Qui si parla di sesso. Nello specifico, si parla del fatto che ne facciamo meno. Se sei lì a scuotere il capo pensando che sia falso, perché tu hai gioiosamente copulato non più di tre ore fa, ottimo, rallegratene, ma sappi che questo libro riguarda anche te. Perché il sesso – che facciamo o non facciamo – dice di noi più di quanto pensiamo: chi siamo, come stiamo, cosa desideriamo; qual è il nostro stile di vita e che rapporto abbiamo col corpo; quali valori, aspettative e priorità scandiscono il nostro tempo; quali ansie ci levano il sonno; che tipo di relazioni viviamo e con quali strategie restiamo fedeli a noi stessi. Per questo, Stella Pulpo indaga la recessione sessuale nella nostra epoca, passandone in rassegna cause, esiti e margini di recupero: dall’impatto della tecnologia sul desiderio all’arrivo dei figli; dalle minacce di imminenti catastrofi globali alle crisi personali; dalla precarietà delle relazioni fino ai limiti della monogamia romantica. Con la dovuta dose di leggerezza – il dramma è controindicato al sesso, si sa – l’autrice parte dalla sua esperienza personale e raccoglie testimonianze e dati di studi recenti, e ci conduce in una riflessione ironica e brillante sui nuovi consumi e costumi dell’eros. Il finale è aperto e dipende da ciascuno: possiamo recuperare l’umanità dell’incontro con l’altro? Riusciamo a ritrovare il valore di una sana, libera e oscena scopata?
Sempre bello ritrovare la voce arguta e sagace dell’autrice che seguo ormai da tempo immemore. Il libro però non mi ha fatto impazzire. Bel tema di fondo ma molto derivativo con forse troppe cose dentro (peraltro solo accennate perché sennò davvero diventava il doppio). Forse avrei preferito più focus su uno dei tanti aspetti di questo calo del desiderio collettivo per approfondire quello. Comunque lo consiglio, dà una buona infarinatura generale.
Bello ritrovare la voce di Stella Pulpo, sempre vera e incisiva. Tanti spunti di riflessione. Tanti (forse troppi) argomenti non sempre approfonditi come avrei voluto.
Ad ogni modo una buona lettura per ragionare e discutere su alcuni temi che riguardano individui e collettività del nostro tempo.
Lo spirito c'è, ma c'è anche un po' di confusione. A tratti non è chiaro dove l'autrice voglia stare, se rompere completamente con la tradizione o se preservarla. Alcuni capitoli sono in antitesi tra loro ed è il motivo delle 4 stelle perché altrimenti sarebbe stato un libro da top. Intendiamoci, non siamo di fronte a un trattato che sarà annoverato tra i tomi accademici ma, come detto sopra, lo spirito è quello giusto. Il sesso è parte integrante della nostra vita che lo vogliamo o no, la genialità dell'autrice sta nel partire da esso e via via raggiungere la superficie descrivendo il quadro generale del decadimento della nostra società. Ne consiglio la lettura soprattutto agli uomini, da una parte per meglio comprendere l'universo femminile, dall'altra per riscoprire un ruolo nella sessualità che forse è stato abbandonato dai più.
Onestamente non ho capito la trama e lo scopo del libro, ma riconosco benissimo l'impostazione da influencer dei social. Ogni paragrafo è a sé stante, come in un post, non dà spunti di riflessione ma elenca tutti i modi in cui ad oggi si può accedere al sesso. Lo trovo abbastanza inutile.
Seguo l’autrice da anni, dai tempi del blog, quando la sua voce era davvero unica, innovativa e senza filtri, specialmente nel panorama italiano. Anni dopo, conserva ancora tutta la sua onestà, che apprezzo tantissimo. Questo libro è un buono spunto di riflessione su tanti temi, nonostante non si capisce molto dove voglia andare a parare, cosa di cui l’autrice mi è sembrata ben consapevole. Non credo ci sia davvero l’intenzione di dare risposte, ma di porre le giuste domande. Qualcuno potrebbe non restarne soddisfatto visto che spesso il motivo per cui apriamo un libro è per avere risposte, ma personalmente ho apprezzato questo libro.