Che succederebbe se l’Intelligenza Artificiale potesse avere il nostro corpo? Noi siamo il corpo o la mente? Siamo le sensazioni, le emozioni o i ricordi?
Delta, Beta e Kappa sono cresciuti nel Campus e ora sono alla vigilia di un momento la cerimonia di Potenziamento, che esalterà al massimo tutte le loro facoltà. Dopo, potranno finalmente entrare nella Città, pronti per essere veri leader. L’emozione è grande, eppure Delta è quante cose gli sono state taciute lungo il percorso? Cosa nascondono i Fratelli Maggiori che li hanno educati? Per la prima volta, la sua fiducia nel mondo che ha sempre conosciuto vacilla.
Anche nella Città qualcuno non dorme sonni tranquilli. Leonardo si è svegliato in un corpo giovane, forte, bello. Ma si riconosce? È davvero lui?
In un mondo dominato dall’intelligenza artificiale, una verità terribile si cela sotto il velo della perfezione. Delta, Leonardo e gli altri ragazzi saranno i primi a sollevarlo, e a scoprire i segreti che legano il corpo alla mente. Ma di quanto cuore avranno bisogno per ribellarsi e squarciare quel velo una volta per tutte?
Luigi Ballerini, medico e psicoanalista, vive a Milano con la moglie e i suoi quattro figli. Dice sempre di essere fortunato perché incontra molti giovani, sia nel suo studio professionale, sia presso scuole o centri culturali in occasione di incontri con l’autore e corsi di scrittura per ragazzi. È giornalista pubblicista, scrive di scuola, educazione e giovani su quotidiani e periodici. Da anni pubblica romanzi per bambini e ragazzi e nel 2014 ha vinto il premio Andersen.
Mi piacciono i libri di Ballerini, ha delle belle idee, ma a volte mi sembrano quasi degli abbozzi, come se li tirasse via per finirli il prima possibile… se approfondisse di più, sarebbero molto più belli.
Delta22 e Beta22 vivono in un Campus e condividono la stessa stanza. Seguono un percorso di potenziamento delle proprie facoltà, che terminerà con una cerimonia che permetterà loro di far ingresso nella Città e diventare leader. Ma Delta22 inizia ad avere dei dubbi nei confronti di chi li sta formando, gli stessi dubbi di Leonardo, che nella Città è già entrato e che per una difformità inizia a ricordare il proprio passato...
È un libro distopico proiettato in un futuro dominato dall'intelligenza artificiale, che mostra il lato più negativo che l'avanzamento di questa tecnologia potrebbe comportare se non soggetta al giusto controllo. Ne risulta un libro inquietante e al tempo stesso illuminante, che ipotizza le conseguenze disastrose di un abuso dettato da ricerca di comodità e comprensione: gli uomini affidano sempre più alle macchine mansioni che nessuno vuole più svolgere ed i robot sono dotati di un controllo emotivo che spesso alle persone sfugge, risultando più accomodanti. Gli uomini finiscono per ricercare queste macchine anche per un sostegno emotivo, illudendosi di essere compresi e ricambiati. Alle macchine viene anche affidato il compito di salvaguardare il pianeta, visto il rischio ecologico sempre più marcato, dimenticando che proprio gli uomini ne sono la principale causa: cosa potrebbero fare le macchine robotiche se non distruggerli per raggiungere l'obiettivo richiesto? Un libro che fa veramente riflettere su un argomento ed un rischio quanto più attuale. Luigi Ballerini costruisce così un mondo completamente nuovo, in cui inizialmente è difficile orientarsi, ma tutto verrà chiarito. Vi sono numerosi salti temporali che spiegamo a posteriori gli antefatti di determinati eventi, portando oltretutto avanti due storie parallele che finiscono per confluire nella stessa: solo procedendo nella lettura si possono "spianare" le difficoltà di comprensione del tutto. Ballerini crea un mondo originale, che per quanto possa risultare assurdo, non è poi così inverosimile. È stata una lettura faticosa per me, perché non gradisco particolarmente questi argomenti, ma indubbiamente interessante! Da sottolineare anche le considerazioni relative ad un mondo senza uomini, in cui anche i robot diventerebbero inutili, favorendo la crescita della natura, che invaderebbe ogni spazio. Il libro termina con un messaggio di speranza: basterebbe che gli uomini imparassero ad apprezzare la propria umanità, con i propri limiti e le proprie fatiche, e che assumessero un atteggiamento di maggiore ascolto verso gli altri, per creare i veri presupposti per una vita migliore.