Argomento di questo libro è il sistema dei numeri, una delle strutture fondamentali della matematica. Passando in rassegna i numeri naturali, interi, razionali, irrazionali, trascendenti, il libro esamina soprattutto il modo di classificare i numeri in diverse per esempio presenta criteri per decidere se un dato numero è razionale (cioè rappresentabile in forma di frazione) o irrazionale, se è algebrico o trascendente. Negli ultimi capitoli il lettore troverà anche alcuni dei più recenti sviluppi della matematica. Il libro può essere letto utilmente da studenti delle scuole secondarie superiori o universitari, ma anche da tutti quelli che desiderano ampliare la loro conoscenza sugli aspetti fondamentali della matematica pura. La maggior parte dei lettori troverà perfettamente accessibili i primi capitoli, mentre i lettori più esigenti saranno interessati piuttosto dagli argomenti meno elementari trattati negli ultimi capitoli.
Especially surprising for a Math text copyrighted in 1961. This book gives a good, fairly thorough look at the properties of rational and (particularly) irrational numbers in a fairly concise manner, with a minimum of heavy-handed reliance on complex equations and a maximum of actual verbal explanation. (It also explains where the terms "rational" and "irrational" come from, something that few math teachers bother to explain -- "rational" simply means "can be expressed as a ratio".)
I am using this book as a reference for self-study. My focus is on learning to write mathematical proofs. I started by browsing the table of contents, then proceeded to Chapter 7, The Existence of Transcendental Numbers. I am reading this chapter with a pencil with a big eraser and removable adhesive page marker tabs in hand.
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Interessante la parte sulle approssimazioni degli irrazionali
Leggendo questo libretto si vede facilmente il passare del tempo: sia nella traduzione di Maria Spoglianti che risente dei quasi sessant'anni - chi scriverebbe ancora "dicesi" per cominciare una definizione? - sia per la gestione dei vari insiemi di numeri, che stranamente lascia da parte le costruzioni di Dedekind e accenna ai risultati di Cantor solo in modo per così dire quantitativo. Dal punto di vista prettamente matematico, direi che la parte migliore è quella dove viene dimostrata l'esistenza di numeri trascendenti con i teoremi sulle approssimazioni sfruttati da Liouville, anche se a questo punto mi sarei aspettato qualcosa sulle frazioni continue. C'è però qualcosa che rende comunque la lettura piacevole, e sono le considerazioni di Niven, che scrive esplicitamente che il suo approccio nel testo tende a lasciare dimostrazioni non perfettamente rifinite. Questo non perché lui ritenga che le dimostrazioni non siano importanti - è un matematico, in fin dei conti! - quanto perché credeva che c'è un tempo per la precisione e un tempo per la formazione delle idee matematiche, e il suo libro fa parte di quest'ultimo tempo.