Da oltre un secolo la fisica teorica sembra progredire in una marcia inarrestabile di trionfi. Dopo le grandi rivoluzioni della relatività einsteiniana e della meccanica quantistica, la ricerca del Santo Graal di una Teoria del Tutto ha prodotto frutti il modello cosmologico standard ci ha permesso di definire l'evoluzione dell'universo dal Big Bang fino ai suoi possibili destini ultimi, mentre l'imponente architettura matematica della teoria delle stringhe ci offre una visione elegante della struttura essenziale della materia e dello spaziotempo. Tutto bene, dunque? Roger Penrose ci mostra le cose non stanno esattamente così. Quanto l'indiscutibile eleganza della teoria delle stringhe e la sua conseguente popolarità impediscono di dedicare le nostre ricerche a ipotesi forse meno spettacolari ma più solide? Quale base reale hanno i voli di fantasia delle teorie cosmologiche attuali, erette sul dogma del modello inflazionario? E la precisione straordinaria delle predizioni della meccanica quantistica giustifica la fede cieca nell'affidabilità dei suoi traballanti fondamenti concettuali? In questo suo saggio Penrose ci fornisce uno spaccato profondo e sorprendente del valore e delle debolezze della nuova scienza fondamentale.
Sir Roger Penrose is a British mathematician, mathematical physicist, philosopher of science and Nobel Laureate in Physics. He is Emeritus Rouse Ball Professor of Mathematics in the University of Oxford, an emeritus fellow of Wadham College, Oxford, and an honorary fellow of St John's College, Cambridge, and University College London. Penrose has contributed to the mathematical physics of general relativity and cosmology. He has received several prizes and awards, including the 1988 Wolf Prize in Physics, which he shared with Stephen Hawking for the Penrose–Hawking singularity theorems, and the 2020 Nobel Prize in Physics "for the discovery that black hole formation is a robust prediction of the general theory of relativity".