Un libro assolutamente favoloso, pieno di angoscia e di tristezza. Attraverso di esso viviamo una parte della vita di Tullio, marito infedele che però si pente delle sue avventure e decide di chiedere perdono alla moglie, ma si accorgerà che nonostante la buona volontà di entrambi ormai qualcosa si è insinuato nel loro rapporto, cambiando tutto. Letto in maniera quasi febbrile, non poteva non rimanermi dentro. L'ho davvero adorato, nonostante i miei pregiudizi verso D'Annunzio. Il finale, poi, ha qualcosa di profondamente sbagliato e nello stesso tempo di radicalmente giusto, un'azione compiuta per ristabilire l'equilibrio turbato. Assolutamente divino.