Il capro

by Silvia Cassioli

Il capro è il romanzo definitivo sul Mostro di un’opera che scava nell’indicibile per riportare alla luce una scheggia di verità.Lo schema era fisso. Prima il maschio, poi la femmina. Prima la pistola, poi il coltello. Infine la i colpi di una Beretta calibro 22 con la lettera H incisa sui bossoli. Una volta, e un’altra, e un’altra ancora. Otto delitti, sedici morti, diciassette anni di buio e angoscia. Per descrivere quell’orrore incomprensibile ed efferato, circoscritto in un’area della Toscana larga poche decine di chilometri quadrati, tra colline e oliveti, la cronaca conia un epiteto, poi ripreso nei servizi di tutto il mondo, nelle indagini e il Mostro. Un’espressione che sarebbe diventata nel tempo uno dei nomi dell’oscuro.Partendo dalla gioventù di Pietro Pacciani e dei «compagni di merende», Silvia Cassioli insegue lungo gli anni settanta e ottanta il coro dissonante di voci che attraversano e circondano i delitti del Mostro, ripercorre i passi dei protagonisti e dei comprimari, delinea psicologie e fisionomie di vittime e sospettati, inquirenti e semplici osservatori. Il risultato è il ritratto di una provincia feroce e arcaica, lontana da qualsiasi idillio, specchio ribaltato della mistura di sessuofobia e bigottismo, gossip e psicosi collettiva che avvolgeva la nazione. Una narrazione intensa, che ci costringe a confrontarci con le contraddizioni e i fantasmi che abitano le nostre paure, perché, come forse ci siamo resi conto solo troppo tardi, «basta un nulla e di Mostri ne saltano fuori a decine».

Genres: Fiction

390 pages, Kindle Edition

Published October 21, 2022

Reviews

[Giovanni Pepa · Rating 5 out of 5]

questo romanzo è un capolavoro.

commento catchy in due parole: zodiac ma col mostro di firenze

commento lunghino:

il romanzo è un bomba, ha una lingua bellissima: la lingua del contado e dalla corte d'assise, di tutti i personaggi insieme, tutti mescolati. l'autrice riesce a raccogliere e rappresentare tutte le possibilità, tutte le atmosfere, tutte le indagini contemporaneamente, tutti i punti chiari e scuri. alla fine intravedi la Verità nascosta tra la matassa inestricabile dei fatti tragici e ridicoli, come un'enigma perenne senza soluzione. in questo e nella lingua è veramente gaddiano. pubblicato 2022, più bel romanzo italiano che abbia letto di recente, ma proprio di gran lunga. consiglio a chiunque.

non mi capacito che non se ne sia parlato

[beesp · Rating 4 out of 5]

A volte con i libri succedono cose strane: si creano isotopie semantiche, richiami e rimandi, che si allungano fino alla tua vita. E tu ripensi sempre a quelle righe che hai lasciato l’ultima volta richiuse sul tuo comodino, oppure quell’applicazione di lettura che hai lasciato in standby mentre tornavi alla tua vita; e l’impressione è forte, che la tua vita sia solo una pausa di quella lettura, come se ne facessi parte, come se fosse un intermezzo, una metalessi, mentre quella storia più vera sta lì, e attende che tu vada avanti a leggere, e a scoprire la verità. Come ne “La storia infinita”.
È stato così con questo libro, una lettura a cui mi sono dedicata per circa 3 settimane e in queste 3 settimane siamo ritornati sempre lì. E alla fine non posso fare a meno di domandarmi; ma è questa prevaricazione dei deboli, lo sfruttamento delle donne e dei bambini, che torniamo in ogni istanza della nostra vita civile?
“Il capro” è un libro duro da leggere, soprattutto nella sua prima parte, che consente una leggerissima delicatezza nel parlare di questi giovani pieni di vita a cui è stato sottratto il futuro; per poi passare a raccontare la farsa, i mascheramenti, gli scambi di persona, i ricordi annebbiati. In Italia pare che ogni cosa derivi e sia legata a quei misteri irrisolti, che hanno a che fare con i potenti, con gli dèi mostruosi che decidono tra loro delle nostre sorti. Ma è un dipinto di tristezza e squallore, di connivenza fortuita talvolta, e di soldi, sporchi e lerci.
Leggete “Il capro” (dopo “Nella setta”, magari, di Piccinni e Gazzanni).

[Martina Degl'Innocenti · Rating 4 out of 5]

È un romanzo avvincente, pur trattando di una vicenda molto nota; mai però in tutti i particolari, essendo estremamente intricata e complessa.
La scrittura è brillante, scorrevole, e varia il registro linguistico in base agli innumerevoli testimoni che ci fanno entrare nella storia; ma scorre fluida, di voce in voce, come un racconto corale.
Dà uno spaccato prezioso, per i lettori che come me sono nati dopo la fine del terrore per il Mostro di Firenze, ma anche, credo, per i contemporanei, della realtà vissuta dalla gente semplice, sconvolta da fatti sanguinari, della pervasività dei tabù sessuali, dell'ossessione per il sesso, dell'occultamento delle perversioni; e in qualsiasi circostanza della vita quotidiana, quasi un filo conduttore, si svela la violenza e la discriminazione nei confronti delle donne.

[Violino Viola · Rating 4 out of 5]

Quella del mostro di Firenze è una vicenda con moltissime ombre e ben poche certezze oltre alle identità delle sedici vittime. Silvia Cassioli ci accompagna tra quelle ombre presentandoci un susseguirsi di personaggi talmente grotteschi, sadici, malvagi, brutti sporchi e cattivi, da sembrare usciti dalla penna di uno scrittore horror più che dalla realtà. I misteri sono tanti, troppi, e non fanno che aumentare col passare degli anni, in questa vicenda dove si mescolano contadini semianalfabeti, erotomani sadici, massoni, medici, prostitute. Le voci che si avvicendano nel racconto sono proprio quelle delle persone coinvolte in questa orribile vicenda, con il loro pesante accento toscano, che riescono a stento a finire una frase o che ribaltano sapientemente la verità a loro piacimento. E la verità si mescola nelle cento, mille voci dei testimoni, si spezzetta in confessioni e ritrattamenti, diventa inafferrabile in decine di versioni contraddittorie.

[Stefania · Rating 4 out of 5]

Molto bello, sia l'indagine, il racconto dei personaggi, il linguaggio che ti fa entrare nel contesto e luogo. Terribile il pensiero di quante perversioni, cattiverie,miserie abitino ogni persona. Veramente interessante.

[Francesca Fabris · Rating 3 out of 5]

Allora, mi è piaciuto molto l’uso della lingua contadina, un pò meno tutta la confusione che c’è nel libro

[Deborah · Rating 5 out of 5]

Questa è letteratura, e ben scritta. E paradossalmente, questo romanzo illumina la realtà, e conferisce un contesto alla storia, più di tanti saggi e articoli. Bellissimo e consigliato!