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La speculazione edilizia

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Un intellettuale disgustato dalla società e scontento del suo destino cerca di 'fare i soldi' dandosi agli affari, ma sarà una scelta sbagliata. Un romanzo amaro e spietato di grande attualità.

150 pages, Paperback

First published January 1, 1957

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About the author

Italo Calvino

559 books9,015 followers
Italo Calvino was born in Cuba and grew up in Italy. He was a journalist and writer of short stories and novels. His best known works include the Our Ancestors trilogy (1952-1959), the Cosmicomics collection of short stories (1965), and the novels Invisible Cities (1972) and If On a Winter's Night a Traveler (1979).

His style is not easy to classify; much of his writing has an air reminiscent to that of fantastical fairy tales (Our Ancestors, Cosmicomics), although sometimes his writing is more "realistic" and in the scenic mode of observation (Difficult Loves, for example). Some of his writing has been called postmodern, reflecting on literature and the act of reading, while some has been labeled magical realist, others fables, others simply "modern". He wrote: "My working method has more often than not involved the subtraction of weight. I have tried to remove weight, sometimes from people, sometimes from heavenly bodies, sometimes from cities; above all I have tried to remove weight from the structure of stories and from language."

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Displaying 1 - 30 of 97 reviews
Profile Image for Savasandir .
271 reviews
March 6, 2021
Pur venerando Calvino, ho aspettato anni prima di leggere questo romanzo perché sapevo che negli intenti dell'autore avrebbe dovuto formare una sorta di trilogia sulla società italiana degli anni 50, insieme a La giornata d'uno scrutatore e ad un altro libro mai finito (credo).
Avevo letto La giornata al liceo, all'epoca conoscevo solo il Calvino dei Nostri Antenati e scoprire un testo così pieno di rassegnata inclemenza per la società mi lasciò basito: che fine aveva fatto la sua scrittura ariosa e cristallina? Cos'era quel testo duro e urtante che stavo leggendo?

Ho provato le stesse sensazioni con questo libro, ma questa volta ero preparato.
Anche qui Calvino usa il racconto d'un particolare aspetto del vivere umano (qui la casa, là la malattia) come strumento di critica della società italiana del secondo dopoguerra e della classe politica al potere in quegli anni.

Emblematico in tal senso questo passaggio:

Quel giorno era morto De Gasperi. La notizia arrivò coi giornali della sera; il corso era pieno di gente colorata e chiassosa che tornava dai bagni nella luce cordiale della sera; gli strilloni passavano sventolando i grandi titoli listati a lutto e la fotografia del defunto. -Morte di De Gasperi! Nuova vittoria di Coppi!- gridava uno strillone alzando il giornale, -Nuova vittoria di Coppi!- Una bambina si tolse il gelato dalle labbra, -Di', papà, è morto De Gasperi! - Ah, sì...- disse il padre, e guardava i cartelloni del cinema.
A quest’indifferenza Quinto era l’unico che si sentisse oscuramente offeso, l’unico che ci pensasse, a quel De Gasperi che la speranza rivoluzionaria della sua giovinezza aveva considerato un estraneo insediatosi nella storia d’Italia nel momento in cui doveva essere tutta diversa; ed ora ecco: la borghesia che pochi anni innanzi lo salutava suo salvatore, restauratore dei suoi facili agi, ora l’aveva già dimenticato, aveva dimenticato la paura («la paura che le facevamo noi -pensava Quinto- quando eravamo la speranza»), e adesso sapeva soltanto che quell’uomo magro, montanaro, onesto, testardo, un po’ ristretto, di non molte idee ma intransigente in esse, cattolico in una disadorna maniera poco italiana, a loro non era mai stato simpatico.


Infine, mi ha fatto molto riflettere una frase riportata nella prefazione dello stesso Autore, in cui ci dice di considerare La speculazione edilizia il suo romanzo più autobiografico: sotto al personaggio di Quinto che s'imbarca in una disastrosa speculazione edilizia tradendo i suoi stessi valori politici e morali si può scorgere tutta la delusione di Calvino per l'amara sconfitta, in meno d'un decennio, degli alti ideali su cui l'Italia era stata rifondata dopo il 1943, per mano di quegli stessi uomini che avevano combattuto in nome di quelle idee.

Certo è che, dopo aver letto in queste pagine amare delle sudicie deturpazioni edilizie che invasero la riviera ligure in quegli anni, la lussureggiante descrizione dei boschi continui nella Liguria del Barone di Rondò ha acquistato per me tutto un nuovo fascino.
Profile Image for Siti.
406 reviews165 followers
December 28, 2023
Sensibile riflessione sul mondo perduto: della natura, degli affetti, dell'integrità morale. L'abuso edilizio come metafora del disinganno celato dall'apparenza borghese e dalla sua folle inconsistenza. Un personaggio alienato, un moderno vinto.
Profile Image for Andrea.
180 reviews64 followers
December 27, 2020
Quinto Anfossi è un ex partigiano ed intellettuale che vive e lavora a Milano e, come il fratello Ampelio, solo raramente torna, in treno, in Riviera, a ***, suo paese natale, a trovare la madre nella casa della sua infanzia. Sono gli anni '50, gli anni del Miracolo Italiano, e *** sta subendo un mutamento epocale: ogni fazzoletto di terra intorno al paese e a ridosso della costa diventa buono per costruire, i nuovi impresari vengono su come funghi, e tutti vogliono partecipare al nuovo gioco di diventare ricchi con il mercato immobiliare, basta un po' di spregiudicatezza. In effetti, è da un po' di tempo che anche Quinto sta pensando di fare affari col mattone, e finalmente convince la madre a vendere ad un certo Caisotti, un ex contadino dell'entroterra ligure che è diventato ricco grazie alla speculazione edilizia, i terreni attigui alla villa di famiglia. Poco importa se la casa materna perderà valore e verrà privata di quella magnifica vista sul mare, poco importa se il cemento si sostituirà alle piante e ai fiori e soffocherà un paese intero: basta approfittare di questa occasione unica, basta partecipare a questa folle corsa all'arricchimento.
Se nella maggior parte delle sue opere Calvino ha cercato di nascondere i riferimenti autobiografici, qui sembra quasi dichiararsi nel personaggio di Quinto Anfossi, e rispecchiarsi nel rapporto conflittuale che questi ha con la famiglia e con il paesino ligure di ***, facilmente riconoscibile in quella San Remo in cui Calvino nacque. Calvino dipinge senza filtri e senza pietà la vera Italia degli anni '50, quella del boom economico, del miracoloso dopoguerra fatto di voglia di ricostruire, di desiderio di arricchimento, di benessere materiale diffuso, di clima spensierato e frivolo, di massificazione della cultura e del turismo. Si tratta di un Calvino diverso da quello dei grandi capolavori: “La speculazione edilizia, La giornata d'uno scrutatore, e un terzo racconto di cui ho scritto solo poche pagine, Che spavento l'estate, sono stati concepiti insieme verso il 1955 come un trittico, Cronache degli anni Cinquanta, basato sulla reazione dell'intellettuale alla negatività della realtà”. Una prosa tipica dei suoi esordi letterari, intrisa di quel realismo che ha comunque il respiro delle grandi opere sociali della letteratura italiana, e che delinea personaggi tristi, grotteschi e fallimentari, ma terribilmente veri.
Ci sarebbe tanto da scrivere su queste poche e intense pagine: Calvino è riuscito a condensare in una storia breve tantissimi temi di denuncia e di critica ai costumi ed alla società del suo tempo, tanto è vero che l'autore stesso ebbe a dire: “La speculazione edilizia tra le storie che ho scritto è quella in cui sento d'aver detto più cose”. Al di là della storia in sé, dei piccoli e miseri uomini che la popolano, in queste pagine, in cui c'è anche spazio per una rapida digressione sulla storia recente di ***, della Liguria, dell'Italia intera, c'è soprattutto tutta la delusione per la distruzione della natura, per l'abuso edilizio e per il tradimento degli ideali della Resistenza, in nome di un arricchimento economico che è solo di facciata, e che è stato pagato al prezzo di un impoverimento culturale e morale, una condizione che non ha contribuito al benessere sociale tanto auspicato e che non ha portato giustizia e uguaglianza. Insomma, La speculazione edilizia è la novella del disincanto e dell'amarezza, del risveglio e della riscoperta degli antichi vizi degli italiani. Lo stesso Calvino disse: “Se nella Speculazione edilizia ho raccontato la storia di un fallimento, l'ho raccontata per rendere il senso di un'epoca di bassa marea morale”. Epoca, quest'ultima, che sembra essere senza fine.
Questo romanzo breve di Calvino ha il sapore amaro di una denuncia verso lo spirito ottimistico e arido degli anni Cinquanta, un monito che l'autore sa già non verrà accolto. Il lettore di oggi rimane stupito di fronte alla lucidità dell'autore, riconosce in questo monito un alto grado di capacità predittiva: del resto, ad un genio come Calvino bastava osservare quello che stava succedendo in Italia e ragionare su quello che avrebbe portato lo sfruttamento e la deturpazione fisica e morale del Paese, in nome del benessere economico. Essere contrari allo spirito del tempo, saper vedere oltre il breve orizzonte temporale, è sempre stata la prerogativa dei grandi pensatori, e Calvino è senza dubbio alcuno uno di questi.
Profile Image for Paul Sánchez Keighley.
152 reviews135 followers
March 3, 2021
Remember that time your dad, friend or uncle with no business acumen suddenly decided to get into real estate or trade in stocks only to stop in solemn shame after losing a painful amount of money? This is one of those stories.

Far from the experimental novels Calvino is better known for, this is a photograph of a development boom that took place in post-war Italy. I’m sure a lot of local political references will have gone over my head, but it’s easy enough to get the picture: the former lower classes, taking advantage of the inefficient and overly bureaucratic rule of law, are making it big in industries and institutions previously treasured by the bourgeoisie, such as the real estate market.

Quinto, our left-wing intellectual protagonist, thinks high-minded ideals are a thing of the past and that the future belongs to practical people and men of business. The sale of a plot of land adjacent to his mother’s house sets him on a quixotic power trip that will ultimately come crashing down on him, and it will be his poor mamma who will have to pay the consequences (the Italian equivalent of killing a baby).

Calvino really captures the inner workings of the mind in these situations. Like many a man of ideas dazzled by the flow of big money, Quinto thinks himself cleverer than his academic friends, who cannot see the beauty of the hands-on nature and quick-wittedness of the business world… when at the end of the day what moves him is plain and simple greed.
Profile Image for Tyrone_Slothrop (ex-MB).
843 reviews113 followers
August 8, 2017
Cosa è restato di noi?

Più che un libro di denuncia sulla devastazione del territorio italiano negli anni del boom, per me questa splendida prova di Calvino è una lucida, ragionata ed amara constatazione della perdita degli ideali e della disintegrazione dell'impegno civile e pubblico della generazione della Resistenza. Tema difficile, poco esplorato, che noi figli e nipoti non conosciamo: ma Calvino ci mostra con la amara e disincantata vicenda di Quinto Anfossi che il partigiano perde se stesso quando si confronta con il piccolo, avido e arrampicatore sociale Caisotti. E da questo punto di vista la sorpresa di scoprire che lo stesso avversario Caisotti è stato lui stesso partigiano è perfetta, simbolica e definitiva. Rimane un filo di speranza forse nella figura onesta del comunista che invita Anfossi nel partito, ma sembra una illusione, un sogno ad occhi aperti, un richiamo da un mondo che non esiste, che è troppo lontano, che è perduto...
277 reviews
February 19, 2020
A especulação é uma miragem. Quando proprietarios pobres e sem vocação para os negócios se associam a um pobre empreiteiro também sem vocação, ficando de receber em letras e apartamentos o valor do terreno de familia, o fim anuncia-se: todos perdem. O retrato é da Itália dos anos cinquenta mas poderia ser o de Portugal até há pouco tempo.
Profile Image for Pollo.
766 reviews77 followers
June 15, 2018
Novela breve, que más parece un cuento largo, de título no muy motivante y algunas reflexiones innecesarias. Quizás se entendería mejor si conociera más el contexto de la posguerra italiana, pero prefiero al Calvino fantasioso y atemporal de los otros libros que le he leído. Hay algo de ribeyriano, en las frustraciones de un intento condenado al fracaso, que es el centro del libro. Muy en la onda de Los geniecillos dominicales, uno va recorriendo las desgracias y frustraciones de Quinto (una versión italiana de Ludo Tótem), aunque como en la referida novela peruana, creo que falta que la historia llegue a cuajar.

Sé que suena a exageración esto último, pero no olvidemos que ambos escritores eran muy amigos e incluso Ribeyro le tenía tanta confianza que lo colocó como referencia a contactar cuando postuló a una beca en Estados Unidos la que, por supuesto, tuvo un éxito similar al de la hermanos Anfossi.
Profile Image for Engi.
228 reviews268 followers
December 18, 2022
4,5

C'è poco da fare: come mi piace Calvino, tra gli Italiani, proprio nessuno.
Profile Image for Francesco.
Author 34 books41 followers
August 20, 2017
Uno schizzo dell'Italia post-bellica con il suo "boom" economico (edilizio in questo caso) che riduce un partigiano, idealista, amante degli altri a uomo mediocre, borghesuccio, incapace di conservare la sua umanità, fino a trasformarsi in un cinico speculatore, una pedina dei pregiudizi su ciò che la modernità esigerebbe in termini di praticità e produttività, e così facendo precipita sempre più nell'anaffettività. Un uomo che respinge la nostalgia della sua umanità resistente e si lascia andare alla deriva, abbandonando lo studio, le passioni, gli affetti delle origini, per ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. Il tutto raccontato con la consueta, leggiadra maestria di Calvino, sempre indulgente nei confronti di qualsiasi circostanza o narrazione che conservi una pur minima parvenza residua di umanità. Sembra quasi che con questo romanzo Calvino abbia voluto allontanare da se stesso l'immagine del protagonista, per la paura di diventare come lui. Giurerei infatti che **** altro non è che San Remo. Tutt'altro che un'opera minore. Tanto breve quanto bella.
Profile Image for Ali .
12 reviews9 followers
June 22, 2013
داستان مردمی که روزگاری آرمان های مشترکی داشتند و در یک جبهه برای آرمانشان میجنگیدند اما گذر سالیان آنها را از آرمان گرایی به واقعیت زندگی کشانده و اکنون روبروی هم و در سوداگری منفعت طلبانه ای قرار داده است.
Profile Image for Beatrice Vidale.
72 reviews10 followers
August 23, 2022
bello ma pensavo meglio, la storia non mi ha preso molto
devo rifletterci
Profile Image for Tiago.
240 reviews19 followers
April 12, 2023
Quinto é um intelectual italiano, um homem de esquerda que militou no Partido Comunista na época da guerra. Após o fim da guerra, parece que aquela chama começou a se apagar e o idealismo começou a se transformar em pragmatismo. Quando Quinto vai visitar a sua mãe na pequena cidade de *** na Ligúria, parte da Riviera Italiana, ele começa a notar as mudanças na paisagem. Prédios e canteiros de obras surgem num ritmo galopante. A família de Quinto tem um pequeno terreno e ele, já pragmático, adota o "quando não pode vencê-los, junte-se a eles" e resolver aproveitar o boom imobiliário da região.

Após convencer a mãe e o irmão, Quinto contrata Caisotti para fazer as obras. Apesar de Caisotti ter uma má reputação na cidade, mais Quinto ficava convencido em fazer negócio com ele: "Quanto mais Quinto ouvia falar mal dele, mais o sujeito lhe agradava: a beleza dos negócios - aquilo que, pela primeira vez, ele acreditava estar descobrindo - era justamente esse misturar-se com gente de toda laia, tratar com pilantras sem se deixar enganar, e quem sabe tentando enganá-los." .

O resto da história mostra o desenrolar das obras, o jogo de "empurra" e as malandragens de Caisotti, a incapacidade de Quinto em tomar uma atitude e uma certa resignação de sua parte. Parece também que há uma inadequação de Quinto no "mundo real" fora dos manifestos e revistas da intelectualidade. A sua experiência na indústria cinematográfica quando já está desanimado com o rumo das obras me leva a crer nesta hipótese.

É uma obra da década de 50 que envelhece bem. A desconexão da intelectualidade com o mundo real continua e parece ter aumentado. E no que diz respeito a bolhas imobiliárias, é um tema relevante em Portugal há pelo menos 10 anos. Leitura leve com doses de comédia e também com boas reflexões. 3,5/5.
Profile Image for Carrerdelmar.
10 reviews5 followers
December 6, 2017
Curiós enfocament: el germà intel•lectual i d'esquerres d'una família italiana convenç la família per fer una operació d'especulació immobiliària amb l'estafador d'un poble de mar. Ja s'ha acabat això de predicar tants ideals, toca seny, pragmatisme i grans coses...de ciment. Es llegeix ràpid i no és més que un retrat, però val la pena.
Profile Image for Isaac Clemente ríos.
262 reviews24 followers
December 23, 2022
Calvino nos ofrece una novela corta en la que el protagonista se mete en el fango de construir un edificio de la mano de un constructor no muy de fiar.

Interesante ejercicio, más por la descripción del ethos de la época (inicio del desarrollismo italiano de mediados de los cincuenta) que por la ejecución de la novela; más que correcta pero sin emocionar.

Profile Image for Rui.
76 reviews4 followers
May 1, 2021
Tema bastante actual, mas uma história banal ou mal construída, parece-me.
Profile Image for Virginia Angiolini.
58 reviews5 followers
May 3, 2022
Un libro sulla storia di mio nonno e di un borghese boccalone in pratica. Mi ha proprio divertita
Profile Image for Niki Costantini.
245 reviews21 followers
July 26, 2016
Questo romanzo breve si presta ad una doppia lettura. C’è la storia minima del protagonista, una storia di fallimento per nulla particolare e alquanto patetica e c’è contestualmente il ritratto di un’epoca, quella dell’Italia post bellica degli anni Cinquanta. Se si considera questa seconda chiave di lettura, è impossibile non vedere come in esattamente cinquant’anni (il romanzo è stato scritto nel 1957) veramente poco sia cambiato in Italia. Certo, il contesto storico è diverso, ora tutto viene rapportato a più ampi confini, quelli della globalizzazione e non si parla più molto di speculazione edilizia, ma di speculazioni finanziarie, pur tuttavia la mentalità profonda dell’italiano medio è rimasta la stessa. Prova ne sono le vicende economico-giudiziarie degli ultimi anni.
Se nel romanzo di Calvino vanno in crisi i valori che avevano moralmente sollevato l’Italia negli anni della Resistenza e in quelli immediatamente sucessivi, se anche la figura dell’intellettuale non trova più una sua collocazione nella società che vive questa crisi a favore di valori meno nobili, come quello del denaro, nell’Italia attuale la situazione non è meno drammatica. Quinto, collocato nel 2007 potrebbe essere un trentenne laureato, in cerca di un lavoro stabile ma costratto a un contratto a termine da poche centinaia di euro al mese. Se nel romanzo Quinto vive la futilità di un mestiere nel mondo del cinema, ora il parellelo potrebbe essere fatto con il mondo della televisione. La crisi dei valori di ieri trova una corrispondenza con quelli di oggi, la crisi della cultura, la stessa crisi della politica.
Insomma, “La speculazione edilizia” è il romanzo di un’Italia che arranca, allora come oggi.
*****
Commento alla seconda lettura - agosto 2013
Torno a leggere La speculazione edilizia dopo sei anni dalla prima volta e mi accorgo che allora quello che mi aveva colpito era ben diverso da quanto mi colpisce oggi.
Nel 2007 mi era saltato all’occhio l’aspetto più “sociale” del racconto (non riesco veramente a chiamarlo romanzo) e avevo del tutto tralasciato la questione politica. Insomma, avevo considerato la situazione generale di un’epoca, quella della fine degli anni ‘50, subito a ridosso del boom economico del decennio successivo, avevo riconosciuto i personaggi (tanto assomiglianti a certi film di allora), gli ambienti in cui si muovevano, le analogie con la realtà di oggi, ma senza andare oltre.
Con la seconda lettura ho notato altro, tanto che il lato “sociale” mi è sembrato meno importante e incisivo del risvolto politico. Aveva ragione Italo Calvino quando affermava che questo era il romanzo (breve) in cui aveva detto più cose.
Probabilmente, anche a causa di una maggiore sensibilità da parte mia per certi argomenti, ho visto Quinto come precursore di tante persone di sinistra di oggi (o che si dichiarano tali). Il dubbio, il desiderio di spingersi in una direzione diversa sulla basa dei tempi che cambiano, il richiamo alla “modernità”. Quinto è un personaggio che a tratti mi ha ispirato profonda antipatia, perché mi ha ricordato fin troppo certe figure di politici e intellettuali contemporanei: miopi, abulici, tentennanti, relativisti, di scarso spessore.
Un caso di preveggenza da parte di Calvino, sembrerebbe. Oppure, più prosaicamente, la dimostrazione che gli esseri umani cambiano molto più lentamente della realtà che li circonda. Capire da che parte si sta, con la convinzione che quella sia la parte giusta, è una grande fortuna.
Profile Image for Joaquim.
2 reviews1 follower
July 20, 2012
A intemporalidade da narrativa extravasa a cidade balnear e assuma-se universal. Um cidadão rústico, pouco letrado, criado em aldeia remota, com as privações como ferrete e escola, decide migrar para a cidade.
Colocando a narração no tempo da sua escrita situamo-nos no inicio do período social impulsionador do desenvolvimento turístico e gerador da explosão imobiliária. O aldeão demanda a cidade iniciando-se na construção civil, domínio onde costumam sentir-se bem os homens sem pinga de escrúpulos, alguns dos quais fazedores de rápida fortuna. Os seus interesses cruzam-se com os de um intelectual e idealista, antigo dirigente da resistência italiana que vê o homem novo, aquele que com as mãos e vontade de empreender há de construir a nova Itália.
Entusiasmado com a ideia de sentir em si a pulsão imobiliária segue caminho de incertezas conduzindo-o a associação com o construtor - o antigo aldeão. Conduzida a narrativa por recurso a diálogos curtos e verosímeis, o leitor delicia-se com o quase romance.
Profile Image for Carla Coelho.
Author 3 books28 followers
April 11, 2020
Pequena novela impregnada de um realismo amargo, escrita nos anos 50 do século XX. Empobrecidos e a necessitar de dinheiro com urgência os Anfossi celebram contrato com um pequeno e duvidoso empreiteiro da cidade onde vivem, esperando aproveitar o incremento da construçao civil. Porém, os seus planos saem gorados. Pouco experientes e nada motivados, deixam-se arrastar por Caisotti, o empreiteiro, incapazes de lhe exigirem que cumpra o contrato e pague as letras vencidas. A acção segue, de forma particular, o irmão Quinto Anfossi. O insucesso imobiliário é incapacidade de dele sair reflecte a própria vida deste intelectual. Sem ideias políticos, incapaz de se apaixonar e sem projectos profissionais consistentes. Esta personagem lembrou-me na parte final os protagonistas (no fundo, é sempre o mesmo ou assim me parece) desenhados por Michael Houellebecq.Ainda que talvez sem o cinismo absoluto que é apanágio do escritor francês. Por isso, Quinto Anfossi causa pena é não a repugnância inerente às construções de Houllebecq.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for martina.
161 reviews3 followers
June 19, 2017
Il racconto-romanzo più autobiografico di tutti, secondo Calvino stesso.
La Riviera Ligure e l'impresa edile dopo la guerra, precisamente scritto intorno al 1957.
Veloce, scorrevole, personaggi stranamente reali nella loro goffaggine e indecisione, in cerca di uno scopo, una realizzazione (come nel caso di Quinto stesso) oppure altri "onesti", umili, distanti dalla realtà di *** (che capiamo benissimo essere San Remo, la cittadina d'infanzia dell'autore).
Mi è piaciuto; questo Calvino non è il Calvino della fase fantastica o combinatoria, ma è un Calvino che ci parla di se stesso, che ci rivela la parte di sé che non abbiamo mai conosciuto attraverso le altre opere.
Sicuramente 4 stelle meritate.
Profile Image for Luca Mollo.
112 reviews8 followers
July 13, 2015
Grazie a Trenitalia sono riuscito a finirlo in poco più di un viaggio.
E' stato carino vederlo iniziare con Quinto che legge un libro in treno mentre io leggevo di lui in treno (una sorta di Inception?).
Da buon ligure della Riviera, posso confermare che tante cose nella Speculazione Edilizia sono ancora attuali dopo 60 anni, come la visione del turista (rabbrividisco vedendomi davanti una macchina targata MI) e anche certi pasticci e abusi edilizi (purtroppo ne abbiamo uno bello grande in cui l'appaltatore è scappato con i soldi).
Quindi, direi che resta comunque un libro attuale, pertanto è decisamente consigliato
Profile Image for Giulia Cacciatore.
Author 3 books10 followers
November 20, 2017
Calvino non delude neppure in questo romanzo, che forse è meno satirico delle altre volte, ma altrettanto fresco e altrettanto attuale nonostante si riferisse ad una situazione sviluppatasi nella seconda metà del ventesimo secolo.
La sua abilità nel costruire i personaggi e le storie è davvero strepitosa.
E naturalmente non posso che consigliarvelo.
Profile Image for Letizia M. Iotti.
41 reviews
December 27, 2018
Chi conosce bene la riviera Ligure vacanziera, dove buona parte del triangolo Ge-Mi-To passa le feste comandate e le ferie concesse, riconosce il contesto descritto nella storia. Un enorme manto di cemento che copre in modo indiscriminato e deturpa l'ambiente. Una critica tanto sottile quanto feroce dei palazzinaris della riviera di levante e di ponente
Profile Image for GONZA.
7,427 reviews124 followers
July 17, 2013
Non l'opera migliore di Calvino, ma in quanto sua degna comunque di essere letta e ricordata come uno spaccato della vita in un piccolo paese italiano, quando la guerra era sufficientemente lontana per scordarsela e il futuro sorrideva a tutti gli imprenditori, per quanto improbabili.
Profile Image for Unagna.
152 reviews6 followers
August 13, 2015
Niente mi dà piacere psicologico come leggere le frasi di Calvino.
Profile Image for Davide Baroni.
15 reviews
October 6, 2025
Se la riviera ligure del barone di Rondò era lussureggiante e incontaminata, pregna di un’aria cristallina e spensierata, la Liguria di Quinto Anfossi è affetta da un morbo, quello della speculazione edilizia.
In un’Italia nuova, quella del dopoguerra, migliaia di nuovi imprenditori e vacanzieri lombardi inquinano la costa con palazzine asettiche e brutaliste, mentre la borghesia tradizionale cede il passo, indolente, alla gravosa burocrazia della neonata repubblica, alle agenzie immobiliari a caccia di inquilini e alle imprese edili, divoratrici di nuovi terreni edificabili, svendendosi a “uomini nuovi” come Caisotti, il mostro sublime di questa storia.
Infatti il sig. Caisotti suscita una certa fascinazione nell’intellettuale Quinto, che vede in lui un modello da imitare e, con un moto d’orgoglio borghese, da superare, cercando di batterlo al suo gioco: la costruzione.
Ex partigiano, Caisotti “vede ogni affare come una lotta di classe”, ed è pronto a calpestare gli ideali per cui combatté, insozzandoli con sfruttamento operaio, salari da fame, e metodi di business dubbi e loschi ma ben mascherati, pur di scalare la piramide sociale.
In tutto questo il paese guarda inerme: Quinto è troppo debole e pigro per prendersi qualsiasi responsabilità a lungo termine, adagiandosi tra gli svaghi di Roma e Cannes nell’ozio della sua superbia borghese, gratificata culturalmente dal borioso periodico milanese di cui era segretario; il fratello Ampelio è troppo egoista e preferisce soddisfare con noncuranza i suoi bisogni senza competere con arrivisti campagnoli come Caisotti; l’avvocato Canal vive nella rassegnazione di chi ha già capito che la nuova giustizia serve a legittimare i disonesti, e finisce per piegarsi ad una battaglia già persa in partenza; l’ingegnere -e futuro sindaco- Travaglia guarda con l’occhio “socchiuso” dell’uomo vissuto (e del populista!) i mostri spudorati come Caisotti, tra strette di mano e tolleranza bonaria verso le violazioni delle norme comunali; Il falegname socialista Masera si accorge che occorre riprendersi la terra eliminando le speculazioni, ma è solo un vecchio stanco che fantastica con innocente flemma di fronte ad una realtà in rapido cambiamento, un’onda infermabile e spietata, che solo Caisotti ha capito come cavalcare. L’unica ad agire è la professoressa Anfossi, che cerca con forza senile di difendere il suo giardino, di gestire le grane lasciatele dai figli e di venire a patti con Caisotti, ma finisce quasi per essere querelata.
La bestia Caisotti vive di sotterfugi, rischia ipoteche, fa il grosso e la vittima all’occorrenza, è imprevedibile, non paga i suoi operai, le cambiali e il cemento, contravviene a ordinanze comunali e mantiene i patti a metà: nessuno ha il coraggio di punirlo, così tiene duro e sopravvive, fino ad arrivare al successo, scampando la condanna di una giustizia lasciva che, invece di perseguirlo, finisce per premiarlo ed esaltarlo.

Le pagine trasudano delusione e amarezza: vediamo un Calvino disilluso nei sogni repubblicani, davanti a una giungla edilizia dove non contano i valori fondanti di cultura, ordine e buon senso, ma dominano la forza e la spregiudicatezza, provenienti, per giunta, da un traditore della causa, un ex partigiano.
Uno stile scorrevole ma crudo, mai immobile e talvolta spietato, rivela la realtà vissuta negli anni ‘50 anche da Calvino in persona, in un romanzo perfetto per incarnare lo stereotipo (o la costante?) delle cose fatte “all’italiana”: degli insabbiamenti, delle magagne, del perbenismo e del vittimismo italici, tutti nodi che, benché mitigati e nascosti dai fasti del boom economico, già Calvino si era accorto che, prima o poi, sarebbero venuti al pettine.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Maura Madeddu.
8 reviews
October 2, 2024
Dopo quasi un anno in cui mi ero imposta di non leggere niente di Calvino per ridurre la mia tbr list e anche per esplorare nuovi autori, specialmente italiani, finalmente sono ritornata al mio porto sicuro e devo dirlo: quanto mi era mancato leggere questo scrittore! Si conferma essere il mio preferito, e per ragioni così profonde che a volte mi rendo conto di far fatica ancora a capire del tutto. In questo breve racconto si ritrova lo stile degli Antenati, ma leggerlo dopo aver già visto altri testi come Ti con Zero e Se una notte d'inverno un viaggiatore, permette di scovare tutta la geometria che sottende al racconto, ai personaggi, alla precisione con cui vengono presentati, e allo spazio a cui ognuno di essi può ambire nel testo. Benché scritto e ambientato negli anni 50, Calvino fotografa vizi e virtù di una certa parte d'Italia e di una certa classe sociale che ancora oggi si riscontrano, anche se evoluti e adattati a nuovi problemi, nuovi cicli economici, e nuovi strumenti. Per me non potrà mai essere definito meno che geniale!
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