Irene, una giovane donna in apparenza solida, forte, professionalmente affermata, indipendente, colta, affettivamente appagata, è indotta da un avvenimento banale e casuale - le inaspettate ed inspiegabili dimissioni della sua giovanissima cameriera Erminia - ad una riflessione sulla propria vita, sul suo passato, sulle sue scelte, sulla sua condizione sociale, sulla sua educazione. La sua crisi coinvolgerà l’intero suo universo, a partire dal suo mondo affettivo e lavorativo: Pietro, suo collega di lavoro e amante, Adriana, la sua amica più cara, le sorelle Marta e Luciana, tra gli altri.
Alba de Céspedes y Bertini was a Cuban-Italian writer.
Ms. de Céspedes was the daughter of Carlos Manuel de Céspedes y Quesada (a President of Cuba) and his Italian wife, Laura Bertini y Alessandri. Her grandfather was Carlos Manuel de Céspedes and a distant cousin was Perucho Figueredo. She was married to Francesco Bounous of the Italian foreign service
Ms. de Céspedes worked as a journalist in the 1930s for Piccolo, Epoca, and La Stampa. In 1935, she wrote her first novel, L’Anima Degli Altri. In 1935, she was jailed for her anti-fascist activities in Italy. Two of her novels were also banned (Nessuno Torna Indietro (1938) and La Fuga (1940)). In 1943, she was again imprisoned for her assistance with Radio Partigiana in Bari. After the war she went to live in Paris.
“Ci sentivamo vecchi perché nella nostra vita era insaccata la vita di un secolo; eravamo stanchi perché stavamo traversando di corsa un grande spazio e avremmo voluto fermarci in un tempo che finalmente fosse il nostro: invece il nostro tempo era proprio quel sacco pesante di anni e di fatti che portavamo in noi.”
Una donna emancipata, Irene. Una donna che si è opposta ai dogmi della società borghese perbene e ha scelto una consapevole solitudine al posto di una comoda sistemazione nei luoghi comuni della morale corrente. Una donna che vive a cavallo tra due epoche ben distinte: la guerra (e l’impegno attivo per opporvisi) e il dopoguerra con il suo profumo di rinascenza e il bisogno di gettare alle spalle un passato doloroso e opprimente. Prima e dopo, appunto. Ma proprio in quanto donna consapevole, che ha operato scelte drastiche e ha combattuto per ideali condivisi da una generazione di giovani appassionati, Irene non è una donna tutta d’un pezzo, ma anzi è attraversata da inquietudini che d’un tratto si affacciano sul ciglio dell’angoscia esistenziale. Il pretesto che scatena la sua tempesta interiore è il licenziamento volontario di Erminia, la sua domestica, ragazza semplice, ingenua e, sì, anche ignorante, che vive in un mondo dove le regole dei rapporti sociali sono ben definite: chi sta in alto e chi sta in basso, chi comanda e chi ubbidisce, chi è padrone e chi è servo, e proprio per questo non può comprendere né la libertà di Irene né la benevolenza nei suoi confronti.
È proprio il confronto con Erminia, il bisogno di avere quella ragazza umile accanto e il sentimento umano primitivo e semplice che la unisce a lei a incrinare quella corteccia di donna forte e indipendente che Irene ha costruito a fatica intorno ai suoi più intimi afflati. Non si tratta di rinunciare alla propria libertà per ottenere la protezione dei legami familiari e affettivi codificati, ma probabilmente di trovare un equilibrio nuovo riconoscendo per sé un diritto alla felicità che era stato sottomesso alla pretesa di ogni altro diritto.
Un racconto teso e complesso, attento alle sfumature e sorprendente per capacità di introspezione e nitidezza di stile. Un racconto che aggiunge luce all’anima, come sempre Alba. Perché “solo quello che accade in noi conta”.
“Io credo che a tutti, nella vita, capita un momento, un fatto, un incontro, un amore, che so?, insomma qualcosa che obbliga a pensare, a domandarsi certe cose e a tentare di capirle, di divenire adulti. Ma alcuni lo divengono, altri mai.”
C’è un prima: un prima senza guerra, un prima in cui la violenza e la morte ti sfioravano appena, in cui potevi correre in macchina con il ragazzo che ti piaceva e ogni cosa ti dava un brivido di eccitazione, incontrarsi la sera e vagare per la città scura e vuota aveva in sé il sapore di un mistero, di qualcosa di proibito, di una libertà che non potevi davvero permetterti, ma che potevi rubare con gioia infantile.
Poi, basta un giorno qualsiasi, un giorno in cui un evento apparentemente semplice e senza significato scompagina la tua vita, i tuoi pensieri, ciò che credevi fosse vero e giusto. Arriva così, veloce e vivace, con la casualità di un vento fresco e inatteso che ti scompiglia i capelli in una sera d’estate. Eppure, in un istante, ogni cosa è cambiata.
“Cominciò così, quasi senza volerlo. Ma credo che comincino sempre così le cose che, in un modo o nell’altro, un giorno debbono incominciare. Anche l’amore, no? Dici ti amo perchè d’un tratto ti accorgi che non ci sono altre parole se non quelle.”
C’è un dopo: un dopo fatto di guerra, dei suoi denti affilati, del suo fiato pesante sulla nuca mentre fuggi, mentre ti nascondi in un fienile o nel folto di un bosco, mentre cerchi di salvarti dietro una linea immaginaria, ma tremendamente reale, una linea al di là della quale una nuova vita sembra possibile, sembra tenderti la mano.
"دير يا زود" داستان آدم هايى است كه خوشبختى را جستجو مى كنند. داستان زنى كه بواسطه آگاهى هايى كه بدست آورده، ديگر نمى تواند به شيوه ديگران خوشبخت باشد. يك جايى در كتاب مى خوانيم كه "بالاخره هر آدمى دير يا زود بايد ميان خوشبختى و عقل يكى را انتخاب كند." هرچند بعيد مى دانم اين امر چندان هم انتخابى باشد، روزى كه قدم در راه بى برگشت آگاهى مى گذاريد، كسى به شما نمى گويد خوشبختى خود را به طرز غير قابل بازگشتى از دست خواهيد داد و تنها اندكى از سعادت و خوشحالى در زمينه اى از دلتنگى و آشفتگى، سهم شما از خوشبختى خواهد بود، كسى به شما نخواهد گفت، قدم در راه بى بازگشتى مى گذاريد كه ديگر هرگز نخواهيد توانست بواسطه تجمل زندگى مردمى كه آن ها را خوشبخت مى پنداريد، خوشبخت باشيد. شايد بخاطر همين است كه در ميان همه ترديدها، تنها فكرى كه به ذهن قهرمان داستان نمى رسد، بازگشت به زندگى پرتجمل گذشته است، آن زندگى ديگر برايش خوشبختى را به ارمغان نخواهد آورد. او زنى است كه در جستجوى استقلال در برابر خانواده و تابوهاى اجتماعى ايستاده و حالا با اينكه لزوما خوشبخت نيست، اما قدم در راهى بى بازگشت نهاده است و ديگر هرگز نمى تواند به عقب بازگردد. آنچه باقى مانده است، تنها آينده است ... آلبا دسس پدس هميشه از زنان و دغدغه ها و مشكلاتشان سخن مى گويد و هميشه جانب انصاف را نگه مى دارد و هرگز به ورطه مردستيزى نمى افتد. نكته در خور توجه اين كتاب اين است كه خوشبختى قهرمان داستان كه يك زن است در نهايت در گرو رابطه با يك زن و نه يك مرد و رابطه اى غير جنسى قرار دارد، در گرو درك شدن و درك كردن در رابطه با زنى از طبقه اى ديگر، با آگاهى بسيار كمتر كه ساختن زبانى مشترك با او، زمان مى طلبد! آلبا دسس پدس چه مى خواهد بگويد؟ يك جايى در كتاب از زبان شخصيت اول داستان مى خوانيم كه او و معشوقش هر دو مى دانند كه رابطه زن و مرد با يكديگر هيچ چيز را در زندگى تغيير نخواهد داد. منظور از اين "هيچ چيز" دقيقا چيست؟ همه ما مى دانيم كه رابطه با جنس مخالف چيزهايى را در زندگى تغيير مى دهد، اما آنچه كه تغيير نمى دهد شايد خوشبختى واقعى باشد، شايد وقايعى باشد كه در هر صورت بايد به تنهايى پشت سر گذاشته شوند. كتاب پر است از مفاهيمى كه سنت هاى رايج را به چالش مى كشد و آدم را به فكر وادار مى كند.
این کتاب دو داستان دارد، یکی همنام با نام کتاب و دیگری دیوار دبیرستان. داستان دیر یا زود را بسیار پسندیدم و یاد آور شاهکار این نویسنده "از طرف او" بود برایم. توصیف احساسات زنانه، و به تصویر کشیدن موقعیت ها از منظر یک زن در سه داستانی که از این نویسنده زن ایتالیایی خونده ام نظرم را جلب کرده است. چه زیبا به تصویر کشیده دنیای زنانه را و جالبتر آنکه سالها دور در کشوری غیر از جایی که ما زندگی میکنیم زیسته است و اینقدر شباهت در دغدغه ها وجود دارد. و اما دردناک این است که دغدغه های سالهای دور آنها، دغدغه های امروز ماست.
Racconto lungo che si sviluppa come un flusso di coscienza sul soggetto caro a De Cespedes dell'emancipazione e della realizzazione femminile. La protagonista, giovane donna che non nasconde le inquietudini ed i dubbi, è credibile e non risulta stereotipata. l'Italia non è più quella del boom economico anni ' 50, il contesto è cambiato, ma il tema rimane ancora e sempre di stretta attualità.
""Le belle donne non debbono pensare". E io, allora, mi vergognai di essere bella; avrei preferito essere deforme purché mi venisse riconosciuto il diritto di pensare.”
خب مشخصا آلبا دسس پدس از آن نویسنده هایی است که خواندن آثارشان حالم را خوب می کند . یک نوع روایت از زنانگی در کتابهایش هست که شاید برای مردان و حتی برخی از زنان هم ملموس نباشد اما روایت هایی عمیق و دقیق اند. کتاب دیر یا زود دو قصه دارد که قصه اولش را بیشتر دوست داشتم.داستان زنی در تنهایی و در تردید نسبت به مسیری که در زندگی برگزیده. زنی که کار می کند،دوستانش را دارد،امیدهایش را اما جای خالی چیزهایی که به بهانه پیش پا افتاده بودن از زندگی کنار گذاشته آزارش می دهند. زنی که خواسته جوری باشد که خودش می خواهد و ناگاه خود را تنها و بی پناه حس کرده در برابر آدم هایی که راهی را می روند که دلخواه جامعه هست. زنی که اگر من از دور می دیدمش به خاطر صرف نظر کردن از تمام چیزهای پیش پا افتاده زندگی بهش حسودی ام میشد و می ستودمش اما خودش در درونش یک حفره بزرگ خالی می بیندو خود را تنها و تک حس می کند. انگار که با جهان در افتاده باشد غربت زندگی او را می بلعد.
Puoi leggere, o nel mio caso ascoltare, una frase qualsiasi di questo romanzo breve e mai ti verrebbe in mente che è stato scritto nei primi anni Cinquanta. Per Irene, la protagonista di "Prima e dopo", il dopoguerra è un'occasione per rinascere, come donna e professionista. Non mi piace pensare che sia solo una storia di emancipazione, del "farcela" inteso come il riuscire nella società, quel modo così capitalistico di commentare le carriere che poco apprezzo e che alla lunga hanno stufato. Qui si tratta, dopo un piccolo fatto "domestico", di rivedere tutto ciò a cui si crede con una luce nuova, filtrare con nuovi occhi quello che si è sempre pensato. Affrontare i rapporti quotidiani mettendoli in discussione, senza mai darli per scontato. In queste pagine, che paiono un flusso di coscienza, amicizia e amore sembrano quasi lo stesso sentimento, mentre i dialoghi si susseguono fra i personaggi e ogni pensiero viene analizzato in ogni dettaglio. Molto piacevole, soprattutto se letto da Nadia Terranova, una scrittrice che pare proprio innamorata di Alba De Céspedes.
Interessante e piena di spunti la prima parte, un po' vacua la seconda. Troppo corto per essere un romanzo e troppo poco conciso per essere un racconto breve. Da questa storia mi è mancato un po' il punto finale
Irene, giovane donna del dopoguerra, ricerca il suo posto nel mondo e la sua indipendenza, ha lasciato il suo vecchio fidanzato, si mantiene scrivendo ed ha una relazione con Pietro, ma va in crisi quando la sua domestica Erminia la lascia perché contesta il suo modo di vivere. Questo mette in crisi la protagonista,che si trova a doversi rimettere in discussione rispetto alle sue scelte ed alla sua relazione sentimentale. Un racconto lungo, il ritratto di una donna che cerca di farsi spazio laddove non c'è ancora posto per l'emancipazione femminile. Appare estremamente attuale, piacevole, di facile lettura, ma non mi ha coinvolto a livello profondo.
کتاب یکی از بدترین طرح جلدها را دارد. جوری که اگر نویسنده و مترجم را نمیشناختم عمرا دستم طرف کتاب نمیرفت و فک. میکردم از این کتاب بازاریهای عامه پسند است. مثل همه کتابهای دیگر د سس پدس کتابی زنانه است با گفتگوها و دغدغههای ذهنی زنانه. زنانی قوی و متفاوت از نرمال جامعه. اما با این حال کتاب چندان من را به وجد نیاورد.
روزی که کتاب رو هدیه گرفتم نمیدونستم که اینقدر منم و اینروزهایم در پس داستان... حسهای مشترک زندگیم و داستان روایت رو برام شیرینتر و گاه تلختر کرد بیان روان نویسنده رو به بینهایت دوست دارم.
a volte da una letture casuale possono arrivare ottime scoperte: non conoscevo alba de céspedes e mi sono imbattuto in questo libretto in maniera assolutamente casuale, e se da principio mi stava lasciando indifferente è poi riuscito pagina dopo pagina a conquistarmi, fino alle bellissime considerazioni finali. quello che vediamo è un momento nella vita di una donna, dal quale si parte per ricostruirne il passato (attraverso l'esperienza dell'italia degli ultimi anni del fascismo e del dopo armistizio) e il presente inquieto ed in cerca di risposte. è un monologo che vede pochi protagonisti, eppure capace di creare un universo, forte anche di una scrittura semplice eppure efficace: non mi stupisco della sua vicinanza a natalia ginzburg, sarà che ho letto da poco "le piccole virtù" ma sento una certa affinità tra le due autrici (così come -ma forse è solo una suggestione- sento una vicinanza anche con "il taccuino d'oro" della lessing, specie nel suo rapporto con la politica). ancora una volta: libro e autrice da riscoprire.
خود را گول میزدیم،تصور میکردیم که ناگهان سعادت از یک لغت گرفته شده یا نوشته شده جان گرفته اسمی پیدا میکند،سعادت را مانند انسان جانداری تصور میکردیم که قرار است روزی وارد شود و در خانه را بزند.
Non do il voto pieno perché ho trovato migliore la prima parte rispetto alla seconda. C'è da dire che ho ascoltato l'audiolibro, magari con il cartaceo potrei rivalutare la seconda parte soffermandomici meglio.
Confermo che De Cespedes è diventata la mia nuova autrice preferita. Trovo che i suoi libri siano estremamente moderni. Sono pieni di frasi sulla donna, sulla società, sulla vita che trascendono il periodo storico in cui sono ambientati. Pur essendoci riferimenti alla guerra e soprattutto alla guerra come qualcosa che ha cambiato per sempre il mondo in cui vivevano (appunto il prima e dopo), questo non toglie universalità ai temi che tratta. E un po' fa riflettere vedere come tutto sia cambiato da allora ma tante cose siano le stesse, tanto da permettere a queste storie di poterci toccare ancora.
07/2025 Un romanzo dalla scrittura bellissima, elegante e travolgente nonostante alcun.e parole desuete ma ovvie per quando è stato scritto. Irene donna indipendente nel secondo dopoguerra assume Erminia come sue governante. Due donne completamente diverse, la prima borghese di famiglia ma che rifiuta gli schemi, lavora e vive sola senza un uomo, la seconda una ragazza della provincia con tutta la mentalità degli obblighi che una donna per bene deve rispettare. Si instaura in rapporto di fiducia e di stima ma improvvisamente Ermina decide di lasciare la casa perchè infelice nonostante le condizioni di lavoro sia ottimali. Irene si interroga sul perchè e ripercorre alcuni passaggi della sua vita. Romanzo intenso.
Un libro prezioso questo, riportato ai lettori nel 2023 da Cliquot. Alba de Céspedes ci offre tutto il disinganno, la solitudine, le incertezze della lotta quotidiana di chi, donne soprattutto, ha affrontato le conseguenze di una liberazione politica e personale a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, in una società tornata ad essere conservatrice dopo gli slanci verso il futuro della Liberazione. Alba de Céspedes scrive tutto questo con una naturalità disarmante, senza sconti, in una lingua intelligente, raffinata ma semplice e profonda.
I actually sat and read this novel in the university library because it’s out of print (and the library volume was non-circulating). Translated by Isabel Quigley, this is a beautiful short novel, more like a novella. The heroine is a journalist whose maid suddenly quits. Feminism, politics, money, love, friendship, freedom, inequality: all of de Céspedes’ favourite themes are here, dealt with elegantly and lucidly. The narrative is in the first-person and feels very autobiographical. I loved this and hope an English translation will be re-issued!
La ricerca della felicità per una donna intelligente e consapevole non è un percorso semplice. Essere felici, non può essere accettare passivamente una vita preconfezionata, ma vivere con autenticità, cercando di comprendere profondamente la vita e riflettendo sulle proprie scelte. Tuttavia, questa ricerca comporta un prezzo: la solitudine, l'incomprensione e il peso delle critiche, ma soprattutto nessuna garanzia che si raggiunga la felicità.
consegnerei l'agendina tascabile 1998 (rubata a mia nonna tre anni fa con ancora i numeri dei parenti ormai morti) con tutte le mie annotazioni per restituire quanto più possibile la mia opinione su questo libro ma ahimè non si può! mi limiterò a dire che in queste 160 pagine c'è tutto quello che vale la pena (e c'è bisogno di) dire ed è un letterale crimine contro l'intelletto umano che l'autrice non sia nemmeno mai sfiorata nelle scuole italiane
Sai che ti dico? Che vorrei prendere la mia vita come un pacco, metterla sulle braccia di qualcuno e dirgli: "pensaci tu". E invece non è possibile: ci siamo rovinate con le nostre mani. Ogni mattina te la ritrovi addosso, questa maledetta vita, e devi ricominciare a ragionare. Pietro dice che la ragione ci libera, ma non è vero: la ragione ci rimette sempre di fronte a noi stessi.
Poche scrittrici, pochi scrittori, sanno raccontarmi così bene.
Wow. First thing I read from Alba de Céspedes. I must say I got a lot of Ginzburg vibes, but enjoyed it nevertheless. So related to what is going on in Iran these days. Women, life, freedom. عجب ترجمه محشری. چه شانسی که این چاپ قدیمی و اولین چاپش رو تونستم پیدا کنم. محشر به معنای واقعی کلمه.
In realtà la versione che ho terminato è in audiolibro, letta da Nadia Terranova, ma ormai è diventato fastidioso e complicato chiedere di aggiornare le schede su Goodreads e quindi ho impostato questa edizione