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What is Death? - A Scientist Looks at the Cycle of Life

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What Is Death? examines the phenomenon of death from organic, personal, and social points of view. It sheds light upon the life spans of creatures and the role of cell death in bodily health; contemplates the links among the personal confrontation with death, our brain, and consciousness; and probes the customs and rituals that surround death in various cultures.

Hardcover

First published March 19, 2002

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About the author

Tyler Volk

10 books5 followers
Tyler Volk is an Associate Professor in the Department of Biology at New York University. Volk is an active proponent of the Gaia hypothesis. A 1989 study, co-authored by Volk, published in the journal Nature asserts that without the cooling effects of living things, Earth would be 80 degrees Fahrenheit warmer.

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Displaying 1 - 4 of 4 reviews
4 reviews
September 4, 2024
In questo testo Tyler Volk si interroga sulla morte giungendo a interessanti osservazioni: non è la morte che segue alla vita, ma il contrario; dalla morte e quindi dall'idea di riciclo ogni cosa sulla terra si trasforma da individuo a parte di un sistema, come insegna il processo di decomposizione attraverso il quale il carbonio si trasforma in anidride carbonica e rilasciata nell'ambiente.
Questo da solo, però, non aiuta a comprendere l'importanza della morte. Così il testo, diviso in tre parti - cervello, cultura, biosfera, attraverso assunti iniziali di natura organica indaga il valore della morte sotto una prospettiva di etica eudaimonica.

L'uomo ha sempre avvertito nella morte un nemico, e quindi il corpo reagisce alla morte difendendosi. Con la morte, però, tutto ciò che è avvertibile attraverso il meccanismo dell'arousal, sparisce perchè dipendente dai processi intorno all'organo dell'Amigdala. Ogni esperienza, anche quella mistica, va intesa come una preziosa attività, cosciente o incosciente, del nostro cervello. Volk non esclude i fenomeni mistici, nè sfondi di riconciliazione tipici delle religioni, ma non attengono ad una dimensione sovrasensibile, il che non è necessariamente un male, come spesso viene inteso. Volk non fa pure l'errore di una certa filosofia scettica e arrogante di non considerare a priori tali argomenti o di dargli interpretazioni legati alla coscienza. Infatti esiste una parte precosciente, una parte chiamata "inconscio cognitivo" che è come ciò che esiste quando gli attori di un palcoscenico ritornano dietro le quinte e che il cervello mette in atto per automatizzare certi meccanismi. Questo inconscio è all'origine delle principali attività ancora ignote, e quindi incoscienti, del cervello e sicuramente apre le porta ad una sensazione di mistero che non si esaurisce nell'esperienza cosciente.

Il pensiero della morte è un pensiero di paura, una reazione ad una minaccia. Per trasformare questo pensiero occorre controbilanciarlo con una sensazione uguale e contraria alla paura: la gratitudine. Le religioni hanno sempre usato la gratitudine come strumento di controllo e coercizione, ma un monista, ossia colui che crede che alla morte corpo e mente finiscono la loro attività, indirizza la gratitudine alla vita intera. Così nella contrapposizione tra forze vitali che riducono lo stress e forze mortali che lo aumentano, attraverso il sentimento della gratitudine la paura viene riconvertita e contemplare la morte porta alla gioia, come si accorge chiunque attraversi un forte dolore e, superata la fase in cui lotta, si accorge della bellezza di una foglia colpita da un raggio di sole fuori dalla finestra della sua stanza.

La gestione del terrore della morte è la gestione dello scontro primordiale tra un cervello pensato per progettare a lungo termine, a addirittura all'infinito, e la fine della nostra vita. L'uomo storico ha risposto a questo terrore attraverso la "visione del mondo" e "l'autostima", ad essa collegate - si pensa infatti di volere essere i migliori all'interno di una visione del mondo (chi vorrebbe essere il migliore tra i fascisti se non un fascista? a chi interessa essere il migliore dei fascisti se fosse un comunista?). Più si avvicina la morte più la visione del mondo preme, diventando rigidità, fondamentalismo, generando aggressività. E allora che fare? occorre a partire dalla gratitudine nei confronti della vita comprendere che l'unica visione del mondo davvero utile è la cooperazione tra individui, la tolleranza.
Rimane da capire se può esistere in questa visione una idea di religione, e per Tyler Volk la risposta è che la scienza può esserlo, avendo al suo interno una visione del mondo - la ricerca - e aumentando l'autostima di chi la pratica - attraverso le citazioni e gli articoli. Così la scienza diventa una religione del sè esteso che si proietta negli altri mentre al contempo gli altri si proiettano in sè.

Nell'ultima parte l'autore analizza la morte negli individui delle altre specie. La morte infatti è sempre stata legata ad un meccanismo evolutivo: dopo la capacità sessuale e il parto la natura non è più interessata a mantenere in vita l'organismo e ciò dipende soprattutto dalla quantità di individui partoriti e dalla velocità del proprio metabolismo. Eppure ci sono animali che fanno eccezione, come le tartarughe. Come inserirli in questo sistema?

La morte è una scultrice di sviluppo, è già un programma nelle cellule. Quindi perchè vederla come un nemico e non come un processo di consapevolezza?

Il testo è uno dei migliori testi di ateismo trascendentale, un movimento che a partire da Natalie Angier riporta l'uomo alla sua dimensione originaria traendo gioia, forza e riflessione dalla sola esistenza e dalle potenzialità visibili e invisibili del nostro cervello.
Profile Image for Prithvi Shams.
111 reviews106 followers
May 2, 2012
Loved the scientific parts, the philosophical parts were not so inspiring. The author contends that accepting the reality of death can help alleviate the pain. I personally think it's not death per se that is painful, but the senescence that leads to death. I don't mind dying, but I do mind seeing my body go down in ruins right before the last migration of my life.
Profile Image for Emilypatriciafox.
10 reviews3 followers
August 17, 2008
This is a philosophical meandering on death from someone with a very similar viewpoint to mine. No definitive answers, but lots of good questions and examination of evidence.
Profile Image for Mehwish.
306 reviews102 followers
April 23, 2016
Interesting take on death from a philoso-scientific perspective.
Displaying 1 - 4 of 4 reviews

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