Auf dem alten Friedhof in Barcelona wird die Leiche eines Mädchens gefunden. Ermordet. Seine Identität bleibt unbekannt. Ist das Kind zufälliges Opfer in einem Verbrechen von größerem Ausmaß? Wer profitiert von seinem Tod? Und warum nimmt sein Mörder immer wieder Kontakt zu Inspektor Méndez auf? Seine Ermittlungen führen über ein kompliziertes Netz aus Mittelsmännern und Drahtziehern zu den Terroristen der ETA. Doch welche Rolle kann ein kleines Mädchen dort gespielt haben? Inspektor Méndez tappt im Dunkeln - und ist doch überzeugt, dass hinter der scheinbaren Willkür der Todesfälle eine höhere Macht steht, die ebenso subtil wie gnadenlos ein Ziel verfolgt.
Francisco González Ledesma has been a lawyer, journalist and author. His first award came in 1948 when he won the "Premio Internacional de Novela" (or International Novel Prize") for his novel "Sombras viejas", with jurors such as Somerset Maugham and Walter Starkie. The novel suffered the censorship of Franco's regime and the promising future of his author seemed frustrated. Costrained by the dictatorship, Ledesma started using the pen-name of Silver Kane to write popular novels for the Spanish publisher Editorial Bruguera. Disappointed by the law practice, he studied journalism and started a new career in the editorial office of the newspaper “El correo catalan” and, later, for “La Vanguardia” (TN: one of the most important newspaper of Catalunya, the Barcelona’s region), becoming chief editor. In 1966 Francisco Gonzalez Ledesma was one of the founders of the “Grupo democratico de prensa” (or “Democratic press group”), a clandestine press association active under the dictatorship of Franco with the purpose of defending the freedom of the press. In 1977, after the fall of the regime and while democracy was consolidating in Spain, Ledesma published “Los Napoleones” and, in 1983, “”El expediente Barcelona”, that reached the final selection of the Blasco Ibanez Prize. This is the first novel starring Ledesma’s symbolic character, Inspector Méndez. In 1984 he won the Planeta Prize for “Cronica sentimental en rojo” and his definitive recognition as a novelist. (translation of the original biography from the official site of the author; translated courtesy of www.gonzalez-ledesma.com)
Me ne avevano parlato come di un libro splendido, quindi forse le mie aspettative erano troppo alte, non so... scritto bene, bella la Barcellona dei bassifondi ed i personaggi un po' retrò e l'atmosfera decadente... ma non mi ha entusiasmato, peccato
Grazie a thrillernord.it Questo romanzo è stata una grande scoperta. Ledesma è un grande autore: un thriller dai risvolti incredibili, che porta il lettore da Barcellona, a Madrid, fino in Egitto, in un susseguirsi di strade, paesaggi, atmosfere, caratteri che fanno passare la trama, seppur appassionante, quasi in secondo piano. Méndez, un poliziotto della vecchia guardia, che di cose ne ha viste tante, di criminali ne conosce parecchi (anzi, molti li considera quasi amici), di bettole ne ha frequentate fin troppe, si ritrova ad indagare sull’omicidio di una bambina. Le strade dei quartieri più neri di una Barcellona che sta cambiando, fanno da sfondo alle vicende di questo personaggio affascinante, nero e profondo, che si sente a casa solo in uno squallido bar o tra le pagine di un libro. “Io sto semplicemente in strada. E in strada uno conosce gente. Vede cose” Poi il quadro cambia e ci ritroviamo in un lussuoso hotel di Madrid, con Méndez che si sente un po’ fuori posto, ma capirà presto che, invece, è proprio nel posto giusto e al momento giusto. Questo poliziotto riflessivo e anche un po’ ingenuo si ritroverà a viaggiare fino in Egitto per risolvere quello che non è più un crimine, per lui, ma è diventata una vera ossessione. E Méndez non è certo l’unico personaggio interessante di questo thriller. Perché non si può certo non amare il malinconico sicario, cittadino del mondo, il cui desiderio sarebbe solo quello di formare una famiglia, trovare un lavoro normale e fare un abbonamento dell’autobus. Oppure Olga, con la sua dolcezza, il suo essere senza filtri, che conquista Méndez e lo fa riflettere sul reale senso delle cose. “Perfino un tipo come me può essere influenzato dalle cose che si pensano sul Nilo” Intrighi, poliziotti corrotti, omicidi, ricatti: c’è un po’ di tutto in questo romanzo, che può accontentare sia gli amanti del genere, sia chi da un libro cerca anche qualcosa di più: la profondità dei personaggi, le descrizioni dell’ambientazione che entra di prepotenza dentro la storia, i riferimenti storici e letterari. Menzione speciale per i titoli dei capitoli: dallo stile un po’ retrò, ma molto, molto azzeccati e che, in molti casi, potrebbero tranquillamente essere utilizzati come titoli di un libro. Fa bene, leggere questo libro. Quando arrivi in fondo, ti resta quella malinconia che lo permea dall’inizio alla fine, quella voglia che … beh, che le cose del mondo e della vita fossero diverse, che fosse possibile, almeno, immaginarle, diverse. “Non saprai che c’è un sole per le finestre grandi, e un sole per le finestre sordide” Grazie a #thrillernord! http://www.thrillernord.it/storiadiun... Francisco González Ledesma (Barcellona, 17 marzo 1927 – Barcellona, 2 marzo 2015) è stato un giornalista e scrittore spagnolo, autore di romanzi polizieschi, tra cui si ricordano soprattutto quelli della serie dell’ispettore Méndez. Autore molto prolifico anche sotto pseudonimo (Silver Kane, Rosa Alcázar o Silvia Valdemar, Taylor Mummy, Enrique Moriel) ha spaziato dal western, al romanzo rosa, all’autobiografia, al poliziesco. Osteggiato dal franchismo nei primi anni della sua carriera, nel 1984 vince il Premio Planeta con “Cronaca sentimentale in rosso” e, nel 2007, il Premio Novela Negra con “Mistero di strada”.
Storia di un dio da marciapiede Francisco Gonzales Ledesma è, al pari di Manuel Vazquez Montalban, il più grande giallista spagnolo del secolo scorso e ciò che li accomuna, una ricercatezza stilistica, la nostalgia per una Barcellona d'antan che pur poverissima era vitale e intrisa di sentimento, l'idiosincrasia per lo stravolgimento causato dalle Olimpiadi del 1992, è molto più di quello che li divide, lo sguardo verso due strati sociali diversi del capoluogo catalano. "Storia di un dio da marciapiede", uno dei noir più famosi di Francisco Gonzales Ledesma, ha come protagonista il commissario Mendez, stanco, disilluso e cinicamente in attesa della pensione ma il bestiale omicidio di una bambina lo costringe a cercare il bieco assassino con tutte le sue forze e ci riesce benissimo in breve tempo ma si trova a dover sbrogliare un intrigo molto complesso. Mendez viene spedito a Madrid per distoglierlo dal caso che non era di sua competenza ma il destino lo coinvolge nuovamente in un losco complotto che mescola gelosia, depravazione, corruzione e avidità. Dovendo difendere una bambina down da una minaccia molto pericolosa e vicina Mendez ritrova la sua tenerezza verso la giovinezza e, prendendo le ferie arretrate diventa quasi un eroe da hard boiled, destinato a ripercorrere, parodisticamente, la crociera sul Nilo già compiuta da Hercule Poirot. Francisco Gonzales Ledesma in questo mirabile noir scritto trent'anni fa mostra una Spagna nera veramente prigioniera in una rete infernale tessuta dalla corruzione intrecciata all'amoralità più vorace e dove l'unico sprazzo di umanità è dato della gente più umile, prostitute, poveracci e mendicanti.
Me ha gustado y eso que el Inspector Méndez me estaba disgustando cada vez más, pero aquí se ha redimido, ha vuelto a ser un policía de verdad de los de husmear pero sabiendo tratar un caso. Todo comienza con la aparición del cadáver de una niña disminuida psíquica y esto hace que Méndez salga de su zona de confort y aparezca por Madrid y hasta por Egipto. Cinismo, caspa y vuelta de todo están como siempre presentes en la aventura, pero hay algo más, el caso es casi una cosa personal para Méndez.
Agrodolce. Come � la vita dei bassifondi che si riscatta in una umanit� nata dalla compassione e dalla reazione dall'ingiustizia e al dolore. Questo commissario, sboccato ma che non riesce ad essere volgare nonostante tutto, con gli occhi da serpente e la mente che re-agisce alla sua giustizia, alla fine far� innamorare lasciando un po' di amaro in bocca. Ma si s�, l'amaro � una parte del dolce, e lui di dolcezza, dietro alle sue maniere, ne ha da vendere.... Un finale affatto scontato, che rende il libro pi� vero. Perch� a volte l'unica maniera di vincere � arrendersi.