Inga Andersson, 37-årig forskare i kriminologi vid Lunds universitet, råkar mer eller mindre av en slump utmana världens mäktigaste, och hemligaste, underrättelsetjänst. Från den stunden blir hennes liv förändrat.
Inga Andersson är en 37-årig docent i kriminologi vid Lunds universitet, ensamstående och bosatt i danska Gilleleje. Hennes forskning om hemliga organisationers kriminalitet har skaffat henne fiender bland svenska nynazister. För att komma undan ett allvarligt hot från dem tackar hon ja till att delta i en internationell konferens i Frankrike vars tema är Litteratur och brott. När hon förbereder sitt konferensbidrag blir hon alltmer fängslad av ryktena om den globala avlyssningscentral som kallas Echelon och skriver en text där hon blandar fakta och fiktion med avsikt att skapa debatt om gränserna mellan litteratur och verklighet. Utan att själv ana det kommer hon en farlig sanning alltför nära, och därmed har hon lyckats utmana världens mäktigaste och hemligaste underrättelsetjänst. Från den dagen blir hennes liv dramatiskt förändrat, ja hela hennes existens blir drabbad av ett oundvikligt hot.
Un'opera indefinibile, uno strano libro che sta sul filo. Un po' thriller, un po' spy story; un po' fiction, un po' storia vera; un po' romanzo d'avventura; un po' opera meta letteraria. Il tutto tenuto assieme da una capacità letteraria che lascia senza fiato e ad uno stile godibilissimo. Non ho mai letto altro di Larsson, ma ho intenzione di recuperare (soprattutto "La vera storia del pirata Long John Silver" e "L'occhio del male")
L'argomento è interessante. Le sette di ogni tipo (religiose, politiche...), Echelon - l'orecchio che tutto ascolta e filtra, la privacy, i segreti, la verità. Tutte cose che strisciano sullo sfondo della nostra quotidianità, che sembriamo non percepire, ma che condizionano le nostre vite più di quanto immaginiamo, quella di persone come Inga, la protagonista, in maniera più diretta, ma anche quelle di tutti noi, se riflettiamo sulle verità occultate. La storia procede con giochi letterari più o meno svelati. Uno dei protagonisti è l'incarnazione dell'autore, Inga è il personaggio di un romanzo da lui ideato, ma anche la donna vera cui si ispira per poterlo scrivere. La storia è sospesa fra più livelli che prendono il sopravvento in maniera alterna. Meravigliosa la caratterizzazione dei due marinai che accompagnano le peripezie di Inga. Una tenerezza, un coraggio, un senso della dignità di un mondo che si fatica a ritrovare se non tra la gente di mare. La fine è tragica, e uno non può credere che sia così. Ma è la conseguenza più logica che alza il livello della posta in gioco: da certe cose non c'è ritorno, il lieto fine stonerebbe, soprattutto dopo la catena di perdite che conducono la nostra protagonista alla catarsi finale. Amaro. Cupo. Un pò arenante in alcuni punti, ma tutto sommato piacevole.
La letteratura è pericolosa. Quanto avanti si può andare, quanto si può fantasticare e immaginare partendo da una piccola fetta di realtà? Cos'è il segreto, qual è il segreto del segreto stesso? Perché è uomo l'uomo? Cosa lo rende umano e non animale? E se non è un animale perché arriva a compiere atti mostruosi che non sappiamo spiegare razionalmente? Non è questione di buono o cattivo, ma di qualcosa alla base che non sappiamo spiegare.
In un thriller, un giallo, nella storia di Inga si ritrovano profonde riflessioni sulla natura sociale, psicologica e culturale dell'essere umano.
Una bella sorpresa questo libro non conoscendo Larsson. Un po’ thriller spy story, un po’ romanzo sociale, ma anche ricco di sentimenti, di storia, di dolore e di rinascita. La struttura narrativa è esemplare. Per chi apprezza le atmosfere nordiche e quelle marine è consigliato.
Questa è la triste storia della criminologa Inga Andersson e delle sue ricerche, della sua lotta contro servizi segreti, sette religiose, Scientology e altre macchinazioni umane. Una donna che con le sue teorie ha provato a spiegare il perché del male e che ha pagato a caro prezzo la volontà di costruire un mondo senza segreti e basato sulla fiducia. Nel romanzo, come nella storia, la verità vien fuori poco alla volta, tra segreti del passato e ignobili ricatti...e poi giunge ad un bivio poco prima del finale, lasciando per un attimo coesistere realtà e finzione prima di svelare una fine agghiacciante.
A tratti veramente appassionante e ricco di spunti interessanti ( ma problematici e sostanzialmente irrisolti ). Da rileggere prestando più attenzione alle "teorie" che alla narrazione vera e propria. Apprezzabile assenza di happy ending.