Diecimila anni or sono, come è ben noto, il bacino del Mediterraneo si riduceva all’enorme lago conosciuto come Mare Interno, e sulle sue coste - nonché sulle sue numerose isole - la fauna umana presentava alcune differenze con quella che oggi ne calpesta le dorate spiagge. Nell’isola di Kos, per fare un esempio, il dominio dell’Argone (che predilige gli uomini-cavallo) è subordinato al potere dei Preti del Gelo, capaci di scatenare bufere grazie alla loro forza mentale, mentre in quel di Coralyne la Diaconessa Lugunda imbandisce Banchetti dei Profumi dove i commensali più colti parlano solo in Lingua Incomprensibile, e nel Palazzo reale di Nedda alcuni sacerdoti cercano di capire lo strano funzionamento di un quintetto di antichi gong che hanno la facoltà di scaraventare in luoghi lontani chiunque capiti fra le loro vibrazioni... Aggiungiamo che fra questi gong vengono a trovarsi due bellicose amazzoni impegnate in una missione di spionaggio, e a questo punto non resterà altro che godersi le loro avventure nel gustosissimo mondo Sword and Sorcery che la sbrigliata fantasia di Gianluigi Zuddas ha saputo creare, a metà strada fra gli esempi di certi illustri precedenti angloamericani e una vena personale di salutare dissacrazione.
He's an Italian author and translator of science fiction. His first novel, Amazon (1978), won a Premio Italia prize.
Zuddas was born at Carpi, near Modena, but moved to Livorno with his family when he was very young and many biographies list the latter as his birthplace. His father was a non-commissioned navy officer. He was a keen reader of Salgari, Zane Grey and Steinbeck as a child and took a liking to Frederik Pohl and Robert Sheckley's sociological science fiction and Jack Vance's stories in his early teens.
He tried his hand at various jobs, such as metal worker, mechanic, technician in medical radiology, and painter, before deciding for writing fantasy stories. His first novel, Amazon, won a prize in Italy. After 1989 translation jobs did not leave enough time for him to go on with his own writing, though a new novel of his, C'era una volta un computer ("There Was Once a Computer"), came out in 2006, being reprinted on Urania in the following year; in this novel Zuddas reviews, remakes and expands on his previous story, "Le armi della Lupa".
In Zuddas' stories the main character is usually female. His Amazons are not like the unreal ones readers and movie goers generally see in other works. He puts and effort to try and make them realistic.
Zuddas considers his Amazon stories as heroic fantasies too. He prefers human-centered explanations to events and phenomena where some try to find extraterrestrial sources.
Spassoso romanzo heroic fantasy, questo primo libro di Zuddas (primo esempio fantasy italiano) nasce maturo per un fantasy altrettanto maturo. Ha le idee chiare, Gianluigi Zuddas. Coniugare la migliore tradizione eroistica anglosassone con i colori di un Mediterraneo che fa di quest'opera la prima compiuta opera di med-fantasy. Quando ancora di med-fantasy non si parlava. Applausi a Zuddas!
a nice book fantasy produced in Italy. not a stronghold of the production of the genre, but enjoyable to read, and fun for some ideas. however, ideal to spend some time under the umbrella and on the couch