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La miniaturista

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Venezia, prima metà del Settecento. Tra i vicoli e le calli di una città in cui tutto sembra possibile, anche il destino apparentemente segnato di Aurora Zanon può cambiare in un le sue mani lunghe e affusolate, costrette a ricamare notte e giorno per sostenere l'economia della famiglia, si rivelano custodi di un talento artistico eccezionale. E solo questione di tempo e Aurora, sotto la guida del suo insegnante, l'abate Luigi Fanelli, diviene la più celebre e ricercata pittrice della laguna. Ma dietro l'aura di un successo inaspettato, Aurora vive l'umiliazione di una donna sola, ignorata dalla madre che ne sfrutta i guadagni, oltraggiata dall'invidia e dal desiderio del suo maestro. Il solo sognare l'amore, quello vero, diventa un gesto di coraggio che sfida le regole e i pettegolezzi del bel mondo. Nei salotti della Serenissima, infatti, non c'è uomo più chiacchierato di quello che ha fatto presa nel cuore di Edward Marvell, bellissimo lord inglese di passaggio a Venezia per il "grand tour". Proprio quando la felicità sembra a portata di mano, un groviglio di sospetti, rimorsi e incomprensioni costringerà Aurora ad abbandonare ogni cosa per iniziare una lunga peregrinazione tra le corti di mezza Europa, onorando il suo talento e lottando per affermare la propria indipendenza di donna e di artista.

442 pages, Hardcover

First published October 27, 2011

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Displaying 1 - 11 of 11 reviews
Profile Image for Nina.
11 reviews16 followers
January 30, 2018
mi è piaciuto moltissimo, davvero appassionante, tra i miei preferiti.
Mi piacerebbe leggere altro di questa autrice.
Profile Image for Caterina Licata.
252 reviews2 followers
April 22, 2023
Questa è la storia di Aurora Zanon, personaggio inventato che prende spunto dalla vita di un'artista realmente esistita negli anni del 1700, raccontata proprio dalla sua voce. Il libro non è altro che un lungo flashback della sua vita a seguito della notizia della morte della madre, notizia che ci viene data ad inizio lettura. Così torniamo indietro di 30 anni e vediamo Aurora vivere a Venezia con la madre, il padre Alvise sempre in viaggio per lavoro e le due sorelle Teresa e Giovanna. E' una ragazza timida e introversa, alla costante ricerca dell'approvazione del padre che purtroppo però la ignora e rivolge tutte le sue attenzioni alle due sorelle. La madre è una donna austera e misteriosa, a tratti rude. All'età di 16 anni scopre di avere un talento per la pittura e, guidata dal suo maestro l'Abbate Luigi Fanelli, diventerà una miniaturista di grande successo in tutta la laguna. Da qui purtroppo iniziano le sue sventure, partendo proprio da Fanelli che inizia ad insinuarsi in modo vile nella sua vita e in quella della sua famiglia. Nel frattempo le uniche valvole di sfogo per Aurora sono la sua pittura e l'amicizia con Orsolina, una donna più grande di lei dal passato turbolento. Un giorno arriva a Venezia un Milord inglese, Lord Edward Marvell che farà battere il cuore della protagonista e le farà credere di vedere finalmente una via di fuga dalle sue disgrazie. Tutto ciò svanisce nel momento in cui Lord Marvell scappa da Venezia per ragioni misteriose e Alvise Zanon muore di polmonite. Aurora piena di dolore scappa da Venezia per trasferirsi a Parigi dove tenterà di iniziare una nuova vita con la sua nuova passione: i pastelli. Da allora diventerà la pastellista più famosa d'Europa, le sue opere verranno ammirate dai personaggi più illustri, conoscerà persone che la aiuteranno a sentirsi finalmente al sicuro e incontrerà di nuovo il suo amato per iniziare finalmente una storia d'amore. Ma ancora una volta la favola svanirà a seguito di ulteriori sventure e disgrazie che questa volta faranno scendere Aurora in un baratro senza fine, fatto di morti, peccati e sensi di colpa.
Inizialmente ho fatto fatica a portare avanti la lettura, ma superati i primi capitoli la storia incalza e mi sono ritrovata travolta dagli episodi e dai sentimenti che ne scaturiscono. Verso gli ultimi capitoli però, quando sembra che le cose stiano andando finalmente per il meglio, mi è sembrato che ci fosse un accanimento da parte dell'autrice verso la sua protagonista. Credo che proprio alcune delle scelte che le fa fare la portino verso altre delusioni che potevano essere evitate, una scelta che non ho ben compreso e a tratti mi ha infastidita anche se il finale fortunatamente fa trarre un respiro di sollievo.
La prosa è semplice e scorrevole e i capitoli sono brevi, per questo ho apprezzato molto lo stile narrativo.
Non è una lettura leggera per via dei temi trattati ma il libro si fa leggere volentieri.


*ATTENZIONE SPOILER*
Attenzione ai Trigger Warning: nel testo è centrale il tema degli abusi sessuali che sono descritti sia attraverso le scene carnali che dal punto di vista dell'emotività dei personaggi. Potrebbero dare fastidio a chi è particolarmente sensibile a queste tematiche.
Profile Image for Jessica Florio.
43 reviews5 followers
January 24, 2021
La miniaturista è un viaggio nella Venezia del 1700.
O meglio in una famiglia e nelle sue vicende.
La protagonista Aurora Zanon, è una donna di grande talento, ma che viene bistrattata nella sua stessa cerchia familiare e da chi vi accede come “guida”.
Cercherà la forza di andare avanti nella sua arte, nelle sue mani, che avranno il potere di non farla affondare.
Nonostante violenze, ingiustizie, colpi di scena e rinunce, troviamo anche amore, arte, crescita e riscatto.
Profile Image for Marta.
896 reviews13 followers
November 20, 2019
La miniaturista (2011)

Mi irritano le protagoniste a cui succede di tutto e che remissivamente accettano, viene da pensare che se lo meritino. Poi non sopporto quelle che prendono decisioni assurde sulla base di niente. Inutile dire che qui sono soddisfatte entrambe le condizioni. In più lo stile di scrittura non mi ha entusiasmata.
Profile Image for Daniela.
133 reviews7 followers
August 9, 2024
Interessante la descrizione di Venezia dell'epoca, si sente che l'autrice è una studiosa di storia dell'arte quando parla delle tecniche pittoriche. E qui finisce la parte del libro che merita la lettura. La storia è liberamente ispirata alla vita di Rosalba Carriera, famosa artista dell'epoca, non so se sia stata così sfortunata come la protagonista del libro...ma quando è troppo è troppo.
15 reviews
August 17, 2018
Bellissimo, appassionante e scritto insista meravigliosa . Peccato che sia finito
Profile Image for Claire.
47 reviews16 followers
February 23, 2012
La Miniaturista è la storia di una ragazza e del suo talento nella Venezia del Settecento, una città magica, nel pieno della sua gloria, forte della sua maschera migliore agli occhi del mondo, sufficientemente sfarzosa da nascondere un'identità assai meno gloriosa, di proibito e lussuria, di prepotenze ed ingiustizie, un oscuro volto segretamente custodito dal torbido riflesso delle acque lagunari.

Da questo contrasto tra luce ed ombra, tra visibile ed invisibile, emerge Aurora Zanon, luminosa come il suo stesso nome, ragazza dall'animo vergine, sebbene forte di quel coraggio d'intenti che anima ogni giovane nel sentirsi improvvisamente adulto. Ella è destinata a seguire le orme della madre, a confezionare merletti da rivendere e, primogenita di tre figlie, ha l'ulteriore onere di dover lavorare e sollevare le precarie finanze familiari, un fato comune a tutte le giovani dell'epoca con l'esclusione, naturalmente, del ceto aristocratico. Il fato, però, le riserva un cambiamento immediato... Aurora, per puro caso, scopre il talento che le sue mani contengono e la sua mente dirige, il medesimo tratto che le varrà un paragone con i più grandi artisti e che la consegnerà ad una vita inaspettata.

Aurora dipinge con il tocco prezioso e virtuoso nel dettaglio i volti dei personaggi più noti del tempo, così come Canaletto illustra i panorami della Venezia che quei volti ospita, ma se quest'ultimo ricerca la luce diafana di una città al sole, la giovane miniaturista coglie con leggere fresche pennellate i più intimi segreti che i suoi soggetti nascondono.

La scoperta del talento, come ogni aspetto di questo romanzo, è una dicotomia di bene e di male, di luce e di ombra, di maschere e segreti... così, la gioia improvvisa delle insperate possibilità future è subito corrotta da un evento drammatico, scaturito dal primo vero contatto con la duplice identità della Città dei Dogi, un episodio destinato a moltiplicarsi in segreto, costringendo Aurora a convivere con una maschera indegna, con la chiara consapevolezza di dover sottostare al ricatto, per ottenere l'unica cosa che le sta veramente a cuore: l'affetto assoluto del padre.
Rosalba Carriera Portrait of Cardinal de Polignac
Silvia Mazzola scioglie magistralmente la propria conoscenza storico-artistica lungo i capitoli di un romanzo che si legge da sé. La storia della sua eroina è la storia della sua città, camminano a fianco in un sorprendente, quanto esatto, profilo dell'epoca cui appartengono. Il passo leggero del suo stile rende digeribile il contenuto più grave, senza perdere il controllo della trama, neanche quando si sposta da Venezia a Parigi, luogo del cambiamento della protagonista, scelto probabilmente poiché sarà, da lì a breve, il centro del progresso, dell'arte e della moda, la futura capitale della cultura mondiale, togliendo il primato alla città sull'acqua.

Fra i nodi cruciali della trama, il rapporto di Aurora con il padre, che ama incondizionatamente, del quale cerca costante approvazione, alla ricerca di quell'oscura ragione per cui riceve un trattamento diverso dalle sorelle minori, freddo e distante; il rapporto con la madre, di diversa, direi, opposta natura, così venale e pratica da regolare l'affetto materno sulla misura del denaro guadagnato dalla figlia. Orsolina, la maestra merlettaia cui la famiglia Zanon vende i merletti, si sostituisce alla madre, colmando il vuoto affettivo di Aurora, guidandola nelle scelte e ascoltando le sue confidenze, un personaggio chiave del romanzo, indispensabile.
Rosalba Carriera Head of a Fair-Haired Woman
Quello con il subdolo Abate Fanelli è necessariamente un rapporto di sudditanza, che soltanto l'amore per la pittura rende sopportabile. Finché non incontra Lord Marvell, un affascinante gentiluomo inglese dal passato oscuro, sebbene dai tratti tanto eleganti ed attraenti da convincere la disillusa Aurora a credere all'esistenza dell'Amore.

La diffidenza, ormai insita nell'animo tribolato della giovane, la confineranno nel silenzio, certa della sua inadeguatezza e concentrata sulla propria arte. Il destino, tradotto in inchiostro dalla sua creatrice, le riserverà incontri con personaggi storici straordinari, affetti e stima inattesi, segreti svelati... Il suo talento la porterà così lontano da farle quasi dimenticare il passato, ma le proprie radici, le luci e le ombre della città natale muteranno in un richiamo irresistibile...

Un chiaro omaggio alla miniaturista Rosalba Carriera (1673 - 1757) ed un'ottima opera prima che tiene conto del perfetto dosaggio fra complessità della trama, compiutezza dei personaggi, molteplicità dei sentimenti e quell'amore per il dettaglio che rappresenta l'Arte di una Miniaturista.
Profile Image for Sonia.
569 reviews98 followers
December 8, 2011
Ecco un bel romanzo. Uno che vale la pena di sfogliare, farsi convincere, comprare, sedersi in poltrona e leggere poco alla volta, per farlo durare il più a lungo possibile.
Mi sono fatta accompagnare da Aurora per un po’ di giorni (sempre troppo pochi dato il mio sostenuto ritmo di lettura) e, nonostante la storia non fosse delle più felici, mi ha fatto piacere starle accanto per le strade di Venezia, Parigi... e non dirò altro!
La miniaturista è ambientato a Venezia nella prima metà del ‘700. Non possiamo definirlo propriamente romanzo storico, in quanto si fa ben poco riferimento agli eventi storici di quel periodo, ma può essere inquadrato comunque in quel genere quanto ad ambientazione, stile di vita, personaggi e descrizioni. Il romanzo si apre con uno sguardo su quello che sarà il finale o quasi: una protagonista che si vede costretta a tornare in patria, a Venezia, a causa della morte della madre. Subito dopo, un tuffo indietro di una quindicina d’anni ci porterà a scoprire come si era arrivati all’allontanamento da casa di Aurora Zanon.
Aurora è una ragazza debole e insicura. Tutto ciò che fa ha il solo scopo di soddisfare il padre, accontentare la madre, non recare fastidio a nessuno della famiglia. La sua arte e le sue decisioni in merito ad essa sono dettate esclusivamente dalla volontà di essere d’aiuto nell’economia familiare. La famiglia Zanon fa parte di quella popolazione che, anche se all’apparenza si mostra come rappresentante dell’aristocrazia, in realtà ha bisogno di lavorare per vivere, e soprattutto per riuscire a tenere un tenore di vita per niente modesto. Aurora è la maggiore delle tre sorelle, colei che porta tutto il peso sulle spalle, colei che accetta il sacrificio per un bene maggiore. Il suo personaggio è così triste e sfortunato nella prima parte della storia, che sembra quasi di avere a che fare con un personaggio dickensiano, un personaggio vittima della società del momento.
Quando però la donna incontra l’amore, o la possibilità dell’amore, la situazione cambia. Aurora inizierà a diventare artefice della propria vita, a non lasciarsi più guidare dagli altri, anche se ciò non le darà un’immediata felicità.
La storia coinvolge il lettore, anzi le lettrici perché credo sia un romanzo più femminile, nella storia e fa provare sensazioni diverse di volta in volta. Mai mi sono ritrovata a condividere le scelte della protagonista, a comprenderle o a giustificarle. Le ho considerate assurde dalla prima all’ultima e mi son detta che forse nel ‘700 si era tutti così. Chissà. Eppure non l’ho odiata, anzi. Ho tifato per lei e sperato tanto che l’autrice ci regalasse, a noi e ad Aurora, un happy ending… perché non avrei retto a un’ennesima sfortuna, o peggio ancora a un finale aperto.
Sono stata soddisfatta. E ora ne consiglio la lettura a chi vorrà!

http://cuoredinchiostro.blogspot.com/...
Profile Image for La Stamberga dei Lettori.
1,620 reviews145 followers
March 4, 2012
Il nome dell'autrice mi ricordava qualcosa e, dopo un rapido controllo, l'ho collegata a un romanzetto leggero di "chick lit culinaria", Mangiamore. L'avevo apprezzato giusto il tempo di leggerlo, un passatempo piacevole ma nulla più: un bel salto, pensavo, quello dalla cucina alla Venezia del Settecento, ma un veloce sguardo alle note sull'autrice mi ha tranquillizzata - Storica dell'arte, niente meno! Un sassolino dalla scarpa me lo tolgo subito, però: che sia un errore suo o di un'altra mano intervenuta, il "campo Santa Barnaba" è davvero da brividi. Aggiungo un'altra perplessità: la Venezia lastricata di trachite che conosciamo oggi è relativamente recente e nei secoli passati spostarsi a piedi non era la norma come invece sembra trasparire dalle pagine del romanzo.
Certo è che lo splendore della regina dei mari non ancora offuscato dal declino c'è tutto: le feste, i concerti, gli abiti preziosi, la musica, i pettegolezzi...una città viva e vera è quella in cui l'autrice ci porta per mano e che un po' ruba la scena alla protagonista. Aurora, promettente pittrice di miniature, è la voce narrante di una storia difficile come solo quelle delle grandi artiste sanno essere. Un padre assente per lavoro, che sembra amare più le sorelle minori rispetto a lei, primogenita; una madre arida di affetti, presenza quasi glaciale in una casa dove sono le apparenze a regnare; un maestro talentuoso quanto viscido; il successo, che per forza crea gelosie e invidie. Eppure Aurora resiste a tutto, non molla, non rinuncia ai propri sogni anche se il prezzo da pagare è veramente alto.

Continua su
http://www.lastambergadeilettori.com/...
Profile Image for Ilaria.
4 reviews
August 4, 2012
La storia di Aurora Zanon è triste ma molto interessante e rispecchia lo stile di vita del '700 in modo coinvolgente e appassionante.
Sin dall'inizio si capisce che il destino ricopre un ruolo determinante nella vita dell'artista veneziana, dalla nascita e per tutta la sua storia sarà proprio quello a determinare gli avvenimenti più imprevedibili e portarla a fare scelte difficili e dolorose.
La vicinanza di persone amiche comunque la porterà a superare tutte le avversità e raggiungere solo alla fine la felicità e la pace tanto agognate.
Profile Image for Slela.
81 reviews10 followers
January 25, 2013
La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.
E in più Aurora se le tira pure addosso.
Difficile immedesimarsi con la protagonista, debole e passiva.
Il finale lascia l'amaro in bocca, sarebbe potuto essere ben diverso. Una lettura pesante per l'estate.
Displaying 1 - 11 of 11 reviews

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