Ho conosciuto l'autrice e quindi direi che è un'autobiografia: riconosco il carattere, le idee, la forza della protagonista. Romanzo interessante, sicuramente: dà uno spaccato della vita nel post-guerra, aggiungendo anche i dati per farlo diventare una saga familiare. Particolare è la struttura, basata sui paralleli tra i protagonisti Lidia e Paolo e con la conclusione onirica. E trovo ben costruite le descrizioni dei rapporti interpersonali. Spesso, però, il testo risulta pesante, lento, con dettagli che fanno divagare. E, onestamente, mi sembra un'incompiuta: la storia si conclude lasciando un grosso spiraglio, aperta a un seguito che le dia un senso finale.