Jacques Rainier, cinquante-neuf ans, industriel, est aux prises avec des difficultés en affaires au moment où sa liaison avec une jeune Brésilienne le rend très heureux. A la suite des confidences angoissées d'un ami obsédé par le mythe de la virilité, la peur du déclin sexuel s'insinue en lui, l'envahit, le détruit, ne le quitte plus. En osant s'attaquer à un sujet tabou, Gary a soulevé un débat passionné, qui a connu un grand retentissement. Mais son livre cru et dur, dominé par un humour amer, reste aussi un roman d'amour plein de tendresse.
Romain Gary was a Jewish-French novelist, film director, World War II aviator and diplomat. He also wrote under the pen name Émile Ajar.
Born Roman Kacew (Yiddish: קצב, Russian: Кацев), Romain Gary grew up in Vilnius to a family of Lithuanian Jews. He changed his name to Romain Gary when he escaped occupied France to fight with Great Britain against Germany in WWII. His father, Arieh-Leib Kacew, abandoned his family in 1925 and remarried. From this time Gary was raised by his mother, Nina Owczinski. When he was fourteen, he and his mother moved to Nice, France. In his books and interviews, he presented many different versions of his father's origin, parents, occupation and childhood.
He later studied law, first in Aix-en-Provence and then in Paris. He learned to pilot an aircraft in the French Air Force in Salon-de-Provence and in Avord Air Base, near Bourges. Following the Nazi occupation of France in World War II, he fled to England and under Charles de Gaulle served with the Free French Forces in Europe and North Africa. As a pilot, he took part in over 25 successful offensives logging over 65 hours of air time.
He was greatly decorated for his bravery in the war, receiving many medals and honors.
After the war, he worked in the French diplomatic service and in 1945 published his first novel. He would become one of France's most popular and prolific writers, authoring more than thirty novels, essays and memoirs, some of which he wrote under the pseudonym of Émile Ajar. He also wrote one novel under the pseudonym of Fosco Sinibaldi and another as Shatan Bogat.
In 1952, he became secretary of the French Delegation to the United Nations in New York, and later in London (in 1955).
In 1956, he became Consul General of France in Los Angeles.
He is the only person to win the Prix Goncourt twice. This prize for French language literature is awarded only once to an author. Gary, who had already received the prize in 1956 for Les racines du ciel, published La vie devant soi under the pseudonym of Émile Ajar in 1975. The Académie Goncourt awarded the prize to the author of this book without knowing his real identity. A period of literary intrigue followed. Gary's little cousin Paul Pavlowitch posed as the author for a time. Gary later revealed the truth in his posthumous book Vie et mort d'Émile Ajar.
Gary's first wife was the British writer, journalist, and Vogue editor Lesley Blanch (author of The Wilder Shores of Love). They married in 1944 and divorced in 1961. From 1962 to 1970, Gary was married to the American actress Jean Seberg, with whom he had a son, Alexandre Diego Gary.
He also co-wrote the screenplay for the motion picture, The Longest Day and co-wrote and directed the 1971 film Kill!, starring his now ex-wife Seberg.
Suffering from depression after Seberg's 1979 suicide, Gary died of a self-inflicted gunshot wound on December 2, 1980 in Paris, France though he left a note which said specifically that his death had no relation with Seberg's suicide.
«Chissà cosa trova in lui, e cosa ci trova lui in lei»: ecco cosa dimostra che due esseri si sono veramente trovati
Cinque stelle al biglietto scaduto di Gary le ho assegnate per il modo nel quale è scritto: ironico, malinconico, aforistico, essenziale. Il tema del libro avrebbe dovuto essere l’impotenza senile e io invece vi ho letto dell’amore nel modo in cui mi piace veder scritto ...è un funzionario che la realtà ha mandato a Jacques per domandargli dei conti, per interrogarlo su questo modo di frodare che consiste nell'essere felice. Ed è vero, c'è qualcosa di oltraggioso, di scandaloso, di privilegiato nel nostro amore perché la felicità di una coppia volta sempre le spalle al mondo, e ho paura Questa è la donna amata Il collo ha una facilità nella grazia che la letteratura ha banalizzato con l'aiuto dei cigni. La sottigliezza della vita spaventa le mie mani che la pienezza dei fianchi subito calma, e quando la capigliatura sciolta si unisce alla testa, le mie labbra perdono il respiro a furia di correre. Penso alle statue di coppie scolpite nella pietra che si sono scalfite ed erose nello scorrere del tempo e a quella nostalgia di durata infinita che fallirà nella pietra, perché solo gli istanti hanno genio Jacques è un imprenditore cinquantanovenne innamorato di una bella venticinquenne brasiliana. Il pensiero che lo assilla maggiormente è il decadimento fisico che lo sta portando a vivere la sessualità in un modo assai diverso da come l’aveva vissuta fino a quel momento. L’autore rispecchia nel declino di Jacques, che ha un passato nella resistenza francese, quello dell’uomo occidentale. Siamo nel 1975, la Francia è meta di un forte flusso immigratorio. L’Europa, priva di materie prime e di fonti d’energia (le famose domeniche a piedi del 1973, simbolo della crisi) ha iniziato ad importare dall’Africa anche gli uomini affinché svolgano i lavori più usuranti. A Romain Gary il destino del vecchio continente sembrava segnato già allora, non sapeva che sarebbe stato inventato il Viagra della New Economy per tenere su il fantomatico dominio occidentale. Tutto finisce però, nonostante il Viagra. Non è un romanzo maschilista, il fallocentrismo è il totem di Jacques contro la sua vera paura: quella della morte. Guardate oltre l’impotenza sessuale. Quando non si è in pace con sé stessi è impossibile lasciarsi amare. L’ossido che ci corrode, attaccherà anche il sentimento di chi ci sta vicino. Sapevo anche quanto tutto è contagioso nei rapporti della coppia. Una pericolosa simmetria in cui l'angoscia di una sollecita l'insicurezza e l'ansia dell'altro: così tutto si aggrava fino all'incomunicabilità finale... E, dopo tutto, io mi 'difendevo' ancora. Forse era ancora possibile guadagnare un anno o due A fine lettura mi si prospettavano due soluzioni: riaprire l’animale morente di Roth e togliergli una delle 4 stelle (i due libri sono assimilabili, ma io ho preferito l’ironia e l’imperfezione di Gary) oppure premiare con cinque stelle il biglietto scaduto e le 8 pagine di word piene di sottolineature del libro. Ho optato per il premio, e non ho avuto più dubbi quando ho letto questa informazione biografica: [Muore suicida a Parigi nel 1980] Ciò significa che Romain Gary è dentro questo libro con buona parte di sé.
Istruttivo per le donne e (d)istruttivo per gli uomini*
Nonostante ciò, nonostante la durezza e la crudezza delle sue parole, Romain Gary riesce ad essere incredibilmente poetico. La delicatezza e l'attenzione ultima riservata quando si suicidò, cinque anni più tardi, di indossare una vestaglia di seta rossa, affinché chi l'avesse trovato non dovesse subire uno choc eccessivo alla vista del sangue, non l'ha utilizzata per se stesso e per l'universo maschile nel rappresentare impietosamente quella che più volte definisce nel corso del romanzo "angoscia vesperale", ovvero la progressiva e inevitabile perdita della virilità e il declino fisico e sessuale. Leggo la storia di Jacques Rainier, questo imprenditore quasi sessantenne, ossessionato dal decadimento fisico e della sua storia d'amore con la bella e giovane Laura, e non posso fare a meno di pensare a Romain Gary e alla sua storia d'amore con la bella e giovane Jean Seberg. Leggo Gary e penso a Roth e ai suoi frequenti ritratti di personne âgée affetta da sessualità compulsiva: chi l'avrebbe mai pensato di ritrovare in Gary molto Roth (e viceversa)? Leggo Gary e penso a Francesco Piccolo e a quel deprimente manuale di ginecologia applicata che è il suo romanzo "La separazione del maschio". E sorrido, perché per fortuna c'è una speranza, e non è necessariamente il suicidio. Peccato che Gary, quella speranza, non l'abbia trovata per sé. Letto oggi, in tempi di Viagra, Cialis e Olgettine, il sapore è vagamente demodé, eppure la voce interiore di Gary continua a parlare al cuore di chi lo vuole ascoltare. Non so se esista un romanzo equivalente "al femminile", non so nemmeno se sarei capace di leggerlo, ma questo di Gary, e le sue riflessioni prima ancora che il romanzo, hanno parlato con passione e tenerezza al mio cuore di donna.
*Ho detto "donne" e ho detto "uomini", al di qua di questo limite la lettura è sconsigliata. Ma forse è sconsigliata anche a chi è perfettamente "in target": meglio leggerlo oltre il limite - Au-delà de cette limite voter ticket n'est plus valable come recita il titolo originale molto più ironicamente, un'ironia amara di cui tutto il romanzo è pervaso - quando il biglietto è scaduto.
«È una sporca faccenda, esser sempre giovani quando si invecchia...»
Çok güzel kitap ama çok. Geçenlerde ben Fuentes övünce bir arkadaşım “ben hiç Fuentes okumadım, ben Gary’ciyim ve dostumun düşmanı düşmanımdırcıyım galiba” demiş ve beni çok güldürmüştü, şimdi de diyor ki vicdan azabıyla Fuentes’in üstüne hemen Gary okumuşum, kim bilir, belki de haklıdır. Ama yani Jean Seberg’in kafası karışmış diye ben tercih yapmak zorunda olmamalıyım, bu adamların her ikisine de bayılıyorum gerçekten. Bu da beklenmedik şekilde en sevdiğim Gary’lerden biri oluverdi. Gary her zamanki gibi muzip ve o muzip anlatının içinde insanın içine içine işleyen acayip nefis cümleler ve tespitler var. 60’ında aşık olmuş bir adamın öyküsünü okuyoruz; kendisinin cinsel çöküşünü Avrupa’nın petrol kriziyle gelen çöküşüyle paralel deneyimliyor kahramanımız; nefis. Mikro öyküyü makro anlatıya öyle bir yedirmiş ki yazar, hayranlıkla okudum. Hararetle tavsiye ederim. “İnsan, bilinçaltının karanlıklarında elini kolunu sallaya sallaya dolaşabilseydi bilinçaltı diye bir şey olmazdı.”
Не мога да направя какъвто и да е анализ. Книгата, която ме развълнува безкрайно. Гари говори на езика, който душата ми разбира съвсем отчетливо - без нужда от намесата на разума и преценките. И говори толкова безкрайно честно и красиво... Появи се точно навреме!
J’ai trouvé ce livre absolument ridicule mais je l’ai adoré. Quoi de mieux que 250 pages autour du dysfonctionnement érectile et de relations entre hommes de 60 ans et femmes de 25? Et pourtant, il y a des citations très belles glissées entre les blagues lourdes et le désespoir d’un homme face à son inévitable déclin sexuel. À prendre avec un grain de sel et un peu d’ironie face à l’absurde de l’attitude qui se veut virile des personnages (et qui n’est pourtant pas très loin de la réalité), et vous jouirez alors facilement de cette lecture (pardonnez moi ce jeu de mot vulgaire).
Onca yoksulluk varken kitabını çok sevdiğim için bu kitaptan da beklentim yüksekti ama bu sefer olmadı.
Yaşlanma ile ilgili meseleleri(!) ile, dünyada yaşanan kaynak kısıtlığı meselelerini belirli bir paralellikte anlatıyor oluşu başarılı ama konu itibari ile pek keyif alamadım🤷🏻♀️
Când ajungi la o anumită vârstă, începi să simți decăderea, fie că e vorba de cea fizică, cea psihică sau... cea sexuală. Este cazul lui Jacques Rainier, 59 de ani, dărâmat de toate cele, deși pare viguros, arătos și având de partea sa argumentele banilor și a unei prietene de doar 30 de ani. Își caută scuze, vindecări, metamorfoze, noi filosofii de viață. Este însă dărâmat, cum spuneam, și neînțelegător. Ce-am putea face, în asemenea circumstanțe, noi, cei care vor trece prin depresia vârstei de 40 de ani? Cu Romain Gary, am o relație de love-hate. Mă entuziasmează anumite romane, altele mă lasă rece sau, pur și simplu, mi se par pasabile. Aici vorbim, clar, de al doilea caz.
Yazarın bu kitabı, diğer okuduğum dört kitabından farklı bir tarzda yazılmışsa da, yine yazarın iç huzursuzluğunun güçlü izlerini taşıyor. Derin entelektüel birikimi ve yoğun yaşanmış bir hayatın, yazar üzerindeki ağırlığını ve uyum sorunlarını hissetmek mümkün. Erkeklerin dünyasını ve dünya ekonomisinin acımasız savaşını anlatıyor bu kez.
Kolay okunan, yazarın sevenleri için okunması gereken bir roman.
Le foglie non lo sanno che il loro cadere in autunno è uno spettacolo poetico per chiunque si fermi a guardarle.
Così come il vecchio, non sa che il tozzo di pane che sbriciola per i piccioni mentre si gode il primo sole primaverile, suscita in chi lo vede, commozione e voglia di visitare tutti i parenti over 60, fino al terzo grado.
Ma Gary, sarà stato consapevole di che effetto ci fa osservare Jacques, borghese a tutti gli effetti e innamorato di una donna molto più giovane, e sbirciare indiscretamente ciò che lui vive come una personale tragedia, l’essere sull’orlo di una vecchiaia incipiente?
Dietro quell’infinita poesia e crudo realismo con cui il magico Romain contorna e scontorna la vicenda, con una bravura pari a quella di un esperto di Photoshop, ciò che rimane è una considerazione ovvia e scomoda, proprio come i segreti spiati attraverso il buco della serratura.
Hai voglia di sbandierare lo slogan “L’importante è rimanere giovani dentro”.
Dipende.
Dipende se da anziano sei seduto su un canapè in giardino, con testine bionde e ricciolute ai tuoi piedi, che ti chiedono di raccontare ancora, di quella volta che il telefono aveva la rotella, oppure se sei immerso fino ai tuoi, sempre più delicati femori, in un’intensa storia d’amore con una giovane donna palpitante, che non aspetta altro che concedersi a te. E al diavolo se lei ti dice che no, non è mica importante fare sesso dalla mattina alla sera, che comunque ciò che regge il mondo è l’amore e non il tronchetto della felicità; è comunque tuo compito, da bravo esemplare maschio, soddisfarla: in tutti gli amorosi e acrobatici sensi. Ne va sia del tuo orgoglio che della conservazione della specie.
Inutile dire che, se questo libro girasse in qualche meetup di fanatiche femministe, ansiose di raggiungere l’agognata equiparazione dei sessi, tempo un quarto d’ora, e avremmo docili donne che si scambiano ricette per fare un’ottima torta Pasqualina.
Ma quello che più rimane, oltre l’infinito amore dei protagonisti, inevitabilmente, porto e approdo di questa storia, è l’amara consapevolezza che tutti, uomini e donne, a un certo imprecisato punto della nostra esistenza, diventiamo colapasta.
Dopo una certa età, per quanto cerchiamo di mantenerci sodi e briosi, il nostro fisico non va più di pari passo con la gioventù dei sentimenti. E di per sé, già questo è un guaio. Ma se per caso il destino ci appioppa una fantastica storia d’amore, con tanto di farfalle che svolazzano dentro lo stomaco, allora può essere devastante.
E così ci ritroviamo a essere un utensile pieno di forellini, che trattiene l’anima e il sentire, ma lascia passare le energie fisiche e il vigore.
Tutto sta, come in tutte le cose, nel saper incassare il colpo.
Certo: io ve l’ho messa malissimo. Anzi, forse ve l’ho spiegata anche peggio di come avrei potuto fare. E poi a me parlare della vecchiaia manco piace, forse neanche a Gary garbava tanto, in fondo s’è suicidato… Il punto è che, dovete proprio leggerla la sua versione, così maschile, così reale, così cruda, ma così sentita che anche un bambino potrebbe capirla e assimilarla.
Perché poi, la morale della favola, che è quella che continuiamo a cercare dalla notte dei tempi, è che il colapasta, il suo sporco lavoro lo fa comunque.
Perché ciò che ci sorregge, che ci nutre, che ci tiene in piedi e ci dà le forze, sono comunque quei 500 grammi di pasta che rimangono intrappolati dentro, e non l’acqua che passa.
Гари, любимият Гари. 61-годишен, той пише трагикомичната “Нататък билетът не важи”, докато за самия него не остават много билети напред, но поне ще успее да напише още “Лиричните клоуни” и “Сияние на жена”. В този роман самоиронизацията му достига висота в образа на богат индустриалец почти на авторовата възраст, който се опитва да задържи ниво с красива, млада, страстна бразилка. Успява до някаква степен, но с цената на горестни самоанализи и като усърдно заглушава думите на лекарите, които го съветват да забави темпото. Той обича. Обича истински, както е обичал винаги.
"Струваше ми се, че преди да срещна Лора, съществуването ми е било само низ от наброски, чернови на жени, чернови на живот, чернови на теб, Лора. Че не е имало нищо друго освен предисловия."
Eğer 40 yaşımdan önce okusaydım büyük bir ihtimalle ne olup bittiğini tam anlayamazdım. Yaşadıkça etrafında da olanlarla beraber daha çok tecrubeleniyor insan ve aslında üzüntü duyulacak şeyleri hafif tebessumle okuyor hatta kimi yerde kahkahayı basıyor. Orta yaşlarının sonundaki zengin kahramanımızın genç bir sevgilisi var ve maddi ve manevi olarak iktidarının sonuna gelmiş olmayı kabullenişi ile ilgili yaşadıklarını okuyoruz. Ben sevdim, ote yandan bazı yerleri tam anlamadım, muhtemelen kahramanın da kafası o kadar karışıktı ki o da anlamadı, yazar da bu karışıklığı bize böyle aktarmak istedi. Romain Gary'e selam olsun.
C'è un confine sottile tra il cinismo e la lucidità che ha il colore del buon gusto, e Romain Gary di buon gusto ne aveva da vendere: gliene rimaneva in casa un sacco come sottoprodotto di quella intelligenza sensibile di cui era enormemente dotato. Era un uomo naturalmente in possesso di profonda empatia. Questa volta l'argomento affrontato è difficile e doloroso, particolarmente per i lettori maschili: l'inevitabile morbido viale del tramonto che prima o poi attende la sessualità di ogni uomo. Scritto ai tempi in cui Viagra e Cialis erano ancora un miraggio per tutti i giovani di cuore avanti negli anni, non si può fare a meno di notare che in quel periodo Gary era sposato con la bellissima Jean Seberg che aveva quasi la metà dei suoi anni: ancora una volta Romain si getta tutto intero in pasto ai suoi racconti e il risultato è di alto livello, come sempre, e ti fa sentire dolorosamente a disagio come se fosse un tuo caro amico a confidarti le sue difficoltà con disarmante sincerità. Forse il primo libro in cui davvero vedo trattare il tema dell'impotenza in modo diretto e senza ipocrisie di sorta.
Ma davvero esistono uomini che si preoccupano o che per lo meno ci rimangono male se gli succede di far piangere una donna? E perchecc@$$o io non ne ho mai incontrato uno?
In questo romanzo c'è una carrellata di personaggi e ambientazioni assolutamente plausibili e realistici. Romain Gary riesce a far condividere il punto di vista e finanche a far affezionare il lettore ad un protagonista che sulla carta dovrebbe essere odioso: ricco, realizzato, un vincente sotto tutti gli aspetti, e che si riempie la testa di patemi d'animo.
La sua girandola di pensieri si mette in moto anche e soprattutto per causa di un amore che capita così per caso, così denso ma così semplice, così perfetto nel suo essere imperfetto e fuori tempo oltre che fuori dal tempo. Come in "la tregua" di Benedetti o come in "Homo Faber" di Frisch, ci sono sentimenti fortissimi descritti in modo splendido. Con la differenza che, mentre gli altri due non mi hanno stancato mai nemmeno per un secondo, qui a tratti il discorso si fa un poco ridondante. Poi, come già si è ben capito dalle varie recensioni, se in "La tregua" Benedetti si sofferma sulla scoperta, da parte di un cinquantanovenne, di non essere così arido di sentimenti come credeva, in questo libro Romain Gary fa un passo più in là e passa ad osservare come il corpo del cinquantanovenne protagonista, dal punto di vista strettamente fisiologico, non sempre stia al passo con i suoi sentimenti e desideri.
Comunque il tema non è tanto, non soltanto il declino fisico ma il declino di una vita in generale, e messo in questo punto di vista il tema non è necessariamente anagrafico: quando non funzionano più le cose a letto, non funzionano più gli affari e il lavoro, non funziona più nulla con le persone della propria cerchia… allora si inizia a temere il fatto in sé che non funzioni più nulla, inizia la girandola di pensieri che presto si tramuta in un centrifuga, si ha paura di tutti i malfunzionamenti che potrebbero portare alla perdita di ciò a cui si tiene più di tutto.
Direi tre stelle e mezza perché è troppo concentrato (il che può anche essere un pregio, dipende dai punti di vista): in ogni pagina troppe cose da sottolineare, perle di vita, di saggezza o di ironia. C'era tutto lo spazio per aggiungere episodi e caratterizzazioni dei personaggi e nel frattempo lasciare al lettore un po' più di tempo per metabolizzare meglio tutto l'excursus psicologico. Tolgo altra mezza stella perché il parallelo tra la perdita di virilità del protagonista e la perdita di potenza economica dell'Europa di fronte a Stati Uniti, paesi Arabi e far East, all'inizio è finanche intrigante, poi inizia a farsi ripetitivo.
Encore une masterclass de ce cher romain Gary … dans ce roman écrit à « je », il raconte comment un homme d’affaires fou amoureux de sa compagne (qui a 35 ans de moins que lui) devient obsédé par le fait que bientôt, il sera impuissant.
Alors les filles je sais que la vous faites des gros yeux mais je vous jure que c’est interessant.
On apprend plein de choses sur le corps des hommes, sur cette fin de parcours sexuel qui est une vraie tragédie pour eux, puisque pour eux la puissance au sens large est avant tout garantie par une puissance sexuelle (apparemment).
Y’a des passages je vous jure j’étais morte de rire, parce qu’au fond c’est un sujet absurde et drôle!!
MAIS il sert surtout à raconter comment cet homme a peur d’aimer sa femme s’il ne peut plus la satisfaire ! Il y a des passages tellement tendres sur l’amour …
Je mets 4,5, j’enlève un demo-point pour l’arc « Ruiz » que j’ai pas apprécié à 100%
Et aussi si je puis me permettre une #analyse, je disais au début de la review que c’est écrit à « je ». C’est hyper parlant parce que ce roman a été écrit à la fin de la vie de Romain Gary, 5 ans après il se tirait une balle dans la gorge. Et à la fin de sa vie, Gary disait se plaindre de « l’étranger qui a pris possession de son corps », de sa déchéance physique et de la prison du corps. Et c’est précisément ce qui est décrit par le personnage principal et le cœur de ses problèmes. Je perçois donc ce roman comme un aveu de l’auteur !! Une page de journal intime romancée mais fidèle à sa réalité.
Invecchiare è triste, soprattutto quando ai cambiamenti fisici non corrispondono mutamenti dello spirito. Ci si sente giovani imprigionati in un corpo che non è più il nostro e che non risponde più ai nostri desideri. Gary descrive con grande maestria gli affanni di un uomo, grande amatore, che vive l'autunno della sua esistenza con l'angoscia dell'inevitabile, imminente crollo definitivo. L'ultimo amore (probabilmente il primo della sua vita) con una donna molto più giovane di lui e la paura/ossessione/consapevolezza di essere al limite delle forze fisiche. Per nulla lagnoso, molto ironico (vedi gli incontri col luminare Mingard), devo dire che ho provato un certo divertimento nello scoprire le ansie dell'invecchiare maschile.
უცნაური გრძნობა მეუფლებოდა კითხვისას. გარის საკმაოდ კარგი წერის სტილი აქ, ადვილად იკითხება.ჟაკ რენიეს ისტორიას ისე გვიყვება,რომ საბოლოოდ მის მიმართ სიბრალულს ვგრძნობთ. მაინც შემეცოდა ეს ბებერი მექალთანე.
,,ხუთ საათზე ავდექი, ოფისში რომ წავსულიყავი ამ ჩანაწერების დასასრულებლად, ფულის, პასპორტისა და სამგზავრო ჩეკების ასაღებად. ჟან-პიერ, როგორც წესი და რიგია, ამ ფურცლებს სეიფში იპოვი. შენ გიტოვებ, რადგან შენთან მეგობრობა მჭირდება. ეს ჩანაწერები დაგეხმარება გათავისუფლდე მუდამ გამარჯვებული მამის ხატისგან- ორივე ყური და კუდი!- ბავშვობიდან რომ გთრგუნავდა. ჩემი თავი ასე მკაფიოდ არასდროს დამინახავს, როგორც ახლა, როცა ვეღარაფერს ვხედავ."
Le premier Gary qui me déçoit ! Un roman qui a très mal vieilli, beaucoup de vanité, un humour lourd dingue et qui porte à faux. Les difficultés des vieux riches à sauter de jeunes minettes...bof, bof ! Les femmes vues en définitive uniquement comme des objets sexuels. A oublier.
C’est déjà rare qu’un homme parle de virilité et plus particulièrement du déclin de la sexualité masculine avec l’âge, bref : l’andropause; alors en plus si cet homme c’est Romain Gary avec son sens habituel de la dérision : « au-delà de cette limite, votre ticket n’est plus valable », le titre a tout dit.
j'ai préféré la promesse de l'aube, dans la forme (l'écriture) et dans le fond je toruve aussi que la frontière entre la transe de l'auteur et sa réalité rapproche le livre du réalisme magique a la murakami mais maybe j'ai jsute mal compris
Un libro vecchio che risente in maniera drammatica del tempo trascorso da quando e' stato scritto, denunciando cosi' i limiti evidenti. Vecchio per il contesto, per i personaggi macchiettistici e persino per il tono della narrazione. Si perche' e davvero strano che un romanzo sull'invecchiamento dell'uomo, piu' precisamente del maschio, sia diventato anch'esso cosi' decrepito. La vecchiaia incipiente, il disfacimento progressivo del fisico, la sparizione della virilita', potrebbero forse essere anche delle guide tristemente interessanti da seguire, ma non in maniera cosi' fastidiosamente melodrammatica e affettata; francese verrebbe da dire, di una francesita' conservatrice e borghese di rara indigeribilita'.
у меня как всегда вопросики к себе - зачем я стоически (pun intended) прочитала 270 страниц о том, как у пожилого мужика перестает стоять нефритовый член?
"Elle m'ouvrit la porte, vêtue de transparence, tenant encore dans ses bras un de ces bouquets de fleurs qui partent toujours à la recherche d'un coeur et ne trouvent qu'un vase."
ho trovato in questo libro esattamente quello che cercavo: un’idea di quella che avviene nella psicologia maschile quando ci si avvicina ai sessant’anni e non ci si riconosce più nel proprio corpo.
Със "Сияние на жена" ми стана ясно, че съм се сблъскала с невероятен автор. Тук е безпощаден, нежен, саркастичен сам към себе си, чувствен, малко циничен и истински...
Diario soave-amaro in atmosfera "vespertina" di una doppia crisi energetica. Quella attraversata dall'occidente capitalistico degli anni '70 e quella del vigore maschile sulle soglie della terza età. Tutte e due accompagnate da timori e segnali di un parallelo irreversibile tramonto, dettagliati in modo implacabile. Il doppio tracollo viene ad un certo punto anche quantificato. In ambedue i casi, nella misura del 30% dei valori. Rispetto alla crisi epocale attuale, è chiaro che i due drammi prefigurati fanno l'effetto di un lassativo blando rispetto alla salmonellosi. Basti pensare alla paura dilagante dell'Alzheimer o all'azzeramento in atto dei listini di borsa (altro che 30%). Poi, certo, dipende anche dalla situazione economica in cui si sta e da come ci si sente. Ma lasciamo stare i dettagli. Il protagonista prova a salvare il salvabile. Non aveva energie alternative cui aggrapparsi, chimica blu in testa, d'altronde. E non disponeva neppure dei luminosi esempi di vigoria di quel che una volta veniva classificato come "vecchio" (continente o uomo che sia) come li abbiamo avuti di recente in Italia. E allora tenta maldestramente di monetizzare affetti e azienda prima che sia troppo tardi: tenerezze coniugali e interessi su depositi all'epoca erano ancora beni rifugio (adesso le banche sono gli untori della peste e le aspettative di tenuta media delle coppie sono quelle che sono, specie in carenza di adeguata strumentazione). Tenta di procurarsi il sostegno, fantasmatico e potenziale prima e operativo poi, di un extra-comunitario ante-litteram. Ad un certo punto, disperato, tenta persino di chiamarsi definitivamente fuori da tutto con un surreale piano. Il finale ve lo lascio. Francamente, non sono riuscito a prenderlo molto sul serio questo romanzo. Mi è parso tutto garbatamente un po’ fuori dalle righe, con risvolti di trama che proprio non stanno in piedi. Forse c'è anche che qualcosa in me rifiuta di credere e/o di drammatizzare fino a questo punto il problema che il personaggio pone. Lettura gradevole, ma nulla più. Con una annotazione-eccezione scontata: a qualche pagina di dettagliata descrizione dello stato clinico avrei preferito la moviola letteraria a colori e con sonoro di uno squartamento di neonati in un film dell'orrore.
3.5/5 This book is about a rich man in his late fifties who turns out to be in the middle of the greatest love story of his life with a 23 years old young Brazilian women. We follow his mental journey in a sort of diary as he realizes that because of his age he is not able to perform sexually as he used to (mainly the fact that he starts to have more and more difficulties getting hard).
This book is extremely funny and had me physically laugh or smile at times. What was really interesting though was that despite the topic and sometimes grotesque/tragicomic aspects of the story this book is also genuinely beautiful and surprisingly (or maybe not since it’s Romain Gary) poetic. Many many times while reading it I encountered what I think were some of the most beautiful sentences and thoughts I had seen in a while. You realize that before anything else it’s a story about love, vulnerability, youth and the existential dread that comes with getting old and feeling like you are losing parts of yourself and « what was ».
It also featured very interesting thoughts on virility, power and making a parallel between the sexual decline of an old white man with the economical and political decline of the « Old Europe » in the 70s during the oil crisis.
At some point the character starts looking into getting a young and powerful immigrant man to come and « do the deed for him », it’s a very interesting part of the plot because Romain Gary uses it to openly talk about race/racism, the post-colonial world, and the idea of a collapsing Western world relying still on the ressources of its ex colonies to be able to « keep up ».
« We never had the power it was always among the others » « we thought the ressources were in our basement when it actually was in someone else’s home »
Mano viena mėgstamiausių (jei ne pati mėgstamiausia) skulptūra Vilniuje yra skirta šiam autoriui. Jis čia praleido savo vaikystę. Tačiau iki pat dabar nebuvau skaitęs nė vienos jo knygos. Kol į rankas nepakliuvo ši (ačiū, Timai, už antro šanso knygai suteikimą). Knyga apie vyrus (vienareikšmiškai) ir apie jų vidurio amžiaus krizę (nors man susidaro įspūdis, kad ji prasideda daug anksčiau, nei sulaukus 50 m. Pradžia tokia sunki, o kalba tokia vaizdinga, kad ne kartą turėjau grįžti į aukščiau buvusius sakinius, kad viso skyriaus mintis neišplauktų. Iš pradžių tai kiek nervino. Po to supratau, kad šios knygos, be atitinkamo susikaupimo neperskaitysi. Susikaupiau, ir ji prasivėrė. Nors jaučiu, kad teks kartoti, kai sulauksiu panašaus amžiaus, kaip knygos pagrindinis herojus, nes dar daug dalykų nepasiekė mano pilkųjų ląstelių. O gal kaip tik apsidraudžiau perskaitęs ją, kai iki maniškės krizės dar yra šiek tiek laiko. Kad ji ateina, net neabejoju. Tik panašu, kad kiek skirtingai - vienas labai aktualu pinigų, statuso netekimas, kitiems gi, kad jiems nesukietėja (atvirų, net urologinių dalykų, aprašytų pakankamai vaizdingai, taip pat čia apstu). Romain jų nevengia, tačiau tikrai nenusirita iki gašlumo ar visiškos pornografijos. Pagrindinio herojaus psichikos vingiai negali nežavėti (ypač tas jo sąmonėj atsiradęs veikėjas padedantis išlaikyti vyriškumą sueities metu), tačiau kartais taip užneša ant posūkio, kad jau nebe supranti ar čia jis, ar čia jau dalis ir tavo gyvenimo įsipynė. Labai prancūziška. Net turint mintyje, kad moters vaidmuo čia atitekęs jaunutei brazilei.