Personaggi misteriosi, mostri crudeli, sacrifici rituali e "riti terribili" popolano questo testo complesso e affascinante che con la violenza delle sue visioni ha sedotto lo stesso Jung, a cui si deve il merito di averlo sottratto a un oblio millenario. Scritto agli inizi del IV secolo, Visioni e risvegli raccoglie quattro brevi trattati di alchimia, il più famoso dei quali, Sulla virtù, descrive con toni onirici e fantasiosi i diversi gradi di un rito di iniziazione. Dell'antica storia di questi testi, ricchi di aneliti mistici ed echi religiosi, parla nell'introduzione Angelo Tonelli, che analizza anche i legami tra l'alchimia greca e la psicologia dell'inconscio di Jung.
Sulla virtù - Commentario alla lettera Omega - Il primo libro del Computo finale - L'electrum e lo specchio Testo greco a fronte.
Zosimos of Panopolis was an Egyptian or Greek alchemist and Gnostic mystic from the end of the 3rd and beginning of the 4th century AD. He was born in Panopolis, present day Akhmim in the south of Egypt, ca. 300. He wrote the oldest known books on alchemy, of which quotations in the Greek language and translations into Syriac or Arabic are known. He is one of about 40 authors represented in a compendium of alchemical writings that was probably put together in Byzantium (Constantinople) in the 7th or 8th century AD and that exists in manuscripts in Venice and Paris.