Ein Roman über die Verwicklung unschuldiger Menschen in politische Intrigen, Machtkämpfe, falsch verstandenen Patriotismus und irregeführte Kameradschaft. Als Hintergrund seiner Geschichte wählte der auch als Lyriker bekannte Südtiroler Autor Sepp Mall die Ereignisse der sechziger Jahre in Südtirol, als der Kampf um eine Autonomie in mehrere Anschlagserien gipfelte, bevor die italienische Staatsmacht zu Zugeständnissen bereit war. Mall erzählt abwechselnd aus der Perspektive eines kleinen Jungen, dessen Vater aus für ihn unerklärlichen Gründen verhaftet wird und später auf mysteriöse Weise ums Leben kommt, und aus der Sicht einer jungen Frau, deren sprachgestörter Bruder Opfer eines mißglückten Bombenattentats wird. Auf diese Weise zeichnet er das dichte Bild einer Zeit, die bis in intimste Bereiche hinein von der Auseinandersetzung darüber bestimmt war, mit welchen Mitteln man sich gegen tatsächliche oder vermeintliche staatliche Unterdrückung zur Wehr setzen dürfe - ein Thema, das leider nichts von seiner Brisanz und Aktualität verloren hat. Der Autor liefert keine Interpretation von Ereignissen, um die es ihm auch nicht in erster Linie geht, er urteilt nicht, er gibt dem Leser die Chance, sich seine eigene Meinung zu bilden über die Motive und Absichten der Beteiligten, über Hintergründe und Auswirkungen, über verzweifelte Betroffene, über fassungslos Zurückgebliebene.
Sepp Mall è un autore altoatesino (o sudtirolese) che scrive in tedesco e ho letto questo libro in lingua originale. Avevo già letto un suo libro moltissimi anni fa, ma non mi ricordo niente, anche se vedo che gli avevo dato 3 stelle. Anche questo 3 stelle.
Il libro racconta due storie apparentemente scollegate, ma che poi andranno a intrecciarsi in qualche modo. La scelta di narrare alcuni capitoli in terza persona, con protagonista Paul, un bambino di circa 12 anni, e altri capitoli in prima persona, con protagonisti Alex e sua sorella (che non mi pare abbia un nome, a meno di non essermelo perso per strada), è stata un po' complessa da seguire e non posso dire che mi abbia entusiasmato. I capitoli sono alternati senza logica apparente e questo mi ha un po' infastidito. In ogni caso devo dire che la scrittura di Mall è veramente bella.
Siamo negli anni Sessanta, in Alto Adige-Südtirol, sono gli anni degli attentati e della "lotta per la libertà", come viene chiamata nel libro. Entrambi i protagonisti, Paul e la sorella di Alex, sono legati a questa lotta per mezzo di un loro familiare.
Il libro inizia con il padre di Paul che viene prelevato dai carabinieri e portato in carcere. Paul ovviamente non ci capisce molto, essendo un bambino molte cose non gli vengono dette. Poi ci sarà il suo amico Herbert, la loro amicizia con l'italiana Stella detta Kaki; Alex che balbetta così tanto da essere quasi incapace di parlare, la sorella che tanto lo ama.
Mio padre ha lavorato da ragazzo in Alto Adige-Südtirol come finanziere, e ne ha molte di storie da raccontare. E molte non sono belle. Mi interessava dunque leggere un romanzo scritto "dall'altra parte", quella degli altoatesini di lingua tedesca. Perché mio padre mi ha parlato degli attentati, mi ha parlato di suoi amici e colleghi morti a causa della "lotta per la libertà".
Mall non prende esplicitamente le parti di nessuno, ma si sente comunque che parteggia per i suoi compaesani "tedeschi". Fa un po' strano leggere questo punto di vista, opposto a quello a cui sono abituata.
È una pagina complessa della nostra storia. Tuttora è un territorio complesso. Tuttora ho sentito degli altoatesini di lingua tedesca ma di nazionalità italiana dire "voi italiani" e "noi tedeschi". Questo tipo di altoatesini è mal visto dagli italiani, ma anche dai tedeschi. È come se non fossero né carne né pesce. Ma devo anche dire che conosco degli altoatesini, anche di lingua tedesca, che non sono affatto così, quindi non è il caso di generalizzare.
Insomma, un tema complesso, ma il romanzo è breve e si legge con facilità. Lo consiglio, ma consiglio anche di bilanciare ascoltando il punto di vista opposto.
Ein trauriges, aber psychologisch korrektes Buch. Eine Story, langsam und zahrt erzählt. Der Autor hat Mitgefühl mit den Charactären, die sind lebendig, echt und sympatisch. Auch die komplexen historischen Ereignisse, der Freiheitskampf im Südtirol, sind da und spielen mit, sind aber nicht im Zentrum sondern bilden eher den Hintergrund für die Geschichten der Menschen. Ein ernstes und witchtiges Buch, das mich nachdenken und traurig sein ließ. Nicht umsonst.
Un libro molto particolare che affronta, anche se mai direttamente, la tematica degli attentati indipendentisti negli anni ‘60, in quella meravigliosa terra di confine che è il Trentino Alto Adige, o meglio il Südtirol.
Ci sono due vicende che corrono parallele per tutto il romanzo e che presentano dei punti in comune.
Tematiche quali abbandono, violenza domestica, diversità, integrazione emergono dalle vicende dei personaggi.
Non posso dire che che sia un vero e proprio protagonista in questo romanzo.
Più di tutto ho amato la scrittura. Molto vicina al mio gusto personale. Asciutta ma ricercata. Notevole.
Una bella penna quella di Mall.
Il libro l'ho comprato a Roma direttamente dalle mani di Roberto Keller al salone dell'editoria sociale.
Romanzo ambientato in Alto Adige/Südtirol negli anni ’60, dunque nella fase delle più intense rivendicazioni autonomiste-separatiste sfociate anche in numerosi e pesanti attentati terroristici anti-italiani. Sepp Mall, sudtirolese che scrive in tedesco - qui tradotto dieci anni dopo la prima edizione -, racconta due storie, debolmente collegate tra loro, accomunate dalle vite quasi normali dei protagonisti, bambini e adulti, condotte “ai margini della ferita” e poi sporcate dallo schizzo di sangue della violenza accanto. Ma la marginalità, mantenuta da loro come dai più, nonché la voglia dominante di vederla un giorno chiusa, quella ferita, prevarranno: nel bel romanzo di Sepp Mall e nella Storia.