Una piccola pasticceria in stile occidentale se ne sta nascosta in una cittadina immersa nel verde delle colline tra Osaka e Kobe. Chi si avvicina riesce a sentire il profumo di burro e vaniglia fin da lontano, che durante l’autunno si mescola all’odore dolce di un albero di Osmanto. Il nome della pasticceria è “Sweet home”, ed è gestita dal signor Kōda, un pasticcere provetto, sua moglie Akiko, e le loro due figlie hina e haruhi. Chiunque entri nella pasticceria, scoprendo i dolci colorati e la gentilezza della famiglia Kōda, riesce a sentirsi davvero a casa, in un luogo speciale fatto di sorrisi, gentilezza, e una giusta dose di zucchero. Attorno al piccolo negozio ruotano le storie di Hina, Haruhi, e di una comunità sempre più folta di amici. Un’insegnante di cucina con un amore apparentemente non corrisposto; un ragazzo che non ha mai imparato a cucinare, e che ha deciso di mangiare solo dolci; zia Ikko, la vulcanica sorella della signora Kōda; una coppia di nonni e la loro nipotina; una giovane studentessa alle prese con un anno difficile. In un romanzo corale e luminoso, harada maha accompagna i suoi lettori lungo le stagioni della natura e della vita, in una favola moderna sul valore della dolcezza.
Una serie di racconti in stile giapponese che ricordano molto la serie del caffè Finché il caffè è ancora caldo, un libro coccola molto piacevole dai toni pacati che ti fa immergere nella gentilezza giapponese, sono vari racconti in cui i protagonisti sono accomunati dal frequentare una certa pasticceria si parla di una cliente della pasticceria dei familiari una sorella il marito eccetera quindi in ogni capitolo la voce narrante è un protagonista diverso ma sempre legato a quel luogo, la formula è prettamente quella giapponese che spesso a noi europei non piace particolarmente
noi preferiamo un romanzo con un inizio e una fine ai brevi racconti Però è una lettura utile per riscoprire un po' di serenità di pace e di modi garbati cosa che nella nostra società purtroppo non si trovano spesso
Di per sé poteva essere anche un libro carino, ma alla fine è risultato troppo dolce, troppo mieloso e decisamente troppo buonista. Sono d'accordo sul fatto che sia un libro 'buono' perché lo si legge proprio per farsi coccolare, ma quando è troppo è troppo e qui il buono è decisamente troppo, a tal punto da risultare totalmente irrealistico. Peccato.
In un paesino del Giappone si trova una piccola pasticceria in stile occidentale Sweet Home, chiunque entri è accolto con gentilezza e sorrisi, ogni cliente si sente a casa e conserva nelle narici il dolce profumo e nel cuore quella fragranza dolce e genuina. Nel libro scorrono le storie di personaggi diversi che hanno comunque un piccolo filo conduttore, e ruotano attorno ai personaggi principali, il signor Koda pasticcere e proprietario della pasticceria, la moglie Akiko e le due figlie Hina e Haruchi. Un libro che può davvero scaldare il cuore ma che non sono riuscita ad apprezzare del tutto proprio perché intervallato dai vari racconti di personaggi differenti. Non è la storia di questa famiglia o di uno dei personaggi principali, come mi sarei aspettata, ma ogni capitolo parla di un personaggio che indubbiamente ruota attorno alla pasticceria Sweet Home, ma ciò non me lo ha fatto sentire come storia unica, come un qualcosa che inizi a leggere e solo alla fine ne rimani così affascinata da continuare a pensarci o a immaginare scene estrapolate dal libro.
Recensione a cura della pagina instagram Pagine_e_inchiostro: 3,5🌟 La pasticceria della felicità è un romanzo corale che esplora i legami familiari e l’arte della convivialità attraverso la dolcezza di una piccola pasticceria situata tra le colline di Osaka. Le storie ruotano attorno alla famiglia Kōda, composta dal pasticcere Kōda, dalla moglie Akiko, e dalle figlie Hina e Haruhi, che accolgono nella loro bottega una serie di personaggi, ognuno con una storia da raccontare.
Il romanzo si sviluppa nel corso di dieci anni, tracciando l'evoluzione dei legami tra i protagonisti. La natura, lontana dall'essere semplice sfondo, emerge come una protagonista a sé stante, divenendo il fulcro della vita quotidiana dei personaggi. L'autunno, con il suo profumo di osmanto, e la primavera, con la fragranza dei suoi fiori che sbocciano, diventano metafore di crescita e di nuovi inizi.
Un tema centrale del libro è quello della famiglia, intesa come accoglienza e apertura. In un Giappone moderno, in cui un terzo delle famiglie è composto da persone sole, La pasticceria della felicità ci mostra una famiglia che sa invece aprirsi, accogliere e condividere. I dolci diventano il linguaggio di questa accoglienza, simboli di cura che vanno oltre le parole. Il gesto di offrire un dolce crea un legame profondo, sia che si tratti di un'amicizia, di un innamoramento o di un semplice gesto di gentilezza.
La pasticceria della felicità non è un romanzo articolato o di grandi pretese, ma rimane un tipico romanzo coccola nipponico, impregnato di gentilezza e candore, perfetto per chi cerca una lettura leggera e consolatoria, in grado di offrire un angolo di dolcezza e serenità in cui rifugiarsi.
Questo libro, molto bello, riporta ad atmosfere dolci, tipicamente familiari, in perfetto stile giapponese. Un Giappone contrapposto a quello più conosciuto, tecnologico e super veloce, un angolo di Giappone immerso nel verde, luogo in cui c'è la pasticceria della famiglia Koda. Vari personaggi animano i racconti del libro, ma il filo conduttore è unico, la famiglia, vista con gli occhi di genitori, figli, figlie, sorelle, nipoti, amici che frequentano questo luogo quasi magico. Dolcezza e profumi si sprigionano in ogni racconto, e si uniscono: profumo di burro e vaniglia che si lega a quello della pianta di osmanto, davanti alla pasticceria Sweet Home, osmanto davanti al quale ogni anno la famiglia fa la classica foto di gruppo, con un anno in più e un familiare in più. Ascoltato in audiolibro e consigliato, soprattutto in questo periodo prenatalizio.
Il libro è suddiviso in tanti piccoli racconti collegati tra loro. Una storia gentile, dolce, che fa rilassare chi la legge ma che a mio parere non lascia molto. Sicuramente è un libro piacevole come lettura da comodino, ma mi aspettavo di più
Delizioso in tutti i sensi, la bellezza dei piccoli gesti, una pasticceria che si chiama non a caso Sweet Home e dove è un piacere tornare a casa. in rilassante stile giapponese.
Il resto della recensione può essere letta sul mio profilo Instagram: momotips
Un romanzo dolce e delicato come un pasticcino appena sfornato! Questo romando di Maha Harada è una storia che scalda il cuore.
La protagonista, un’ex editor in crisi, trova una nuova strada nella vita grazie a una piccola pasticceria parigina in una cittadina vicino a Osaka e ai suoi dolci carichi di ricordi ed emozioni...