From Italy, an epistolary novel like no other, full of Tabucchi's special "enchantment, which trans-figures even as it captivates" ( TLS ).
In It's Getting Later All the Time , an epistolary novel with a twist, Antonio Tabucchi"internationally acclaimed as the most original voice in the new generation of Italian writers" ( The Harvard Book Review )revitalizes an illustrious tradition, only to break all its rules. Seventeen men write seventeen strangely beautiful letterstender or rancorouslonely monologues which move in circles, each describing an affair, and each desperate for a reply which may never come. The letters plunge the reader into an electric, timeless no-man's-land of "this past that is always somewhere, hanging in shreds." And at last, collecting all their one-sided, remorseful adventures into a single polyphonic novel, an 18th letter startlingly answers the men's a woman's voice, distant, implacable, yet full of sympathy. It's Getting Later All the Time captures destinies which, though so varied in appearance, are at rock bottom all the broken. This is an anti-Proustian noveltime lost is lost it is impossible to get back to the past no matter how it haunts the present. As Tabucchi remarked, "Broken time is a dimension you find lots of men living in...an ambiguous, impossible situation, because they are faced with a kind of remorse, a choice they never made."
Antonio Tabucchi was an Italian writer and academic who taught Portuguese language and literature at the University of Siena, Italy.
Deeply in love with Portugal, he was an expert, critic and translator of the works of the writer Fernando Pessoa from whom he drew the conceptions of saudade, of fiction and of the heteronyms. Tabucchi was first introduced to Pessoa's works in the 1960s when attending the Sorbonne. He was so charmed that, back in Italy, he attended a course of Portuguese language for a better comprehension of the poet.
We have spent a lot of time together in the past few months, time that was precious to me for the most part. We walked through Lisbon together, drinking lemonade and eating delicious omelettes at the Café Orquieda, or so the truly excellent Pereira Maintains. I followed you faithfully through narrow alley ways and dark courtyards as you composed your delightful Requiem: A Hallucination. Thank you for all of that. Ever loyal, I made my way, albeit with increasing difficulty, through the seventeen long and gloomy corridors of your memory as you pondered on the trifles that nevertheless cause things to happen. Occasionally you relieved this tedious journey with a few moments in a sun filled corner but, as you say yourself, It's Getting Later All The Time, and for me as well as for you. What I am trying to say, my dear Antonio, is that if any more of your mental peregrinations are offered for my perusal, I will reply, like Bartleby, that I would prefer not to. I've had enough of what you so lucidly describe elsewhere as your useless remorse, your belated understandings, your treacherous memories. Would that such lucidity had been called into play in this volume. The seventeen letters could have been summed up so easily in the brief but eloquent words of that old Neapolitan song you quoted on page 197: I want you, I seek you, I call you, I see you, I hear you, I dream of you, and a lot of paper and ink could then have been saved.
I will finish now and not burden you with the much longer unwritten letter I composed earlier; you might take a leaf out of my book, Antonio.
Goodbye, my former friend, we will not meet again.
Tabucchi immenso. Posso immaginare che questo libro possa non piacere, perché è un No Sense. A tutte le lettere manca una logica, un filo conduttore, ma lo scopo è proprio questo: rappresentare il non aver senso della vita, dell’amore, della morte. Ci sono momenti di pura poesia, ma per apprezzarli bisogna accettare l’idea di non trovare alcuna spiegazione.
Lamento, mas vou abandonar-te antes do previsto. O início foi auspicioso, com o teu “Bilhete no meio do Mar”, que realmente me fez imaginar aquela ilha grega como se a estivesse a percorrer eu mesma. Depois, foste-me desapontando cada vez mais.
Escreves bem, sem dúvida, mas perdes-te com frequência em divagações nostálgicas e sombrias, e – embora aceite que já se trate de alguma má vontade da minha parte – até as alusões a outros autores me soaram um pouco a exibicionismo. Quanto às descrições anatómicas dos órgãos genitais da tua amada... francamente, António, nem vale a pena comentar. Tenho a impressão que escreveste essas cartas muito depois de ela te ter deixado, e ainda bem, porque se tivesse sido antes, julgo que só te teriam servido para antecipar a catástrofe.
Tenho por hábito não desistir das leituras e levo-as quase sempre até ao fim, mas a idade não perdoa, e entre outras coisas, tem-me tornado menos atreita a gastar tempo com livros que não me agradam, roubando-me tempo que poderia dedicar aos inúmeros outros volumes que se acumulam nas prateleiras. Tenho a certeza que me compreenderias, se ainda andasses por cá, e que não me levarias a mal este abandono.
Diciassette lettere scritte da uomini diversi a donne lontane, scomparse o sparite dalla loro vita, quasi nel tentativo di recuperarle dall'ombra e dall'oblio. Sospese nel tempo, in un riaffiorare di ricordi, rimpianti e desideri, sono legate dal filo dell'esistenza. Follia, sogno, realtà si incontrano tra le righe di missive che non si sa se giungeranno a destinazione e comunque non riceveranno risposta. Forse lettere d'amore, ma non solo, tentano di ricongiungere segmenti di memoria, di trovare un senso al vissuto e di esorcizzare l'incalzare della morte. Sarà una sconosciuta a rispondere con una lettera circolare, misteriosa e tenera come i ricordi, ma implacabile come lo scorrere del tempo.
Ci si attenderebbe che un “romanzo epistolare”, come quest’opera viene presentata, si sviluppi attraverso un dialogo per corrispondenza fra due interlocutori, con i tempi e le distanze insite in questo mezzo di comunicazione oggi desueto e sostituendo le descrizioni oggettive di un narratore esterno con la soggettiva dei protagonisti.
In questo caso invece si tratta di un monologo, o meglio una serie di divaganti e scollegati monologhi amorosi in cui viene lasciata nell’incertezza sia la persona che sta scrivendo sia la destinataria che possiamo intuire essere una donna solo perché tutti i capitoli iniziano con una “Mia cara” o espressioni simili.
Ma al di là della questione, tutto sommato di etichettatura, il vero problema di questo “chiamiamolo romanzo” è che mi sembra scritto in modo pesantemente letterario, astratto, prolisso e privo di qualunque pathos che non sia la passione d’amore, ribadita da retorici mittenti intercambiabili per ben diciassette volte, a quanto assicurano i commenti; non posso confermarlo avendo abbandonato il libro prima della metà.
Avevo sperato di ritrovare l’autore del solido e sanguigno “Sostiene Pereira” e invece mi sono imbattutto in questo interminabile scritto privo di ossatura, facendo fatica a concludere ogni pagina prima di arrendermi. Curioso che i commenti negativi a questo noioso esercizio (che a onor del vero si alternano a giudizi appagati, presenti in numero superiore…) premettano che “forse non era il momento giusto per leggere questo libro”.
Da parte mia non riesco a immaginare un “momento giusto” per leggerlo, a meno forse di cadere perdutamente innamorato ma, anche in tale anagraficamente improbabile eventualità, penso che nessuno in questo secolo (che pure è il medesimo in cui sono state scritte queste pagine…) si esprima rivolgendosi con il “Voi…”o comunque con uno stile che farebbe fuggire a gambe levate anche la più romantica delle fanciulle.
"Και τότε, σκέψου, ίσως να πρόκειται μόνο για μια ψευδαίσθηση, μια άθλια ψευδαίσθηση, η οποία, παρ' όλα αυτά, για μια στιγμή, όσο παίζεις εκείνη τη μουσική, υπήρξε αληθινή. Και μόνο γι' αυτή έζησες τη ζωή σου και έχεις την αίσθηση πως αυτό έδωσε μια έννοια στην έλλειψη κάθε έννοιας, έτσι δεν είναι;" Τρυφερά απολαυστικό, γλαφυρό και νοσταλγικό.
O carte care m-a trezit abia în a doua ei parte, până atunci citind-o ca sub hipnoză. E vina mea că primele pagini n-au reușit să mă facă să rezonez. Mintea mi-era pe cu totul alte meleaguri. În alte brațe.
Iar partea a doua a romanului este grea de senzualitate. Numai bună pentru debutul verii.
Perché nessuno potrà ridarmi il tempo che ho lasciato colare fra le dita degli anni, nessuno potrà restituirci ciò che abbiamo perduto solo perché io non ho avuto la forza di non perderlo. Ma forse lo ritroveremo, questo tempo perduto, mio dolce amore, io lo so che lo ritroveremo, perché mi è bastato vedere come eravamo ancora giovani e vigorosi e appassionati per capire che il tempo perduto a volte si ritrova soltanto in poche ore, quelle ore in cui ti ho sentito gridare di piacere per tre volte di seguito, e poi all'alba, nel dormiveglia, mentre ti tenevo stretta abbracciandoti da dietro, e tu ne hai approfittato per il tuo piacere e per il mio. Oggi sono sicuro che questo piacere continuerà per sempre.
Ho due convinzioni su un certo tipo di libri. La prima è che non è sempre il momento giusto per leggerli. La seconda è che, come il vino, migliorano con il passare del tempo. Si sta facendo sempre più tardi (Feltrinelli, 2001) di Antonio Tabucchi incarna alla perfezione entrambe. La prima volta che l’ho letto non ci ho capito molto: vago, oscuro, confuso. L’ho ritrovato qualche anno dopo vago, oscuro e confuso: l’ho adorato. La recensione su Iltemporubato
É un romanzo epistolare, ma se quello che cerchi é una storia da ricostruire attraverso le lettere, non é il libro giusto, ti perderesti nel cercare il filo conduttore (che poi spoiler, é l'amore in tante delle sue declinazioni) . Ogni lettera ha il potere di farti scorgere la storia di tanti protagonisti sempre diversi, attraverso prospettive inaspettate, con parole che potremmo definire versi poetici. Una dissertazione sull'amore e i molteplici modi in cui può manifestarsi.
Antonio Tabucchi sostiene che una lettera è un equivoco messaggero, che ci illude di varcare la distanza con la perdona lontana. Si scrive ai morti , si scrive a sè stessi, si scrive a chi c'è stato e non tornerà. "Ma ciò che inquieta di più e che rode come un tarlo testardo infilato in una vecchia tavola e impossibile da far tacere se non con un veleno che avvelenerebbe anche noi, è la lettera che non abbiamo mai scritto. Quella lettera. Quella che tutti noi abbiamo sempre pensato di scrivere, in certe notti insonni, e che abbiamo sempre rimandato al giorno dopo".
In questo romanzo sono racchiuse lettere che parlano di rimpianti, di rancori, di malinconia, di nostalgia, ognuna con un proprio registro, ma tutte accomunate da un libero fluire di pensieri proprio di chi prende carta e penna e lascia parlare i sentimenti. Ho affrontato la lettura tenendo a mente un consiglio letto altrove: abbandonate ogni preconcetto e lasciatevi portare dalle parole. Purtroppo con me non ha funzionato; nonostante desiderassi fortemente lasciarmi trasportare, la verità è che mi sono molto annoiata.
Epistolary novel laden with erudite references and philosophical pontifications about love and memory. Some very quotable lines and phrases. Nicely written but not hugely compelling.
me ha encantado, para sorpresa de nadie. cartas que prometen cartas que no se escirbirán, paisajes de ausencia, citas a Bartleby, un homenaje extraño a Vila-Matas, los confines del universo, amor y, por encima de todo, el silencio.
Io e Tabucchi non ci siamo capiti subito. Avevo deciso troppo presto cosa questo romanzo avrebbe dovuto essere e invece era assolutamente altro, quando l'ho compreso, l'ho amato. Nelle pagine di questo libro ci siamo tutti, ci sono tutti coloro che hanno amato e sono stati amati, poco, molto, troppo presto o troppo tardi, tutte le categorie vengono passate in rassegna, finendo con l'essere più una raccolta di racconti che un romanzo epistolare. Tutte quelle voci, tutti quegli amori alla fine, però, sono uno: l'Amore, quello che non è mai abbastanza, per il quale il tempo non basta mai. Quell'amore che ci fa percepire d'avere troppo poco tempo. Purtroppo.
Shades of Calvino and Borges in this collection of letters. Tabucchi calls it a novel in his postscript, but I don't feel it functions in the way we usually expect novels to. The letters are all, apart from the last, written by men and addressed to women and there are some common threads that go through them but for the most part they feel independent and vary in style and approach. They're all highly allusive and thoroughly enjoyable to read.
skończyłam i nie wiem czy ja książkę czy książkę mnie wyzywa od grafomanki, nie wiem czy polecam ale mieści się do tylnej kieszenie spodni a to zawsze na plus
¿Cómo definir este libro? Es difícil porque aunque formalmente es un conjunto de relatos pero escritos en forma epistolar: todos como si fueran cartas escritas por un amante hacia su amada en diferentes circunstancias; pero, al mismo tiempo he tenido la sensación de estar leyendo siempre al mismo hombre mandar cartas a su amada confundiendo y retorciendo el tiempo vivido con ella, su ausencia, su pérdida, sus sueños, sus recuerdos en común y tras su falta. Puede, simplemente, que sea ambas cosas, una novela epistolar en la que cada una de las cartas por separado puede se tratado como una historia individual de amor. Pero esto es lo de menos.
Tabucchi vuelve a demostrar con este libro porqué fue uno de los grandes narradores italianos de las últimas décadas sabiendo conjugar una narrativa poética y evocadora, con reflexiones morales, éticas y filosóficas de primer orden, con un estilo que va del realismo al surrealismo y donde espacio y tiempo desaparecen para que toda la narración sea pura magia. Aviso también de que este no es un libro fácil de leer; exige concentración y voluntad de dejarse llevar por Tabucchi. Quien lo consiga disfrutará como un enano el Día de Reyes.
Antonio Tabucchi daha önce hiç okumadığım bir yazardı, kitabın arka kapak yazısını okuduğumda çok ilgimi çektiği için almıştım kitabı da zaten 🌼 Şöyle söylemek gerekirse, kitap ÇOK sıkıcıydı. Ve yani daha önce de sıkıcı kitaplar okudum bu çok farklı bir SIKICILIKTAYDI. Kitabın üstüne goodreads’te de birkaç yazı okudum ve genel olarak herkes çok beğenmemiş bu kitabı. Kitap 18 aşk mektuplarından oluşuyor. Bu aşk mektuplarının kim tarafından kime ve ne zaman gönderildiği konusunda hiçbir şey bilmiyorsunuz. Yani sanki karakterler hakkında hiçbir şey bilmeden onların hayatlarını ve duygularını anlamaya çalışmak gibi oluyor. Bu konuda oldukça zayıf kalmış bir kitaptı. Yazarın okuduğum ilk kitabı olduğu için o konuda bir şey diyemeyeceğim ama kitapta bolca İtalyan, Fransız ve Yunan edebiyatına göndermeler var, eğer okumaya karar verirseniz benden söylemesi ☺️
Non iniziate questo libro se vi aspettate il Tabucchi di Sostiene Pereira. Il modo di scrivere e la struttura di questo libro si avvicinano senza dubbio ai meno noti Requiem e Tristano muore. Piccoli frammenti di storie più o meno intricate si susseguono senza una logica apparente. Non è un libro semplice ma si lascia leggere piacevolmente. Alcune lettere hanno attirato la mia attenzione più di altre, spesso troppo complesse per essere apprezzate a pieno da me.
In definitiva, un libro con vari spunti piacevoli ma non il mio preferito di Tabucchi.
Quando terminai questo libro, nel 2014, era già passato un anno dalla data di inizio; ho dato 4 stelle non perché non ne meritasse 5, bensì perché - mea culpa - non ho compreso troppi punti. Dolorosissima è stata una lettera in particolare, che mi ha straziato tanto da non poterla più rileggere; nel complesso, le varie lettere sono molto belle, profonde, nostalgiche: caratteristiche che mi sono care. Lo consiglio a tutti gli infelici.
Racconto epistolare in cui il senso complessivo si può cogliere solo dopo un pò che si é terminato il libro, quasi a distaccarsi dalle singole lettere per cogliere la visione di insieme.
Un pò nostalgico, un pò introspettivo.. sembra un viaggio nel rimpianto e allo stesso tempo, un poderoso sprone a cogliere la vita ora e adesso.
It's slim in length though not a quick read. It's also different from what I expected. Though all the letters that make up the novel are suffused with melancholy, there is a playfulness there too. The literary word games and little imaginative interludes leaven the proceedings. The letters of memory and loss remain haunting, however, particularly the concluding one.
Alcune lettere sono da cinque stelle piene perché le ho sentite vicinissime, con tutte le parole che ho sempre voluto dire o che da sempre volevo sentirmi dire. Altre sono più retoriche e noiose, ho fatto fatica ad andare avanti. Nel complesso forse è un libro da 3.5, ma arrotondo per eccesso perché in questi giorni sono sentimentale