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Esche vive

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Fiorenzo vive a Muglione, profonda provincia toscana fatta di disoccupazione e fossi stagnanti, e non lo si può considerare un ragazzo fortunato: oltre al nome che gli hanno affibbiato, dei due genitori gli resta solo il padre, lunatico proprietario del negozio Magic Pesca ma soprattutto allenatore dell'Unione Ciclistica Muglionese, nel cui vivaio si ostina a cercare un grande campione del futuro. Ma soprattutto, a quattordici anni Fiorenzo ha perso la mano destra per colpa di un petardo, e nonostante abbia saputo reagire con intraprendenza e fantasia, dedicandosi alla musica heavy metal con il forsennato entusiasmo dell'adolescenza, ha dovuto scoprire presto che nella vita "quello che manca conta molto di più di quel che c'è". Tiziana invece ha trent'anni, e in comune con Fiorenzo ha solo di essere nata a Muglione. Da dove è scappata dopo il liceo, per laurearsi e frequentare un master all'estero che le ha aperto sfolgoranti possibilità di lavoro. Ma Tiziana ha preso una decisione improvvisa e coraggiosa: tornare a casa, mettere le proprie competenze al servizio della comunità. Il paese di Muglione, in segno di gratitudine, le affida la gestione del locale Informagiovani, che però diventa subito il ritrovo di un gruppo di anziani giocatori di carte, costringendo Tiziana a fare i conti con il proprio senso di inadeguatezza, mentre un amore complicato e dolcissimo arriva a stravolgerle la vita.
E poi c'è Mirko, il Campioncino, il ragazzino prodigio che il padre di Fiorenzo ha scovato per caso in Molise e si è portato a casa perché il suo assoluto talento ciclistico lascia sperare grandi cose. Mirko è un mistero totale, una contraddizione vivente: intelligentissimo ma ingenuo, potenza imbattibile in sella a una bici ma goffo e inerme nel quotidiano, idolo degli appassionati di ciclismo e insieme bersaglio perfetto dei crudeli compagni di scuola. Fiorenzo, Tiziana e il Campioncino, tre mondi lontanissimi che si incontrano per caso in un luogo desolato e improbabile, tre anime che intrecciando i loro destini danno vita a un corto circuito struggente e divertentissimo, amaro e poetico.

392 pages, Hardcover

First published January 1, 2011

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581 people want to read

About the author

Fabio Genovesi

24 books141 followers
Born in 1974, Fabio Genovesi is the author of three novels and is a regular contributor to Vanity Fair and La Lettura, the literary supplement to the Italian newspaper Corriere della Sera. He also writes for film and has contributed articles to Rolling Stone.
His second novel, Esche vive (Live Bait), was translated into ten languages.

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59 (8%)
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18 (2%)
Displaying 1 - 30 of 87 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,458 reviews2,430 followers
September 23, 2023
MA CHI LE MANDA?


Due film strepitosi che hanno la provincia italiana al centro: qui e in quella sotto “Signore e signori” di Pietro Germi, 1966.

A me la lingua scritta che tenta di rappresentare verbalmente la lingua parlata, tentativo portato avanti principalmente sul versante della colloquialità e della cosiddetta sporcatura, ma senza attingere alla ricchezza lessicale della vera lingua parlata (nel caso specifico, il toscano), a me non piace, mi appiattisce con la sua piattezza.

Mi chiedo se sia questo il motivo per cui mi pare che uno dei difetti maggiori dello scrittore Fabio Genovesi sia l’ignoranza di senso del ritmo.

description

Per la mia conoscenza di questo scrittore, devo dire che mi sembra abbonato al punto di vista multiplo: anche in questo suo secondo libro che leggo, lungo romanzo (anche questo troppo lungo), così come in Chi manda le onde, le prime tre persone sono usate per esprimere personaggi diversi: l’io è per Fiorenzo, il protagonista diciottenne, il tu anche qui è per la donna, la trentaduenne Tiziana, la terza persona serve per raccontare il campioncino, Mirko, tredicenne a metà tra C-3PO e R2-D2, anche noto come C1-P8, e poi anche il padre di Fiorenzo, i vecchietti (il punto più basso del romanzo), e tutti gli altri personaggi, che sono tanti, che anche qui, Genovesi tira fuori appena può per divagare, allungare il brodo (manco ce ne fosse bisogno), per gag e simil barzellette che neppure papibanana.


Qui e nell’ultima, “I vitelloni” di Federico Fellini, 1953.

Anche questa volta, coprotagonista è la provincia, la maledetta provincia italiana (toscana) che al confronto c’è più vita e movimento nell’outback australiano.

Inutile insistere oltre, mi spiace, ma io e Genovesi non andiamo d’accordo, he’s not my cup of tea. Peccato per me.

Profile Image for Ettore1207.
402 reviews
January 16, 2018
In un paese della provincia toscana, protagonisti simpatici in un libro scritto con stile garbato. Una lettura divertente in superficie ma che, volendo, offre anche chiavi di lettura più profonde. Insieme al divertimento, ci si ritrova a meditare sulla solitudine, sui rapporti con gli altri e sul senso della vita.
Profile Image for Stephen.
225 reviews5 followers
July 16, 2019
Wow. I started out not liking this book, and not wanting to like it. It was surface writing, not deep, but was about cycling and italy and gifted to me by my wife, so felt a moral imperative to read through. I am grateful i did. This flashes with moments of brilliant construction, and i am forced to wonder if the italian version is truer to brilliance, no knock on the translator, but we know how translations can sometimes lose things...i would have given this 2 or 3 stars but elevated to 4 the more i read and became engrossed in what was going to happen next in the lives of these characters. Real emotion, vivid, real-time sensations-and pretty damn good read, from a writer that i think has a crazy brave future ahead of him. Will follow him to see what he manifests next :)
Profile Image for Ciocci.
17 reviews29 followers
April 6, 2012
"E mi sa che la vita è proprio questa cosa qua, un fiume di roba che ti arriva addosso tutta insieme, un po’ la prendi e un po’ la perdi e un po’ nemmeno ti accorgi che è passata, e magari era proprio quella lì che faceva al caso tuo. Ma non lo puoi sapere e nemmeno starci troppo a pensare, perché stai ancora in mezzo al fiume e la roba arriva e passa e va."
Profile Image for Vasko Genev.
308 reviews78 followers
June 11, 2019
Можех да ѝ дам 5-ца и щеше да ми е кеф, че завишавам оценката. (Е, вече ѝ дадох ... )

... вие обикновено имате много хубави тениски и аз също бих искал да имам поне една такава. Една с черепи, ако е възможно, черепите ми харесват, защото винаги са усмихнати.

...
Беше по пижама, гледаше ме и се усмихваше, а аз си помислих, че за първи път го виждам облечен като човек на неговата възраст. Може би затова ми изглеждаше толкова стар. Не можеше да говори, защото не му стигаше дъха и аз колкото да кажа нещо, го попитах дали е досадно да използва тази машинка всеки път, когато трябва да говори. Той я взе, доближи я до гърлото си и ми каза: "В-ЖИВОТА-СВИКВАШ-С-ВСИЧКО-ФИОРЕНЦО-С-ХУБАВИТЕ-И-С-ЛОШИТЕ-НЕЩА-ПРЕЦАКАН-СИ-И-В-ДВАТА-СЛУЧАЯ."
Profile Image for Martina ⭐.
158 reviews44 followers
November 2, 2022
Libro intimo e ben strutturato, linguaggio adolescenziale e semplice in quanto il protagonista principale è appunto un ragazzo di 19 anni. Le prime 50 pagine non mi invogliavano però a continuare volentieri la lettura. Ho proseguito per forza di volontà e comunque mi sono poi trovata davanti ad una storia attuale di alcuni personaggi che crescono in paese sperduto nella campagna Toscana, dove tutto passa senza movimento.
Rilessioni e avvenimenti che accomunano parti di vita di tutti coloro che sono nati e hanno vissuto in paesini di periferia, con la perenne domanda: "Ma che ci faccio io qui?"
Profile Image for Sandro.
337 reviews23 followers
November 8, 2021
Bello ed originale.
Mi è piaciuto. La storia è originale, coinvolgente e ben scritta.
Lo si legge tutto di un fiato senza annoiarsi mai.
Non conoscevo l'autore ed è stata una piacevole sorpresa.
Profile Image for Laura.
43 reviews8 followers
April 29, 2012
So di essermi innamorata di un libro quando: leggo a colazione, vorrei entrare nelle pagine abbracciare tutti e dire ti voglio bene, lo finisco e mi dispiace iniziarne un altro.
Ecco, io mi sono innamorata di questo libro.
Questo libro che parla di Fiorenzo, un diciannovenne che pesca, suona, si incazza e si innamora, tutto senza una mano. Che riesce a farti affezionare a un paese pieno di fossi puzzolenti, e che ti fa venire voglia di fasciarti la mano destra.
Parla del suo babbo che c’è ma che è come se non ci fosse, e della sua mamma che non c’è davvero.
Parla del Campioncino, che sta sempre zitto ma quando parla o ti fa sbellicare dalle risate o ti fa sciogliere, che gli da del lei e lo chiama Signore, che tutto ad un tratto impara come si fa a vincere dopo che non ha fatto altro per tutta la vita, che trasforma un ragazzo incazzato che lo odia in un fratello.
Parla di Tiziana, una donna che è tornata indietro, che ha perso la strada e la cerca in un magazzino buio, in un lavoro che sogna ma che non nasce, in un blog che vorrebbe fare il giro del mondo ma non ce la fa, in un ragazzo che riesce a smuoverle quello che da un bel po’ era rimasto fermo.
Lo stile è meraviglioso, ti attacca alle pagine, strappandoti sorrisi ed emozioni.
Quando ho finito di leggere avevo il magone, e mi sono ritrovata a sorridere come una scema davanti a un fosso di Muglione.
Profile Image for Gabriela Stoeva.
7 reviews6 followers
March 28, 2015
Взех си книгата с идеята, че е леко и наивно четиво, което носталгично ще ме върне към метъл годините в гимназията. Но романът се оказа далеч по-стойностен.
Тук е моментът и да изкажа несъгласието си за избора на заглавие. В оригинал книгата се казва „Esche vive”, което се превежда като „Жива стръв”; на английски също са го оставили “Live Bait”. Темата за риболова пронизва като с кука романа от край до край. Риболовът е развлечение, начин на живот, душевен пристан и метафора за живота. Стръвта е от определящо значение – както буквално, за майсторите рибари и техния улов, така и метафорично – за това какво се надяваш да хванеш в живота и какво си готов да заложиш за него. Жива стръв са и самите хора, както става ясно още от първа глава. Затова изборът на „Наслука” за българско заглавие за мен е повече от непонятен.
Повече - в най-дългото ми за сега ревю: https://superknigi.wordpress.com/2015...
Profile Image for Vilu.
18 reviews
November 4, 2025
un libro che tocca l'anima!
La storia di questo ragazzo che vive nel paesino di Muglione, la sua vita è come un fosso. in effetti a Muglione un fosso c'è, è li che Fiorenzo ha perso una mano da piccolo. Poi c'è lui, il mitico Campioncino un personaggio così ben costruito sia nella sua storia sia nella sua psicologia da rimanere a bocca aperta! intorno a questi due personaggi che si intrecciano girano anche tante storie del paesino, come i Metal Devastation o la storia di Tiziana o ancora quella di Raffaella e Pavel....
ancora una volta Genovesi ha saputo regalarci verità ed emozioni! non riuscirete a smettere di leggere!
708 reviews186 followers
May 19, 2013
Una storia di crescita, di solitudini che si incontrano, nella profonda provincia italiana.
Tra la passione della pesca, concerti (mica tanto) rock, ronde di vecchi paesani e ciclismo, la vicenda ruota attorno a una composita triade, densa di giochi di specchi: Fiorenzo, liceale a due passi dalla maturità, una mano sola - l'altra, persa in un incidente con petardi -, da poco orfano di madre, pochi amici, una band, un padre disinteressato; Tiziana, trentenne abbondante senza futuro, tornata nella provincia italiana dopo un formativo tour europeo solo per amore di un paesino che la ripaga trasformando il suo centro Informagiovani in un surrogato di bar per anziani; il quindicenne Mirko, solitario, silenzioso, campione per caso di ciclismo, trapiantato in una terra non sua senza che la sua vecchia scuola o la sua stessa famiglia ne sentano la mancanza. I tre si incontrano e si scontrano, tre fili che s'intrecciano per poi separarsi nuovamente, ma arricchiti e cresciuti.
La narrazione si scompone nei tre diversi punti di vista, che l'autore tratteggia con stile e focalizzazione diversa: un'autoironica prima persona per Fiorenzo; una feroce seconda persona per Tiziana; la terza persona, infine, per il racconto mite e distaccato di Mirko. Visibile il curato lavoro stilistico, con una stratificazione di registri linguistici adatti ai personaggi. Un arricchimento proviene dalle incursioni metanarrative, davvero piacevoli: i finti articoli di cronaca e soprattutto i temi di scuola di Mirko, che orgogliosamente fuori tema prende spunto dalla traccia per confessarsi e parlare di sé.
Di questo romanzo ho elaborato un giudizio intermedio, perché si può dire tutto e il contrario di tutto: pare proprio un romanzo ben pensato e ben scritto, una storia credibile, coerente, solida, con uno sfondo vividamente tratteggiato. Eppure, i punti di forza sembrano contemporaneamente punti deboli, mentre ci si accorge, piano piano, che quella stessa storia pare troppo costruita, alcuni sviluppi si rivelano banali e scontati, lo scenario è da cartolina e i personaggi, nel loro confessarsi umanamente contraddittori, trasudano i difetti di una scrittura non proprio ottima.
C'è qualcosa nei personaggi che proprio non mi convince. Fiorenzo e Mirko, in particolare, sono un diciannovenne e un quindicenne: di provincia, certo, ma nel terzo millennio (e la vicenda ha una precisa collocazione temporale) dovrebbero comunque sapere come gira il mondo. I due, invece, sembrano usciti da chissà dove, i loro ragionamenti non sembrano per nulla adeguati alla loro età: laddove si potrebbe giustificare la cosa pensando a dei personaggi volutamente immaturi e infantili, pare più convincente l'ipotesi che si tratti di una carenza propria dell'autore. Passi che Fiorenzo sia un eterno verginello, il cui massimo contatto con l'altro sesso sia stato un solo bacio, ma questo non può in alcun modo giustificare un'immaturità che fa a pugni con la sua età. Per non parlare di Mirko, che tutti chiamano affettuosamente bimbo e ben presto ti convinci che sia effettivamente un bambino, salvo poi ricordarti improvvisamente che di anni ne ha quindici. Di consenguenza, l'inadeguatezza di gesti e parole dei personaggi nei confronti della loro età finisce col rendere le vicende sempre più surreali e improbabili, guastandone la lettura. Quanto al personaggio femminile (l'unico in tutto il romanzo, peraltro, volendo tralasciare la coninquilina di Tiziana, una macchietta e niente più), Tiziana è costantemente e ridondantemente dipinta come una donna che non sa quello che vuole. Ok, è verosimile: ma la caratterizzazione di un personaggio in un intero romanzo non può basarsi solo su questo.
Surreale, a un certo punto pure fastidiosa finisce con l'apparire la relazione tra Tiziana e Fiorenzo, soprattutto quando la donna finisce col sovrapporsi all'immagine della madre mancante di Fiorenzo. Più stimolante invece il rapporto tra i due ragazzi, che va oltre quello scontato di un rapporto fraterno e propone un gioco di specchi e di immedesimazione reciproca tra i due.
Sullo scenario nemmeno mi pronuncio, per la mia invalidante allergia alla profonda provincia italiana. Ma basterebbe citare la consistenza da cartolina e la presenza di personaggi abbozzati e caricaturali.
A salvare una lettura altrimenti poco coinvolgente, banale e scontata, una vastissima lista di eventi, personaggi e spunti di riflessioni spassosissimi e davvero originali, di cui intendo offrire un accenno. Il concerto rock delle scuole di provincia: Fiorenzo e la band metal sono entusiasti dell'opportunità, ma non fanno in tempo a salire sul palco che vengono buttati fuori dalle urla di un pubblico ostile cresciuto a pane e Sanremo. Il lavoro segreto di Stefanino (l'immancabile spalla, altamente caricaturale, del protagonista): la sua abilità a photoshoppare vignette satiriche sul Papa viene notata dai vertici del Vaticano e apprezzata perché rende altamente fotogenico quello stesso Papa per niente fotogenico (un chiaro riferimento a Ratzinger e ai paparazzi che facevano a gara a ritrarlo negli scatti più brutti e divertenti). E qui mi fermo, anche se potrei continuare all'infinito, talmente è pieno il romanzo di passaggi spassosissimi ed esilaranti.
Profile Image for Pollapollina Books.
735 reviews68 followers
August 15, 2019
In un paesino di provincia italiano, si intrecciano le vicende di un gruppo di abitanti, raccontate a più voci, tra cui spicca quella del meraviglioso protagonista. Negli alti e bassi della vita, ai bordi di un fosso che odora di marcio. Una lettura coinvolgente, divertente, commuovente, molto vera.
Profile Image for Cariatide ✨.
111 reviews31 followers
July 4, 2020
E' chiaro, i problemi continuano a girarti nella testa e non puoi fare finta che non li vedi, ma ti parlano con una voce sempre più fiacca e traballante: per una volta nella vita scopri che stare bene non è una partita impossibile, soprattutto se smetti di giocarti contro.


(cose a cui pensare.)
Profile Image for Sara Malacalza.
174 reviews16 followers
July 11, 2020
"Ho imparato a vincere quando mi hanno insegnato a perdere."
.
La storia di un Campioncino che deve vincere, sempre, e non ha scampo. Polpacci palpati, lodi sui giornali locali, saluti per la strada, riconoscimenti. Ma vincere significa davvero solo tagliare un traguardo? Portarsi a casa una coppa o fiori? Vincere in solitaria, arrivare a destino e non poter vivere la vita da ragazzini perché tempo non ce n'è. È vincere davvero quando si è isolati, senza amici? Vincere per gli altri, perché tutti se lo aspettano e tu? La tua personalità, i tuoi desideri, le tue risate... dove sono?
Dove li hai sotterrati?
.
Ma è anche la storia di Fiorenzo, della sua unica mano, della sua battaglia per "spaccare" il mondo con la sua band, del bisogno di urlare il dolore per una madre perduta, della sua rabbia repressa verso un padre che pensa solo al ciclismo e che lascia il figlio dormire nel negozio di pesca, perché troppo concentrato sulle vittorie di un ragazzino inconsapevole delle conseguenze emotive che causa.
.
E infine è anche la storia di chi intraprende strade che portano lontano, studi all'estero che allontanano dalla piccola terra d'origine, percorsi che fanno sognare lavori importanti, ma anche di scelte che sembrano vanificare ogni sforzo.
.
Fiorenzo, il Campioncino e Tiziana, con il loro bisogno di urlare ciò che davvero desiderano, le relative inadeguatezze relazionali, sessuali, scolastiche, incroceranno le loro strade coinvolgendovi in un vortice di parole non dette, insicurezze, vuoti, insoddisfazioni e delusioni.
.
Una lettura per...
...chi ha la sensazione di girare in tondo.
...chi, intrappolato dalle proprie emozioni, fugge dalle finestre.
...chi non smette di lottare e s'impegna per trovare strade alternative.
...chi scrive pensieri ed emozioni su quaderni, foglietti e vorrebbe disseminarli per le strade nella speranza di essere finalmente visto.
Profile Image for Davide Rizzo.
60 reviews9 followers
November 14, 2015
Veloci caricature

Il ritmo rapido salva la narrazione che scorre come una grossa lente d'ingrandimento su un piccolo paese della piana pisana. Le figure e gli eventi ne risultano estremizzati e, forse volutamente, caricaturali. Il ritmo, scandito dalle prime righe, cambia spesso e talvolta accelera, rendendo la lettura gradevole. Un romanzo a suo modo fastidioso e appassionante per chi conosce la piana di Pisa, capace di rendere percettibili e quindi non più trascurabili, elementi di questo territorio che si vorrebbe volentieri dimenticare (isolamento, marginalità... l'esser come un fosso che non va da nessuna parte). I personaggi principali, pur ampiamente tratteggiati, sono portati al parossismo, diventando prevedibili. Eppure le loro espressioni caricaturali fanno comunque ridere. In sintesi, una lettura interessante e scorrevole, perlomeno per chi è di zona.
Profile Image for Marjolijn.
493 reviews22 followers
November 30, 2015
Beetje traag boek, maar toch wel mooi. Met prachtige slotregels: "Waarmee hij je leert dat je best alle theorieën en technieken van de wereld kunt kennen, maar dat er in het leven af en toe iets gigantisch aankomt dat je overvalt, waardoor alles wat je weet geen enkele betekenis meer heeft, en je alleen maar met kont op de grond kunt zitten kijken naar het water dat doldraait en de kikkers die wegspringen en alle drukte en spetters en golven.
Dan komt het water langzaam tot bedaren, hervatten de kikkers hun lied en dobberen we allemaal weer verder."
Profile Image for Elena Favaro.
377 reviews11 followers
September 10, 2016
Descrivere la provincia toscana e la vita degli abitanti di questo paesino così annoiati, rassegnati e limitati in 380 pagine mi sembra troppo. Il linguaggio "popolare" senza un congiuntivo azzeccato mi ha infastidita. Più di 2 stelle non riesco proprio a dargliele...
Profile Image for Bernadet.
205 reviews4 followers
August 10, 2016
Vertaling van 'Esche vive'
Ik wou dat ik het Italiaans voldoende beheerste om het origineel te kunnen lezen. Ondanks de nogal 'Hollandse' vertaling, is het toch een goed boek.
Profile Image for Svalbard.
1,136 reviews66 followers
November 17, 2020
Mi piacciono sempre i libri che parlano di storie d’amore e di grandi passioni in cui lui è un adolescente, o poco più, e lei ha almeno dieci anni di più. Sarà che a me, e come me a qualche altro miliardo di adolescenti, all’epoca faceva impazzire l’idea di una donna più grande che assolvesse tutte le mie necessità affettive e non solo, un po’ fidanzata, un po’ mamma, un po’ trofeo, un po’... esperta di sesso, diciamo (ché zoccola non si può dire, si presta a fraintendimenti e pare qualcosa di disprezzabile, mentre qui di disprezzabile non c’è proprio niente); sarà che le ragazze coetanee che sistematicamente si mettevano con ragazzi più grandi mi facevano venir voglia di rivalsa (e infatti la mia prima ragazza aveva tre anni più di me - non molto, ma qualcosa), e ora che di anni, anzi di decenni ne sono passati tantissimi, certi sogni e desideri non si sono minimamente appannati.

Ed è di questo che questo libro parla, con la consueta arte narrativa di Fabio Genovesi. La storia di un adolescente, musicista heavy metal e piuttosto male in arnese (anche perché con una mano sola, avendo perso l’altra in un incidente con i petardi) e di una ragazza che, dopo aver vissuto e studiato in Europa, master, stage, grandi prospettive di successo e di carriera eccetera torna al paesino per contribuire alla sua rinascita salvo scoprire che il paesino di lei non ha affatto bisogno e che forse ha fatto la peggiore cazzata della sua vita.

Ed è proprio il paesino, il terzo protagonista.

Le rare volte che attraverso la Toscana tirrenica in treno, resto sempre stupito dal nulla devastante che comincia poco dopo Pisa. Una campagna terribile, che sembra allo stesso tempo abbandonata e bruciata, con poche costruzioni generalmente in rovina; quanto di più lontano ci ‘possa essere dalla Toscana che ci si immagina, quella delle città d’arte, delle morbile colline, dei filari di cipressi. Sono contento di non essere stato io a capire male e che qualcuno la pensa pressappoco come me, visto che Genovesi è proprio in un paese sperso in quei posti assurdi che ambienta la sua storia, e li descrive senza fare sconti, sia per quello che sono, sia per la gente che ci abita, fissata col ciclismo o la pesca. Ma mica nel mare, eh; nei fossi, cioè i canali di bonifica, ammorbati dai pesticidi, che solcano la campagna, dove si pescano pesciacci di fango abbondanti ma poco appetibili. E in questo scenario, la gustosa e sottilmente erotica storia d’amore, descritta, secondo lo stile di Genovesi, con divertito umorismo, una delicata “pietas” per le persone e i luoghi, e grandi capacità di annodare e sciogliere i fili di una narrazione in cui ogni parola è quella giusta al posto giusto.

Peccato che poi la storia finisca maluccio. Non malissimo, anzi; ognuno dei personaggi trova un suo futuro, pure il campioncino di ciclismo che sembrava spacciato diventa campione del mondo. Ma la storia della coppia asimmetrica per età finisce come finiscono mille storie di questo genere o d’altro genere: lei capisce che in quel buco di posto non poteva combinare niente, riacchiappa la sua formazione e la sua carriera per la coda e se ne torna a Berlino. Pianti, dolore per entrambi, ma nessuna apertura su un possibile futuro insieme. Poi ognuno si riprende e ovviamente si rifà una vita. Tutto normale. Ma un bel “e vissero felici e contenti” di quelli che nella vita reale fanno tanto difetto, almeno nei romanzi potrebbe.
Profile Image for Psicomama.
23 reviews1 follower
November 25, 2018
Un bel libro, che si fa leggere. Non tutto allo stesso, alto, livello iniziale di fluidità e struttura. Ad un certo punto diventa meno coinvolgente e un po' noioso; dopo breve si riprende e torna a catturare per i contenuti ma la scrittura è un po' meno curata, seppur di piacevole lettura; prima della fine sa un po' di "raccontato" e cala di nuovo; in ultimo si raddrizza e regala un piacevole finale. In complesso dunque una lettura per i miei gusti un po' sfilacciata, con cadute di stile e ritmo, il che non mi ha lasciata godere del tutto il romanzo. E me ne dispiaccio perché avrei voluto dare a questo coraggioso giovane autore 5 stelline piene e senza riserve, che si sarebbe per altro meritate per vari buoni motivi. Prima di tutto per lo stile che, malgrado i momenti meno felici, è originale e sperimentale: l'autore scrive rigorosamente dal punto di vista e lì non sbaglia; usa la prima persona per un personaggio, la seconda (!) per un altro e il punto di vista esterno per gli altri ancora; inserisce temi di italiano, post su blog, sms e articoli di giornale... Poi per l'ambientazione campagnola italiana verosimile nella sua deprimente ma vitale umanità, inoltre per i personaggi, anche essi realistici e sfaccettati, denudati affettuosamente nelle loro ombre e luci, vizi e tenerezze. Infine per il delizioso personaggio del Campioncino, delineato dall'interno e in modo magistrale, bello il suo rapporto con Fiorenzo e splendida la sua involontaria funzione terapeutica de-colpevolizzante!.
Una lettura che complessivamente mi è risultata molto piacevole e che consiglio senza dubbio, sebbene le stonature stilistiche di cui sopra. D'altra parte reggere un libro di 400 pagine mantenendo sempre lo stesso ritmo e livello non è poca cosa. E l'autore è al suo secondo romanzo... Spero di vederlo crescere e intanto apprezzo il suo sforzo che, ripeto, è coraggiosamente innovativo.
Profile Image for Corinna.
677 reviews50 followers
August 4, 2018
"Perchè in Italia un cassonetto è un cassonetto, la gente ci butta il sacco della spazzatura e tutto finisce lì. Ma se metti due cassonetti uno accanto all'altro, ecco che la zona diventa una discarica pubblica e ti devi preparare all'apocalisse."

"..stare sole non è mica male. Cioè, magari da sola puoi starci male, ma in una relazione sbagliata stai male il doppio, e accontentarsi ti sembra la tristezza più grande del mondo."

"Lo dice preciso e sorride tranquillo. E non se ne rende conto, non ne ha la minima idea, ma davanti a lui il tuo mondo scricchiola, oscilla, pezzo per pezzo viene giù.
..
E tu caschi, Tiziana. E casca l'America, l'ammiratore straniero, e l'idiozia di portare avanti le giornate con una scemenza del genere in fondo al cuore."

"Magari l'esca è importante in un posto dove ci sono delle possibilità, e allora cerchi di giocartele al meglio. Ma il problema è che qua non c'è niente, capito? Niente di niente. Stai qua tutta la vita e aspetti e speri e ogni tanto c'è una mossa strana o un mezzo segnale e stai attento e dici Ecco è il momento, ci siamo, questa è la mia occasione, ma invece è solo una stronzata e tutto è sempre uguale a prima, e resti il solito stronzo di quando sei nato in questo bucio maledetto. Qua non c'è niente da pescare, Fiorenzo, e non c'è niente da sperare."

"E non lo sai se è scema o semplicemente non vuole vedere quello che non le piace, ma di sicuro Raffaella è felice. Questo è sicuro
E tu sei felice? No. E sei meno scema di lei? No. E allora.."

"L'unico aspetto positivo del parlare con una persona che ti considera stupida e inadatta e anche poco normale, è che non devi preoccuparti di lasciarle una buona impressione quando te ne vai."

"Ci sono le persone felici e le persone tristi, e poi ci sono le persone vere, che a volte sono felici e a volte tristi."

"E mi sa che la vita è proprio questa cosa qua, un fiume di roba che ti arriva addosso tutta insieme, un po' la prendi e un po' la perdi e un po' nemmeno ti accorgi che è passata, e magari era proprio quella lì che faceva al caso tuo. Ma non lo puoi sapere e nemmeno starci troppo a pensare, perchè stai ancora in mezzo al fiume e la roba arriva e passa e va."
Profile Image for Joke.
505 reviews15 followers
January 25, 2017
Een Italiaanse schrijver van wie ik nog niets heb gelezen, en hij bevalt me wel!
In "Vissen voeren" raken de levens van drie jongeren met elkaar verweven, door toeval. De jongeren leven allen in een klein dorpje zonder echte charme, waar het moeilijk is je een succesvolle gelukkige toekomst voor te stellen. Ze zijn geen van allen echt gelukkig met hun leven.
Genovesi vertelt het verhaal in korte hoofdstukken met wisselend perspectief en biedt ons zo een kijkje in de hoofden van de personages. Net als andere Italiaanse schrijvers mijdt hij de rauwe realiteit niet. Het boek maakt een spetterende start, mist dan wat snelheid, maar daarna gaat t in een sneltempo vooruit. Ik heb het in één ruk uitgelezen.
Profile Image for Lorena.
112 reviews2 followers
September 17, 2017
"Ci sono parole che ti restano dentro,piantate fonde nella pancia, e stanno lì una vita senza uscire mai. Ma sono legate fra loro con una specie di corda, e se per caso una di stacca e viene fuori dalla bocca, le altre le vanno dietro a cascata."

"E mi sa che la vita è proprio questa cosa qua, un fiume di roba che ti arriva addosso tutta insieme, un po' la prendi e un po' la perdi e un po' nemmeno ti accorgi che è passata, e magari era proprio quella lì che faceva al caso tuo. Ma non lo puoi sapere e nemmeno starci troppo a pensare, perché stai ancora in mezzo al fiume e la roba arriva e passa e va."

"...puoi conoscere tutte le teorie e le tecniche del mondo, ma ogni tanto nella vita arriva qualcosa di enorme che ti salta addosso e tutte le cose che sai non hanno più senso..."
Profile Image for Marika Bonuccelli.
174 reviews13 followers
November 4, 2023
Esche vive è il primo romanzo di Genovesi che leggo e devo ringraziare Elena e Matteo per il consiglio diretto, mirato e azzeccatissimo.

La storia ti fa tornare indietro nel tempo a quando anche tu sei stato adolescente, risenti i primi turbamenti amorosi e le prime delusioni. Il romanzo non viene raccontato come se fosse una storia già sentita e banale ma sotto una luce diversa facendoci capire che, anche tra sconosciuti, per quanto ci si possa sentire soli e con dei problemi, in realtà non lo siamo perchè ci sono tante altre persone che possono comprendere i nostri stati d'animo.

Fiorenzo è un adolescente che ha perso la mano durante un incidente, è il protagonista del libro.
Tiziana, dopo aver frequentato un master all'estero, torna al suo paese originario dove si sentirà persa, senza opportunità di lavoro e amici.
Mirko è un ragazzino prodigio del ciclismo, seguito negli allenamenti dal padre di Fiorenzo. Tutti lo odiano perchè è bravo a scuola e nello sport.

I destini e le solitudini di queste tre persone si incrociano e ognuno di loro imparerà qualcosa dal rapporto con l'altro. Alla fine tutti e tre, non senza difficoltà, troveranno la propria strada.

Il libro è un inno alla ricerca della felicità, alla conquista dei propri sogni, un invito a non arrendersi anche nelle difficoltà più grosse.

Genovesi racconta le frustrazioni di questi giovani ragazzi facendoci immedesimare completamente nelle loro vite perchè alla fine anche noi siamo stati e siamo un po' come loro.
582 reviews3 followers
October 1, 2025
An entertaining coming-of-age story set in Italy. I found the dialogue of the main character (19 year old young man) completely believable, as well as his misadventures.

The story is told through two narrators, the young man Fiorienzo, and Tiziana, age 32. They become lovers. Everyone in the story is slightly damaged. Fiorienzo's mother has died; Tiziana can't seem to get traction in her career and ends washed up in her home village. Fiorienzo's father is leading an aimless life minus his wife.

Then Mirto enters the village - a champion cyclist, although he doesn't know it yet. Misadventures happen. Tiziana gets a life. and Fiorienzo grows up.

It's not a weepy book but it is touching, and bawdily quite funny. It is also a bit overly long I think. But worth a read.
Profile Image for Dave.
199 reviews7 followers
February 6, 2021
Now this is a great current writer and a fully realized character for our time. Think Holden Caulfield a few years older in a lousy little post-industrial Italian coastal town persecuted by polluted canals trying to overcome the loss of his only hope for escape in bicycle racing, but even more caustic and funny. Not a misplaced word in this rambunctious, bawdy coming-of-age story that's hard to stop reading. Apparently, this is Genovesi's only book translated into English. Can't wait to read more.
Profile Image for Ginevra Miranda.
20 reviews3 followers
May 10, 2021
Lo avevo acquistato come lettura estiva, considerando titolo e copertina: non lo farò mai più. La lettura è da ombrellone, molto scorrevole ma profondamente noiosa a parte qualche battuta di spirito qua e là del ragazzino protagonista. Pagine e pagine di "nulla di che", personaggi che non riescono ad entrarti sottopelle.
Ho dovuto lasciarlo lì perché altri libri mi aspettavano e non volevo dedicarci altro tempo.
Profile Image for Davide.
26 reviews1 follower
September 7, 2023
Potrà piacere o meno, la storia di intreccio tra i personaggi con il fondo sempre dolce/amaro. Il libro mi ha strappato qualche sano sorriso e qualche riflessione. In fondo chiunque potrebbe rivedersi in alcune situazioni e la narrazione di un vissuto comune o di un immaginario non lontano, riesce a catturare l'attenzione.
A me il libro non mi è spiaciuto affatto. Stile diretto e colloquiale come un fondo lo sono i personaggi.
Displaying 1 - 30 of 87 reviews

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