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L'oro delle tigri

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«Da un uomo che ha compiuto i settant’anni indicati da Davide non possiamo attenderci molto, fuorché il consapevole impiego di alcune abilità, di qualche leggera variazione e di parecchie ripetizioni» si legge nel Prologo di questo libro. In realtà, L’oro delle tigri, apparso nel 1972, si iscrive in uno dei periodi più intensi dell’attività poetica di Borges e ne documenta un volto nuovo, una diversa tonalità – più lirica, più personale, più intima. La meditazione sui temi del tempo, dell’identità, del sogno è percorsa da un sentimento elegiaco di rimpianto e di nostalgia meno dissimulato e controllato («Sull’ultima rampa della scala sento che mi sta accanto. / È nei miei passi, nella mia voce. / Lo odio minuziosamente. / Noto con piacere che quasi non vede»), e le domande sul mistero dell’esistenza, della morte, della divinità esprimono ora un senso di profonda desolazione più che un’urgenza speculativa. Il Borges di questi anni, insomma, è meno restio ad abbandonare la sua «estetica del pudore», e più incline a parlare di sé, delle sue tristezze, della sua solitudine, delle assenze, degli amori mancati. E lo fa con una quiete raccolta cui corrispondono la struttura pacata del periodare, l’andamento pausato delle lunghe enumerazioni, la classicità delle forme metriche (endecasillabi sciolti, quartine rimate, sonetti), la particolare musicalità della parola: «Indegno delle stelle e delle ali / che solcano l’azzurro ora segreto, / di quei segni che sono l’alfabeto / ... / sono, ma non delle Mille e Una Notte / ... / né di Walt Whitman, che altro Adamo nomina / ogni creatura che è sotto la luna, / né dei candidi doni dell’oblio / né dell’amore che attendo e non chiedo».

156 pages, Paperback

First published January 1, 1972

14 people are currently reading
265 people want to read

About the author

Jorge Luis Borges

1,589 books14.3k followers
Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo was an Argentine short-story writer, essayist, poet and translator regarded as a key figure in Spanish-language and international literature. His best-known works, Ficciones (transl. Fictions) and El Aleph (transl. The Aleph), published in the 1940s, are collections of short stories exploring motifs such as dreams, labyrinths, chance, infinity, archives, mirrors, fictional writers and mythology. Borges's works have contributed to philosophical literature and the fantasy genre, and have had a major influence on the magic realist movement in 20th century Latin American literature.
Born in Buenos Aires, Borges later moved with his family to Switzerland in 1914, where he studied at the Collège de Genève. The family travelled widely in Europe, including Spain. On his return to Argentina in 1921, Borges began publishing his poems and essays in surrealist literary journals. He also worked as a librarian and public lecturer. In 1955, he was appointed director of the National Public Library and professor of English Literature at the University of Buenos Aires. He became completely blind by the age of 55. Scholars have suggested that his progressive blindness helped him to create innovative literary symbols through imagination. By the 1960s, his work was translated and published widely in the United States and Europe. Borges himself was fluent in several languages.
In 1961, he came to international attention when he received the first Formentor Prize, which he shared with Samuel Beckett. In 1971, he won the Jerusalem Prize. His international reputation was consolidated in the 1960s, aided by the growing number of English translations, the Latin American Boom, and by the success of Gabriel García Márquez's One Hundred Years of Solitude. He dedicated his final work, The Conspirators, to the city of Geneva, Switzerland. Writer and essayist J.M. Coetzee said of him: "He, more than anyone, renovated the language of fiction and thus opened the way to a remarkable generation of Spanish-American novelists."

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Profile Image for Flo.
649 reviews2,247 followers
January 27, 2018
I can't write anything new about Borges. He is one of my favorite authors and I can't repeat over and over what I think of him. I love his prose and poetry. He is a complete yet fascinating challenge. While reading one of his books, I am actually reading two: his and an encyclopedia, because most of the times, I have no idea to whom he is referring to... And that is one of the things I love the most about him.

This book contains thirty-seven poems and some prose. Major works about love, time, hope, dreams, life in a yellow shade because of his progressive blindness. "El amenazado", "El centinela", "Tankas", "El ciego"... Simply beautiful.
Definitely not a forgettable book.

Sep 06, 13
* Also on my blog.
Profile Image for sigurd.
207 reviews33 followers
January 9, 2020
Potrei elencare tante belle poesie di questo libro, ma ce n'è una che è quasi felina nella sua segretezza e non si fa notare, e che è una poesia intima, un sonetto, che borges dedica al suo gatto, Beppo. Ogni riga mi sembra dica qualcosa di essenziale. mi è venuto in mente ieri mentre giocavo con il gatto di alcuni amici.

Non sono più silenziosi gli specchi
né più furtiva l’alba avventuriera;
sei, sotto la luna, quella pantera
che a noi ci è dato percepire da lontano.
Per opera indecifrabile di un decreto
divino ti cerchiamo invano;
più remoto del Gange e del Ponente
tua è la solitudine, tuo il segreto.
La tua schiena accondiscende la carezza
lenta della mia mano. Hai accolto,
da quella eternità che è già oblio,
l’amore di una mano timorosa.
Sei in un altro tempo. Sei il padrone
di un abito chiuso come un sogno.


Beppo per Borges, parafrasando, è silenzioso ma alla maniera degli specchi (ci ricorda in fondo questo paragone lo specchio di Alice, capace di traslarci in un altro mondo); è furtivo, segreto, poco notato, come l'alba; ed è come una pantera, ed anche se è solo un gatto non per questo è meno selvaggio e inavvicinabile. Il suo silenzio, la sua lontananza, la sua felinità non ci esime però dal cercarlo, siamo attratti dal suo misterioso e antico segreto (più remoto del Gange e del Ponente): lo cerchiamo, forse invano. Acme della poesia è quel "la tua schiena accondiscende la carezza lenta della mia mano". Eppure il mistero, quella cosa che è eterna, si china su di noi, accondiscende la carezza lenta della nostra mano. Qui il Verbo si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi. Mi commuove il fatto che Borges abbia inserito quell'aggettivo "lenta". La carezza deve essere lenta per far sì che quel mistero non si dissolva. Accoglie solo la mano timorosa, gli uomini timorosi. Il gatto è in un altro tempo, come tutte le divinità. Abita ed è padrone di un sogno per noi inaccessibile. Le sue fusa sono la benevolenza di un dio.

Profile Image for Fernando.
721 reviews1,057 followers
November 6, 2015
¡Qué puede decir del Maestro un simple lector como yo! Maravillosos poemas. Y aunque no es la poesía mi fuerte, me dejé llevar por la belleza de sus versos. Todo libro de Borges debería tener cinco estrellas adjudicadas previamente...
Profile Image for Flor (Books Inventory).
237 reviews16 followers
December 19, 2018
Mal que me pese, debo confesar que es la primera vez que leo al autor, por no saber con qué me iba a topar. Me encantó la manera en que sus palabras encienden la imaginación en cada una de sus oraciones, me arrepiento de no haber comenzado antes con una de sus obras
Profile Image for Cecilia De Paula.
34 reviews1 follower
January 25, 2013
El centinela

Entra la luz y me recuerdo; ahí está.
Empieza por decirme su nombre, que es (ya se entiende) el mío.
Vuelvo a la esclavitud que ha durado más de siete veces diez años.
Me impone su memoria.
Me impone las miserias de cada día, la condición humana.
Soy su viejo enfermero; me obliga a que le lave los pies.
Me acecha en los espejos; en la caoba, en los cristales de las tiendas
Una u otra mujer lo ha rechazado y debo compartir su congoja.
Me dicta ahora este poema, que no me gusta.
Me exige el nebuloso aprendizaje del terco anglosajón.
Me ha convertido al culto idolátrico de militares muertos, con los que acaso
no podría cambiar una sola palabra.
En el último tramo de la escalera siento que está a mi lado.
Está en mis pasos, en mi voz.
Minuciosamente lo odio.
Advierto con fruición que casi no ve.
Estoy en una celda circular y el infinito muro se estrecha
Ninguno de los dos engaña al otro, pero los dos mentimos.
Nos conocemos demasiado, inseparable hermano.
Bebes el agua de mi copa y devoras mi pan.
La puerta del suicida está abierta, pero los teólogos afirma que en
la sombra ulterior del otro reino estaré yo, esperándome.
Profile Image for Derian .
348 reviews8 followers
March 15, 2019
Estamos en 1972. Ciego, con un bastón y unos cuantos premios al hombro, en medio de trámites burocráticos para la jubilación como director de la Biblioteca Nacional, a punto de reunir sus Obras Completas en un solo volúmen, Borges ya sabe a esta altura quién es el Otro Borges. En el prólogo a este librito de poemas se lo nota cansado: “De un hombre que ha cumplido los setenta años que nos aconseja David poco podemos esperar”. En estos poemas Jorge Luis no se repite a sí mismo, solamente reproduce la imagen que creó de sí mismo, que los lectores crearon de él y que, finalmente, el sistema literario de legitimación -críticos, editores, medios de comunicación- terminaron por definir. Borges ya es, entonces, una literatura en sí misma, un determinado modo de producción literaria, una forma cerrada, que no tiene otra cosa para entregar más que el repertorio de sus viejos hits, como esas bandas de rocks que se separan y pasados los 20 o 30 años se vuelven a juntar. Espadas, poetas menores, antepasados, la ceguera y la vejez, el mar y los tigres, los espejos: las temáticas propiamente borgeanas encuentran en estos versos una nueva forma de nombrarse, una insistencia, como si sus obsesiones decidieran acompañarlo hasta las últimas consecuencias, hasta el último día de su vida. Más que de versos (cierta forma en que la palabra se dispone, el verbo que se elige) algunos de estos poemas parecen estar compuestos de sentencias: “sólo perduran en el tiempo las cosas / que no fueron del tiempo”; “mi destino es la lengua castellana”; “el hidalgo fue un sueño de Cervantes / y don Quijote un sueño del hidalgo”. Las búsquedas del sentido de estos mismos temas que en sus primeros libros de poesía tenían una potencia indócil, acá se convierten elementos solidificados y procesados.
Dos versos me deja la lectura de este libro para atesorar en la memoria. Se trata de la sexta parte de un brevísimo poema intitulado “Tankas”, que es un tipo de poesía tradicional japonesa que Borges adapta a la sintaxis española. En esos cinco versos se lamenta por no haber tenido el destino de sus antepasados, patriotas que lucharon en la batalla. Estos últimos dos versos, especialmente memorables, gritan a media voz: “ser en la vana noche / el que cuenta las sílabas”. No solo se baja el precio como poeta, sino que ni siquiera es capaz de conjugar el verbo en la primera persona del singular: ser el que cuenta las sílabas habla de un trabajo técnico que no deja de lado, igualmente, la pasión (“en la vana noche”). Este ejercicio dialéctico entre emoción y técnica, entre razón y pasión, entre el arrebato y la mesura, una “imaginación razonada”, como le llama él, atraviesa toda su obra.
Profile Image for Matias Cerizola.
570 reviews33 followers
June 6, 2022
El Oro De Los Tigres.- Jorge Luis Borges

"El azul y el bermejo son ahora una niebla
y dos voces inútiles. El espejo que miro
es una cosa gris. En el jardín aspiro,
amigos, una lóbrega rosa de la tiniebla.
Ahora solo perduran las formas amarillas
y solo puedo ver para ver pesadillas."

Publicado originalmente en el año 1972, El Oro De Los Tigres es el octavo libro de poesía escrito por Jorge Luis Borges (1899-1986).

El Oro De Los Tigres contiene algunos de los temas recurrentes de las obras de Borges, la ceguera, el propio Borges, los tigres y su simbología para él, las espadas, los espejos, los colores que ya no son y su infinidad de libros leídos.

Si bien creo que toda poesía es personal, en este volumen se encuentran algunos de los poemas y escritos más emotivos publicados por Borges, evocativos de algo que fué y ya no lo es, rodeados en su mayoría de un aura de delicadeza y algunos con pequeñas trazas de tristeza contenida en ellos.

El Oro De Los Tigres, como toda la obra poética de Borges, nos invita también a descubrir otros escritos de autores cuyos nombres nuestro bardo ciego va dejando en sus páginas. Y, ya lo dije alguna vez, un buen libro que nos hace leer otros libros, es doblemente bueno.

🤘🤘🤘🤘
Profile Image for Therese L.  Broderick.
141 reviews9 followers
July 27, 2013
I purchased this book in a Buenos Aires bookstore, 2012. Because my ability to read Spanish is limited, I needed several months to decipher all these poems. My efforts were highly rewarded. Marvelous and unforgettable.
Profile Image for Mariel.
762 reviews60 followers
August 4, 2018
Borges no deja de sorprenderme. Leer uno de sus libros es amar cada palabra. Sus poemas de unos pocos versos trasmiten una miríada de sentimientos.
Como él, no hay nadie!
Profile Image for charta.
306 reviews5 followers
August 25, 2017
Pese a su excelencia, Borges para mí encarna el miedo de vivir. Amontona palabras maravillosas para esconderse, para ocultarlo, perdido en los laberintos de una inmensa biblioteca. Desmoronamiento del alma, el suyo. Aun cuando habla de amor.
El amenazado
Es el amor. Tendré que ocultarme o que huir. Crecen los muros de su cárcel, como en un sueño atroz. La hermosa máscara ha cambiado, pero como siempre es la única. ¿De qué me servirán mis talismanes: el ejercicio de las letras, la vaga erudición, el aprendizaje de las palabras que usó el áspero Norte para cantar sus mares y sus espadas, la serena amistad, las galerías de la biblioteca, las cosas comunes, los hábitos, el joven amor de mi madre, la sombra militar de mis muertos, la noche intemporal, el sabor del sueño? Estar contigo o no estar contigo es la medida de mi tiempo. Ya el cántaro se quiebra sobre la fuente, ya el hombre se levanta a la voz del ave, ya se han oscurecido los que miran por las ventanas, pero la sombra no ha traído la paz. Es, ya lo sé, el amor: la ansiedad y el alivio de oír tu voz, la espera y la memoria, el horror de vivir en lo sucesivo. Es el amor con sus mitologías, con sus pequeñas magias inútiles. Hay una esquina por la que no me atrevo a pasar. Ya los ejércitos me cercan, las hordas. (Esta habitación es irreal; ella no la ha visto.) El nombre de una mujer me delata. Me duele una mujer en todo el cuerpo.
Profile Image for Marcos Rodríguez.
20 reviews
April 29, 2025
Considero que no es práctico hacer una reseña de este libro, es un poemario de Borges; si te gustan los poemas o Borges, amarás este libro, si no, no.

Habiendo dicho eso, voy a hacer un acto de hipocresía y voy a crear una reseña igualmente.

A simple vista, el poemario es una mera antología. No hay una temática especial, no hay un patrón en los poemas, son una aglomeración.

Sin embargo, hay algo que yace especial a este libro; considero que es prácticamente una llave maestra que desvela la poesía de Borges en su plenitud. No es necesario leer su biografía ni asistir a lecciones sobre él para entender este libro, paso a paso, desvela el misterio de Jorge Luis Borges (aunque no en su plenitud, como cabría esperar).

Contiene todos los grandes temas de Borges, desde su interés en los recuerdos ancestrales, su afición con la historia de Argentina y sus generales, su amor por los idiomas...

Los poemas que más interés me causan (quizás por detrás de los de recuerdos ancestrales) son aquellos que son especialmente personales a Borges; anécdotas y poemas sobre el color. Deja reflejado claramente el dolor que le sobrevino en el final de sus días, su melancolía, sus arrepentimientos y su resignación.

Leerlo ha sido una experiencia sumamente placentera, lo recomiendo a cualquiera que aprecie la poesía aunque sea solo un poco.
Profile Image for Guido.
44 reviews4 followers
February 24, 2015
Otro bello comprendio del maestro Jorge Luis Borges donde deja entrever su sintética y cuidada poesía.

Es el amor. Tendré que cultarme o que huir.
Crecen los muros de su cárcel, como en un sueño atroz.
La hermosa máscara ha cambiado, pero como siempre es la única.
¿De qué me servirán mis talismanes: el ejercicio de las letras,
la vaga erudición, el aprendizaje de las palabras que usó el áspero Norte para cantar sus mares y sus espadas,
la serena amistad, las galerías de la biblioteca, las cosas comunes,
los hábitos, el joven amor de mi madre, la sombra militar de mis muertos, la noche intemporal, el sabor del sueño?
Estar contigo o no estar contigo es la medida de mi tiempo.
Ya el cántaro se quiebra sobre la fuente, ya el hombre se
levanta a la voz del ave, ya se han oscurecido los que miran por las ventanas, pero la sombra no ha traído la paz.
Es, ya lo sé, el amor: la ansiedad y el alivio de oír tu voz, la espera y la memoria, el horror de vivir en lo sucesivo.
Es el amor con sus mitologías, con sus pequeñas magias inútiles.
Hay una esquina por la que no me atrevo a pasar.
Ya los ejércitos me cercan, las hordas.
(Esta habitación es irreal; ella no la ha visto.)
El nombre de una mujer me delata.
Me duele una mujer en todo el cuerpo.
Profile Image for anto ★ミ.
20 reviews
August 29, 2025
decidí empezar el año con este libro, que muestra una parte de borges que todavía no conocía tanto. sin dudas es un increíble cúmulo de poemas crudos, sensibles, personales...

no es ni el comienzo ni el fin.
muestra el no saber, el esperar, la inquietud del futuro que se presentará con quién sabe qué suertes. involucrando nuevos estilos y escrituras, pero siempre siendole fiel a sus convicciones y sus grandiosos rasgos como autor, que lo convierten en quien es, jorge luis borges de nuevo logra superar mis estándares, emocionarme al punto de unas lágrimas, y erizarme la piel al contarme sus vividos recuerdos memoriosos, a través de este íntimo libro "El oro de los tigres".

gracias, borges, por tantas confidencias compartidas con todos los lectores.
gracias, por convertir tu suerte no precisamente ideal, en una fuerte metáfora hermosa, que nos permite identificarnos en tu piel.

💌
Profile Image for Andrés Borja.
29 reviews
March 16, 2015
Hay libros que te eligen a ti, dicen, y a mí me parecía una cursilería. Este me eligió, estoy seguro. Nos necesitábamos el uno al otro. Eran los poemas y la lucidez de Borges lo que mi mente necesitaba justo ahora. Cuando las palabras y los versos van pasando por ti, casi a través de ti, y se sienten como el masaje o el baño que requerías sin saberlo, estás ante uno de esos libros que tuvieron que haberte elegido porque no pudo ser de otra manera. Y entonces no puedes hacer más que acomodarte y disfrutar. Siempre Borges. Hay que leerlo y releerlo. Es obra que no se agota nunca.
Profile Image for Joaquín Alvarez.
66 reviews2 followers
June 9, 2025
El oro de los tigres es un poemario publicado por Borges en su etapa más madura. Y si bien toda la literatura de este autor es sofisticada y sublime, en este caso, quizás acentuado su estilo, es tan intrincado que en muchos de sus casos se vuelve difuso el mensaje.
De seguro que esta obra puede tener más profundidad que Ficciones o El Hacedor; sin embargo, una cuota de pragmatismo o simplicidad podría dar mejor pista al lector en su sinuoso camino.
No dejo de sorprenderme hasta qué extremo puede llegar el proceso de perfeccionamiento del empleo de la lengua al leer al maestro argentino.
A continuación breves interpretaciones por título del mensaje que pude captar, las cuales considero tan insolentes como equivocadas:
Tamerlán: Las andanzas del emperador de Timur, y su conflicto interno de dualidad.
El pasado: El pretérito inexistente y olvidable, pero a la vez reservado a la eternidad.
Tankas: Un ensayo de Borges siguiendo las métricas de las típicas Tankas japonesas.
Susana Bombal: Homenaje de Borges a su amiga y escritora.
A John Keats: Una exaltación de la belleza y el romanticismo del poeta inglés amigo de
Borges.
On his blindness: Asunción del mundo de la penumbra producto de la ceguera.
La busca: El anacronismo, y la posibilidad del reencuentro en el único posible: los sueños.
Lo perdido: Una acotada lista de las posibilidades que no fueron, en fin lo perdido.
Juan Molinari: Meditación sobre la fugacidad de la vida.
Religio Medici, 1643: Oración para la búsqueda de la Verdad y el Saber, basado en conceptos de Browne publicados en 1643.
1971: Los escritores premonitorios que se realizan; la literatura como don de suceder.
Las cosas: La existencia de los objetos a pesar de no ser percibidos por el hombre; hay un Dios que todo lo ve (Berkeley).
El amenazado: El peligro mortal de enamorarse, y lo bendito que refiere asumir el riesgo.
Tú: Alusión a la responsabilidad compartida de pertenecer al género humano.
Poema de la cantidad: Hasta lo incontable no es infinito, pues Dios es el Único que puede ostentar esa cualidad; y a los ojos de Dios se precisan las cantidades de hasta lo que parece incontable.
El centinela: La conciencia protectora e inhibidora.
Al idioma Alemán: Borges y su relación con la lengua germana.
Al triste: Exoneración de la soledad nocturna con la compañía del blanca alba.
El mar: El mar testigo de la historia, vigente y trascendente.
Al primer poeta húngaro: La unión vocacional entre colegas.
El advenimiento: La divinidad de descubrimiento.
La tentación: La valentía ¿Fortaleza o debilidad?
1891: Las pistas del destino.
1929: El vértigo de un instante salvador del tiempo.
La promesa: El contrato hipocrático.
El estupor: La leyenda sevillana del gallo de Morón, también en Buenos Aires: “donde está este gallo, no canta otro”
Los cuatro ciclos: Las historias son 4, se reciclan, se reescriben y se repiten.
El palacio: somos infinitamente insignificantes, pero lo suficientemente significantes para que el todo no pierda una parte.
Heings quiere hombres: El origen anglosajón y la concatenación de eventos.
A Islandia: Exaltación del amor a la cultura de Varega.
A un gato: la dualidad de estos felinos.
East Lansing: Reflexiones de un tiempo perdido, y tiempos por ganar.
Al coyote: La eternidad y el presente, regalos obtenidos al ignorar el tiempo.
El oro de los tigres: reflexión al ver con claridad a través de los barrotes, y luego tener recuerdos difusos de esas visiones
Profile Image for Pau Guillén.
179 reviews11 followers
December 28, 2022
Un idioma es una tradición, un modo de sentir la realidad, no un arbitrario repertorio de símbolos.

Notable poemari de Borges, m'ha agradat la temàtica i l'estil en general adoptat i en puc destacar nombrosos poemes i fragments:

- El pasado
- Religio Medici 1643
- Las Cosas
- El amenazado
- A islandia
- East Lansing (el meu preferit)
- El oro de los tigres

El ilusorio ayer es un recinto
de figuras inmóviles de cera
o de reminiscencias literarias
que el tiempo irá perdiendo en sus espejos.
Erico el Rojo, Carlos Doce, Breno
y esa tarde inasible que fue tuya
son en su eternidad, no en la memoria.

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EAST LANSING

Los días y las noches
están entretejidos (interwoven) de memoria y de miedo,
de miedo, que es un modo de la esperanza
de memoria, nombre que damos a las grietas del obstinado olvido.
Mi tiempo ha sido siempre un Jano bifronte
que mira el ocaso y la aurora;
mi propósito de hoy es celebrarte, oh futuro inmediato.
Regiones de la Escritura y del hacha,
árboles que miraré y no veré,
viento con pájaros que ignoro, gratas noches de frío
que irán hundiéndose en el sueño y tal vez en la patria,
llaves de luz y puertas giratorias que con el tiempo serán hábitos,
despertares en que me diré Hoy es Hoy,
libros que mi mano conocerá,
amigos y amigas que serán voces,
arenas amarillas del poniente, el único color que me queda,
todo eso estoy cantando y asimismo
la insufrible memoria de lugares de Buenos Aires
en los que no he sido feliz
y en los que no podré ser feliz.

Canto en la víspera tu crepúsculo, East Lansing,
sé que las palabras que dicto son acaso precisas,
pero sutilmente serán falsas,
porque la realidad es inasible
y porque el lenguaje es un orden de signos rígidos.
Michigan, Indiana, Wisconsin, Iowa, Texas, Colorado, Arizona,
ya intentaré cantarlas.
Profile Image for Felipe Fuentealba.
Author 3 books19 followers
July 8, 2022
Es toda una experienica revisar los poemarios de Borges cronológicamente, uno ve cómo con los años en su estoicismo se van filtrando rayos de sensibilidad y -perdóname, Dios- hasta de sensiblería. Le escribe al amor siempre a patir de la derrota o del dolor; declara que no ha sido feliz, y que nunca lo será. Reitera su admiración por el coraje de los antiguos, pero es un coraje arcaico que casi asimila valentía con afición por la guerra, con el que no puedo congeniar. Todo lo que Borges mira lo hace a través de los libros. Le hace un poema al mar, pero no a un mar que alguna vez vio o visitó, sino al mar de Simbad, de los piratas, el mar de Norman. Borges -da la impresión- no entra en la realidad; los libros entran por él. Pero aún así, su capacidad de admiración (que es una forma de la humildad) es conmovedora: le hace un poema al idioma alemán, otro poema a un coyote (que no ve, pero que presiente), un poema a Islandia, a un ignoto poeta húngaro. A estas alturas, casi todos sus versos son rimados, la mayoría repletos de profundiad, pero de vez en cuando se cuela algún lugar común (para hablar del mundo dice: "la hermosa tierra"; de no haberlo leído jamás hubiera creído que es un verso de Borges). Pero es Borges, es Dios (y a los otros dioses le perdonamos cosas peores). Sólo el prólogo, por ejemplo, es para quedar con la boca abierta.
Profile Image for Jonathan.
84 reviews1 follower
October 28, 2025
El hombre único que es todo hombre y el primero de todos; y el destino inevitable paralelo a todos los destinos posibles que son en esencia el mismo. No dudo que Borges haya concluido, no sin cierta tristeza, en que su destino es el punto inevitable al que todos sus demás destinos llevaron: que, en el fondo, en todas sus vidas, haya sido el Borges que fue.
4 de 5.
Muchos poemas demandan conocimiento sobre literatura e historia antigua; y, aunque invitan a investigar y leer sobre aquello, desalienta algo el estricto deber en el ejercicio de la búsqueda para entenderlos.
Noté, además, cierta similitud en el desarrollo de algunos poemas, cuyos temas suelen marcar pauta en muchos de sus cuentos (“Sueña Alonso Quijano”, “El gaucho”, “La tentación”, “1929”, “Al espejo”, por mencionar algunos); mientras que en el resto de sus poemas se puede apreciar una fibra más sensible en Borges: el dorado manto de su ceguera, la acosadora soledad del tiempo, el nostálgico amor a su patria.
Mis poemas favoritos fueron “El ciego”, “El centinela” y “El palacio”.
Profile Image for Fionn.
17 reviews
April 20, 2025
"Crecen los muros de su cárcel, como en un sueño atroz. La hermosa máscara ha cambiado, pero como siempre es la única. ¿De qué me servirán mis talismanes: el ejercicio de las letras, la vaga erudición, el aprendizaje de las palabras que usó el áspero Norte para cantar sus mares y sus espadas, la serena amistad, las galerías de la Biblioteca, las cosas comunes, los hábitos, el joven amor de mi madre, la sombra militar de mis muertos, la noche intemporal, el sabor del sueño?

Estar contigo o no estar contigo es la medida de mi tiempo".

Mi segundo libro de Borges. Leído en una sola noche de abril, para recordarlo el resto de las que me queden.
Profile Image for Miguel Lupián.
Author 20 books143 followers
April 11, 2018
Al igual que en su narrativa, los poemas aquí reunidos rebosan erudición. Hay temas que pueden parecer lejanos, como la mitología, historia y tributos a sus autores predilectos, y otros que te estrujan el corazón, como el progreso de su ceguera, la cercanía de la muerte y el desamor. Sin embargo, "El amenazado" se come el libro. Este poema ya está en la lista de mis favoritos de toda la vida y, sin importar cuántas veces lo lea, me resulta imposible no quebrarme con el verso "Estar contigo o no estar contigo es la medida de mi tiempo".
Profile Image for carla.
38 reviews
December 26, 2022

«Es, ya lo sé, el amor: la ansiedad y el alivio de oír tu voz, la espera y la memoria, el horror de vivir en lo sucesivo.
Es el amor con sus mitologías, con sus pequeñas magias inútiles.
Hay una esquina por la que no me atrevo a pasar.
Ya los ejércitos me cercan, las hordas.
(Esta habitación es irreal; ella no la ha visto.)
El nombre de una mujer me delata.
Me duele una mujer en todo el cuerpo.»

Profile Image for Ricardo Cifuentes.
163 reviews
May 30, 2024
No es extraño para este libro, decir que es una gran obra. Soy nuevo en las lecturas de Borges, pero creo que comenzaré mi camino en leer más de sus obras.
Es innegable el trabajo en cada poema, temas profundos y filosóficos: como el tiempo, el amor, la literatura, la cultura y religiosidad de los griegos, personajes históricos, leyendas, historias de diferentes pueblos del mundo, otros poetas y escritores, una maravillosa lectura.
Profile Image for Santiago.
93 reviews8 followers
December 16, 2024
[4,5]

"Los días y las noches / están entretejidos de memoria y de miedo, / de miedo, que es un modo de la esperanza, / de memoria, nombre que damos a las grietas del obstinado olvido". Librazo. Me gustaron casi todos (restando algunos que hablan de generales ingleses muertos). Es divertido ir viendo las obsesiones de Borges, el tipo es muy reiterativo con algunas cosas pero no cae -casi- nunca en una repetición pesada.
Profile Image for Nico Paolini.
1 review
June 14, 2025
Su carácter de rejunte o popurrí hace de estos poemas y relatos breves una excelente introducción al autor. Los patios de Buenos Aires, los héroes griegos, la ceguera, los malevos, los dioses nórdicos, la literatura, los gauchos, los filósofos, los vikingos, los espejos, los próceres... Todas las obsesiones de Borges están aquí. Y para el que lo lea en las 'Obras completas' hay una yapa: una desopilante biografía del futuro, la vida de Borges como él la imagina en una enciclopedia del año 2074.
Profile Image for Gabi.
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December 29, 2025
“Los días y las noches están entretejidos de memoria y miedo. De miedo, que es un modo de esperanza. De memoria, nombre que damos a las grietas del obstinado olvido”

Una parte de mi esperaba que al haber sido 3 años después del hacedor me iba a encontrar con un Borges muy similar y amaría cada poema. Fue un poco decepcionante, pues al inicio me gustaron bastante los poemas. Lo que esperaba de todo este libro solo me fue dado en el ultimo poema.
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