Tra il febbraio e l'aprile del 1912 Gozzano compie un viaggio in India, che lo porterà a visitare la città di Bombay e l'isola di Ceylon. Un itinerario modesto, ma un'esperienza centrale nella non lunga vita dello scrittore piemontese. La decisione di partire è dettata innanzitutto da motivi terapeutici (guarire dalla tubercolosi), ma il pellegrinaggio di Gozzano alla "culla del mondo" diventa un fatto cruciale su cui si catalizzano le sue rappresentazioni sull'Oriente, prima, in prospettiva e in attesa, e poi, con il ricordo e la trasfigurazione letteraria. II viaggio in India finisce così con il riverberarsi su tutta la produzione gozzaniana, all'interno della quale "Verso la cuna del mondo" appare pertanto come un testo fondamentale.
Guido Gustavo Gozzano was an Italian poet and writer.
He was born in Turin, the son of Fausto Gozzano, an engineer, and of Diodata Mautino, the daughter of Senator Mautino, patriot and supporter of Giuseppe Mazzini and Massimo D'Azeglio. He spent his life in Turin and in Agliè (in the Canavese area), where his family owned several buildings and a large estate: Villa Il Meleto.
Of delicate health (but nevertheless practicing sports such as ice-skating, cycling, and swimming), he completed primary school with mediocre results, and attended Liceo classico Cavour; in 1903, after secondary school, he studied law at the University of Turin but never graduated, preferring to attend the crepuscolari torinesi, i.e. literature lessons by poet Arturo Graf, who was well liked by the young men of letters.
Graf exercised great influence over Gozzano. His Leopardi-inspired pessimism was mitigated by a spiritualistic form of socialism, a combination which young Turinese intellectuals (who saw in his thought an "antidote" to the style of Gabriele D'Annunzio) particularly favoured. Graf helped Gozzano depart from D'Annunzio's canon, which imbued his early work, by "going back to the sources" and devoting himself to a thorough study of the poetry of Dante Alighieri and Francesco Petrarca, which helped refine his poetic sensibility.
Non è mio compito valutare l'accuratezza storica e culturale di questo libro, ma per quanto mi riguarda è un libro che dà spunti di riflessione indipendentemente dal rigore scientifico, la cui mancanza viene fatta notare dalla nota conclusiva della mia edizione. Ma per avere informazioni sul Paese potete comprare una guida turistica, mentre per seguire Gozzano nel suo personalissimo resoconto di un viaggio più spirituale che turistico nell'India più varia e disparata basterà questo libro. Scritto per documentare il suo viaggio nello Stato asiatico sulla Stampa, lo stile passa dal didattico all'ironico in modi che possono spiazzare. E per tutto il resoconto appare una meraviglia che a volte sembra quasi simulata per compiacere il pubblico, e che, come per le osservazioni di carattere moraleggiante, che per chi conosce l'autore sembrano al limite tra l'ipocrita e l'ironico, a volte appare poco gozzaniana. Ma è nel suo personale percorso spirituale che il poeta esprime il motivo della sua visita indiana. Filosofie e religioni sono apprezzate e criticate nel tentativo di trovare risposte, che per Gozzano sembrano non arrivare mai del tutto. Ma per chi non ha piacere nel riflettere su queste cose, bisogna dire che il libro è piacevole nel suo stile descrittivo, e per questo il fascino di città e paesi lontani arriva a malapena mitigato dagli ironici commenti dell'autore, pronto per esssere apprezzato dal lettore, visto il poco spazio lasciato a tali divagazioni. Lettura bella e stimolante, particolarmente per riflessioni sul fascino ideologico, positivo e negativo, che l'Oriente offre.
سفر متجدد الى الهند المدهشة! يسافر بك غويدو الى الهند بكل تناقضاتها المثيرة للإعجاب والتفكر في بدايات القرن العشرين. بداية من مومباي، عاصمة المال الهندية وجوهرة التاج البريطاني، مروراً بجنوب الهند وشرقه، عابراً صحاري الهند وغاباتها شرقاً وغربا. كتاب تُرجم بلغة أدبية رصينة، أبدع في صف حروفها أمارجي.
"Nessuno ha voluto seguirmi a Goa. Gli amici sono rimasti a Bombay, già presi dalle varie dolcezze della metropoli ospitale. Andare a Goa, perché? I perché sono molti, tutti indefinibili, quasi inconfessabili; parlano soltanto alla mia intima nostalgia di sognatore vagabondo. Perché Goa non è ricordata da Cook, né da Loti, perché nessuna società di navigazione vi fa scalo, perché mi spinge verso di lei un sonetto di De Heredia, indimenticabile, perché pochi nomi turbavano la mia fantasia adolescente quanto il nome di Goa: Goa la Dourada."
"Madama Angot… È veramente esistita? In quest’ora, tra queste mura la sua gaia figura è più viva che mai, serve a consolare d’ogni troppo leopardiana tristezza. Dinanzi alle ruine troppo riverite è consigliabile l’irriverenza. Meglio schernire la fatalità che preme uomini e cose, canticchiando le strofe d’un melodramma giocoso…"
"Nell'oriente favoloso" del poeta Guido Gozzano sono raccolte le lettere che scrisse durante il suo viaggio in India per sfuggire alla tisi. Ho letto il libro perché è legato al mio lavoro ma un po' obtorto collo. Questa è una riedizione del primo libro pubblicato originariamente a puntate su « La Stampa » fra il 1914 e il 1916. In realtà il suo viaggio, fatto nel febbraio-aprile 1912, durò meno di quello descritto e con un itinerario ben più limitato. Le descrizioni sono sensazionalizzate, come si usava al tempo, ma è sempre presente un velo di tristezza. Il suo viaggio era metafora del ben più lontano viaggio che avrebbe fatto da lì a poco, nel 1916. Il libro non mi ha entusiasmato, come non mi entusiasmano le sue famose poesie. Però a un poeta si perdona anche la tristezza. Solo per amatori (di Gozzano). 🌿 It is certainly not the East of Tucci, who wrote that the idea of India all mysticism and religiosity was false, but neither is it the sensational and full of wonders East of the authors of the time.
"In the fabulous orient" by the poet Guido Gozzano are collected the letters he wrote during his trip to India to escape the consumption. I read the book because it is related to my work but a little obtorto collo.
This is a re-edition of the first book originally published in episodes in " La Stampa " between 1914 and 1916. In reality, his trip, made in February-April 1912, lasted less than the one described and with a much more limited itinerary. The descriptions are sensationalized, as was the custom at the time, but a veil of sadness is always present. His journey was a metaphor for the much more distant journey he would make shortly thereafter in 1916.
I wasn't thrilled by the book, just as I wasn't thrilled by his famous poems. But a poet is also forgiven sadness. Only for amateurs (of Gozzano).
"Ed ecco, con un moto istintivo ed improvviso, le mani si portano a difesa degli occhi feriti dalla luce abbacinante d'un nevaio. Siamo giunti nel regno dei marmi immacolati, nella città suprema dei tiranni. [...] Il tempo che sfalda il granaio, precipitando templi ed obelischi, ha poca presa sul marmo. Questi miracoli di grazia sembrano fatti ieri. E certo gl'invasori ebbri i saccheggio e di stupro che irrompevano spezzando e rovesciando ogni cosa, s'arrestavano dinanzi ai velari candidi, abbassavano la scimitarra e la clava, come dinnanzi ad un incantesimo."
"Ci sarebbero molte ragioni per non leggere e per diffidare della lettura: ci sono sempre cose più importanti e più urgenti da fare; la lettura fa male alla salute (quanti di noi portiamo gli occhiali forse dovremmo incolpare i troppi libri letti; (...)".
Ramente leggo le introduzioni ai libri, e per raramente intendo praticamente mai. Qui invece l’ho fatto per un puro caso. E’ stata una piacevole sorpresa ma, soprattutto, ho davvero letto questo libro con l’occhio giusto.
Se mai vorrete leggerlo, vi consiglio di non perdervi nessuna pagina!
Non è una ricerca spirituale, nè un tentativo forzoso di tramandare, a chi non ci è mai stato, una lettura dell' India solo positiva. Piuttosto, Gozzano con sincerità disarmante, e quindi anche con considerazioni figlie del suo tempo , offre, a chi viene da ovest, una descrizione ingenua , tipica dello sguardo di un borghese/turista che deve paragonare ogni cosa ai propri riferimenti culturali e che proprio non vuole capire cosa gli succede attorno
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نحو مهد العالم .. رسائل من الهند .. غويزو غوتسانو .. إيطاليا ..
هو منشور في أدب اليوميات .. كتبها شاعر إيطالي .. وذلك عام ١٩١٢ .. عندما قام برحلة استشفائية إلى الهند.. زار فيها ولايات ومدن الهند المختلفة ما بين السفن والقطارات .. حيث يكتب مارأى خلال زيارته تلك .. الكتاب فاز بجائزة ابن بطوطة عن عام ٢٠٢٠ .. وفي رأيي أنه كتاب أقل من عادي .. لا يستحق هذه الجائزة .. أنهيته على مضض ..
Interessante. Sopratutto dopo aver letto anche la vita dell'autore e capito quanto importante fosse questo viaggio per lui, come uomo e letterato. Letto per un esame, ma felice di avere fatto la conoscenza ^.^.