima edizione di questo libro risale ormai al 2005 e parecchia acqua è passata sotto i ponti, in particolare per Frau Merkel...
The authors use untranslateable German words as a basis of exploration and uncover a lot of Landeskunde (knowledge of society, culture, history, politics, customs, traditions, literature etc.) along the way. Even as a German I found their perspective interesting and occasionally they taught me something new about a famous figure. Very well researched, if a little disorganized at times.
piacevole librino senza pretese per cercare di capire un po' il mondo della germania partendo dalla lingua. divertente e serio allo stesso tempo, garbato e senza pretese di completezza. sarebbe gradito un aggiornamento.
troppo bello.. immergersi nella cultura tedesca è stato molto interessante.. risulta un libro ben scritto in quanto la lettura è scorrevole. è stato bello ed anche intrigante capire che anche le parole tedesche presentano tanti significati.