Tradire è considerato un atto incredibilmente spregevole, e tuttavia ha moltissimo a che vedere con il desiderio, la libertà, e forse – se diversamente interpretato – anche la salute di una coppia. Ma come arrivare a una soluzione? Mescolando in modo sapiente la tradizione letteraria e la propria esperienza, la critica e la pratica, si cercherà di capire innanzitutto come mai l'idea di abbandonare l'esclusività nella coppia sia così osteggiata, e poi di analizzare le molteplici sfumature di una parola che suona come una coltellata, e tuttavia, talvolta, ci attrae inesorabilmente. In questo percorso di riflessione, con l'aiuto di testi celebri e meno celebri, si analizza un elemento che da sempre insegue e pervade le vite di chi scrive e di chi vive, e tuttavia resta sempre fin troppo nascosto.
Luca Starita (Napoli, 1988) vive a Firenze dove lavora per la casa editrice Giunti. Laureato in Italianistica con una tesi sulla queerness nella narrativa di Aldo Palazzeschi, è scrittore, drammaturgo e specializzato in Digital Humanities. Collabora con le riviste «La città dei lettori» e «Cultweek», e suoi brani si trovano anche su «Rewriters», «La falla», «Fronesis», «L’eco del nulla». Tiene un laboratorio alla scuola Holden di Torino in cui si affrontano le tematiche della narrativa queer italiana. Ha pubblicato il romanzo La tesi dell’ippocampo (2019) e il saggio Canone ambiguo. Della letteratura queer italiana (effequ, 2021)
Bello bello bello. Sapevo già di cosa trattava perché ho ascoltato la presentazione di questo libro con intervista all'autore, ma ha decisamente superato le mie aspettative. Un bell'interrogativo che non sapevo di dovermi chiedere, e bell'excursus letterario che non fa mai male sulla concezione del tradimento. Scrittura molto scorrevole e chiara ma con un tono poetico.
Un saggio che legge il tradimento attraverso alcuni capolavori della letteratura e lo fa con ingegno, grande preparazione e alcune riflessioni importanti (come la castrazione del desiderio che la società attua su di noi o il significato del matrimonio e del tradimento e della monogamia, l’autenticità dei sentimenti e cosa sia la fedeltà). Avrei voluto un quid in più sulle riflessioni dell’autore, ma è un saggio ben scritto, preciso e dettagliato su un argomento su cui, spesso, abbiamo paura di indagare.
Pensiero stupendo, come Canone ambiguo, ci spinge ad andare oltre, a superare quei confini di un pensiero comune che ci fa dimenticare di essere individui in continua evoluzione. Un pensiero che ci vuole legati e fermi ad una ipotetica promessa di “per sempre “. Ma gli esseri umani si evolvono, crescono o regrediscono (dipende dai punti di vista) e l’unica fedeltà a cui essere legati è l’onestà di essere se’ stessi e l’onestà verso gli altri. Stupendo!
Un libro di cui avevo bisogno. Scorrevole e ricco di spunti per riflettere, capirsi ed esplorare nuove forme di consapevolezza e individualità. Per me questa lettura è stata illuminante e, in un certo senso, liberatoria.
Il sottotitolo ci indica che si tratta di un “saggio sul tradimento”, ma secondo me questo testo finisce per essere molto di più. La riflessione parte parte proprio dal significato di quello che oggi consideriamo “tradire”, ma poi diventa presto un ragionamento più ampio sulla forma che diamo oggi alle relazioni, in particolare al concetto di “coppia”. Per arrivare a metterla in discussione, non in senso assoluto, ma nelle caratteristiche e nel ruolo che la società contemporanea ha deciso di attribuirle. Starita in questo libro mescola riflessioni personali con riferimenti letterari, generando un saggio che mi ha offerto molti spunti per pensare e sfidare i miei preconcetti. Solo due piccoli appunti personali: non è un libro sempre facilissimo da seguire e, soprattutto, contiene un sacco di “spoiler” (per le persone ignoranti come me che non hanno letto tutti i classici).