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Commissario Donato Neri #4

Der Menschenräuber

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Book by Sabine Thiesler

Paperback

First published November 1, 2010

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About the author

Sabine Thiesler

30 books52 followers
Sabine Thiesler is a German writer, actress, and voice actor.

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Community Reviews

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25 (8%)
1 star
13 (4%)
Displaying 1 - 18 of 18 reviews
Profile Image for Denis Bruins.
105 reviews1 follower
April 26, 2020
Spannend en verontrustend. Spannend was het niet overal, maar in de spannende stukken was het prima voor elkaar.
Profile Image for Book-addicted.
890 reviews
December 3, 2023
*Inhalt*
Jonathan und Jana werden unverhofft Eltern - verlieren ihre Tochter aber viele Jahre später durch einen schrecklichen Unfall mit Fahrerflucht. Während Jana versucht weiterzumachen, steht Jonathan völlig neben sich und kommt aus seiner Trauer kaum noch heraus. Dies führt über kurz oder lang zum Bruch zwischen den beiden und Jonathan flüchtet nach Italien, um wieder Herr seiner Sinne zu werden. Dort begegnet er der blinden Sofia, die seiner verstorbenen Tochter wie aus dem Gesicht geschnitten aussieht…

Durch einen dummen Zufall wird er wieder mit seiner Vergangenheit konfrontiert und verliert nun vollkommen die Kontrolle….

*Erster Satz des Buches*
„Schwere Wolken hingen über der Heide, der Wetterbericht hatte Schneeregen und Graupelschauer angesagt.“
Thiesler, S. (2010 - Der Menschenräuber

*Meine Meinung*
Gemeinsam mit Anika las ich dieses Buch als Buddyread, was mir wieder wirklich viel Freude bereitet hat - danke dafür :)

Die Thiesler‘schen Romane sind immer eines: außergewöhnlich. Außergewöhnlich gut, merkwürdig, faszinierend - aber nie schlecht. „Der Menschenräuber“ war wieder eines dieser Bücher, welches ich in einem Rutsch hätte lesen können, weil es mich total gefesselt hat. Auch wenn mich die Charaktere teilweise ziemlich auf die Palme gebracht haben und jeder durch irgendeine Besonderheit auffiel (überragender Fotograf, Primaballerina, blind, Alkoholiker, mieser Ermittler etc.), wollte ich einfach nicht aufhören zu lesen.

Mittendrin Ermittler Donato Neri, der wohl schlechteste Polizist, den die Welt je gesehen hat. Inzwischen betrachte ich ihn als eine Art Running Gag der Autorin, denn er ist einfach so unfassbar mies, in dem was er tut - das kann sie einfach nicht ernst meinen. Nicht umsonst wurde Neri degradiert, bis es die Karriereleiter nicht mehr weiter nach unten ging…

Auch in diesem Buch macht er einem Namen wieder alle Ehre und hat keine Ahnung (und auch keine Lust), wirklich zu ermitteln. Ganz im Sinne des Täters!

Der Plot ist spannend, mitreißend und wirklich interessant, gleichzeitig aber auch so an den Haaren herbeigezogen, dass es schon wieder wahr sein könnte.

Mit dem Ende habe ich so definitiv nicht gerechnet und gerade deshalb fand ich es so genial! Nur mit einem Happy End darf man bei der Autorin eben nicht rechnen…

*Infos zum Buch*
Seitenzahl: 480 Seiten
Verlag: Heyne Verlag
ISBN: 978-3-453-43525-4
Erscheinungsdatum: 11.10.2011
Preis: 9,99 € (Taschenbuch) / 9,99 € (Ebook)

*Infos zur Autorin*
"Sabine Thiesler, geboren und aufgewachsen in Berlin, studierte Germanistik und Theaterwissenschaften. Sie arbeitete einige Jahre als Schauspielerin im Fernsehen und auf der Bühne und schrieb außerdem erfolgreich Theaterstücke und zahlreiche Drehbücher fürs Fernsehen (u.a. Das Haus am Watt, Der Mörder und sein Kind, Stich ins Herz und mehrere Folgen für die Reihen Tatort und Polizeiruf 110). Ihr Debütroman »Der Kindersammler« war ein sensationeller Erfolg, und auch all ihre weiteren Thriller standen auf der Bestsellerliste. Zuletzt bei Heyne erschienen: »Verschwunden«.“ (Quelle: Verlagshomepage)

*Fazit*
Unfassbar spannend, zum Haare raufen und mit sonderbaren Charakteren - genau nach meinem Geschmack!

Wertung: 5 von 5 Sterne!
Profile Image for Surymae.
204 reviews32 followers
March 16, 2014
RECENSIONE PUBBLICATA ANCHE SUL BLOG "DUSTY PAGES IN WONDERLAND"

Dopo “La carezza dell'uomo nero” e “Dormi per sempre” una delle autrici thriller più in voga del momento (più di un milione e mezzo di copie vendute nel mondo), Sabine Thiesler torna nelle nostre librerie con il romanzo “Senza perdono”, che ribadisce ancora una volta il suo amore per l'Italia e soprattutto il tema della vendetta.

Berlino, 1998. La giovane Giselle Jessen è coinvolta in un incidente da un coetaneo ubriaco, Tobias Altmann, con esiti purtroppo fatali. Al comprensibile dolore della madre della vittima e soprattutto del padre Jonathan si somma l'esito del processo: a causa di una conoscenza tra il giudice e la famiglia del reo confesso, infatti, la pena finale è molto più clemente di quanto la parte offesa si aspettasse. Per il sopraccitato Jonathan è troppo da sopportare: di lì a poco lascia la moglie e parte dalla Germania senza una meta precisa. Si ferma ad Ambra, piccolo paese toscano dove incontra Sofia, una non vedente che assomiglia in maniera impressionante a Giselle.

Ambra, 2007. Jonathan e Sofia si sono sposati e gestiscono un agriturismo i cui proventi sono ottimi. Con l'arrivo del giudice Engelbert – colui che aveva firmato la condanna ad Altmann – si riaprono vecchie ferite in Jonathan. La voce di Giselle nella testa lo supplica di vendicarsi di chi non le ha reso giustizia...

La trama di “Senza perdono” non è particolarmente originale, ma non per questo priva di potenzialità, soprattutto per il suo genere. Mi rincresce dirlo, ma Sabine Thiesler non riesce a coglierle tutte.
Leggendo il romanzo si possono notare delle falle logiche nell'impalcatura del romanzo, che ne minano non poco la godibilità e la potenza dei messaggi trasmessi. Il processo di Altmann è un caso a parte, perché è volutamente condotto per fare ottenergli una pena mite – ma anche qui: come mai nessuno ha notato la discrepanza tra la ricostruzione del giudice e quella della volante della polizia sopraggiunta sul luogo dell'incidente, e che non si siano ricercati con attenzione eventuali testimoni?
Più che altro i problemi si notano nelle ultime parti, soprattutto quelle ambientate in un ospedale. Senza fare spoiler: un'infermiera – di cui viene più volte sottolineata la pluriennale esperienza – riceve una chiamata da un medico che non ha mai sentito nominare affinché gli consegni una neonata. Lei si fida, con prevedibili conseguenze. Naturalmente viene anche da chiedersi come sia possibile che una persona riesca a passare inosservata attuando simili stratagemmi: un ospedale è grande, è piuttosto difficile che nessuno tra medici e pazienti abbia notato niente di strano.

Discorso analogo si può fare anche per i personaggi: alcuni dimostrano delle mancanze di senso logico incredibili, che ne inficiano la godibilità.
A parte gli errori logici derivati dalla trama, il cast ha un livello di introspezione psicologica passabile: non abbiamo molti personaggi caratterizzati alla perfezione, capaci di resistere anche a lettura finita nella mente del lettore, ma neanche degli stereotipi ambulanti. Insomma, si nota lo sforzo dell'autrice, anche se in alcuni frangenti la narrazione onnisciente diventa troppo invadente con i suoi giudizi su questo e quel personaggio.

In ogni caso, Sabine Thiesler si dimostra più incisiva con i personaggi secondari, forse perché non sono necessari all'economia del romanzo. In particolare Jana, la prima moglie di Jonathan. Grazie al flashback dedicatole vengono messi ben in luce i sentimenti che prova nei confronti nella figlia: la rinuncia alla sua carriera di ballerina quando rimane incinta, e la graduale gelosia nello scoprire il rapporto esclusivo tra il marito e Giselle. E' probabilmente uno dei personaggi meglio caratterizzati.
Menzione d'onore meritano delle vere e proprie comparse, come la consorte di Engelbert o Don Lorenzo, il prete di Ambra che non sa come consolare una preoccupata Sofia sulle sorti del suo matrimonio.
Questi personaggi con una buona introspezione forse però non fanno altro che far risaltare il problema principale dell'autrice: il non saper caratterizzare alla perfezione i protagonisti, nonostante lo spazio dedicatogli. Jonathan è una fortunata eccezione, anche se si sarebbe potuto accentuare di più il suo lato oscuro ed il suo amore al limite dell'ossessione per la figlia.
Ma, ripeto, è un'eccezione. Il giudice Engelbert si vede dedicare un lungo flashback, ma la sua personalità non ci viene molto chiarita; Sofia è troppo buona e remissiva per essere credibile, anche giustificandola per l'ambiente castrante in cui è cresciuta e la sua disabilità; Tobias regala qualche soddisfazione nel rendere chiaro che non è una cattiva persona, ma la sua pressoché totale mancanza di rimorso per quanto accaduto ha dell'allarmante, e cancella in parte la buona reputazione che il lettore si era fatta di lui.

Riallacciandosi al discorso di Tobias, è il momento di parlare dei temi di “Senza perdono”. Il più preponderante è il ricorso alla vendetta, che viene ampiamente dimostrata essere inutile, come ad esempio nel finale – che ha comunque dei difetti di non poca rilevanza, ma questa è un'altra storia. Con la vendetta in realtà tutti vengono sconfitti: chi la perpetra, che fa del male in nome di ferite che probabilmente non riusciranno comunque a rimarginarsi; chi la subisce, che dopo aver causato del dolore finisce per provare dolore a sua volta, anche se magari non si meriterebbe tale “punizione” o è addirittura del tutto innocente. E' abbastanza evidente cosa ne pensi Sabine Thiesler; sta a noi lettori, però, decidere.

Lo stile di Sabine Thiesler, almeno personalmente, ha dei problemi di gestione del ritmo. Un tipo di scrittura già di per sé scarno – non deve sorprendere: ha scritto diverse sceneggiature – e non troppo personale paga lo scotto per un genere che fa della scorrevolezza uno dei suoi maggiori punti di forza. Troppe descrizioni minuziose, o particolari francamente inutili – ce ne importa davvero qualcosa di quanto costa la raccolta delle fiabe di Italo Calvino in braille? - affossano la storia, rendendola in alcuni punti anche noiosa. Di contro le cose più importanti vengono trascurate, o glissate: si pensi per esempio alle incongruenze citate prima, od i flashback. Anche i piani temporali non sempre vengono gestiti al massimo delle loro potenzialità.

“Senza perdono” non è un romanzo del tutto privo di attrattive: i temi trattati sono interessanti, ed è evidente lo sforzo dell'autrice nel cercare di fare un buon lavoro. Tuttavia ci sono parecchie pecche: la storia non intrattiene particolarmente e non è incalzante come ogni buon thriller dovrebbe essere. Un libro onesto, ma niente di più.
Profile Image for Anne.
35 reviews
March 6, 2024
Ich weiß nicht, irgendwie war das Buch total anstrengend. Die ersten 200 Seiten waren so langweilig, dass ich echt Mühe hatte weiterzulesen. Danach wurde es spannender - das Ende war allerdings so unbefriedigend. Bin total sauer und wütend. 🫠

Die Bücher von Sabine Thiesler mag ich normalerweise total gern. Dieses konnte mich allerdings gar nicht überzeugen.
Profile Image for Stefania.
157 reviews28 followers
April 29, 2012
"Senza perdono" è un romanzo che può essere catalogato come giallo/thriller, nato dalla penna della ormai nota autrice tedesca Sabine Thiesler (più di 400.000 copie vendute per i suoi precedenti "La carezza dell'uomo nero" e "Dormi per sempre"), pubblicato lo scorso 5 aprile dalla Casa Editrice Corbaccio.

Un romanzo da non perdere, che nonostante le sue 460 pagine ho divorato in due giorni.
È un romanzo che grazie allo stile originale di questa autrice riesce a tenerti avvinghiato alle pagine con il fiato sospeso; riesce a farti rabbrividire e soffrire insieme ad i suoi personaggi e contestualmente a farti restare in pensiero per le loro sorti.

Ambientato tra la Germania e la ridente Toscana, il romanzo è diviso in 5 capitoli incentrati ciascuno su alcune figure basilari del testo: Giselle, Tobias, Engelbert, Sofia, Jonathan.

La narrazione compie vari salti temporali muovendosi principalmente tra il 2001, il 1998 ed il 2007, intrecciando varie vicende legate ai protagonisti, così che si ha l'impressione di leggere "più storie in una storia".

L'autrice ci regala dei personaggi di spessore e ben caratterizzati andando a toccare con ognuno di essi le corde dei nostri cuori. Certo, alcuni personaggi daranno sui nervi, alcuni vi riempiranno di imbarazzo, alcuni saranno da compatire, altri vi faranno tenerezza, ma è tutto quest'insieme di sfaccettature che rende il romanzo davvero ricco e speciale e verosimile.

Il fulcro della narrazione è Jonathan, un apprezzato fotografo di Berlino che in seguito ad uno spiacevole incidente accorso alla sua amata figlia diciottenne, abbandona la sua carriera e perde il senso della sua vita.
Seguiamo i movimenti di Jonathan passo dopo passo, per osservare le sfaccettature ed i cambiamenti che accorrono al suo carattere, senza che la trama ci venga subito svelata nella sua interezza fin dall'inizio.
Lo seguiamo nella sua pazzia che lo consumerà a poco a poco portandolo persino a costruire un altare per la figlia perduta ed a credere di sentire la voce di Giselle...
È vero che le prime pagine del romanzo ci presentano un uomo che, grazie ad un travestimento, riesce a sottrarre una neonata dall'ospedale, ma prima di arrivare a comprendere quel folle gesto e chi sia la neonata dovremo pazientare un pochino. Tante le domande che nasceranno durante la lettura e solo un'abile autrice come la Thiesler è in grado di fornirci tutte le risposte senza fretta, facendoci assaporare poco per volta il suo capolavoro.

L'autrice dalla Germania, si è trasferita in Toscana da poco, ed è davvero apprezzabile la dovizia con cui descrive gli spostamenti dei protagonisti tra le ridenti colline del Chianti ed i paesaggi da sogno, portandoci quasi a sentire i sapori ed i rumori di questa terra...

È un romanzo che fa male, fa piangere, fa riflettere, e ti lascia con un nodo alla gola, anche perchè nonostante la Thiesler abbia chiarito che i personaggi e le storie contenute siano frutto della sua fantasia, queste potrebbero benissimo essere reali. Le sofferenze sono reali.

Un fotografo in carriera e la sua giovane moglie prima ballerina al Teatro dell'Opera, Jana, inaspettatamente scoprono di essere in procinto di diventare genitori. Per Jonathan è la massima felicità, per Jana la fine della carriera. Nonostante le prime incertezze, nascerà la bella e talentuosa Giselle: la pupilla del padre, che riceverà maggiori attenzioni della moglie, scatenando inevitabilmente la gelosia di Jana. Gli anni passano, Giselle cresce, ed una triste mattina, nel giorno del compleanno di Jonathan, viene investita ad un semaforo da un'autovettura fuori controllo, guidata da un diciannovenne ubriaco. Giselle muore sul colpo.

«Jana non aveva mai visto il marito in quelle condizioni. Solo questo le fece capire che tutto era perduto, che sua figlia era davvero morta.»
È dolore.

«Tobias Altmann è reo confesso e dimostra sincero e profondo pentimento. Da allora non ha più fatto consumo di alcol. Non c'è dunque da temere il ripetersi o il verificarsi di comportamenti analoghi. A favore dell'imputato depone anche il fatto che si è scusato presso i genitori della vittima. Anche questo comportamento ha contribuito a rendere più mite la sentenza. Il tribunale vorrebbe concedergli la possibilità di condurre una vita responsabile e di costruirsi un futuro di successo all'interno della società civile»
È rabbia.

«...dovrà pagare un'ammenda di ottomila marchi e sarà obbligato nei prossimi tre mesi a prestare duecento ore di lavoro socialmente utile. La patente gli viene ritirata per sei mesi.»
È sconcerto.

Un turbinio di emozioni che porteranno ad una serie di coincidenze successive pronte a gettare benzina sul fuoco ardente nel cuore di Jonathan.

Tante saranno le vittime di questo triste carosello scatenato da una serie di reazioni a catena. Vittime provocate dalla vendetta di un uomo il cui cuore ha perso tanto, un uomo che non sa e non può perdonare.

Lascio a voi la lettura di questo strepitoso romanzo che vi consiglio vivamente, ed il tempo di riflettere sulle implicazioni morali, ottimi spunti per profonde considerazioni.
Un romanzo con i fiocchi, indimenticabile.
Profile Image for Nicoletta Giordana.
220 reviews11 followers
June 30, 2018
Originale la storia e raccontata bene, con un buon ritmo. Ambientata nelle campagne toscane...
Profile Image for Andrea M.
381 reviews7 followers
May 19, 2022
Ich mag die Bücher von Sabine Thiesler, trotz der Spannung sind es für mich auch immer ein bisschen Urlaubsbücher.
Schnell zu lesen, gute Geschichte, in Nebenrollen alte Bekannte. Gute Unterhaltung.
Profile Image for Sara Booklover.
1,019 reviews873 followers
July 20, 2012
Inizialmente la lettura di questo romanzo mi ha lasciata fortemente spiazzata. Di solito i libri che appartengono al genere thriller si riconoscono subito da alcune caratteristiche inconfondibili, come un omicidio, che avviene quasi sempre all'inizio del libro. Ma "Senza perdono" è un libro dalla formula narrativa molto diversa dal consueto e, a parte un prologo che mette un pochino di ansia, la prima parte del libro tutto sembra tranne che appartenere ad un thriller. Vi è la storia di un marito e moglie come tanti che vanno incontro a mille incomprensioni e problematiche che mettono in crisi la loro stabilità coniugale, ma nulla di più che un dramma familiare. Ho infatti pensato di essermi sbagliata e di aver interpretato male il genere del romanzo. Ma invece no. L'autrice decide con originalità di introdurre l'argomento un poco per volta, tenendosi lontana dal fulcro della storia, come se ci stesse girando alla larga disegnandole attorno un cerchio che lentamente si stringe, presentando prima tutti i vari personaggi e narrando alcune vicende che li vedono coinvolti, facendo spesso ricorso a cambi temporali dove presente e passato si alternano nei ricordi. Nonostante i vari intrecci la narrazione risulta molto lineare, con uno stile di scrittura scorrevole e semplice, ma il coinvolgimento risulta un po' debole. E' netta la linea di demarcazione che si percepisce tra finzione e realtà e la sensazione che ho avuto è stata proprio quella di assistere passivamente ad una recita messa in atto ai fini del romanzo, con una trama molto ben ordita devo ammettere, ma a noi lettori piace l'illusione di sentire vera una storia, anche se in realtà siamo consapevoli che non lo è, e in questo libro non accade. Inoltre, vi sono dei personaggi molto caricaturali ed eccessivi che ho trovato stonati sia nel contesto della storia, sia rispetto al genere letterario del libro, e che contribuiscono a rafforzare questa idea. C'è la tendenza all'esagerazione, all'enfatizzare al massimo i difetti, a creare coincidenze impossibili, situazioni strane, improbabili, in parte di cattivo gusto. I personaggi agiscono come marionette e in alcune scene sembra addirittura che l'autrice gli abbia tolto qualsiasi facoltà di eseguire anche i più minimi ragionamenti logici. Ma a parte questa lunga serie di difetti, il romanzo riesce a salvarsi con un finale del tutto inimmaginabile, che è riuscito negli ultimi capitoli a farmi appassionare maggiormente e a tenermi con il fiato sospeso, cosa che non mi sarei aspettata visto l'andamento generale della storia. Anche il finale devo dire che è bizzarro, grottesco sarebbe la parola più appropriata, proprio come per definire il resto del romanzo. Tuttavia mi è piaciuto, l'ho trovato un epilogo degno, appropriato, che fa riflettere sulle conseguenze delle azioni. "Senza perdono" è un titolo giusto per un romanzo che in definitiva riesce ad intrattenere senza troppe pretese, non mancano i difetti ma non mancano le idee originali e le trovate ben riuscite. La sufficienza se la merita.
Profile Image for Anja.
657 reviews11 followers
March 10, 2013
Meine Meinung:

Den Kindersammler habe ich so toll gefunden, fand jedes Kapitel spannend usw….im vergleich dazu ist dieses Buch grottenschlecht. Es geht um Jonathan der seine Tochter verloren hat durch einen tragischen Unfall und dann durch Alkohol immer mehr abstürzt und nur noch rache will. Achtung Spoiler….Also die ersten ca 60 Prozent dieses Buches passiert echt gar nichts. Es wird kurz beschrieben wie Jonathan seine Tochter verloren hat, ansonsten kommen nur belanglose dinge vor, welche nicht von bedeutung sind. Auch der in der beschreibung dramatische Absturz kommt im prinzip gar nicht vor. Er hat halt seine Tochter verloren und trauert wie es alle Eltern tun würden. Aber er trauert halt anders als seine Frau, irgendwann streiten sie nur noch und er landete auf völlig unspektakuläre Art und Weise in der Toscana, lernt die blinde Sophia, ein Ebenbild seiner toten Tochter kennen und lieben. Dann wird auf zig weiteren Seiten beschrieben wie er sich dort in dem Haus einlebt, es ausbaut und vermietet usw….erst ich glaube bei 80 Prozent passiert der erste Mord. Was ich am schlimmsten fand war, das in diesem Buch alles vorhersehbar war. Man hat 2 Sätze eines Kapitels gelesen und wusste wie es die nächsten 30 seiten weitergeht. Keine spannung, gar nix. Ausserdem hätte ich mir ein klares ende gewünscht …das ende sagt nicht wie es denn mit dem entführten Baby weitergeht, denn ist ja logisch das die Eltern des ermordeten Vaters nun auch wissen was passiert is usw….
729 reviews4 followers
August 27, 2013
German Audiobuch--Zuerst verliert er durch einen schrecklichen Unfall seine Tochter. Dann seinen Job und schließlich seine Frau. Als der erfolgreiche Medienmanager Jonathan in einem einsamen Bergdorf in der Toskana ankommt, scheint er am Ende zu sein. Doch dann trifft er die junge Sophia und beginnt mit ihr ein neues Leben, bis ihn die Vergangenheit einholt. Aus Rache wird er zum Mörder, aber das ist erst der Anfang …

Jonathan's beautiful daughter is killed in an car accident and the boy receives probation (because the judge is the father's good friend). Jonathan loved his daughter above all else--he divorces his wife and moves to Italy, where he meets Sophia, who looks like his daughter. He marries her, but treats her more like his now "holy" daughter than wife. He even builds a shrine to his daughter with her portrait in a little closet where we find him worshipping her. The daughter speaks to him and tells him to get revenge, which starts when the judge and his wife come to their inn for a vacation, but doesn't end there. He finds out Tobias & his wife are expecting, and he feels he needs more revenge.

You definitely want to know how the whole plot will unravel, and I found myself almost hoping he'll get the revenge instead of thinking he's a totally insane murderer.
Profile Image for Hannie.
1,404 reviews24 followers
June 20, 2016
De mensenrover is een boek dat je het liefst in een keer zou uitlezen. Sabine Thiesler weet hoe ze een interessant en spannend verhaal moet schrijven. Ook weet ze hoe ze haar lezers moet verrassen. Wat ik verder goed aan dit boek vind dat het niet zwart-wit is. Meestal zijn de personages in een boek goed of slecht. Bij haar personages is dat niet het geval. Ze doen goede dingen, maar ook slechte dingen. Toch voelde ik wel begrip voor hun daden. Doordat er een groot grijs gebied is, is het ook lastig om te bepalen wie je een goed einde gunt. Want een goed einde voor de een betekent een slecht einde voor de ander. Het is knap hoe Sabine Thiesler dit heeft opgelost. Dit was mijn tweede boek van Sabine Thiesler, maar zeker niet mijn laatste. Jammer genoeg zijn nog niet al haar boeken vertaald. Ik hoop dat dat nog wel gebeurt, want mijn Duits is niet voldoende om ze in de oorspronkelijke taal te lezen. Zeker een aanrader.
Profile Image for Kitty Retro (KittyAndTheBooks).
4 reviews24 followers
February 4, 2014
This is one of the worst books I've ever read. It was not interesting at all, the characters were flat and boring and what happened was just so confused and not realistic at all. The only nice thing about this book was the setting in Italy. Other than that this was really a waste of time and money...
Profile Image for lea.
77 reviews
March 14, 2023
Gelesen bis S. 190, nun abgebrochen weil es war so langweilig und hat mich überhaupt nicht gepackt.
1,368 reviews6 followers
June 20, 2017
spannender Krimi um einen Mann, der durch einen tragischen Unfall seine Tochter verliert und Jahre später am Unfallverursacher Selbstjustiz verübt.
Displaying 1 - 18 of 18 reviews

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