L'Orlando innamorato, nato alla Corte dei Duchi di Ferrara, rappresenta il punto d'arrivo di due secoli di letteratura cavalleresca, e il punto di partenza dell'Orlando furioso dell'Ariosto, che ne è la scrupolosa continuazione . Rimasto interrotto nel 1494 e noto in tutta Europa, il poema del Boiardo è pervenuto a noi nella lezione del Berni. Italo Calvino, molti anni fa, suggeriva a Celati l'idea di raccontare in prosa i vecchi poemi cavallereschi, per fare esercizio narrativo. Questo libro è il tentativo ora fatto da Celati; è l'omaggio di un narratore moderno al mondo prodigioso dei poemi cavallereschi, ma è innanzi tutto un racconto avventuroso e divertente.
Gianni Celati (Sondrio, 1937) è stato uno scrittore, traduttore, anglista, critico letterario e documentarista italiano.
Nasce a Sondrio, dove si trova la famiglia a causa del lavoro del padre, usciere di banca spostato spesso di sede in sede a causa dei litigi con i suoi superiori. Il padre Antonio era originario di Bondeno, vicino a Ferrara, mentre la madre, Exenia Dolores Martelli, era nata a Sandolo, vicino al delta del Po. Celati passa l'infanzia e l'adolescenza in provincia di Ferrara. Laureatosi in letteratura inglese presso l'Università di Bologna scrive articoli per Marcatré, Lingua e stile, Il Verri, Il Caffè, Quindici, Sigma, ecc. oltre a pubblicare le prime traduzioni. Assume la cattedra di letteratura angloamericana del DAMS di Bologna e riprende anche l'attività critica e di studioso della letteratura europea. Nel 1971 pubblica il suo primo romanzo, Comiche, per Einaudi. Sempre da Einaudi escono i successivi Le avventure di Guizzardi (1972), La banda dei sospiri (1976) e Lunario del paradiso (1978), Torna alla narrativa nel 1985 con i trenta racconti di Narratori delle pianure che segnano anche il passaggio alla casa editrice Feltrinelli. In seguito vengono le Quattro novelle sulle apparenze (1987), dove alla precisione stilistica si accompagna una tematica della fiducia e del disincanto della società contemporanea, e Verso la foce (1989). Insegnato quindi all'Université de Caen e alla Brown University di Providence e per il resto della sua vita risiede a Brighton, in Inghilterra. Nel marzo 2013 Einaudi pubblica l'Ulisse di James Joyce in una nuova versione tradotta da Celati, frutto del lavoro di oltre sette anni e attesa già da diverso tempo. L'anno successivo si piazza terzo al Premio Chiara con la raccolta di racconti Selve d'amore. Nel 2016 esce presso la collana I Meridiani di Mondadori un'ampia raccolta di opere narrative dal titolo Romanzi, cronache e racconti, a cura di Marco Belpoliti e Nunzia Palmieri. Il 3 gennaio 2022 muore nella sua casa di Brighton, in Inghilterra, una settimana prima di compiere 85 anni.