«Huésped inquietante» llamó Nietzsche al nihilismo. Huésped también inesperado, pues surgió cuando la razón y la técnica parecían abrir al hombre perspectivas fáusticas que volvían a dar actualidad al «seréis como dioses» que la Serpiente dirigió a la primera pareja humana. Y es un huésped, sobre todo, del que, una vez en casa, no hay forma de desentenderse. Pero ¿qué es realmente el nihilismo? ¿En qué momento de la historia surge? ¿Qué circunstancias y actores contribuyeron a su alumbramiento y a su sostenimiento? ¿Qué podría superarlo? Para responder a esas preguntas, Franco Volpi emprende un riguroso análisis histórico y conceptual en el que pasa revista a la Ilustración, el romanticismo, el existencialismo y el tecnicismo predominante en el mundo contemporáneo. Al hilo de ese análisis histórico, somete a examen el pensamiento de figuras tan relevantes como Turguéniev, Max Stirner, Dostoievski, Nietzsche, Heidegger, Jünger y otras que sirven para ilustrar las manifestaciones más importantes del nihilismo a lo largo de los siglos XIX y XX.
o carte buna, ofera o viziune generala asupra fenomenului, insa e nevoie de lectura suplimentara in acest sens pentru a intelege cu adevarat ca astazi, fiecare dintre noi, este eminamente un nihilist si ca aceasta “facultate” a devenit un truism.
explora muchos temas interesantes, muchas veces desde perspectivas y autores poco habituales; en algunos momentos el análisis se puede sentir un poco apresurado y superficial
"Il nichilismo ci ha dato la consapevolezza che noi moderni siamo senza radici, che stiamo navigando a vista negli arcipelaghi della vita, del mondo, della storia: perché nel disincanto non c'è più bussola che orienti; non vi sono più ritte, percorsi, misurazioni pregresse utilizzabili, né mete prestabilite a cui approdare".
Che cos'è il nichilismo? Il libro essenzialmente intende rispondere a questa domanda e lo fa secondo una prospettiva storica: Franco Volpi illustra la nascita e l'evoluzione del concetto dal Settecento ai giorni nostri e lo fa con un approccio non troppo specialistico ma preciso nei riferimenti, con citazioni appropriate e significative. In questo modo scopriamo che il nichilismo non è solo appannaggio di Nietzsche, che l'esistenzialismo ne è profondamente debitore così come, tanto per fare un altro esempio, anche il "pensiero debole" di Vattimo. E c'è pure una letteratura nichilista, e un'arte... Insomma, se c'è un movimento filosofico, un concetto forte, una congerie culturale che caratterizza veramente la modernità è proprio il nichilismo. E questo volume lo illustra in modo soddisfacente. Unica pecca? E' datato e andrebbe aggiornato.
Ottimo libretto (120 pagine) per inquadrare da dove nasce il concetto di nichilismo (ben prima di Nietzsche) ma soprattutto per delineare gli ambiti in cui si può esprimere il nichilismo oggi. Particolarmente interessante (e corretto a mio modesto avviso) il capitolo dove l'autore definisce il problema di adattare il pensiero sull'uomo alla luce della tecnoscienza.
Un utile libro per riflettere sul caos attuale cercando di afferrare qualche bandolo.
Libro interessantissimo e - credo - esaustivo. Tramite citazioni dirette e spiegazioni chiare ed efficaci Volpi racconta la storia del nichilismo, partendo dall’etimologia della parola fino agli ultimi sviluppi.
Lo stile è quasi sempre chiaro, limpido, ma non rinuncia a passaggi evocativi. Credo siano notevoli l’ampiezza del ragionamento e i passaggi da un autore all’altro.
Volpi sceglie anche di trattare autori meno conosciuti, e approfondisce nomi e temi che non conoscevo, ma che meritavano di essere letti.
Affascinante il legame che si crea tra letteratura e filosofia, ho apprezzato molto i collegamenti con autori come Dostoevskij.