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Il romanzo di Mussolini #3

M. Los últimos días de Europa / M. The Last Days of Europe

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LOS ÚLTIMOS DÍAS DE EUROPA
EL PRINCIPIO DEL HITLER, LAS LEYES RACIALES, LA GUERRA.
LA GRAN NOVELA DE NUESTRO TIEMPO LLEGA A SUS AÑOS CRUCIALES
Más de medio millón de ejemplares vendidos de los dos primeros volúmenes, publicados en 40 países

«Scurati revisa la historia. Como Yourcenar, Gore Vidal, Sebald, Echenoz o Cercas». -Javier Aparicio Maydeu, El País

Con febril precisión, Antonio Scurati continúa su «novela total» reconstruyendo el delirio de un Mussolini ilusionado con poder influir en las decisiones del Führer, más solo que nunca y por fin consciente de la debilidad italiana cuando declara que ha llegado «la hora de las decisiones irrevocables».

Acabada la guerra civil española, el continente se hunde en un nuevo conflicto internacional apenas veinte años después del fin del anterior. Estos son los últimos días de la culminación del autoengaño de una Italia fascista doblegada ante la infamia de las leyes raciales y el pacto con la Alemania nazi.

ENGLISH DESCRIPTION

THE BEGINNING OF THE HITLER, THE RACIAL LAWS, THE WAR.

THE GREATEST NOVEL OF OUR TIME COMES TO ITS CRUCIAL YEARS.

Over half a million copies sold of the first two volumes, published in 40 countries.

“Scurati revisits history. Same as Yourcenar, Gore Vidal, Sebald, Echenoz, and Cercas.” —Javier Aparicio Maydeu, El País

With frenzied precision, Antonio Scurati continues to write his “total novel,” rebuilding the delirium of a Mussolini deluded into thinking he is able to influence the Führer’s decisions, lonelier than ever, and finally aware of Italy’s weakness when he declares “it is time to make irrevocable decisions.”
 
At the end of the Spanish Civil War, the continent plummets into a new international conflict, merely twenty years after the last one. These are the last days of Europe, the culmination of Fascist Italy’s self-deceit, now subdued by racial laws and a pact with Nazi Germany.

440 pages, Paperback

First published September 14, 2022

112 people are currently reading
2322 people want to read

About the author

Antonio Scurati

42 books421 followers
Docente e ricercatore all'Università Statale di Bergamo, coordina il Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Sempre presso l'Università Statale di Bergamo insegna Teorie e tecniche del linguaggio televisivo. Nel 2005 Scurati diviene Ricercatore in Cinema, Fotografia, Televisione. Nel 2008 si trasferisce alla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano, dove svolge l'attività di ricercatore e docente titolare nell'ambito del Laboratorio di Scrittura Creativa e del Laboratorio di Oralità e Retorica.

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Displaying 1 - 30 of 189 reviews
Profile Image for Nood-Lesse.
426 reviews324 followers
November 3, 2023
#M3

Lo sa un uomo quando la sua epoca di splendore è finita? Lo capisce? Lo sa, ma non lo capisce

Mi sono procurato l’audiolibro, l’ho ascoltato camminando perché temevo di perderne dei riferimenti correndo. C’è la storia che corre, sono due anni decisivi quelli che vanno dal 3 maggio 1938 (visita di Hitler a Roma) al 10 giugno 1940, giorno in cui il Duce del Fascismo si affaccia sul balcone di Piazza Venezia e annuncia l’ora delle decisioni irrevocabili.
La miglior recensione possibile al libro la scrive Scurati nella prefazione

Eppure questo romanzo è aderente in ogni suo dettaglio a fatti storici ampiamente documentati (al netto di pochi, lievi, consapevoli anacronismi e di molti probabili errori). Non vi è nulla di romanzato in esso e, forse, nemmeno di romanzesco, salvo il modo del racconto. Non è il romanzo qui a inseguire la storia, ma la storia a farsi romanzo. Né si può dire che la storia abbia cercato in queste pagine di rincorrere la cronaca: è, semmai, vero il contrario.

La storia in queste pagine si fa romanzo ma a Scurati va riconosciuto il merito di aver condotto l’operazione in un modo tale che se il libro venisse letto da chi degli avvenimenti non sa niente, lo scambierebbe per un’opera di finzione ben fatta e sarebbe curioso di conoscere una nazione di madri e di spose, un popolo di vigliacchi e deboli
I ritratti di Galeazzo Ciano, Margherita Sarfatti, Renzo Ravenna, Ranuccio Bianchi Bandinelli sono così precisi, così accattivanti da sembrare disegni animati.
E costui?
Pingue, molle, completamente calvo, orgogliosamente aristocratico nell’era delle masse popolari, elitario e suprematista nell’epoca della democrazia, eccentrico fino alla bizzarria, forte bevitore, discretamente maschilista, naturalmente razzista, pur essendo stato in gioventù un valoroso soldato dell’Impero e un celebre cantore delle sue gesta militari, si trova a governarlo nel momento in cui il suo esercito invitto non sembra più in grado di difenderlo.

Chi è costui?

si è dedicato fin da ragazzo, non meno di quanto si sia consacrato all’arte della guerra e a quella della politica: la parola.
Mentre ascoltavo un’intervista a Putin in tv, mi tornava in mente la celebre frase di Winnie
«Potevano scegliere tra il disonore e la guerra, hanno scelto il disonore ed avranno la guerra»

In Italia prima della guerra si assisterà alla vergogna delle leggi razziali. Nel libro ne viene seguita l’emanazione e l’impatto su alcuni ebrei fascisti della prima ora; la farsa della discriminazione, ossia un salva condotto per quegli ebrei che abbiano “titoli specifici” o “eccezionali benemerenze”.
Alcuni passaggi del libro sono addirittura divertenti, come quello in cui si racconta l’invasione dell’Albania che il Re considerava un rischio inutile per “quattro sassi”

I marinai italiani sbarcano nei pressi di Valona all’alba del 7 aprile millenovecentotrentanove. L’organizzazione è pessima. “Se gli albanesi,” annota Filippo Anfuso, “avessero posseduto un corpo di pompieri ben addestrato, ci avrebbero gettati nell’Adriatico.”

I cialtroni hanno il difetto di prendersi troppo sul serio, quando è vietato ridere, la catastrofe è dietro l’angolo. Questo libro serve per capire come si consumò, come il pericoloso santone del ventennio decise il suicidio di massa.
M3 si aggiudica la palma del miglior M fra quelli finora pubblicati. Scurati non ha ancora chiarito se saranno quattro o cinque quelli totali.
Profile Image for Come Musica.
2,058 reviews627 followers
December 17, 2023
Amo Scurati!
Anche questo volume non disattende le aspettative. Anche in “M. Gli ultimi giorni dell’Europa”, Antonio Scurati tiene alta la tensione narrativa così come aveva fatto nei precedenti due volumi.

Un’analisi lucida, dettagliata, di quegli anni neri, quelli che vanno dal 1938 al 1940.
L’Italia, soggiogata dalla politica fascista, per non essere da meno della Germania nazista, cede all’infamia delle leggi razziali e, nonostante l’impreparazione in termini di armi e di esercito, decide di entrare in guerra.

“L’Italia si confessa impreparata in mezzi, materiali, risorse finanziarie.
Nella terza e ultima parte Benito Mussolini ritrova la prosopopea del maestro che si rivolge all’allievo, dell’imitato che ammaestra l’imitatore. Il Duce pontifica da grande stratega. La guerra che le grandi democrazie preparano sarà “guerra di usura”. Bisogna quindi partire dall’ipotesi più dura, che è la possibile al cento per cento: l’Asse non riceverà più nulla dal resto del mondo. Sarà, dunque, assolutamente necessario impadronirsi di tutto il bacino danubiano e balcanico sin dalle prime ore di guerra per assicurarsi i rifornimenti bellici, industriali e militari di Grecia, Romania e Turchia mettendole fulmineamente fuori gioco; il probabile accordo anglo-franco-sovietico non deve preoccupare, basterà concentrare gli sforzi per incrinare la loro unità interna, favorire i movimenti antisemiti, aiutare quelli pacifisti, “eccitare alla rivolta” le loro popolazioni coloniali così da accelerare “la decomposizione dei costumi” delle marce democrazie.”

Antonio Scurati ripercorre “gli ultimi giorni di un’Europa squassata da atti di barbara prevaricazione e incapace di sottrarsi al maleficio dei totalitarismi: un libro e un audiolibro tragici e potenti, carichi di moniti per il nostro futuro.”

Molto interessanti le figure di Galeazzo Ciano, Edda Mussolini e Claretta Petacci: l’analisi storica e storiografica diventa finzione narrativa.
Profile Image for Alfonso D'agostino.
928 reviews73 followers
October 9, 2022
Il fatto che io rallenti drammaticamente una lettura è un segnale iper-riconoscibile: mi capita quando trovo una lettura irresistibile e mi dispiace profondamente terminarla. Ecco, ho rimandato per almeno quattro sere consecutive la conclusione di M. Gli ultimi giorni dell’Europa, aiutato dal fatto che si tratta di un “nuovo oggetto letterario” perfetto anche per una lettura saltellante e che – ahinoi – non potevo avere dubbi sulla tragica decisione da prendere per l’entrata in guerra dell’Italia nel 1940.

Antonio Scurati dedica il terzo volume di questa cavalcata storica e narrativa che sta segnando la nostra letteratura più recente al triennio 1938 – 1940: mesi decisivi, che seguono la sbornia del consenso dopo l’avventura imperiale (e ne approfittano, in un certo senso) e che mettono le basi per quanto di più orribile abbia visto la penisola.

Sul fronte politico, il respiro narrativo. si fa più internazionale ed europeo: mescolando sapientemente documentazione storica, cronaca e approfondimenti psicologici, Scurati racconta l’inversione del rapporto Mussolini – Hitler, quando quel rispetto che assomigliava alla soggezione viene superato e il dittatore tedesco comincia a muovere le sue psichiatriche pedine tralasciando di concordare con Roma. E’ il momento in cui il tentativo di mantenere un piede in entrambi gli schieramenti fallisce definitivamente, e l’Asse con Berlino diventa l’unico orizzonte diplomatico del’Italia mussoliniana: ne conseguono – e il libro vi dedica un focus particolare – la vergognosa applicazione delle leggi razziali, che vanno a colpire persino chi nel regime aveva creduto fin dalle prime ore.

I giorni della conferenza di Monaco diventano sempre più lontani e la sensazione di rischiare di rimanere alla porta senza approfittare della situazione si fa sempre più pressante. Sembra non crederci nessuno, ma l’Italia è ormai seduta su un vagone lanciato sulle montagne russe, e nessun appello, nessuna considerazione – neppure quella sulla evidente impreparazione militare – ne fermerà la parabola.

In queste settimane molto si è speso sullo “Scurati storico” rispetto allo “Scurati narratore”. Sarà che si tratta della classica polemica che non mi appassiona, ma mi pare che il dilemma sia poco interessante. Mi sembra infinitamente più significativo che la classifica dei libri più venduti sia dominata da un testo che dimostra quanto conoscere il passato sia decisivo per il presente. Impossibile non lasciarsi tragicamente affascinare dal parallelismo fra le azioni del Reich nell’Europa centrale (propaganda, annessione, accuse di attacchi contro la popolazione tedesca oltre-confine, azione militare) e quanto ha segnato gli ultimi dieci anni poche centinaia di chilometri più a nord.
Profile Image for Boudewijn.
846 reviews205 followers
June 28, 2024
M. The last days of Europe

I found this third book in the series about Mussolini, "M," the most intriguing. Scurati covers the period from 1938 to 1940, from Hitler's first state visit to the fateful Italian declaration of war on France and England. Unlike the first two books, where the narrative was mainly focussed on the internal Italian scene, this book focusses on the diplomatic level between the various European nations.

Scurati employs his tried-and-true method of reconstructing events through various diary entries and newspaper articles, often with a touch of added drama. This approach brings not only Mussolini to life, but also secondary characters such as Renzo Ravenna, a Jewish mayor from Ferrara veteran, and committed fascist, in the end is forced to flee, and Mussolini's son-in-law Ciano, who left behind extensive diary entries. Through this blend, Scurati invents a new literary genre, somewhere between literature and history.

But what made this book particularly interesting for me was seeing Hitler from Mussolini's perspective. The relationship between Mussolini and Hitler evolves dramatically, where Mussolink slowly shifts from disdain to admiration, and eventually even to a sense of inferiority. This nuanced portrayal provides a fascinating insight into the dynamics between the two dictators, capturing the complexity of their alliance and the psychological underpinnings of their interactions.

Mussolini was lured into the war through a combination of personal ambition, political pressure, and Hitler's manipulative diplomacy. Hitler's strategic charm and promises of shared glory appealed to Mussolini's desire for Italy to be recognized as a great power. As Hitler's victories mounted, Mussolini feared missing out on the spoils of war and being sidelined in the new European order. This led him to make the fateful decision to align Italy with Nazi Germany, despite Italy's unpreparedness and the growing evidence of the catastrophic consequences.

It is uncomfortable to read how Mussolini feared Italy would miss out on the spoils of war and being sidelined in the new European order and how this led to the fateful decision to align Italy with Nazi Germany.

I couldn't find an English version of this book, which is unfortunate. It really deserves a wider audience due to its compelling and insightful portrayal of a critical period in history.

Read in Dutch
Profile Image for Axie.
98 reviews8 followers
October 26, 2022
A differenza del precedente il romanzo di Scurati, ha regalato una capillare analisi dei fatti avvenuti dal 1938 al 1940 in modo non noioso ma avvincente.
Profile Image for Rosaria Luisa D'Angelo.
170 reviews52 followers
September 4, 2023
Tra queste pagine sorge spontaneo chiedersi come nasce una guerra e viene ancora più spontaneo pensare al presente, al nostro vivere attuale. Perché alla fine la guerra è la guerra, che sia di ieri o di oggi, si erge su uno scacchiere governato da altri con pedine che vengono mosse e quasi mai veri vincitori ma solo tante vittime e morte dilagante. Ecco allora che torniamo nel 1938, Mussolini ha quasi 55 anni, l’impero fascista si estende dal Brennero all’Albissinia ed è stata da lui proclamata l’uscita dalla Società delle Nazioni. In treno, alla nuovissima stazione Ostienze, sta per sopraggiungere il convoglio di aquile e croci uncinate su cui viaggia Aldof Hitler insieme alla sua delegazione di gerarchi per quella visita che toccherà le tre principali città italiane: Firenze, Roma e Napoli. Solo poche settimane sono trascorse dall’Anschluss dell’Austria e della prima “informazione diplomatica” in cui si parla di “questione ebraica” in Italia, ma ancora esiste la convinzione dell’attendere, dell’aspettare, dell’aspettare che la brama di potere e potenza si arresti da sola. Lo stesso Renzo Ravenna, avvocato decorato nella Grande guerra e fascista zelante, ne è convinto, anche se non riesce a comprendere quella linea presa con l’approvazione delle “leggi razziali”. Una convinzione che al tempo ha portato gli Stati Europei ad attendere, a sottovalutare e infine a essere schiacciati da una verità troppo a lungo negata. Maggiore è ancora lo sgomento quando legge che Nello Quilici, amico giornalista a capo del giornale, appoggia il decreto di espulsione dalle scuole di qualsivoglia alunno di origine ebraica. Margherita Sarfatti, che in passato aveva iniziato Mussolini alla diplomazia, paga con l’esilio le proprie origini ebraiche essendo oltretutto sostituita da Clara Petacci, giovane fascistissima. Non c’è limite alla provvidenza, tutto sembra andare per “la giusta strada”, tutto sembra percorrere un destino di vittorie e successi per quell’impero inarrestabile e fiero di sé. Galeazzo Ciano, genero del Duce e ministro degli Esteri, si dedica all’invasione dell’Albania ignorando le informative sempre più inquietanti e allarmanti provenienti da Berlino. Ma può davvero Mussolini influenzare le decisioni del Fuhrer? L’Italia è impreparata alla guerra, egli sembra angosciato, eppure, il delirio si porta avanti e quel 10 giugno 1940 eccolo affacciarsi a Palazzo Venezia per annunciare al mondo quelle decisioni irrevocabili di cui la Storia ci ha portato memoria.
Metafora apocalittica dal già titolo, ecco che viene ricomposta l’immagine di un puzzle dalle dimensioni corpose e valorose, immagini che riportano l’Italia a riflettere su quella guerra che ha rappresentato un gigantesco equivoco, nonché la più grande macchia. Ma nulla tra queste pagine è lasciato al caso. Né la stesura, né l’evoluzione dei contenuti, né l’evolversi di una vicenda che accompagna in un susseguirsi ben cadenzato e ancor meno il logo e la copertina rappresentati dalla M di Mussolini stilizzata dagli esperti degli anni Trenta, al colore nero della lettera su sfondo bianco in cerchio con campo rosso attorno. Scelta visiva d’impatto ma anche significativa perché ci fa comprendere sin dal primo sguardo chi è il protagonista del libro, quali vicende regnano, e il come il Fascismo divenne succube del Nazismo.
Non mancano alcuni piccoli refusi, non mancano alcune imprecisioni storiche che possono starci stante il lavoro di costruzione ma che si potrebbero correggere nelle prossime ristampe (a titolo di esempio a pagina 60 si parla di Alessandro Preziosi quale capo indiscusso dell’antisemitismo fascista quando in realtà fu Giovanni Preziosi a esserlo, o ancora a pagina 85 si parla di Romano Ravenna, ultimo figlio del podestà Renzo Ravenna, quale “battezzato” ma occorre ricordare che non esiste il sacramento del battesimo inteso in senso cattolico nell’ebraismo).
Interessante anche la scelta narrativa impostata in questi tre volumi nel focalizzare sulla figura del primo leader, interessante quanto capace di suscitare riflessioni per la grande complessità della personalità stessa con tutti i suoi “cambiamenti di bandiera”, scelte, azioni e decisioni. Vasta la trattazione del periodo storico nonché delle tematiche, ampio lo spazio che viene rilasciato alla persecuzione ebraica anche per mezzo della voce di due ebrei fascisti.
Una lettura intrigante, travolgente, che si legge in modo rapido, composta da brevi e rapidi capitoli, avvalorato da documenti storici ufficiali, dal ritmo incalzante e anche i tratti di una fiction. Una prova ancora più corposa delle precedenti, uno scritto che entra ancor più nel vivo della fase fascista.
Da leggere.
Profile Image for AlbertoD.
150 reviews
April 27, 2025
In questo terzo capitolo della pentalogia dedicata al fascismo, Scurati passa in rassegna il triennio 1938 – 1940, quello delle leggi razziali e dell'entrata in guerra.
Il personaggio dominante rimane Mussolini ma, a differenza dei precedenti due volumi, maggiore spazio è dato anche ad altri personaggi. Tra questi interessanti sono i ritratti di Renzo Ravenna, ex podestà ebreo di Ferrara, e Galeazzo Ciano, ministro degli esteri nonché genero del dittatore.
Il primo, nonostante sia fascista della prima ora, testimonia sulla propria pelle la vergogna delle leggi razziali, e ne sperimenta l'umiliazione. Il secondo è l'incarnazione di un regime fondato su cialtroneria, retorica, assenza di programmazione, e, a livello internazionale, indecisione politica e gregarismo opportunista. E, soprattutto, su un tragico autoinganno e progressiva perdita di contatto con la realtà, culminati poi con la dichiarazione di guerra.
Come nei due capitoli precedenti, alta è la tensione narrativa e vincente la formula di brevi capitoli "romanzati" seguiti ciascuno da estratti di documenti dell'epoca a supportarne veridicità e accuratezza.
Profile Image for Dottor Dama.
14 reviews
May 26, 2025
se non fosse tutto vero quello che viene qui raccontato parleremmo di un autore dalla fantasia parecchio perversa.

invece è la nostra storia e questo libro fa molto male, seppur scritto straordinariamente bene.
Profile Image for Alessandro.
134 reviews1 follower
September 24, 2022
Avrei preferito più attenzione alla metamorfosi caratteriale e all'inizio del declino di Mussolini, oltre che più di enfasi sull'avanzata tedesca in Francia (che lo stesso autore definisce epica e leggendaria salvo poi liquidarla in 3 pagine. Ad esempio, non sono un grande amante di Ken Follett, ma per raccontare l'offensiva nazista mi sarei aspettato qualcosa simile alla descrizione fatta della battaglia della Somme nel primo tomo della Trilogia del Secolo).
Ha il grande merito di risultare comunque estremamente appassionante (a differenza del secondo volume) e di esser il classico libro da "ancora una pagina e poi smetto".

Nel merito: Sapevo che Galeazzo Ciano era una mezza tacca, ma il romanzo (e gli estratti di documenti riportati) ne evidenzia ancor di più l'inettitudine e la coglionaggine. Unico che ne esce "bene" è Italo Balbo (non a caso verrà "per sbaglio" ucciso).

3.5 arrotondato a 4
Profile Image for Saverio Mariani.
182 reviews22 followers
September 29, 2022
L'operazione immaginata da Scurati già col primo "M" è intelligente e ben fatta. La cura dei dettagli e dei momenti del primo libro già col secondo se ne era un po' andata. Qua - per motivi di spazio e tempo (non dimentichiamoci che Scurati ha pubblicato i tre "M" nel giro di quattro anni) - alcuni passaggi sono più lineari, meno romanzati; ci si affida spesso, anche nel testo e non solo nelle appendici, alle pagine di diari o alle ricostruzioni dei documenti.

Detto ciò, si tratta di un lavoro enorme e ben consolidato, perfetto per far riemergere ciò che è stato il fascismo e, nel caso di questo terzo volume, la bramosia di un uomo piccolo che ha voluto portare la sua patria in guerra.

Un libro utile a mostrare che la Storia si fa coi momenti della storia, che gli umani sono guidati perlopiù dai sentimenti, anche laddove invocano a loro vantaggio un destino scritto e implacabile. Ma soprattutto serve a ricordarci cosa è stata l'Italia e cosa è stato il fascismo.
Profile Image for Filippo Pasqui.
Author 3 books101 followers
January 28, 2025
Benny talmente tanto maschio tossico che dopo essersi circondato di subordinati cacasotto per poterli comandare a piacimento, dopo aver fatto il cagnolino con un artista mancato tedesco schizofrenico che gli dice più volte che è una mezzasega, decide di fare la scelta più stupida (mandare un popolo in guerra senza armi né ragioni valide) perché ha una crisi di mezza età e non sa più chi è e che cosa vuole dalla vita. Tipico italiano che basa la propria vita sull’orgoglio, come un guaglione camorrista che vuole fare macello appena la provvidenza gli reca un danno d’onore. Molto interessante vedere come eravamo, siamo e saremo sempre un popolo di cialtroni
Profile Image for Romulus.
966 reviews57 followers
April 4, 2024
Pięć gwiazdek, ale jestem rozczarowany objętością - książka jest o połowę krótsza od poprzednich części. Choć rozumiem zamysł: kończy się wraz z przystąpieniem Italii do wojny w 1940 r. Wnoszę zatem, że będzie część czwarta, ostatnia.

Nie znam historii włoskiego faszyzmu, zaś Scurati w tej książce szydzi z Mussoliniego. Zresztą, trudno tego nie robić. Dał się rozgrywać Hitlerowi jak dziecko. To wprost komiczne, kiedy on i jego głupi zięć, minister spraw zagranicznych, hrabia Ciano, prężyli się, snuli plany, do tego z typową dla duce bufonadą. Następnie Hitler na spotkaniach monologował przez dwie godziny a Mussolini przez dwadzieścia minut i na koniec robił to, czego chciał führer. Którego zresztą król i włoscy faszysci uważali za przypadek psychiatryczny. A wśród włoskich faszystów był duży opór przeciwko ustawom antysemickim. Tym bardziej zastanawiająca jest bufonada i krótkowzroczność Duce, który tak parł w objęcia Niemiec. Choć od początku Niemcy nie traktowali tych głupot o honorze poważnie. Zresztą, w Polsce też sanacyjne niedojdy sporo mówiły o honorze ukrywając za tym swoją miernotę. Scurati także nie patrzy na polskie elity przychylnie, bardziej podziwia naród za opór wobec faszystów i bolszewików.

Wciągnęła mnie ta książka- nie spodziewałem się niczego innego, po lekturze dwóch poprzednich części. Jednak te cztery dni zostawiły mnie z niedosytem.
Profile Image for Jop.
50 reviews3 followers
May 9, 2025
Absoluut gaaf geschreven: Bijzondere stijl, roman maar sterk onderbouwd door passages uit dagboeken, rapporten, speeches, brieven en meer. Zo dicht bij de geschiedenis kom je (ik) zelden.
Profile Image for Álvaro.
328 reviews133 followers
January 25, 2025
Scurati recupera el pulso. Sin llegar a ser soberbio como el primero, supera con mucho al segundo.

Las últimas 100 páginas se leen de manera enfebrecida, los acontecimientos y el ritmo estan ahí.

Éste es esencialmente un libro de guerra, de cómo se entra en una guerra, y además, por los motivos equivocados.

Dudé mucho con el segundo, que me costó horrores terminar, pero con éste volumen me he vuelto a reenganchar y ya voy a por el cuarto.
38 reviews
March 25, 2025
"Gli italiani, i figli della lupa e di Benito Mussolini, messi di fronte alla scelta tra la guerra e il disonore, si buttano avidamente sul secondo, pronti, prontissimi a trarre vantaggio dalle commesse commerciali che la comoda posizione di "non belligerante" fa piovere da tutte le parti, da entrambi i fronti, da amici e nemici."
Il terzo capitolo di questa fantastica saga mette a nudo il pensiero del Duce nel momento della presa di coscienza dei propri limiti come essere umano, come capo di governo, come Nazione e come popolo italiano.
La scrittura perfetta, incalzante e che poco lascia al caso, continua a farmi vivere anni che ho la fortuna di non aver vissuto, come nessun libro, serie o film prima d'ora. Anni in cui il popolo Italiano, messo di fronte alla paura atavica di una guerra, si sveglia dal intorpidimento fascista, rendendosi conto della propria condizione militare e politica a confronto con le grandi potenze mondiali. Anni in cui le stesse potenze mondiali tentano di trovare, forse codardamente (come dice Churchill), una pace con disonore che li condurrà comunque alla guerra.
Nello stesso periodo il Duce prova le stesse sensazioni del popolo italiano: svegliatosi dal sonno fascista, prende atto del proprio fallimento su tutta la scala, dalla mentalità italiana che non è riuscito a cambiare, passando per la scarsa - quasi nulla - preparazione del proprio esercito, fino alle "conquiste" irrisorie del proprio "impero italiano". Nonostante tutto ciò decide comunque di scendere in guerra a fianco di un alleato che si fa beffe di lui e del popolo italiano, convinto di poter raccattare qualcosa una volta sedutosi al tavolo dei vincitori dopo la guerra. Manda al fronte migliaia di italiani a morire per pura vanità, per il maledetto egocentrismo ed orgoglio di un dittatore che si sente mancare il terreno da sotto i piedi.
Fanno contorno la personalità discutibilissima e turbata di Hitler, l'inutilità di un Ministro degli esteri/genero incapace di imporsi in qualsiasi situazione e una figlia, Edda, di un'ignoranza sopraffine che fa del parlare a vanvera il proprio mantra.
Profile Image for Sjoerd Boog.
48 reviews
June 10, 2025
Heerlijke vertelmanier om zo'n groots en beladen onderwerp te belichten. Korte hoofdstukkies lekker, verhalend opgeschreven zonder ver weg te dwalen van de realiteit. Aan het eind van elk hoofdstukkie korte aantekeningen van de bron waar het hoofdstuk over gaat: dagboeknotities, memo's etc. Dat gaf goede dimensie, snappie?
Vroeger wilde iedereen zo graag volwassen worden, maar als je dan leest hoe Benito tegen beter weten in een heel land meeslingerde in een oorlog, schrik je van wat mensen allemaal doen om hun hoofd boven water te houden.

"Van de vele hartstochten blijft er maar één grote over: angst."

"Dan komt het moment. Op de een of andere manier komt dat altijd."
Profile Image for Stefano Vallieri.
9 reviews2 followers
November 20, 2022
Romanzo ben scritto con un buon ritmo e sicuramente molto interessante, sempre ottimamente documentato, sono un po' dispiaciuto dal fatto che si è deciso nella serie di saltare a piè pari quelli che citando de felice furono "gli anni del consenso" per partire sicuramente dagli anni più chiari del declino della politica mussoliniana. Un ottimo libro che come sempre in maniera onesta e chiara tratta parte della nostra storia.
241 reviews1 follower
September 3, 2025
excepcional como los anteriores de la saga M, voy a por el último "la hora del destino".
Profile Image for Andrea Samorini.
882 reviews34 followers
March 12, 2023
Per me appassionante e molto interessante.
Il romanzo comincia nel ‘38 e si conclude il 10 giugno 1940, con l’annuncio da Palazzo Venezia dell’ora delle decisioni irrevocabili.
Aspetto con desiderio il quarto volume conclusivo!
Profile Image for Chiara LibriamociBlog.
391 reviews305 followers
November 1, 2022
Dopo la staticità e la fermezza del secondo volume, Scurati torna alla puntualità, al vigore e alla grandezza del Figlio del secolo.
Sono anni di storia molto delicati quelli narrati in questo terzo volume che, attraverso documenti, lettere, giornali e tanto altro riescono a dare un quadro d’insieme autentico, mai banale ma soprattutto carico di significati che aiutino a comprendere, mai come in questo caso, le motivazioni che portarono alla fatidica goccia che fece traboccare il vaso dell’Europa intera verso il periodo più scuro della Storia.
Profile Image for Bert Decavel.
118 reviews6 followers
June 29, 2023
Verbijsterend verslag van het Italiaanse engagement voor de Asmogendheden en de onbegrijpelijke verglijding richting tweede WO. Na het eerste deel ( opmars en consolidatie van de macht in de jaren 20 en 30) focust Antonio Scurati zich nu op de jaren 1938,39 en 40 en legt hij aan de hand van gebeurtenissen, documenten en getuigenverklaringen uit hoe Benito Mussolini in de volle wetenschap dat Italië op geen enkel niveau klaar was voor de oorlog , de kluit belazerde en zijn land een ongelooflijk schofterige ondienst bewees. A ne pas manquer voor iedereen die vandaag parallellen zoekt met het grootsprakerige discours van theatrale nitwits . Mussolini staat in het midden van bundels zoeklichten die van overal op hem worden losgelaten en die zijn problematische persoonlijkheid angstwekkend realistisch en scherp afgelijnd in beeld brengen: zijn naar hysterie neigende natuur , zijn onverzadigbare machtshonger, zijn bedrog en manipulaties en last but not least zijn laffe onderdanigheid tav de Duitsers die telkens een wraakzucht in hem wakker maakte die hij op zijn omgeving botvierde. Tekenend voor zijn persoonlijkheid was misschien wel hoe hij zich Italië’s deelname aan de oorlog voorstelde: zo lang mogelijk wachtend, om dan wanneer de vijand al op de knieën is gedwongen de laatste dolkstoot toe te dienen. Allesbehalve heldhaftig meesurfend op het succes van de ander. Naast Mussolini komen uiteraard ook zijn druk bezette applausbanken in beeld met daarop toch enkelen die zich meer en meer vragen beginnen stellen maar het aan durf en/of macht ontbreekt om iets te kunnen ondernemen: Italo Balbo en de dubbelhartige minister van buitenlandse zaken en schoonzoon van Mussolini, Galeazzo Ciano. Scurati eindigt met de officiële bekendmaking van het Italiaanse engagement in de tweede WO op 10 juni 1940 van op een balkon van het Palazzo Venezia. Wat Mussolini zal zeggen ligt al lang vast ; niet daar ligt zijn twijfel maar des te meer bij de prangende vraag in welk uniform je dat best doet; een volk aankondigen dat het voor de noodlottigste uitdaging van de eeuw staat.. Wat een zelfingenomen man, een schertsfiguur in een zich dramatisch ontwikkelende opera buffa.Lees en leer!






Verzonden vanuit Proximus Mail
Profile Image for Guillermo.
299 reviews169 followers
May 13, 2023
«En definitiva, a pesar de algunas dificultades, la etiqueta se respeta escrupulosamente. La observancia de las buenas maneras no impide, sin embargo, que la atmósfera sea gélida durante la cena real, y no porque Su Majestad desapruebe los programas eugenésicos, los asesinatos de rivales políticos o el exterminio de los judíos, sino porque él y su corte notan en el séquito de Hitler la rudeza de la escoria plebeya, advenediza y maleducada. A su vez, los nacionalsocialistas corresponden a esta condescendencia con el desprecio, considerando que el Quirinal se asemeja a una melancólica tienda de antigüedades y viendo en la ociosa, arrogante y putrescente camarilla principesca sentada junto a ellos la representación del viejo mundo podrido. Un mundo que –callan, pero no ocultan– su revolución ha venido a purificar con fuego».
Profile Image for Ruben Bos.
Author 1 book7 followers
July 9, 2023
Wat een boek over de laatste dagen voor de oorlog in het Italië van Mussolini. Geschreven als een roman, maar enkel gebaseerd op feiten waarin ook veel ruimte is voor dagboeken en brieven van de hoofdrolspelers. Onthutsend ook.
Profile Image for Lars Pereboom.
9 reviews
January 28, 2025
M. De laatste dagen van Europa is het derde boek van de trilogie over Mussolini van Antonio Scurati. Het boek is op zichzelf te lezen dus vereist geen van de voorgaande boeken. Dat komt omdat M. De laatste dagen van Europa een ambitieuze combinatie is van geschiedenis en roman. Scurati romantiseert de aanloop van het fascistische Italië naar de Tweede Wereldoorlog (lees: "romantiseren" is niet de geschiedenis mooier maken dan het is, maar levendig maken door de hoofdpersonen van het fascisme als personages in een 'standaard' boek met elkaar om te laten gaan). Het romantiseren van de geschiedenis is de ambitie van Scurati en is zowel de kracht als de zwakte van dit boek. De geschiedenis wordt levend. En als je wil dat mensen leren van de geschiedenis, is dat een sterk punt. Helaas schuurt het soms daar ook een beetje in het schrijven. Scurati moet balanceren tussen een interessant verhaal met mooie proza en historische educatie. Soms zie je Scurati proberen om de historische context zo goed mogelijk te verpakken in een eloquent verhaal, maar het haalt het ritme een klein beetje uit het boek. Dat gezegd hebbende, Scurati slaagt vaker wel dan niet om de geschiedenis levend te maken.
M. De laatste dagen van Europa laat het cynisme van de geschiedenis zien. Je leest hoe het fascistische regime van Italië zichzelf voor de gek houdt en zich volledig laat meeslepen door Nazi-Duitsland. De zelfdestructie van de fascistische ideologie wordt pijnlijk blootgelegd. Mussolini en de zijnen proberen tevergeefs politiek te bedrijven met Hitler, blijven ondanks dat ze weten dat het onmogelijk is hiermee doorgaan. En blijven toch geloven dat ze het wel kunnen. Mussolini weet dat de Italiaanse krijgsmacht niet klaar is voor oorlog, en toch geeft hij het bevel om deel te nemen aan de gevechten. De fascistische burgemeester Ravenna wordt verstoten door zijn fascistische partijgenoten omdat hij een Jood is. Toch wil niets liever dan strijden voor zijn vaderland dat hem niet moet. Het Italië in de laatste dagen van Europa is arrogant en naïef. Het cynisme spat er vanaf. Met een morbide interesse blijf je doorlezen in deze treurige geschiedenis.
Profile Image for Massimo Pigliucci.
Author 91 books1,175 followers
March 20, 2024
L'ultimo nella trilogia di Antonio Scurati sul ventennio fascista. Finisce, abbastanza naturalmente, con Mussolini che annuncia a Piazza Venezia l'entrata in guerra dell'Italia: 10 giugno 1940. All'inizio della storia (in questo volume) Mussolini si sente, stupidamente, superiore a Hitler, crede di essere il vero maestro del fascismo e considera Hitler un allievo. Nel corso degli sviluppi successivi si vede bene che la realtà e` diversa: Hitler e` un pazzo, e Mussolini un cretino. Non e` il solo, pero`: Galeazzo Ciano, marito della figlia di Mussolini, Edda, e pezzo grosso del partito fascista e del governo italiano, e` un arrivista ingenuo, che nel giugno del '38 ancora pensa che non ci sia molto da preoccuparsi sul fronte internazionale, tanto che lui preferisce andarsene a Capri con gli amici a giocare con l'idrovolante. Questo terzo volume copre anche uno degli episodi più orribili del regime fascista: il passaggio delle leggi razziali contro gli ebrei nel 1938, per far piacere a Hitler. A fine agosto '39 Mussolini crede ancora di poter infinocchiare Hitler e di evitare la guerra. Nel frattempo, da codardo qual era, molla Margherita Marfatti, che si era prodigata per lui per decenni (ma stava invecchiando, e per di più era ebrea!), e si prende la giovane Clara Petacci come amante. Moriranno assieme pochi anni dopo, fucilati dai partigiani. Purtroppo la serie di Scurati si ferma molto prima di quel soddisfacente momento nella storia italiana.
Profile Image for Danny Jacobs.
253 reviews22 followers
June 18, 2025
Net deel 3 uit van de inmiddels 4-delige reeks Mussolini-romans: het bondgenootschap met nazi-Duitsland. ‘De laatste dagen van Europa’ van Antonio Scurati is een indrukwekkend en meeslepend boek dat je niet loslaat. Scurati kijkt naar Europa met de blik van iemand die houdt van het continent, maar zich zorgen maakt over waar het naartoe gaat. Hij schrijft over oorlog, fascisme, democratie en vrijheid, en doet dat met veel gevoel én kennis van zaken.

Wat het boek zo bijzonder maakt, is dat het geschiedenis verbindt met vandaag. Scurati toont hoe de fouten van het verleden opnieuw opduiken in onze tijd. Hij schrijft niet als een droge historicus, maar als iemand die midden in het leven staat en zich afvraagt: wat gebeurt er met ons Europa?

Zijn stijl is krachtig, persoonlijk en soms ronduit verontrustend. Hij durft scherpe vragen te stellen over leiderschap, populisme en het zwijgen van gewone mensen. Tegelijk voel je dat hij hoopt op een beter Europa, waarin we lessen trekken uit wat fout liep.

Dit boek laat je nadenken over waar we vandaan komen en waar we naartoe gaan. Het is geen vrolijk verhaal, maar wel een belangrijk en eerlijk boek. Een aanrader voor wie de tijdgeest beter wil begrijpen.
Profile Image for Stefano.
319 reviews10 followers
October 27, 2022
Come i precedenti due volumi della trilogia, mi ha soddisfatto e l'ho trovato molto interessante.
L'idea di costruire la narrazione attorno a stralci di documenti originali mi è piaciuta fin dall'inizio, e questo caso non fa eccezione. Il periodo storico è sicuramente interessante, il che non guasta.
Do una stellina in meno rispetto ai precedenti solo perché l'ho trovato leggermente sotto tono rispetto al secondo, e sopratutto al primo dei tre romanzi, come se la trilogia andasse finita senza averne poi così tanta voglia.
Inoltre ho mal digerito l'idea di troncare la narrazione proprio all'ingresso in guerra dell'Italia, tralasciando quindi tutto il periodo di guerra e sopratutto la fine di Mussolini. Posso capirne il motivo, in quanto il fascismo ha segnato la sua fine proprio con quella sciagurata decisione di appoggio bellico alla Germania nazista. Eppure sono convinto che il declino del regime e del suo dittatore, trattato in modo anche intimo e corredato da documentazione come il resto della narrazione, sarebbe stato di estremo interesse e importante tanto quanto la loro ascesa di vent'anni prima.
Profile Image for Kathy.
134 reviews14 followers
November 4, 2023
Een ongelooflijk compleet boek over de paringsdans tussen Mussolini en Hitler in de aanloop naar de Tweede Wereldoorlog.
Het kostte mij moeite om het boek uit te lezen omdat ik meer van fictie dan van non-fictie houd. Soms raakte ik wat bedolven onder de feiten. 'M. De laatste dagen van Europa' is een mengvorm tussen fictie en non-fictie die volgens mij toch eerder naar non-fictie neigt.
Scurati heeft duidelijk ontzettend veel research gedaan en bied je aan de hand van dagboekfragmenten en andere notities een inkijk in het hoofd van een hele reeks politici die in de periode 1938-1940 aan de macht waren of ergens een officiële functie vervulden.
Het bied je meer inzicht in het hoe en waarom van de oorlog. Af en toe word je getrakteerd op een 'petite histoire' bijvoorbeeld over het feit dat Mussolini ontevreden was over zijn lichaam en daar erg puberaal mee omging.
Zeker de moeite, maar je moet even doorbijten.
Displaying 1 - 30 of 189 reviews

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