L'amore tossico non si fabbrica da solo o a causa di ripetuti incontri cattivi. I cattivi incontri arrivano sempre prima. Questo libro parla di invasioni nei confini delle relazioni che viviamo in famiglia e fuori. Parla di mariti, amanti, ma anche amici, colleghi, superiori e soprattutto madri che in nome dell'amore assoluto impediscono il necessario e vitale processo di separazione dei figli. Parla di ghosting, serial lover e gaslighter. Parla di quei legami che diventano predatori, che ci tolgono spazio, che ci depotenziano, che ci fanno male. Ma per capire come l'amore può ribaltarsi in odio è importante guardare indietro. Perché i sadici, i prepotenti, i manipolatori hanno un fiuto infallibile nell'annusare e scegliere la vittima perfetta che ogni ex bimbo o bimba violata rappresenta in potenza L'amore è una questione di confini, di bordi che dovrebbero restare porosi, mobili, morbidi e consentire il passaggio di ciò che nutre, come fa la membrana di una cellula, definita ma non assoluta, stabile ma non necrotizzata. Nell'amore tossico, invece, i confini sono abbattuti nell'invasione simbiotica dell'amore assoluto, oppure irrigiditi, invalicabili ed espulsivi, nell'abbandono. Esiste una strana equivalenza tra simbiosi e abbandono che viene vissuta nei nostri primi legami famigliari e che si riproduce inevitabilmente nelle relazioni d'amore che stabiliamo da adulti. Laura Pigozzi, punto di riferimento della nuova psicoanalisi, racconta in quanti modi l'odio e l'amore che respiriamo nell'infanzia determinano il grado di indipendenza e di equilibrio che poi sapremo vivere da adulti, liberandoci dalla tossicità di molte relazioni claustrofobiche.
Laura Pigozzi è laureata in Psicologia ed in Filosofia. Ha conseguito la sua formazione psicoanalitica in Francia e in Italia. E’ nel Bureau della Fondation Européenne pour la Psychanalyse.Collabora alle riviste Doppiozero.it, Gli Asini ed a riviste di psicoanalisi francesi e spagnole.
La lettura non è completamente scorrevole per via della natura piuttosto scientifica del discorso, ma si apprezza molto il punto di vista competente e professionale psicologico e tutti i suggerimenti che se ne possono derivare per vivere un amore sano. Molto interessante il concetto che ricorre continuamente del "confine" e molto liberante l'invito all'accettazione di quella piccola percentuale di odio che rende sano ogni rapporto, a differenza di ciò che si pretende essere "amore assoluto", senza confini, che poi si trasforma inevitabilmente in totale odio (amore tossico).
Le tematiche affrontate sono interessanti ma la lettura non è stata scorrevole a causa delle eccessive ripetizioni e di alcuni passaggi un po’ troppo pretenziosi per i miei gusti.