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I demoni di Gödel

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L'adesione al pensiero razionale non preserva la psiche di chi lo esercita. Tra i numerosi esempi quello di Gödel è forse il più luminoso. Considerato il più grande logico del XX secolo, grazie ai teoremi di incompletezza (1931), Kurt Gödel fu ossessionato dal timore di essere avvelenato e finì per morire dopo aver deciso di smettere di alimentarsi. Ma accanto a queste manifestazioni ve ne furono altre ben più creative connesse alla sua credenza in demoni, angeli ed extraterrestri e ai tentativi di darne dimostrazione razionale, fino all'applicazione delle sue teorie alla prova ontologica dell'esistenza di Dio.
La “metafisica fantastica” di Gödel, ricostruita da Pierre Cassou-Noguès, è tanto più affascinante in quanto essa si presenta come un “sistema logico coerente” che permette di inquadrare da un punto di vista nuovo e diverso le sue scoperte matematiche.
Alla base di questo viaggio inquietante e inebriante tra logica e follia, lo studio delle migliaia di pagine inedite di Gödel, dove si trovano l'applicazione del teorema d'incompletezza al diavolo, tentativi teorici stravaganti e credenze deliranti.
Un'opera erudita, ben scritta e accessibile a un lettore non specialista, a tratti con sapori romanzeschi.

272 pages, Paperback

First published January 1, 2007

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Pierre Cassou-Noguès

24 books3 followers

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Profile Image for A YOGAM.
1,741 reviews3 followers
October 20, 2025
In Pierre Cassou-Noguès’ Buch „Les démons de Gödel – Logique et folie“ begegnet uns Kurt Gödel als eine Gestalt, in der der Kontrast zwischen dem Rationalen und dem Irrationalen eine existenzielle Tiefe gewinnt. Als Mathematiker suchte Gödel nach absoluter Gewissheit, nach einem System, das alles Denkbare in logischer Strenge umschließt. Doch gerade er entdeckte die Grenzen der Vernunft: Seine Unvollständigkeitssätze offenbarten, dass jede noch so präzise Ordnung ein Moment des Unbestimmten in sich trägt. Cassou-Noguès greift diese Polarität auf und verwebt sie mit einer biographischen und philosophischen Untersuchung, die Gödels Leben in Princeton beleuchtet – geprägt von exzentrischer Isolation, metaphysischer Spekulation und tief sitzender Angst.
Der Autor beschreibt seine eigenen Erfahrungen beim Studium von Gödels Manuskripten und verknüpft sie mit Anekdoten über dessen Misstrauen, seine Furcht vor Vergiftung und seine Freundschaft mit Einstein. Dabei wird Gödels Denken als Versuch sichtbar, das Rationale bis an seine äußerste Grenze zu treiben – und dabei in Sphären vorzudringen, die vom Irrationalen durchdrungen sind. Cassou-Noguès zeigt, wie Gödels Idealismus und seine Überzeugung von einer nicht-materiellen Realität – bevölkert von Engeln, Dämonen und geistigen Monaden – nicht bloß Ausdruck von Wahn, sondern Konsequenz seiner logischen Strenge waren.
Von besonderem Interesse ist die Gegenüberstellung Gödels mit Emil Post, einem weiteren großen Logiker des 20. Jahrhunderts, der ebenfalls zwischen Genialität und Wahnsinn schwankte. Cassou-Noguès bemerkt, dass die Geschichte der Logik Post häufig übergeht oder ihn nur am Rande erwähnt – dabei bietet gerade sein Schicksal eine andere, aufschlussreiche Definition des „Verrücktseins“. Während Gödel seine Obsession nach Gewissheit in ein metaphysisches System überführte, das sich letztlich gegen ihn selbst richtete, äußerte sich Posts Zerrissenheit in einer bildhaften, beinahe visionären Form. Post suchte nach einer proposition absolument indécidable – einer Aussage, deren Wahrheit oder Falschheit durch den menschlichen Geist niemals bewiesen oder widerlegt werden kann. Auch hier zeigt sich, dass die Grenzen des Rationalen auf das Irrationale treffen: Posts Suche nach absoluter Unentscheidbarkeit macht seine intellektuelle Radikalität ebenso deutlich wie Gödels metaphysische Obsession.
So macht „Les démons de Gödel – Logique et folie“ deutlich, dass das, was wir „Vernunft“ nennen, nie frei vom Schatten des Irrationalen ist. Cassou-Noguès’ Buch ist mehr als eine Biographie; es ist eine Meditation über das Denken selbst – über jene fragile Linie, auf der Beweis und Vision, Kalkül und Wahn, Rationalität und Metaphysik einander berühren.
Profile Image for Maurizio Codogno.
Author 67 books144 followers
September 3, 2012
Punto uno: se siete interessati alla produzione di Kurt Gödel come logico, o come matematico in genere, lasciate pure perdere questo libro. Fin qua non ci sarebbe ancora nulla di male: tecnicamente credo che l'intenzione dell'autore fosse di parlare del Gödel filosofo. In fin dei conti Noguès è profesore universitario di filosofia, quindi tutto tornerebbe. In effetti si vede come il grande logico, più che platonista, in realtà è più legato a Leibniz; c'è qualche punto interessante, come la spiegazione di come lui ritenesse la mente (non il cervello, attenti) intrinsecamente più potente di una macchina di Turing e da lì producesse implicitamente una prova ontologica dell'esistenza di un aldilà. Ma il tutto si basa sulle ricostruzioni dell'autore a partire da una pletora di frammenti e appunti mai pubblicati in vita, generalmente datati ma senza nessuna relazione tra di loro, rimessi in una cornice pressoché inventata e peggio ancora con una prosa ripetitiva e a tratti confusa - non credo per colpa della traduttrice Rosella Prezzo, anche se mi è sembrata un po' a disagio nella parte matematica - e con un'inutile enfasi sulla psiche di Gödel manco fossimo nello studio di uno strizzacervelli. La quarta di copertina ha ragione quando scrive che il libro è "a tratti con sapori romanzeschi", vedi ad esempio il capitolo iniziale, ma questo non è certo un bonus; sicuramente non è "ben scritta", e anche se è "accessibile a un lettore non specialista" (io: matematica ne so, logica un po' anche, ma psicologia proprio no) non la consiglio proprio.
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