Sorridenti filastrocche sulla punteggiatura, treni che viaggiano sui binari della fantasia, bizzarri personaggi usciti dal cappello di prestigiatore dell’indimenticabile Gianni. Questo è il libro che ha fatto conoscere Rodari al grande pubblico e che ha dimostrato quanto il tenace potere dell’immaginazione non sia separato dalla voglia di conoscere il mondo. Le filastrocche non trascurano neppure la dimensione piú cara a Rodari, quella di un dialogo fitto col suo giovane pubblico e la Bella Addormentata che “non si addormenta” aprirà sicuramente qualche nuova finestra nella fantasia del lettore, darà vita ad altre, straordinarie “favole a rovescio”.
Italian journalist and writer, particularly famous for his children books, which have been translated in many different languages but are not well known in the English speaking world. In 1970 he was awarded the Hans Christian Andersen Medal for children's literature.
Da quando abbiamo saputo quanto fosse importante abituare il bebè nella pancia alla voce del papà abbiamo ripescato questo gioiellino di Rodari. I giochi del destino hanno fatto sì che due filastrocche alla volta le ultime dovessimo leggerle il giorno prima della data presunta del parto.
Siccome la piccola è arrivata in anticipo ci abbiamo messo un bel po' a leggere le ultime, ubriachi di novità com'eravamo. Pensare che questo libro è proprio quello che ho letto io, con il mio nome scritto diligentemente a matita dentro mi emoziona e mi fa pensare a quanto è bella la continuità e a quanto i libri non invecchiano (praticamente) mai.
"Le filastrocche del libro aprono molte strade alla fantasia dei lettori e invitano a non separare mai il potere dell’immaginazione dalla voglia di conoscere il mondo per cambiarlo e renderlo migliore." Un classico senza tempo che non vedevo l’ora di leggere e che finalmente ho avuto l'accasione di recuperare grazie alla biblioteca della mia scuola. Adesso che l'ho letto, sono davvero felice, perchè ne sentivo sempre parlare molto bene e sono contenta il doppio, per il fatto che sia andato alla grande questo primo approccio. Sicuramnte recupero altro perchè Merita tanto. Questa volta non si parla di poesie, bensì di filastrocche, quindi poesie musicali scritte con la rima. Gianni Rodari è il maestro per eccellenza per quanto riguarda le filostrocche per bambini... ma direi non solo, anche per gli adulti, visto che questi versi fanno bene all'anima, all'umore e al cuore...! Filastrocche brevi, altre piú lunghe, altre lunghissime. Filastrocche belle e intense, che hanno lo scopo di insegnare e allo stesso tempo di far riflettere. Filastrocche sicuramnte ricche di tratti quotidiani. Perchè si, Rodari mette su carta la quotidianità, spesso vista con gli occhi di un bambino... quindi che bellezza infinita questi versi.
Ho un debole da sempre per Gianni Rodari, lo confesso; fin da ragazzina ho letto tutto o quasi, anche l'ostico (per una pre-adolescente) saggio "La grammatica della fantasia". Rileggendolo ora mi rendo conto di non sapere se può apparire "datato" ad un ragazzino dei nostri tempi. Io ho sempre amato l'assurdo mescolato alla realtà, la completa libertà di pensieri, parole, immagini evocate. Non so se ha lo stesso fascino oggi e se le realtà raccontate non appaiano a volte tanto lontane e se i bambini continuino ad apprezzare i giochi di parole.
C'era un cantante di nome Paquito, che a metà di ogni canzone lanciava un nitrito. Un cavallo che passava di lì, preso dall'emozione, decise così: - Se i cantanti nitriscono, mi pare giusto che noi cavalli ci mettiamo a cantare -. Dopo aver preso questa decisione, aprì la bocca e intonò una canzone. Era una canzone molto commovente, che faceva piangere tutta la gente... Parlava di un cantante di nome Paquito, che a metà di ogni canzone lanciava un nitrito. Un cavallo che passava di lì... (Eccetera, sempre così). image: Joan Mirò Questa è una filastrocca ad effetto Droste: in una storia se ne racconta un'altra e così via. Le storie ad effetto Droste sono quelle delle Mille ed una notte. Oggi è il centenario dalla nascita di Gianni Rodari, ho riletto le sue poesie, i suoi giochi le sue filastrocche, rispetto alla sensazione che mi ispiravano da bambina le ho lette con occhi diverse. Da bambina le trovavo banali, forse ci perché ci obbligavano a studiarci sopra trovando situazioni grammaticali a seconda del programma e non ne vedevo la reale bellezza, la genialità, la delicatezza, la tenerezza. Rodari giocava con le allitterazioni, con le variazioni, con le rime con le assonanze, con gli anagrammi . Un'idea, seppure la più semplice ne suggeriva un'altra, e da un'idea si costruiva un castello di paradossi, di non sense. La matematica, la grammatica, la geografia, le notizie del giorno ogni cosa: dal punto e virgola fino alla forma dei numeri, dal luogo dall'onomastica strana fino alla notizia più bizzarra. E poi la serie dedicata alla luna, al Natale, alle feste. Che animo delicato aveva Rodari? Era un cantore immaginato da un elfo disegnato da una farfalla rincorsa da un bambino che aveva letto una poesia dell'autore di Omegna. image: Joan Mirò La mia recensione termina qui, e fidatevi ci ho pensato notte e dì e se Rodari vorrete amare leggete una poesia prima di dormire o di cenare. Che il mio poetare non sia un'offesa poiché, ahimè! Dalla musica di Rodari son stata presa!
Rodari è una garanzia. L'ho scoperto da adulto, non perché in tenera età amavo leggere altro, ma bensì perché NON leggevo. O meglio, leggevo solo fumetti! Ma come diceva il buon maestro Manzi "Non è mai troppo tardi..." :D
How punctuation can become a life lesson, how people can become planets, strange creatures, the colours of jobs, trains and their passengers, and upside down fairytales. I also learned to read with this book, the summer before I started school.
Un punto piccoletto, superbioso e iracondo, «Dopo di me - gridava- verrà la fine del mondo!» Le parole protestarono: «Ma che grilli ha pel capo? Si crede un Punto-e-basta, e non è che un Punto-e-a-capo». Tutto solo a mezza pagina lo piantarono in asso, e il mondo continuò una riga più in basso.
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Stelle senza nome
I nomi delle stelle sono belli: Sirio, Andromeda, l'Orsa, i due Gemelli. Chi mai potrebbe dirli tutti in fila? Son più di cento volte centomila. E in fondo al cielo, non so dove e come, c'è un milione di stelle senza nome: stelle comuni, nessuno le cura, ma per loro la notte è meno scura.
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Teste fiorite
Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero i fiori, sai che festa? Si potrebbe capire a prima vista chi ha il cuore buono, chi la mente trista. Il tale ha in fronte un bel ciuffo di rose: non può certo pensare a brutte cose. Quest'altro, poveraccio, è d'umor nero: gli crescono le viole del pensiero. E quello con le ortiche spettinate? Deve avere le idee disordinate, e invano ogni mattina spreca un vasetto o due di brillantina.
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Il gregario
Filastrocca del gregario corridore proletario, che ai campioni di mestiere deve far da cameriere, e sul piatto, senza gloria, serve loro la vittoria. Al traguardo, quando arriva, non ha applausi, non evviva. Col salario che si piglia fa campare la famiglia e da vecchio poi si acquista un negozio da ciclista o un baretto, anche più spesso, con la macchina per l'espresso.
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Il pane
S'io facessi il fornaio vorrei cuocere un pane così grande da sfamare tutta, tutta la gente che non ha da mangiare. Un pane più grande del sole, dorato, profumato come le viole. Un pane così verrebbero a mangiarlo dall'India e dal Chilì i poveri, i bambini, i vecchietti e gli uccellini. Sarà una data da studiare a memoria: un giorno senza fame! Il più bel giorno di tutta la storia.
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La galleria
La galleria è una notte per gioco, è corta corta e dura poco. Che piccola notte scura scura! Non si fa in tempo ad avere paura.
Riletto in una notte di veglia al Presidio Clarea, in Val di Susa. Leggere la prima filastrocca avvoltolato in un sacco a pelo, a cento metri da militari e celerini, mi ha riempito di speranza e al tempo stesso di frustrazione. Rodari sarebbe con noi. Eccola:
Il dittatore
Un punto piccoletto, superbioso e iracondo, «Dopo di me - gridava - verrà la fine del mondo!»
Le parole protestarono: «Ma che grilli ha pel capo? Si crede un Punto-e-basta, e non è che un Punto-e-a-capo»
Tutto solo a mezza pagina lo piantarono in asso, e il mondo continuò una riga più in basso.
PS: La mia sezione preferita è La luna al guinzaglio.
Che belle parole, se si potesse scrivere con un raggio di sole. Che parole d'argento se si potesse scrivere con un filo di vento. Ma in fondo al calamaio c'è un tesoro nascosto e chi lo pesca scriverà parole d'oro col più nero inchiostro.
Letto da bambino e riletto da adulto. Mi piace lo stile, i giochi di parole, il modo di accostare i suoni della lingua. E Rodari in questo è maestro. Vale la pena anche ascoltarle, non solo leggerle silenziosamente (d'altronde non sono fatte per questo) e lasciarsi sorprendere dai suoni briosi, che strappano sorrisi, aprendo un punto di vista nuovo sulle parole. Molte delle filastrocche sono invecchiate bene, qualcuna è più strettamente legata al suo tempo. Più di una offre anche uno spunto di riflessione: diverse son contro la guerra - e perciò attualissime, nella loro semplicità.
Algunas composiciones y versos me parecieron divertidas. Respeto mucho la creatividad y la intención de acercar las letras a un público infantil, es solo las temática y la ejecución que específicamente no va conmigo.
Alcune bellissime, altre un po' meh, ma nell'insieme una stupenda raccolta di poesie e filastrocche che saranno anche per bambini, ma vanno bene anche per i grandi.