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Nascita e morte della massaia

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Scritto tra il 1938 e il 1939, il romanzo ha una travagliata storia editoriale: censurato dal fascismo che lo giudica disfattista e cinico, una nuova versione ripulita da ogni riferimento all'Italia e alla sua realtà - in attesa di essere diffusa - brucia nella tipografia colpita da un bombardamento. Nel '45 finalmente il testo vede la luce, in un'edizione ricostruita dalla Masino sulle bozze di stampa nel tentativo di riportarlo alla lezione originaria. È la storia di una diciottenne senza nome che vive distesa in un baule, tra libri, ragnatele e tozzi di pane muffiti, fino a quando non è costretta a uscirne per sposare un vecchio zio e trasformarsi nell'angelo del focolare. Con una scrittura vibrante e inedita, capace di mescolare perfettamente registri diversi, Paola Masino traccia il profilo metafisico e surreale di un femminismo ante litteram. Una riflessione attuale sull'esistenza vana e superficiale a cui è costretta la donna e sul ruolo che le è riservato dalla società e dalla famiglia.

297 pages, Paperback

First published January 1, 1945

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About the author

Paola Masino

11 books3 followers

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5 stars
44 (19%)
4 stars
76 (33%)
3 stars
71 (30%)
2 stars
32 (13%)
1 star
7 (3%)
Displaying 1 - 30 of 46 reviews
Profile Image for Drilli.
384 reviews33 followers
November 11, 2020
Anche questa è una lettura impegnativa. Nascita e morte della massaia è un romanzo sperimentale, innovativo, incredibile per il momento e il contesto in cui è stato scritto, ma che chiede al lettore un notevole sforzo per star dietro alla Massaia. Si passa continuamente e senza alcun avviso dal piano reale a quello immaginario, onirico, metafisico. Una pungente ironia che colpisce prevalentemente aspetti quotidiani e materiali della vita si alterna a riflessioni mistico-filosofico di livello molto alto, e di conseguenza anche il linguaggio muta di continuo registro. Non solo: la Masino gioca anche coi generi letterari, per cui alcune sezioni del romanzo si fanno testo teatrale o memorie e c'è spazio sia per la commedia triviale che per riflessioni disfattiste sul senso della vita, della maternità, sulla morte.
Personalmente, mi ero informata pochissimo prima di iniziare la lettura per cui, nel momento in cui si abbandona il tono favolistico dei primi capitoli e l'elemento surreale prende prepotentemente il sopravvento mi sono trovata completamente spiazzata. Ci ho messo un po' a trovarmi una chiave di lettura di quanto stavo leggendo, e a discernere quanto accade sul serio e quanto è nella mente della Massaia (o quantomeno, stando a come ho interpretato io le cose... la certezza di essere nel giusto non ce l'ho e non viene mai offerta) e da quel momento in poi sono riuscita ad apprezzare molto di più il romanzo ma soprattutto l'abilità e il coraggio della Masino. Ma ciò non è bastato a riequilibrare l'esperienza di lettura, che è stata comunque faticosa, confusionaria e impegnativa.
Il totale fa 3 stelle perché 1 va tutta alla Masino, alla sua bravura nell'uso della parola, al suo essere così innovativa, alla sua denuncia della condizione femminile... a tutto ciò che, insomma, la fa voce fuori dal coro in un momento storico più che delicato e in una scena letteraria che di certo non era pronta per un'opera del genere.
Profile Image for Aida Lopez.
586 reviews98 followers
October 28, 2019
Paola Masino fue una escritora de vanguardia.Leerla no es fácil pero lo compensa por lo enriquecedora que es ,por lo que dice abiertamente y por lo que oculta su mundo onírico y poético.

💙La obra sufrió la censura moral y política durante el fascismo .

La imprenta fue bombardeada y tuvo que reescribirlo de memoria...este dato después de terminar la lectura me deja de piedra,es una obra complicadísima,reescribirla tuvo que suponer un esfuerzo titánico.

💙Ironiza sobre la utilidad femenina en época de guerra por el roll tan ridículo que se le asignaba.

💙Me reí un montón con la definición de marido.Asume la realidad desde un gran sentido del humor.

💙Que ingenio :Una niña que sale de su “baúl”:metáfora de una cuna,refugio o ataúd ,para ocupar él detestado papel de ama de casa que le han designado antes de nacer y asumir los “trabajos forzados de la casa”.

💙Desgarrador:Como describe el nacimiento.

💙De lectura tan compleja como interesante,donde la traducción del italiano a cargo de #pepalinares es destacable por los temas,cambios de verbo,de estados...

📌Podría elegir tantas frases y párrafos pero elijo este diálogo cuando la protagonista está muerta:
“-¡Ay,señora mía!,no se acaba nunca.En una tumba siempre hay mucho que hacer.
-Y gracias a Dios que estoy yo sola con mi marido-dice el Ama de casa-,que si tuviéramos niños...”.

💙Un libro con mucho que comentar,destaca la forma tan original de escribir de la autora y como hila tantos temas :sumisión femenina ,nacimiento,muerte,maternidad ,guerra ,hipocresía social.
November 29, 2020
Diario di una lettrice disperata

Scrivo il 7 novembre
(appena iniziato il nuovo libro della mia w.l. della scrittrice “nuova” per me):

Non mi entusiasma granché. Più vado avanti e più mi sembra che abbia dei punti (molti) in comune con “Menzogna e Sortilegio” e, come succede raramente ma succede, la "copia" è molto meglio dell'originale. Dico: non la trama e l'intreccio ma la psicologia fantasmatica dell’io narrante.
Che la Morante abbia letto la Masino? Scopro che probabilmente sì: la Masino fece parte del gruppo di intellettuali in cui c’era Moravia… e poi, scopro, che ai tempi, fu famosa intellettuale e anche compagna di Bontempelli (di cui non ho letto niente)
Più vado avanti e più salta agli occhi l'influenza che la sua scrittura ha avuto sulla Morante, specialmente l'impianto favolistico o "surreale/onirico "o con l’abusato “realismo magico”. Entrambe trasfigurano gli oggetti reali, unici punti di repere nel reale a cui possiamo aggrapparci, per renderceli “materia simile ai sogni “e manipolarli, come nei sogni, fino a farli apparire "altro", spesso non interpretabile.

Essendomi "amminchiata" (cit dal compagno/ maestro Camilleri) su quest'idea e amando la Morante immensamente ( eccetto quella dell'Isola di Arturo dove, come la Masino, non sa risolvere il surreale/onirico nell'isola di Procida così corporea nell'immaginario collettivo o almeno nel mio), mi disturba l'impianto troppo intellettuale, freddo, quasi un progetto a tavolino che la Morante, passionale, supera appunto con l'empatia verso i suoi personaggi e specialmente in "Menzogna e Sortilegio".

Scrivo l’11 novembre:
Non ho letto la prefazione di Nadia Fusini, prefazioni che di solito uso per confrontare le mie "elucubrazioni" a fine lettura in un rapporto "dialogico" a colpi dichecazzostadicendo a talènonciavevobadato.
Non l’ho fatto nemmeno alla fine. Invece ho indagato il di lei “background” culturale: nessuno di noi è mentalmente (e pertanto culturalmente) generazione spontanea e ciò non vuol dire che siamo solo il frutto di una lunghissima catena di emulazione e "plagio". Da qualche parte leggo che “fu accompagnata da quel realismo magico bontempelliano che tanto ha influenzato la scrittrice e che indubbiamente caratterizza l’intera sua produzione: il carattere di temporalità, in forme varie e più o meno incisive, appare fondamentale”. Non conoscendo Bontempelli (come dissi e nessuna curiosità mi viene di approfondire) non posso verificare.

Il 15 novembre scrivo:
Che dire: procedo a tentoni concedendomi con i libri ( e con questo in particolare) quello che non mi concedo nella vita: non dare chance allo scrittore (mio interlocutore) stringendolo in un bozzolo di pre-giudizi fino a soffocarlo.
E mi fu nefando andare un in giro per immagini nel web.
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E le immagini mi rimandano una donna un po' snob, nata bene e cresciuta benissimo, una dea circondata da un mucchio di intellettuali dell'epoca, illuminata quanto dicono lo fosse stata l'amante intellettuale di Mussolini, la Margherita Sarfatti. Mi chiedo se basta essere donna per essere assunte sugli altari con appuntate sul petto ex voto ad honorem.
Che c'entra la Masino con l'antifascismo e il femminismo? Lo cerco riga per riga, nel sottostesto più che nelle parole in chiaro. Non colgo altro che la noia, della scrittrice, per quel piccolo mondo piccolo borghese pieno di piccole cose di "pessimo gusto", abitato da esseri il cui unico scopo era darsi da fare per apparire, come lei dice a pag. 43 della mia versione.
Avendo vissuto ( eh sì, sono tanto vecchia) la liberazione dalle piccole cose piccolo borghesi che precedette il '68 ( sottoveste, reggicalze, cappottino sagomato e borsetta in pendant con le scarpe col fiocchetto, seduta composta senza accavallamento di gambe ecc …solo un esempio del gravame di una ragazzina primi anni’60), so che fuoco ci può essere sotto e che cosa significò per chi "natebene" non erano ma soltanto vissute tra deschi modesti e campanili reazionari: altro che elucubrazioni periombelicali narcisistiche (pleonastico ma ci sta).
Mi fermo qua.
Comunque scimmiotta un po' la Woolf, anche lei nata bene ma restia a fare la snob: conoscere più di cinquecento parole non significa sempre sviluppare più di cinquecento pensieri coerenti.

Scrivo il 22 nov. 21:10
Non è possibile che tutti i libri - dico tutti- letti sul tablet mi sembrino brutti, noiosi, superflui. Li leggo di sera e mi cade l’abbiocco e ne incolpo il libro di turno?
Molto probabilmente, anzi sicuramente, è questione di set e setting come succede nella psico terapia : i termini della relazione tra paziente e terapeuta devono tenere conto dei luoghi (set) e dei modi (setting) con cui si stabiliscono. Il mio set (a letto un po’ a sghimbescio, in pigiama, con la luce bianca del supporto, ecc...) sbagliato in tutti i particolari e che raffredda qualsiasi tentativo empatico con l’autore non mi permette che l’esercizio del lettore: leggere il libro fino in fondo o abbandonarlo.
E' inutile dire che anche stavolta...( non l’ho abbandonato solo perché non avevo nemmeno un giallaccio che lo sostituisse nel supporto: ma che noia, marò).
Per onestà intellettuale devo riconoscere come siano assai disturbanti gli sfruculiamenti della Masino sul ruolo della povera donna che non merita nemmeno l’onore di un nome: è la Casalinga, non “una qualità” di una donna ma addirittura l’undicesima categoria aristotelica, in cui tutte le donne rientrano (e da cui, ancora oggi, riescono ad uscire per poche ore per rientrarci prima che il sole tramonti).
È vero, me ne accorgo: il romanzo è la parodia del romanzetto rosa. Io Liala l'ho letta davvero verso i dodici anni e l'abbandonai per noia intervenuta: non sopportavo la reiterazione del tema della Cenerentola catapultata nel jet set "militare" pieno di aviatori, di conti e marchesi e costretta, più volte al giorno, alle immersioni in vasche profumate al centro di stanze da bagno da dimore dannunziane dalle parti di Stresa.
E credo che la cosa abbia impressionato anche la Masino - ora che ci rifletto- perché la protagonista cresce dentro a un baule in mezzo alle sporcizie ( a cui ritorna nella mente come alla sua età dell'oro) ma prima del suo ballo di debutto in società, a cui ha abbozzato riluttante ma rassegnata, per giorni e giorni viene strigliata a dovere e massaggiata e profumata ( la pelle serica delle donne di Liala!).

Si, però ... ma Lancillotto?
Perché essere così noiosa e soprattutto, perché fare della ragazza una dissociata in cui è quasi impossibile scorgere la ribellione?
Perché scimmiottare la Woolf e in parte il suo "Orlando"? Non era lei sicura dei suoi mezzi "artistici" o, per chiudere il cerchio di questo commento, è stato il supporto sbagliato e l'avrei apprezzata molto di più su quello cartaceo?
[Perché, mi chiedo, tante parole per un libro che non mi è piaciuto a cui darò tre stelline per premiare lo sforzo semantico? è che io sono solo una conformista, maledizione].
Profile Image for Maura Gancitano.
Author 28 books2,988 followers
Read
January 1, 2024
Masino mette in luce il grottesco della condizione femminile, con una critica a tratti feroce della società e dando un’idea complessa del personaggio femminile (tutt’altro che buono in contrapposizione a quelli maschili). Per quanto ne riconosca l’assoluta importanza, però, è stata una lettura molto faticosa. Tutto si muove su un registro simbolico che, portato avanti per un intero romanzo, è davvero impegnativo. Un racconto breve di questo genere, o più racconti legati tra loro, sarebbero stati più potenti a livello immaginativo e più fluidi.
Profile Image for ✨Virè.
444 reviews7 followers
November 15, 2020
Sono sempre in grossa difficoltà quando devo recensire un classico, non essendo all'altezza di fare critica letteraria.
Questo romanzo di Paola Masino, uscito negli anni '40 a puntate, non ebbe un gran successo di pubblico e, sentendomi parte della massa di lettori comuni, senza nè arte nè parte, ne capisco perfettamente il perchè.
L'autrice precorre i tempi, trattando il tema difficile, ancora oggi, del femminismo e della donna, chiusa nel suo ruolo di massaia da cui non riesce ad uscire.
La protagonista è la Massaia, senza un nome, proprio a sottolineare il suo essere solo ed esclusivamente moglie e gestore della casa. Da fanciulla vive in un baule, dove conserva di tutto, legge e si isola, fino ad essere ignorata dalla sua stessa famiglia, che la considera poco più di un soprammobile ingombrante.
Per queste ragioni la famiglia non badava più a lei che come a un mobile. Ogni mattina le cameriere le spolveravano il capo, le spazzavano i piedi, le sbattevano e ripiegavano addosso gli abiti.

Fino a quando per accontentare la madre non decide di adeguarsi alla società, ai suoi usi e costumi, sposandosi e prendendo il comando della casa e della servitù. Per tutto il tempo continua a combattere con il suo alter ego, con i suoi fantasmi, che si manifestano in diverse maniere. Si sente stretta nel ruolo impostole, eppure non riesce ad uscirne, ne è sopraffatta fino a rimanerne schiacciata.
Ci ho pensato. Licenzierò me stessa. Sono io che non so essere né compagna né padrona.

Lo stile dell'autrice è molto contorto e complesso, con scarsa punteggiatura, continui salti da un'immagine all'altra e metafore molto forti. Detto questo, le parti più lineari, come la prima parte ed alcune intermedie, le ho trovate interessanti, seppur difficili da leggere.
Quello che non mi è piaciuto è il continuo salto nell'onirico e nel teatrale, con personaggi che si manifestano, si trasformano, assumono contorni diversi, non si capisce se siano reali o immaginari. Parti assolutamente mischiate a quelle più "lineari" e che pertanto rendono ostica, complessa e poco digeribile la lettura.
Nel non voler apertamente lanciare il suo messaggio, l'autrice risulta molto chiara, non solo cambia il titolo da Vita di massaia a Nascita e morte della Massaia , ma mette tanto nei pensieri e nelle parole della protagonista, che ad esempio rifiuta di dialogare con gli uomini incontrati in treno
...li guatava e li vedeva in funzione di mariti, di padri, di fratelli, dunque di aguzzini delle donne: coloro che riducono le fanciulle massaie, che portano camicie i cui bottoni oltre la stoffa agganciano e chiudono per sempre i cervelli delle mogli.


Anche la presenza della componente metafisica serve per evidenziare la lotta interna della protagonista, il suo non voler mai abbandonare il suo io, che torna costantemente a farsi sentire sotto diverse forme ricordandole tutto ciò a cui a rinunciato.

Il tutto però è reso in forma troppo complessa, sperimentale e con troppi salti che nulla aggiungono, anzi, personalmente, ritengo che tolgano molto ad un'idea originale. Scelte stilistiche meno sperimentali e più inquadrabili in uno stile definito, sarebbero risultate più facilemente apprezzabili anche dal pubblico.
Il tema è ancor oggi molto attuale, nonostante siano passati anni, ma lo stile rende appunto la lettura difficile ed il giudizio finale non soddisfacente.
La primavera è naftalina, l’estate flit, l’autunno canfora, l’inverno segatura. E tutto l’anno Radio Sidol Vim Lux Persil Ata e quanti altri prodotti quante altre nazioni forniscono.
Profile Image for Librielibri.
267 reviews113 followers
November 8, 2020
Lettura per me faticosa.
Storia di na donna di cui non si saprà mai il nome, la Massaia.
Inizia quasi come una fiaba, la bimba che vive in baule ma che poi per compiacere la madre acconsente ad entrare nel mondo.
Dialoghi spesso surreali.
Profile Image for Ludovica Ciasullo.
194 reviews18 followers
March 26, 2020
Che lettura sorprendente! La Masino utilizza il surreale per raccontare una storia che invece è profondamente radicata nelle vite reali di molte donne: la rinuncia alla propria identità per compiacere gli altri.

La nostra Massaia, da bambina, sta comodissima nel suo baule, eppure sa che così addolora la sua mamma, e compie un primo, irreversibile, compromesso. L'ho trovata una metafora potentissima e incredibilmente efficace.

Quello che le succede dopo, ovvero il matrimonio con un vecchio zio, la progressiva presa di possesso della gestione della casa, gli incontri più disparati, è come un viaggio che il lettore intraprende. La Masino ci restituisce con una penna incredibilmente ironica il dramma della guerra, per esempio, ma anche il paradosso ridicolo della patria, la vacuità ipocrita di un certo tipo di rapporti sociali, l'iniquità profonda insita nell'avere una persona che lavori al tuo servizio.

Soprattutto, la Massaia è una donna che perde sé stessa in nome del suo ruolo: non ha più nemmeno un nome, esiste solo in virtù della funzione che ricopre nella casa e nella società. Nel romanzo invece vediamo scalpitare fra le righe la potenza del carattere della Massaia, della sua natura individuale, così dirompente.

Il romanzo è scritto benissimo, con una lingua splendida che fa uso di una forma se non sperimentale comunque poco convenzionale. Quello che la Masino ha da dire è qualcosa che abbiamo ancora molto bisogno di ascoltare.

Un'opera eccezionale.
Profile Image for LauraT.
1,386 reviews94 followers
November 8, 2020
Libro che mi ha molto spiazzato. Non posso dire mi sia piaciuto, anche se ne ho apprezzato alcuni spunti.
Trovo anche il linguaggio e lo stile molto pensante: credo sia voluto, ma l'involuzione dell'italiano la trovo veramente eccessiva. (Così vivono ingiusto e corruzione mentre il puro e il giusto rimangono desideri remoti nella vita della civiltà; tanto remoti che nemmeno la bambina, benché seguisse istinti abbastanza avventurosi, era mai giunta nell’abbandonata regione ove essi stanno in attesa languendo.)

Capisco che per il periodo se volevi parlare di temi scomodi come l'autodeterminazione della donna ti trovavi a camminare sulle uova, e che quindi una visione onirica fosse la scelta più indicata - penso a Il Maestro e Margherita e Bulgakov nella Russia stalinista, libro del resto che, anche se riconosco come capolavoro a me proprio non è piaciuto - ma io non riesco a entrare in sintonia con questo tipo di scrittura.
Alcuni spunti notevoli, che però non vengono retti da una storia inconsistente, simbolica senza andare da nessuna parte, volutamente complessa e involuta. Peccato, poteva essere molto interessante, vista la visione di base dell’autrice, che è comunque abbastanza chiara e condivisibile. Alcune citaioni a questo proposito:
"Ha provato anche a pregare, ma crede sia sacrilegio pregare per scaricarsi di pesi materiali"
Ma se io non so neppure se ci sono confini qui, vicino o lontano. Chi ha mai pensato che un luogo abbia confini? I luoghi nascono uno dall’altro come i giorni.
“Non bisogna chiamarmi creatura bisogna chiamarmi signora,” disse in fretta la Massaia, “ora sono sposata.”
“Certo sì,” la voce dell’altro era di nuovo fessa, “certo, madama, se ti dico ‘creatura mia’ ho fatto un graffio sul volto compatto del tuo padrone. E questo non va, non è ordine, non è decoro. E mettici un cartello sulla tua casa dove sia scritto: Qui si è eroi con educazione, santi con eleganza, profeti con tatto, escrementi con decenza.”

“Faceva un altro male. Bisognava negarmelo, per pietà. Io ho diritto alla pietà.”
“Niente affatto. Tu no e io no e nessuno. A forza di avere pietà dell’uomo lo si è lasciato diventare il più funesto animale del creato. Inoltre non si usa aver pietà dell’intelligenza.”
Tu sei troppo rigida, cara mia. Io non me ne intendo molto, ma credo che in quello stesso libro quella stessa persona abbia predicato la remissione e la tolleranza.”
“Per gli altri, ma non per se stessi. Invece l’uomo ha il vezzo di usare la tolleranza per sé e il rigore per gli altri.”

“Invece di pensare a dritto e a traverso,” disse il marito camminando sempre più in fretta quasi volesse fuggire da lei, “faresti meglio a fare la calza.”
“Faccio anche quella, ma mi accade di pensare facendola. Il pensiero è un brutto vizio, pare?”

“Le paci si fanno solo per poter dichiarare le guerre. La guerra è continua, ma di una cosa continua, come della vita per esempio, si perde facilmente l’entusiasmo e la violenza d’inizio. Allora i governi fanno la pace e i popoli si ricaricano per la prossima guerra.”
Alcuni suoi compagni di viaggio provavano a parlarle, ma lei non sapeva sciogliersi da sé e andare con loro per i labili sentieri della conversazione; li guatava e li vedeva in funzione di mariti, di padri, di fratelli, dunque di aguzzini delle donne: coloro che riducono le fanciulle massaie, che portano camicie i cui bottoni oltre la stoffa agganciano e chiudono per sempre i cervelli delle mogli. [… ] Tuttavia le femmine, per una solidarietà di razza avrebbe voluto salvarle, avvertirle: “Non completatevi nell’uomo, abbiate vergogna, resistete alla solitudine: l’unico nostro mestiere sia di tornare indietro e voltare le spalle ad Adamo che ci ha approntato il primo tetto e il primo giaciglio da salvaguardargli”.
Profile Image for María P..
187 reviews88 followers
June 3, 2020
3'5

En este relato, Paola Masino ahonda en el papel de la mujer en la sociedad, y lo cuestiona a través de la crítica y la ironía, con rabia y sutileza. La autora hace un recorrido por la vida de una niña que es presionada continuamente por su madre, quien busca educarla para que sea una perfecta ama de casa. Esta niña sin nombre se resiste a convertirse en lo que más odia, cuestionándose su papel en el universo y desatando la locura de una madre que no sabe qué hacer con ella. Finalmente cede a la presión, y es a partir de aquí cuando la historia empieza a desarrollarse.

Ha sido una lectura compleja porque en ella no sólo convergen distintos tiempos y personas verbales, si no que además hay varios géneros, como el teatro, e incluso a veces parece más un ensayo que una novela. Intercala momentos de una lucidez impresionante con otros donde la autora pareciera escribir desde el subconsciente, pero sin dejar atrás ese estilo poético que la caracteriza. Todo esto lo convierte en un libro de lo más interesante y original, pero también complicado. Por ello recomiendo que se haga una lectura en pequeñas dosis, absorbiendo toda la información que hay en cada página, que es mucha. Ya os adelanto que no he dejado página sin subrayar.

Es sorprendente que esta obra se escribiera entre 1938 y 1939, pero no lo es tanto que tuviera que enfrentarse a la censura por considerarse irrespetuosa y provocadora. Por desgracia, cuando estaba a las puertas de distribuirse, la imprenta en la que se encontraba sufrió un bombardeo, perdiendo así toda la tirada. Se publicó seis años después, en una edición donde la autora intentó reconducirlo a su versión original. Y esta es la que nos acerca @alianzaeditorial.
Profile Image for Francesca.
1,960 reviews158 followers
October 17, 2025
3.5-4/5

Romanzo singolare e provocatorio, accolto tiepidamente all’epoca, rimasto dimenticato e incompreso, sia per la spiccata sperimentazione linguistica che per critica radicale alla condizione femminile nella società patriarcale e borghese del suo tempo.

Una bambina, ribelle fin dalla nascita, cresce in un mondo che vuole trasformarla in una “massaia” perfetta, sottomessa e dedita alla casa. Nonostante i tentativi di ribellione, viene progressivamente imprigionata nei ruoli imposti dalla società e dalla famiglia.

La protagonista attraversa un percorso che va dalla nascita — simbolo dell’ingresso forzato nel sistema dei ruoli — alla morte, intesa come liberazione dall’asservimento sociale e mentale. Al centro, la vita vera e propria viene quasi annullata, in quanto la protagonista come persona non esiste, esiste solo in quanto nel ruolo di “massaia”. In questo senso, il romanzo è un testo profondamente proto-femminista, anticipando riflessioni che solo decenni dopo verranno esplicitate dal femminismo degli anni ’60-’70.

Masino adotta uno stile fortemente surreale e allegorico, influenzato dal modernismo europeo e dalle avanguardie italiane. Il romanzo si muove tra realismo grottesco e visionarietà onirica, usando immagini paradossali e deformate per rappresentare la prigionia mentale e sociale della protagonista.
La lingua è ricca e frammentata, spesso scardinata nelle convenzioni sintattiche per sottolineare l’assurdità dei ruoli imposti. La narrazione abbonda di toni sarcastici, creando un effetto di straniamento che invita il lettore a indagare oltre la superficie della trama.

Sul piano tematico, l’opera è una satira feroce del modello patriarcale della “massaia”, la donna confinata nel ruolo domestico di moglie e madre. Masino smaschera la logica di annullamento dell’identità femminile dietro l’apparente virtù della dedizione familiare.

L’autrice trasforma la storia di una donna qualunque in una metafora della reclusione femminile, facendo del linguaggio stesso e dello stile visionario e corrosivo uno strumento di insubordinazione.
Profile Image for Susanna Neri.
607 reviews21 followers
November 28, 2020
Una lettura faticosa, più volte mi son dovuta tornare indietro pensando di essermi persa qualche collegamento e mi son resa conto che in realtà non avevo perso nulla, non c'era collegamento ma si era aperto un nuovo scenario dove la povera massaia una volta di più cercava di evadere ma alla fine restava in quella gabbia ben più stretta del suo baule. Credo che il libro abbia risentito della pubblicazione a puntate, c'è una ridondanza di sentimenti e di situazioni, seppur con cambi d'ambiente e di comprimari, è un lungo, lunghissimo pellegrinaggio circolare. La scrittura è assolutamente particolare ed affascinante, incredibile come sia riuscito a sfuggire alle maglie della censura, alcuni passi sono tristemente moderni e l'ironia spesso grottesca pervade tutto il libro. L'avrei apprezzato di più se fosse stato più concentrato, sarebbe stato una lama ancora più affilata senza rischiare di perdersi in uno dei deliri della povera Donna.
Profile Image for Martina.
2 reviews5 followers
January 25, 2025
Avrei dato almeno 23 stelle se si potesse.
Profile Image for EleonoraF.
77 reviews36 followers
July 24, 2022
Forse non ho tutti quelli che la mia prof di lettere al liceo chiamava "strumenti", cioè una conoscenza sufficientemente approfondita della letteratura del periodo e di quella che precede la produzione di Masino per apprezzare questo testo.
I primi due capitoli mi hanno molto affascinata, per il tono fiabesco, quasi magico, ma in cui mi sembra si possa già intravedere il destino della protagonista, che, bambina, è per la famiglia un oggetto, da spolverare ogni mattina e da mettere a prendere aria per Pasqua, quando le si "lubrificano le giunture". Un oggetto a cui bisogna trovare una collocazione (un matrimonio) e che poi dovrà prendersi cura a sua volta degli oggetti, della casa.
I diversi registri espressivi utilizzati nel prosieguo invece sono spiazzanti, da quello fiabesco si passa al testo teatrale (compresi i cori della commedia classica), al taccuino di memorie, al diario, al racconto onirico del capitolo VI.
Mi sembra che il romanzo abbia alla base un'ottima idea, molto moderna ma probabilmente poco compresa all'epoca della prima pubblicazione: il racconto del peso della vita domestica e familiare che poggia solo sulle donne, che sono anche investite del "carico mentale" (e non solo delle incombenze pratiche) della gestione domestica, cioè del peso delle responsabilità quando non sono condivise. Un peso che non lascia spazio alla vita intellettuale e spirituale che la Massaia invece poteva liberamente condurre all'interno del baule, fino a che non era stata indotta a rivestire il ruolo assegnatole nella società.
Lo "svolgimento" di questa idea invece non mi ha convinta. Forse, come dicevo, mi mancano i riferimenti culturali, ma i viaggi surreali dei capitoli VI e IX mi sono sembrati una serie di immagini giustapposte di cui non riuscivo a cogliere il significato.
Ho colto però la profonda solitudine della Massaia: in un passo del capitolo VI, nel suo dialogo immaginario con gli aviatori dice: "Gli aviatori erano lontanissimi e certo non mi udivano ma io sapevo che se anche fossero stati tra le mie braccia non mi avrebbero udito. Ci sono discorsi che gli uomini non odono". Sicuramente molto moderno per l'epoca, ma anche nel nostro tempo(!), anche il tema del rifiuto della maternità.

Recensione sintetica: ni
Profile Image for natura.
462 reviews65 followers
February 18, 2020
Novela feminista, surrealista y muy filosófica, donde todo tiene segundas, y terceras, lecturas, y en la que la protagonista nos guía por la historia de su vida de forma un tanto “peculiar”. Alternando la primera y tercera persona en la narración, el “ama de casa”, sin nombre particular, como tampoco lo tiene ninguno de los personajes que aparecen en su historia, nos cuenta su vida desde una infancia metida en un baúl por elección propia, hasta una muerte también elegida por ella misma. Entre ambos momentos, todo un recorrido por convenciones sociales, por el amor humano y divino, por la política, la guerra, la vida doméstica... Amoldándose a lo que de ella demanda la sociedad, llegará a ser un ejemplo de dama al más alto nivel, dividida entre lo que “debe ser” y lo que su naturaleza como ser pensante le pide.
Esa lucha entre el papel que tiene que representar y lo que su desarrollo intelectual le dicta nos brinda una serie de enigmáticos y simbólicos sueños en los que es difícil distinguir la realidad de la ficción, y hay claves que se te escapan en una primera lectura.
Muy cruda, crítica, de planteamientos claros, y con un humor ácido que consigue que acabes con cierto batiburrillo de ideas pero con muy buenas sensaciones.
Profile Image for Mandy V..
33 reviews
April 28, 2022
Un classique de la littérature italienne qui mériterait d'être mieux connu en France. Écrit dans les années 30, Paola Masino dénonce, à travers son personnage, l'assujettissement des femmes à leur foyer, un monde qui ne leur laisse aucun autre choix que celle d'être épouse et mère. Elle critique ouvertement ce monde patriarcal : la politique, la famille, l'Eglise...Elle ose exprimer sa pensé dans une époque où tout ce qui est sujet à la femme est tabou.

Encore d'actualité, le personnage de la Massaia apprend à s'oublier, se perdre plutôt, pour correspondre aux normes de la société, pour faire plaisir à tout le monde, sacrifiant ainsi sa propre existence.

Un roman burlesque qu'il faut suivre avec attention pour ne pas se faire emporter par les divagations brûlantes de la Massaia se débattant contre ses désirs, ses rêves les plus profonds pour devenir la bonne petite femme au foyer.
Profile Image for Thais Roland.
26 reviews1 follower
July 26, 2021
Leitura pesada e completamente envolvente. Me identifiquei em diversos momentos e fiquei arrasada. Gostei bastante do tipo de narrativa. Os diálogos são fortes, mas nem se comparam aos pensamentos da Dona de Casa.
37 reviews1 follower
October 2, 2021
Considero uma leitura difícil. Para mim foi cansativo manter a concentração.
Profile Image for Granny Sebestyen.
497 reviews23 followers
June 28, 2020
"La massaia" de Pala Masino (366p)
Ed. Points Signature

Bonjour les fous de lectures .....

Ouille Ouille
Déception ... abandon !!!!!!!!!!!!!!!!!!

Petit mot sut l'autrice:
Paola Masino, femme moderne pour son époque, émancipée, elle fréquentait les intellectuels, avait une liaison avec un homme de 30 ans son ainé et eatit farouchement antifasciste.
Ce livre a d'ailleurs connu la censure.
Elle a également traduit Balzac et Stendhal entre autre

L'histoire:
Voici une petite fille qui a décidé de ne rien faire comme tout le monde. Elle a choisi de vivre… dans une malle. Oubliée de sa famille et de la société, entièrement absorbée par ses questionnements sur le sens de l’existence, elle ignore les devoirs qui incombent à toute femme. Car, sous l’Italie fasciste, les femmes sont assignées au mariage et à leur foyer : « Des enfants, des enfants ! » assénait Mussolini.
Sale, repoussante, cette étrange créature fait le désespoir de sa mère. Jusqu’au jour où elle cède à ses suppliques : adolescente, elle sort de la malle et la chrysalide se transforme.
Dans une riche propriété, la jeune fille mariée, entourée de domestiques, semble renoncer à ses idéaux, et tente à tout prix de devenir une parfaite maîtresse de maison : une Massaia.

Mon avis:
Cela semblait intéressant.
Le pourquoi de la sauce qui n'a pas pris ....
Peut-être a cause des nombreux styles littéraires qu'on y rencontre, qui partent dans tous les sens ( Poésie, théâtre, descriptions, portraits, fantastique, épistolaire....) et qui m'ont franchement ennuyée?
Peut-être à cause de l'imaginaire de l'autrice auquel je n'ai pas accroché?
Peut-être le côté surréaliste qui m'a larguée?
Peut-être n'était-ce pas le bon moment?
Un mélange de tout sans aucun doute.

Ce livre a reçu de nombreuses éloges comme " Belle du seigneur" qui m'est toujours tombé des mains également.
Serais-je peu réceptive aux romans considérés comme des chefs d'oeuvre ?
Je m'en vais retourner lire " Bob et Bobette"
Profile Image for Marta G. Mas.
157 reviews68 followers
March 23, 2020
4/5

Nacimiento y muerte del ama de casa es una novela delirante y extraña que estudia, a lo largo de sus páginas, la realidad patriarcal y su efecto en la vida de las mujeres.


He sentido todas las emociones que se pueden sentir durante la lectura que nos ofrece Paola Masino en esta novela, que es más que una novela, es un ensayo, una crítica, una sátira e incluso en ocasiones, una obra teatral.

En solo 294 páginas, P. Masino es capaz de atravesar todos esos géneros y con ellos hacer lo que ha hecho, deconstruir el papel de la mujer en la sociedad, mostrarla antes y después de que el mundo la cambie, enseñarla (a la protagonista) con su identidad propia de niña, y mostrarla después, despojada de ella, sometida a los reclamos patriarcales y a las expectativas sociales.

Eso es "Nacimiento y muerte del ama de casa", pero lleno de emoción, rabia, reivindicación y también resignación.

Aquí los personajes principales no tienen nombre con el que identificarlos, porqué ¿para qué? si esos personajes somos todos y los que nos tenemos que sentir identificados somos nosotros, los lectores.

Por otra parte, centrándonos en el ámbito más técnico, la protagonista es el único personaje con una construcción sólida, profunda y con un mundo interior me atrevería a decir mayor que el de muchas personas. El resto de personajes son bastante planos y simples, pero eso es algo necesario para el buen desarrollo de la trama.

No es un libro para todo el mundo ni para todos los momentos. Hay que leerlo en sentadas largas, que te permitan sumergirte a fondo en la lectura para comprender todo lo que la autora te está contando a través de los ojos del Ama de casa. Es una lectura para estar con los cinco sentidos puestos en cada palabra, porque sino corres el riesgo, como lector, de no entender absolutamente nada.

Aquí tres fragmentos de la obra (aunque me ha costado decidirme):

"Vosotros voláis, nosotras estamos en tierra. De vuestros vuelos nos traéis, si acaso, los paracaídas rotos para remendarlos, quitarles las manchas, doblarlos y guardarlos. Y aun así, sonreímos. Pero resulta que os quejáis porque nuestras cuerdas (para vuestras coladas, las vuestras) os estorban, y volvéis a marcharos para buscar en el cielo alguna angelita."

"[...] El suyo ya no era un cuerpo, sino una representación, una insinuación, una muestra de los atributos necesarios. ¿Dónde están sus verdaderos huesos [...]? Alguien debió de robarlos cuando ella, para dar gusto a sus padres, los dejó al fondo del baúl con las mantas mohosas y los mendrugos de pan [...]"

"[...] y el cuerpo se me rompería en pedazos minúsculos para distribuirlos entre unas criaturas ignotas, mis futuros hijos. El castigo por el pecado no son los dolores del parto, sino esa fragmentación del individuo, esa comunión forzosa, ese olvido de ti mismo y ese buscar una finalidad fuera de tu razón en la de otro ser [...]"

¿Habéis leído a Paola Masino? ¿Tenéis pensado hacerlo?

Nos leemos. :)


#quédateencasa
#yomequedoencasa
#yomequedoencasaleyendo
#yoleoencasa
Profile Image for Michele.
25 reviews4 followers
November 26, 2022
Non è un libro entusiasmante. L'incipit ricorda molti altri romanzi novecenteschi di voci femminili, ma lentamente si perde nel vortice delle azioni, dei pensieri e della crescita della massaia: elementi che, privi di un'evoluzione di trama articolata, di attraente hanno ben poco. Eppure forse l'aspetto interessante sta tutto qui: leggere nero su bianco la condizione femminile di una donna che funge da emblema del suo tempo. Che il romanzo sia stato considerato cinico e disfattista dal regime, non è una sorpresa. Si evince chiaramente una polemica nei confronti della schiavitù del pensiero, della sottomissione della libertà ai poteri più forti, un gorgo nel quale la massaia crolla e sguazza, nonostante i rari lampi di meraviglie offerte da un enigmatico realismo magico.
Dal punto di vista letterario, sicuramente l'aspetto stilistico è uno dei più interessanti: il romanzo affronta capitoli in diversi generi, passando dal diario al teatro, dalla narrativa di stampo ottocentesco a quella di ispirazione freudiana.
7 reviews
August 26, 2022
Riassunto in poche parole: "che fatica!"

Alle prime pagine il libro assume un tono fiabesco e la trama mi sembrò alquanto lineare: una bambina chiusa in un baule che si rifiuta di obbedire alle regole della società. Dopo il primo capitolo, però, io mi sono persa! Il romanzo passa a un tono onirico, in cui è difficile stare dietro agli eventi e a discernere sogni e realtà. Non solo: spesso ho faticato a capire persino il senso di alcune frasi/comportamenti della Massaia e non solo. Mi è sembrata una lettura altamente simbolica a cui però non avevo speranza alcuna di accedere. L'impressione è che alla scrittrice la Massaia sia letteralmente scappata di penna e abbia cominciato ad andare per i fatti suoi, rendendo il libro impossibile da concludere.

Ero in vacanza quando ho letto questo libro, e mi sono imposta di finirlo, tuttavia non posso dire di averlo trovato particolarmente piacevole.
Profile Image for Gianluca.
Author 1 book53 followers
March 31, 2021
Difficile dare un giudizio unitario, conclusivo, sulla Massaia. Al tono fiabesco, quasi frivolo e "salottesco", si unisce un'ironia forte e sfrontata, che fa immadiatamente ridere in mezzo alla tragedia che è la vita della Massaia. Questa scelta stilistica è perfetta per rendere la denuncia sociale - quella contro la rappresentazione tradizionale della donna - che emerge in modo neanche troppo velato da tutto il testo. Questo è un libro potente, indimenticabile, nei contenuti e nella spinta di contestazione, ma mentirei se dicessi che l'esperienza di lettura è stata piacevole. Sono troppi i cambi di registro, le "deviazioni" dalla struttura centrale del libro, per rendere godibile la lettura. La parte su cui sono riuscito a concentrarmi meno è la trasposizione teatrale della cena con tutto il suo carico di "allucinazione", mentre ho avuto voglia di applaudire per lo splendido, e amaramente divertente, finale.
Profile Image for Jessica G.
74 reviews1 follower
April 17, 2025
Di solito parto con una citazione e poi scrivo la mia opinione spiccia, ma in questo caso metto un estratto e poi mi taccio, perché non saprei bene cosa aggiungere:

«Al mercato cominciò ad amare il cibo perché era un modo nuovo che le si presentava di dare e prendere la morte. Guardava i ventri concavi dei buoi appesi con uncini di ferro alle travi delle macellerie. Dondolavano piano, privi dei loro organi; questi pendevano lì vicino non più legati al loro alveo naturale, ma a strane radici di metallo e quel metallo a sua volta non era nel suo luogo ma strappato dal corpo della terra. La bambina traeva la conclusione che anche lei nel suo interno doveva avere qualcosa di cui il mondo aveva bisogno e che gli uomini, se lei non lo offrisse, le strapperanno».
Profile Image for Carmen.
33 reviews1 follower
March 30, 2020
Un libro contorto, onirico, ricco di metafore e critica sociale. La Masino in questo testo denuncia la condizione della donna negli anni 40, relegando la donna a mera massaia. In questo testo non ci sono nomi, nè riferimenti topografici; la storia della massaia passa da uno stile letterario all'altro: prosa, poesia, pagina di diario, pezzo teatrale. Non è facile seguire i deliri nelle pagine della Masino, ma dopo un paio di letture il testo diventa sempre più chiaro ed esplicito. Serve però una lettura critica alla fine della lettura del romanzo, per poter comprendere a pieno le sfumature di tutta la denuncia sociale della Masino.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Karla.
108 reviews1 follower
October 31, 2021
Eu fico com vergonha de dar essa nota, mas esse livro não foi pra mim, infelizmente! Eu estava com uma boa expectativa desde que soube que o livro tinha sido censurado na Itália, mas a autora abusou das metáforas e (talvez pelo tempo passado, talvez por eu ser brasileira e não conhecer tanto da história italiana) essa quantidade absurda de metáforas me fez sentir perdida durante boa parte da história. Eu entendi o livro. Entendi e concordo com o que a autora quis criticar, mas não curti o caminho.
Profile Image for Antea.
47 reviews17 followers
June 13, 2021
In realtà sarebbe 2.5. Non apprezzo molto i libri sperimentali, motivo per cui non è stato di mio particolare gradimento, però bisogna riconoscere che il periodo in cui fu pubblicato - ovvero quello fascista - è di particolare rilievo e incornicia l’opera in una maniera abbastanza importante. Non mi piace tanto come si passa dal reale all’onirico, ho avuto difficoltà a seguirlo soprattutto nella parte finale.
Profile Image for Cristian Keller.
388 reviews2 followers
April 29, 2023
Troppo difficile (almeno per me).
E secondo me è un peccato, perché nella rare parti in cui il pensiero dell'autrice mi diventa chiaro è evidente quanto questo libro sia un precursore assoluto dei tempi, sia per i temi che per la prosa. Oltre che si può apprezzarne l'anticonformismo, l'ironia, il cinismo.
Ma purtroppo per la maggior parte il testo è imperscrutabile, sembra un misto tra un trattato di filosofia e un racconto introspettivo onirico/fantastico quasi delirante
5 reviews
October 1, 2021
Livro desafiador. Excelente par testar a minha maturidade como leitor sem me comprometer, por enquanto, com calhamaços, como o clássico Moby Dick ou o inatingível Ulysses. Precisarei encarar uma futura releitura.
Profile Image for Laura Fiorella.
76 reviews
January 14, 2025
9+/10. Un libro ispirato. Alcuni passi sono di una bellezza unica. La lettura può risultare alquanto ostica all'inizio, ma, una volta compreso lo stile dell'autrice, risulta evidente la piccola perla in cui ci si è imbattuti.
Profile Image for Stephanie Ribeiro.
1 review
September 26, 2025
O livro é uma potencia... quando se consegue conexão com ele. Li e parei por várias vezes, e talvez eu deva tentar fazer a releitura em outro momento dele de uma vez só pra conseguir nele inteiro o que consegui em algumas partes.
Displaying 1 - 30 of 46 reviews

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