È un excursus storico e un'analisi junghiana del mito che poggia su esempi religiosi, artistici e psicologici, con una parte dedicata alla Lilith astrologica e al mito nei sogni delle persone in analisi.
Uno studio interessante e certamente appassionato che esplora il mitologema di Lilith: dalle versioni bibliche alla tradizione sumerica-accadica, dalla tradizione egiziana a quella greco romana, dal medioevo fino ai giorni nostri.
Una figura affascinante, bivalente, Madre e Strega, Donna e Mostro. Brutalmente eviscerata del proprio potere numinoso, separata dalla propria Unità.
Lilith, Lulu, Lamie, Erinni, Ecate o Empusa, Luna Nera, Circe.
Lilith non è solo un mito consolidato, “la madre di tutti i demoni”, l’amante del diavolo, mostro informe o creatura perfetta, l’Eva traditrice che rifiutò la supremazia di Adamo, un’immagine affascinante destinata a popolare la nostra fantasia: è un costrutto psicologico, un impulso istintuale, un archetipo potente che dalla donna è nato e da lei è stato strappato via, represso e mortificato, estirpato con il fuoco e con il sangue. È il rifiuto e l’abbandono. La sfida e la ribellione. Il represso che sfocia in lussuria e crudeltà.
Un represso che, proprio come l’acqua, spinge e scorre nel sottosuolo, e sempre si manifesta in qualche modo.
Una lettura che potrebbe andare a braccetto con Donne che corrono coi lupi, e Il mostruoso femminile, dal taglio però più tecnico e storico. Lo consiglio agli appassionati di mitologia e psicologia!
“Ci guida un interesse non teologico, bensì solo psicologico per la riscoperta della leggenda di Lilith per aggregarla, come energia psichica formante il mito e l’archetipo, al nucleo concernente la storia del rapporto tra Anima e Animus e cogliere le origini endopsichiche della scissione fra “istintuale” e “pensiero” per chiarire, finalmente, il grande equivoco del primato maschile sulla donna sentita come inferiore. Tutta la storia psicologica del rapporto uomo-donna, come dice James Hillman, è come una serie di note a piè di pagina alla storia di Adamo ed Eva.”