Per legge superiore

by Giorgio Fontana

"Per legge superiore" è prima di tutto il ritratto di un magistrato di fronte a un dilemma morale che gli fa percepire, con abbagliante chiarezza, quanto sia divenuta inadeguata l'idea di giustizia che coltiva da sempre. Roberto Doni ha più di sessant'anni, fa il sostituto procuratore a Milano, è sobrio, formale, ineccepibile. Il suo pensiero prevalente è l'ultimo passo della carriera, il più ma non è un uomo di potere. Prende il privilegio come vive il resto, come cosa dovuta, inevitabile. Così Milano gli sembra operosa, prevedibile, asettica, ma in fondo straniera a tutti; la bella moglie, con la sua intelligenza, con il suo ragionevole amore, lo appaga; lo stupisce appena l'atteggiamento della figlia lontana, che gli sembra sempre un tacito, inspiegabile, rimprovero. A quest'uomo, che non s'è più incontrato con il tormento del dubbio da quando, agli inizi, dialogava con un collega coraggioso che gli fu maestro di ideali, capita una pratica di routine. Dovrà sostenere in appello l'accusa contro un muratore tunisino, ora in galera per un crimine commesso dalle parti di via Padova, un'aggressione che ha suscitato clamore di giornali e proteste popolari. Tutto perfino l'imputato sembra accettare quello che tutti vogliono, una condanna. Ma in quel momento a Doni si presenta una giovane giornalista free-lance. Chiede al procuratore di proporre, addirittura, l'assoluzione. Non solo è convinta dell'innocenza dell'uomo, ma si dichiara in grado di provarla...

Genres: Fiction

245 pages, Paperback

First published January 1, 2011

About the author

Giorgio Fontana è uno scrittore italiano.
Cresce a Caronno Pertusella, paese industriale in provincia di Varese, e studia Filosofia all'Università Statale di Milano, laureandosi con una tesi sul realismo interno di Hilary Putnam.
Nel 2007 pubblica il romanzo d'esordio Buoni propositi per l'anno nuovo (Mondadori), cui segue Novalis (Marsilio 2008).
Con il reportage narrativo sugli immigrati a Milano Babele 56. Otto fermate nella città che cambia (Terre di Mezzo 2008), è finalista al Premio Tondelli 2009. Nel 2011 pubblica per Zona il saggio La velocità del buio.
Per legge superiore, uscito a fine ottobre 2011 per Sellerio, ha vinto il Premio Racalmare - Leonardo Sciascia 2012, il Premio lo Straniero 2012 e la XXVI edizione del Premio Chianti. Il libro ha avuto sei ristampe ed è stato tradotto in Francia (Seuil), Germania (Nagel&Kimche) e Olanda (Wereldbibliotheek).
Il suo ultimo romanzo, che chiude il dittico su magistratura e giustizia iniziato con Per legge superiore, è Morte di un uomo felice (Sellerio 2014[2]). Il libro è vincitore del Premio Campiello 2014 e del Premio Loria 2014 ed è in corso di traduzione in Francia, Germania e Olanda.
Fontana ha pubblicato articoli e saggi su diverse testate, fra cui "il manifesto", "Lo Straniero", Opendemocracy.net, "Il primo amore", Berfrois, "Wired" ecc. Dal 2005 al 2010 è stato condirettore del pamphlet letterario "Eleanore Rigby".
Attualmente vive e lavora come content manager a Milano. Collabora con "IL", "TuttoLibri", l'inserto "La Lettura" del Corriere della Sera e altre riviste.

Reviews

[Sandra · Rating 2 out of 5]

Un libro deprimente. La storia, i personaggi, la scrittura, tutto è spento. Anche le riflessioni sulla giustizia sono scialbe. Tre stelle sono troppe.

[Filippo Bossolino · Rating 4 out of 5]

Per legge superiore è un romanzo sincero; perché mette a nudo le difficoltà di una persona durante una fase assolutamente usuale e ordinaria. La crisi di coscienza che attraversa il protagonista, un sostituto procuratore della Repubblica, è infatti diretta conseguenza di un caso come un altro; non c'è sensazionalismo, non ci sono eventi straordinari e colpi di scena… Chiaramente, senza tutta questa serie di effetti speciali, ci si concentra nelle pieghe più intime della storia, rese con assoluta credibilità nonostante ci sia una differenza di 30 anni fra autore e protagonista. Anche le deviazioni che Fontana si concede, pur avulse dal contesto (cosa che in genere io non apprezzo), sono piccole perle e non esercizi di stile (la festa a casa di Livia e la sua premessa sono due gemme incantevoli)

[Simona · Rating 5 out of 5]

A differenza di "Morte di un uomo felice", qui non c'è la Milano da bere, ma una Milano che "era un luogo insapore, inodore - era un luogo fatto di negazioni".
Una milano diversa, atipica rispetto a quella che il protagonista è abituato a frequentare, per via del suo lavoro come sostituto procuratore.
"Per legge superiore" è il ritratto di un uomo in biblico, un uomo in bilico tra giustizia e verità. Un uomo che deve imparare a conoscere, a capire cosa sia l'una e cosa sia l'altra. Un uomo che deve prendere coscienza di se stesso, che deve (ri)valutare alcuni principi e insegnamenti che lo condurranno a patti con se stesso, a qualunque prezzo, affettivo, morale e professionale alla ricerca di una giustizia più giusta e maggiormente veritiera.

[Alberto Delgado · Rating 3 out of 5]

Es la segunda novela de este autor publicada por asteroide y es imposible hablar de ella separandola de "muerte de un hombre feliz" porque las dos novelas comparten muchas cosas. Por ley superior se publicó en italia 3 años antes pero los echos que nos encontramos se situan 30 años después de lo que leímos en el otro libro. De nuevo un fiscal es el protagonista y durante el desarrollo de la trama hará mención a lo sucedido en la otra novela de forma constante y como le afectó en su vida . Es un buen libro y desde luego Fontana apunta a regalarnos en el futuro grandes novelas pero a mi en esta ocasión al terminar me ha quedado la sensación de leer una obra menor en comparación con el que fue su siguiente libro.

[paper0r0ss0 · Rating 4 out of 5]

Giudizio constrastato per questo primo capitolo dell'ideale dittico di Fontana sulla Giustizia. Se da una parte lo spunto narrativo puo' essere apprezzabile, lo scontro tra forma e sostanza nell'azione giudiziaria, lo sviluppo lascia spesso a desiderare risultando poco plausibile. Molto piu' centrato e' il versante della cura dei personaggi, delle loro relazioni e gli sviluppi. E' proprio quest'ultimo aspetto che rende la lettura senza dubbio piacevole.

[Fede La Lettrice · Rating 3 out of 5]

"Sotto decenni di burocrazia e italianità, questo cuore pulsava ancora: l'Impero del male è di certo più ampio di quello del bene, ma non tutto il male può restare impunito, non tutto il mondo è sotto il suo comando. Ci deve pur essere, da qualche parte, un angolo intatto, una promessa di rinascita. Deve pur esserci speranza viva. Deve. E qualcuno chiamato a difenderla."
Roberto Doni è un magistrato sessantacinquenne che lavora a Milano, irreprensibile e quadrato, "uno che lavora duro". La sua carriera volge al termine, una carriera veloce e fortunata che gli ha garantito agi e benessere finché riceve una mail da Elena Vicenzi, una giornalista free-lance, con prove a difesa di Khaled, un muratore tunisino di cui Doni segue il processo.
Inizialmente il magistrato ignora il tutto perché " La giustizia è una macchina complessa. Funziona secondo meccanismi precisi e questi meccanismi non si possono oltrepassare. La verità è naturalmente la sola cosa importante, ma soltanto se può seguire tutti i passaggi previsti dalla legge: è triste, è brutto, ma è così. "
La coscienza però non perdona e dopo settimane di dubbi Doni decide di sospendere il processo in appello e chiedere l'assoluzione dell'imputato.
Un bel romanzo sulla morale della giustizia che risulta essere la vera protagonista. Scorrevole e interessante per come induce il lettore a riflettere su argomenti che ormai vengono considerati purtroppo immutabili e ovvi. Un libro in difesa della verità e dell'equità della giustizia. Dò un 3 e mezzo.

[Bren · Rating 4 out of 5]

Roberto Doni es un magistrado superior en Milán, un hombre de 65 años de edad que ha regido su vida bajo la base de ejercer su trabajo de manera ética y sobre todo tratando de ejercer la ley bajo la premisa de basarse en hechos presentados y sobre eso tomar la decisión de culpabilidad y o de inocencia.

Esto es así hasta que un día se presenta ante él una periodista que lo hace ver el prisma de verdades a medias o mentiras a medias, de pruebas no presentadas, de situaciones no conocidas de un hombre que ha sido culpado de asesinato, un inmigrante pobre sin dinero, sin conexiones y donde los únicos que pueden hablar a su favor no lo hacen por ser personas sin papeles que no harán nada para poner en peligro su estancia en Italia.

Es ahí donde Doni se topa con la situación de manejar un juicio con lo que tiene sobre el papel o bien tomar la decisión de dejar en libertad a alguien que el sabe inocente pero que carece de pruebas de ello y entra en una lucha interna de hacer lo correcto o jugarse su carrera e incluso su vida entera.

El estilo narrativo de Fontana es exquisito, también sin duda ha puesto sobre la mesa un problema de ética personal, de moralidad y de salirse un poco de la burocracia en la que muchos funcionarios públicos están sumergidos, sin embargo aunque me ha gustado mucho, también es verdad que me ha dejado con ganas de mas.

Un libro que si bien me ha gustado mucho por su estilo, su forma y su manera de proponer situaciones reales de la vida.

[María · Rating 3 out of 5]

3.5

"La justicia sin la fuerza es irrisoria; la fuerza sin justicia es tiranía"

[Clara Mazzi · Rating 2 out of 5]

Questo libro è un giallo. Questo libro ha vinto il Campiello un paio d'anni fa. Una di queste due affermazioni è falsa. Già: la prima. Questo è un (solito) libro scritto (abbastanza bene, devo dire) da un autore contemporaneo. Come sarà quindi questo libro? Bravi! Avete indovinato. Un libro triste! Depresso! Senza speranza. Fatto di personaggi poveri, infelici, che vivono in viale Padova (d'altronde non ce n'è: o viale Padova o il Corvetto, non si scampa per descrivere la desolazione di una grande metropoli industriale che accoglie lavoratori di tutto il mondo). Viaggi sui mezzi pubblici dove l'aria è è pesante; visite in case dove la miseria ti resta attaccata addosso anche quando te ne sei già andato da un bel pezzo; personaggi che compaiono all'improvviso (dalla veggente che ti legge "la poesia che hai dentro per 2€" al figlio del magistrato down che racconta barzellete sui down, dal barista che ha il figlio ammalato di cancro, alla figlia del sostituto procuatore che vive in America ma non risponde mai alle mail del padre) e che poi scompaiono come fantasmi (ah, Dickens li avrebbe fatti saltare fuori tutti prima o poi e avrebbe dimostrato come anche loro, seppure figure di passaggio, avevano contribuito alla storia dell'eroe). Insomma quasi la solita zuppa se non fosse per le ultime due righe finali dove sembra accendersi un vago bagliore di speranza sull'umanità - un tale evento che gli hanno fatto vincere il Campiello.
Il motivo però per cui do solo 2 stelline a questo libro è perchè NON è un giallo. Il giallo ruota tutto attorno all'indagine. E' lì che il lettore fa a gara con chi indaga per cercare di capire chi è stato; è lì che ci sono i colpi di scena; è lì che si crea il crescendo indispensabile al genere, quello che ti fa restare sveglio fino alle 2 del mattino, quello che ti fa palpitare il cuore, quello che ti fa umettare l'indice e il pollice e sfogliarele pagine una dietro l'altra, quasi saltare le righe... Ma no. Nulla di tutto questo. Una blanda giornalista, un paio di altrettante blande domande.
Ma tante riflessioni (tristi) sulla vita.

[Simone Subliminalpop · Rating 3 out of 5]

Un sostituto procuratore (idealmente schierato a destra), una giovane giornalista (ovviamente all’opposto) e la giustizia, sono principalmente i tre protagonisti di questa storia.
Un libro che, con stile asciutto e preciso, narra di vicende che riguardano conflitti e dubbi, interiori e non, piccoli o grandi che siano, e che inevitabilmente arriverà anche a mettere in campo le scelte fatte dai suoi personaggi.
Un romanzo onesto e sincero che, anche se a volte forse sembra mancare di un po’ di profonda cattiveria e di abisso emotivo, di “sporco” insomma, riesce nell’intento di mettere in scena quanto una posizione, per salda che possa essere, non può dirsi mai sicura fino alla fine.
C’è però una quarta protagonista, che è quella che mi ha maggiormente colpito, ed è Milano. Si sente che Fontana la conosce bene e, sia essa descritta nei ricordi e nelle passeggiate del sostituto procuratore, o ancora dipinta attraverso il sapore multietnico della zona a cavallo tra via Padova/viale Monza, colpisce per l’empatia che è in grado di creare con il lettore, per il suo rendersi reale anche sulla carta.

http://www.subliminalpop.com/?p=5083

[Matteo Fulgheri · Rating 3 out of 5]

Palliduccio…
Un magistrato bacchettone e ottuso che i ricordi dell'amico ucciso spingono ad una sorta di catarsi, peraltro solo accennata.
Una giornalista di cronaca idealista fino a sfiorare l'inverosimile, una caricatura di un '68 eterno, tipicamente italiano, mortalmente noioso, imbarazzantemente ridicolo.
Il delitto è inesistente, un dettaglio sullo sfondo, al più un pretesto. Le rifelssioni su cosa sia giusto o vero, o sui concetti di legge e giustizia sono insipide e stereotipate, come per l'appunto i due personaggi principali. Macchiette.
Molto belle invece alcune divagazioni paesaggistiche e urbanistiche, anzi di geografia umana: Milano, l'hinterland, le atmosfere delle periferie, e come i luoghi segnino indelebilmente le persone che li vivono (o che si lasciano vivere da essi).
Un peccato, sarebbe potuto essere molto di più, una storia molto più intensa, appassionante, struggente.

[Carmen CM · Rating 5 out of 5]

El límite del bien, el limite del mal… me ha encantado este librazo, aunque he cometido el error de leerlo a la par que “Muerte de un hombre feliz”, del mismo autor pero no podía dejar ninguno!

[Norma Toucedo · Rating 4 out of 5]

Muy interesante, ayuda a cuestionarse seriamente muchas convicciones que solemos dar por naturales y sobreentendidas. También excelente reconstrucción de personajes y de espacios… tanto los externos como los interiores.

[Roberto Santoro · Rating 3 out of 5]

"Und besonders in solchen Fällen, in Situationen, in denen nicht nur Recht und Gesetz, sondern die gesamte Moral fundamental bedroht sind, treten Helden auf den Plan. Was für traurige Zeiten, in denen der Held jemand ist, der Recht sprechen soll und in einer Demokratie stirbt. Was für traurige Zeiten, in denen der Held ein ermordeter Richter ist."

Flüssiger Schreibstil mit einer Geschichte, die vor sich herfließt.
Der Autor möchte in seinem Roman den Gegensatz zwischen wahr und richtig, Wahrheit und gerichtliche Rekonstruktion der Tat aufzeigen. Leider gelingt ihm das gar nicht: das Dilemma, in das sich der Staatsanwalt Roberto Doni befindet, ist in Wirklichkeit keines. Es besteht nämlich für die Staatsanwaltschaft ein Untersuchungsgrundsatz, nach welchem der Staatsanwalt alle Beweise, sowohl die belastenden als auch die entlastenden, für den Angeklagten zusammentragen muss. Weshalb Donis Karriere und Leben auf dem Spiel stehen, wenn er die Unschuld des Angeklagten beweist, ist mir am Ende schleierhaft geblieben.

[Michela nonostante · Rating 5 out of 5]

Ci sono pochi autori per i quali nutro un'ammirazione cieca e probabilmente smodata. Tra questi c'è Giorgio Fontana.
Per legge superiore è stato il suo primo romanzo a tema "narrativa di filosofia morale applicata che andrebbe studiata a scuola se fossimo in un mondo giusto"
C'è Milano, sullo sfondo e in primo piano, che è capace di essere ambientazione e protagonista insieme. C'è la vita di una coppia matura, il conflitto morale di un magistrato, la musica classica, il rimando a libri non ancora scritti, l'immigrazione, il giornalismo.
"Credo ci sia una luce. Una fiamma che è la Giustizia e che dobbiamo proteggere con le mani dal vento. È un'immagine banale, ma non sono un letterato, e dopotutto ritengo che per queste cose la banalità sua una virtù, un mezzo per andare più lontano. C'è una luce fuori di noi, in un posto spesso remoto ma sempre accessibile, e si chiama Giustizia."

Grazie Giorgio Fontana per essere sempre cosi Giorgio Fontana, ora ti prego scrivi ancora perché la tua groupie ha bisogno di te.

[☮️⚧️ Pioggia d'estate Sole d'inverno '62 · Rating 3 out of 5]

Il tema scelto da Fontana per questo romanzo è di quelli destinati a rimanere attuali e spinosi. Il rapporto tra fatti e verità, tra legge e giustizia, dà sempre vita a innumerevoli domande, apre a riflessioni che sfociano in una catena di dubbi senza risposta certa.
Roberto Doni, il protagonista del romanzo, si ritrova ad avanzare dentro un tormento interiore circolare e cedevole, qualcosa da cui è riuscito a mettersi al riparo negli anni in cui ha costruito la sua carriera di magistrato scrupoloso e retto. Con il tempo si scopre - noi come Roberto Doni - che nulla può prescindere dalle nostre scelte etiche rispetto agli ostacoli che decidiamo di superare, alle convinzioni che ci hanno accompagnato da sempre e di cui a un tratto si vedono le crepe.
Un grande tema, davvero importante, che a mio avviso qui non si sviluppa quanto potrebbe. È come se nulla prendesse mai quota attraverso la narrazione. Tutto il processo di maturazione di un pensiero, di una scelta, rimane come imprigionato nella sobrietà del protagonista. Intuibile ma imprigionato.

[Alessandro · Rating 3 out of 5]

Roberto Doni è un sostituto procuratore generale di Milano. La vita su misura nel centro della città, le comode abitudini, le agiatezze quotidiane, lo rendono il perfetto borghese; consapevolmente pavido a tal punto da non fare mai il passo più lungo della gamba, ma sempre corretto, perché come dice lui "eccezioni sempre, errori mai". Quando gli arriva sulla scrivania un caso di appello, all'apparenza semplice, una giovane giornalista lo costringe (forse sarebbe meglio dire lo incoraggia) a porsi sull'uscio dalla sua zona di comfort mentale e fisica. Doni riscopre la periferia, quella di Via Padova, la povertà, il disagio, e guarda in faccia un'umanità diversa dalla quella cui è abituato. Si impone una scelta: "sia fatta giustizia affinché non muoia il mondo" o "sia fatta giustizia, qualunque cosa accada"?

Un bel romanzo, si legge velocemente. Alcuni passaggi processuali eccessivamente semplificati o trascurati, ma il personaggio e la vita che gli gira intorno meritano pienamente il tempo della lettura. Lo consiglio.    

[Ludovica Ciasullo · Rating 2 out of 5]

Il romanzo è un giallo ben congegnato, una scorrevole lettura di intrattamento. Ci sono però diverse direzioni in cui si allontana da un poliziesco tradizionale. La prima, e più ovvia, è che non scopriamo il colpevole. La seconda, più sottile, è che l'indagine si svolge non tanto intorno al crimine ma nel sistema di valori del magistrato protagonista. Un caso su cui lavora è per lui l'occasione di interrogarsi sulle cose in cui crede, sul suo rapporto con la figlia e con l'idea di giustizia.

Di per sé il percorso di quest'uomo dentro se stesso è tratteggiato bene, la scrittura è piacevole, anche se i toni spesso molto colloquiali abbassano un po' il livello, e il romanzo si legge con piacere. Tuttavia non ho trovato nessuno spunto particolarmente sorprendente, nessuna idea eccessivamente brillante al di fuori di qualche metafora suggestiva.

Insomma, carino e senza nessuna infamia ma neppure con grandi lodi.

[Victor Valencia · Rating 4 out of 5]

Me ha gustado mucho el desarrollo del libro, el como describen los personajes y como poco a poco nos centra en la trama, el como va introduciendonos al problema moral que es el desenlace de la historia. Normalmente suelo clasificar todos mis libros con 5 estrellas pero este queda en 4 pues el final no me agrado del todo, es decir, es entendible y bien escrito, pero la manera en que lo desarrollan, y el final de la batalla moral sin un monólogo tan efusivo, pues hubo más efusivos antes del final, no me termino gustado del todo. Con todo, es un gran libro y me ha gustado mucho. Es muy recomendable 👌

[Samuel Carballo Galindo · Rating 4 out of 5]

La obra examina de manera incisiva el concepto de justicia en una sociedad marcada por la corrupción y la desigualdad. A través de la historia de un fiscal que enfrenta dilemas éticos, se plantea una crítica mordaz al sistema judicial y a las contradicciones inherentes en la aplicación de la ley.

Lo que destaca en esta narrativa es la manera en que descompone la noción de justicia, mostrando cómo esta puede ser manipulada por intereses políticos y personales. La novela se convierte así en un análisis profundo y crítico sobre la fragilidad de la justicia cuando se enfrenta a los poderes establecidos, dejando al lector con una reflexión inquietante sobre la verdadera naturaleza de la ley.

[Elisa · Rating 3 out of 5]

E' il secondo libro che leggo di Fontana, quasi mio coetaneo, e mi piace proprio devo dire. Ha uno stile semplice, lineare, ma non banale e racconta personaggi umani che cercano di fare la cosa giusta.
Non è un giallo, è più il racconto di una lotta interiore di chi ha il potere di fare qualcosa, pur con mille paure, e si pone domande a cui spesso non abbiamo il coraggio di rispondere. Come il legame - o confine? - fra giustizia e legge. Un bel libro insomma.

[La Lectora · Rating 1 out of 5]

Lo único que me ha gustado ha sido la descripción de los personajes, sobre todo la del magistrado y la de su entorno familiar y profesional porque la historia en sí me ha parecido totalmente inverosímil y la trama , que consiste sobre todo en ideología sobre la ética en la aplicación de la justicia, aunque tiene muchos diálogos y los capítulos son breves, me ha cansado ,me ha aburrido y me ha costado mucho llegar al final.1,5

[María-José Furió · Rating 4 out of 5]

Novela muy recomendable sobre los nuevos conflictos a los que se enfrentan los países europeos ligados a la globalización. El protagonista, Roberto Doni, aparece en otra novela, igualmente recomendable, "Muerte de un hombre feliz", ambientada en Italia, en los años ochenta, con el terrorismo de la ultraizquierda y la ultraderecha como trasfondo político.

[Renato Magistro · Rating 4 out of 5]

Un romanzo giuridico che non ha i canoni del giallo, ma che induce a una riflessione sui meccanismi, a volte o spesso o quasi sempre, contorti e pieni di lungaggini della giustizia del nostro Paese.
Il romanzo offre anche degli spunti di introspezione del protagonista giunto alla fine della sua carriera.
Molto piacevole la scrittura dell'autore.

[Ricardo Vela · Rating 3 out of 5]

Fontana se lee con facilidad e incluye -como incrustados- pasajes con cierto fondo que atraviesan en el fondo todos sus libros: la justicia, el sentido último del deber, la familia, la fe cristiana.. sin embargo, siendo interesante, se queda un poco a medias y no acaba de lograr una obra redonda. Aún así, vale la pena

[Erica Weiss · Rating 2 out of 5]

Ho riprovato a leggere qualcosa di questo autore che purtroppo continua a non avere trame interessante e cade nel banale delle descrizioni cittadine e dei personaggi mediocri. L'intera lente con cui l'autore vede le cose è molto vecchia e malandata, di italiani di un'epoca che per fortuna sta scomparendo assieme alla loro superficialità.

[Elena · Rating 4 out of 5]

Un libro con un tema muy interesante que invita a la reflexión.

Encantada con el estilo del autor.

Me sorprende ver algunas criticas que tildan la historia de inverosímil... Porque a mí, como jurista, me ha resultado una forma muy realista de representar el papel de la ética y la moral en la justicia actual.

"Hágase justicia, aunque parezca el mundo. Hágase justicia, ocurra lo que ocurra."

[incipit mania]

Incipit
I chiodi. Tutto cominciava da lì.
Per legge superiore Incipitmania

[Chiara · Rating 4 out of 5]

Una riflessione su legge e giustizia, sulla disillusione e la disparità. Mi è piaciuto il distacco con cui affronta gli argomenti che tratta e la descrizione "legale" della professione del protagonista

[Giorgia Imbriani · Rating 2 out of 5]

Manco fosse il compito a casa di uno studente di scrittura creativa. Italiano, dieci. Idea, buona. Risultato (e qui casca l’asino), insipido. Sembra un’opera prima pubblicata nella settimana di ferie dell’editor di Sellerio.