Non mi faceva fesso, Pat Lannon. Lo conoscevo bene quel tipo, e sapevo come uccideva polli e gattini. Lo sapevo. Forse stava facendosi prete, ma certo non avrebbe potuto essere uno dei più ispirati. Li avevo visti, i gattini morti. Non puoi fare quelle cose e poi fare il santo.Dissi vigorosamente a me stesso che a trentatré anni Nietzsche mi avrebbe ancora influenzato. "Ma" pensai "metti che Nietzsche si presenti su questa pista e Ehi tu, ragazzo. Va' fuori e fatti saltare le cervella". Quanto male l'avrei presa? La ragazza in raso nero mi scivolò accanto e mi scordai di lui e dalla mia mente zampillò un soliloquio sull'amore che le portavo.Mi scompiscio, Dibber Lannon è un racconto inedito del 1939. Una persona mostruosamente intelligente, anch'esso inedito, risale al 1941. Che insulti, giovanotto, un improbabile papa in erba o si angusti, uomo fatto, diviso fra Nietzsche e le piste da ballo, il protagonista di questi racconti è un 'ragazzo troppo in gamba', ovvero un inarrestabile, candido, gioioso John Fante. La traduzione è di Francesco Durante. Nota editoriale di Stephen Cooper, biografo di Fante.
Fante's early years were spent in relative poverty. The son of an Italian born father, Nicola Fante, and an Italian-American mother, Mary Capolungo, Fante was educated in various Catholic schools in Boulder and Denver, Colorado, and briefly attended the University of Colorado.
In 1929, he dropped out of college and moved to Southern California to concentrate on his writing. He lived and worked in Wilmington, Long Beach, and in the Bunker Hill district of downtown Los Angeles, California.
He is known to be one of the first writers to portray the tough times faced by many writers in L.A. His work and style has influenced such similar authors as "Poet Laureate of Skid Row" Charles Bukowski and influential beat generation writer Jack Kerouac. He was proclaimed by Time Out magazine as one of America's "criminally neglected writers."