The author provides new thinking on the question proposing the idea that architectural space can be understood as a concentration of the environmental schemata.
O.F. Bollnow - Mensch und Raum Uspravivši se na noge, čovek je postigao svoj položaj u svetu, osposobio se da očuva svoju nezavisnost prema celom svetu i da može da oblikuje i svet, pa i samog sebe. Odlazeći na spavanje, on napušta taj svoj položaj... kada ležemo da bismo zaspali i pružamo se po svom ležaju, mi se totalno predajemo svetu... (37 str.)
Il libro, che ho appena finito di leggere, è un saggio teorico di architettura, sulla relazione che ci dovrebbe essere tra esistenza, spazio e architettura. L'architettura è quella scienza tecnica che ci aiuta ad "abitare" il mondo, lo spazio è il luogo dove sperimentare questo "abitare" e l'esistenza è ciò che siamo e in cosa ci identifichiamo. Così l'autore ci parla di spazio esistenziale: un concetto psicologico che indica gli schemi sviluppati dall'individuo nell'interazione con l'ambiente, allo scopo di procedere in modo adeguato e spazio architettonico che è una concretizzazione dello spazio esistenziale. Saggio interessante, anche se un po' datato, ma funzionale per capire i suddetti rapporti. Il problema è che la scrittura mi è risultata troppo didattica, poco coinvolgente. Diviso in 3 parti: il concetto di spazio, lo spazio esistenziale e lo spazio achitettonico. La prima parte è molto interessante, si parla, principalmente, in modo filosofico di cosa sia realmente lo spazio, poi si procede con la seconda parte, più concettuale fino ad arrivare alla terza parte dove si espongono alcuni esempi dei concetti proposti precedentemente. Purtroppo quest'ultima parte mi è piaciuta meno, gli esempi sono pochi e poco approfonditi.
Il problema ambientale che stiamo affrontando, non è però solo di natura tecnica, economica, sociale o politica. E' soprattutto un problema umano: il problema di salvare l'identità dell'uomo. Con la sua "libera" arroganza l'uomo ha abbandonato il suo posto e ha "conquistato" il mondo. Ha dimenticato quel che significa "abitare", e per dirlo con le parole di Rilke: "O nostalgia dei luoghi che non furono amati abbastanza, nelle ore fuggenti di una volta. Quanto desidero ridargli le occasioni perdute agendo da lontano, per completare i contorni."
Started reading it as a university assignment, ended up reading it thoroughly and really enjoying it. I somewhat wish it was longer, especially the chapter of "Architectural space".
Very good book on architecture overall, perhaps a bit too complex terminology but this could be due to translation. Schulz's theory and concepts corelate almost perfectly to what we see in both practice and academia even today.
ini buku norberg-schulz yang paling memikat, selain "genius loci" dan "intentions in architecture". semuanya berangkat dari pemikiran heideggerian "dwelling". di buku ini bisa ditemukan pemanfaatan teori jean piaget mengenai adaptasi sebagai hubungan timbal-balik asosiasi dan akomodasi.