Negli anni novanta, Alessandro Correnti era Deus, uno degli hacker più famosi e rispettati al mondo, poi era diventato un intransigente difensore delle libertà civili nel ciberspazio per un importante gruppo di attivisti. Ora è un avvocato quarantenne un po’ nerd che ha aperto un piccolo studio di diritto penale in centro a Milano. È single, guida una strana motocicletta australiana che pare uscita da una guerra nucleare e conduce una vita piuttosto riservata. La quiete tanto agognata è però destinata a durare poco. Un piovoso autunno milanese lo vede coinvolto in un delicato caso di pedopornografia e in una questione di tratta di cuccioli di cani dall’Est Europa che lo porteranno a confrontarsi con il mondo della criminalità organizzata e con malviventi senza scrupoli. Nel frattempo, il suo vecchio mentore atterra a Milano per rivelare misteriose informazioni su un progetto per il controllo tecnologico delle persone. Alex si troverà a dover attraversare in motocicletta l’Italia, da Milano a Matera, dalle Murge al Carso, in una lotta non solo contro il tempo ma anche contro la capacità di controllo e l’invasività delle nuove tecnologie. E in questo viaggio tornerà, pian piano, l’hacker che era: anonimo, spietato e geniale.
Questo poteva essere un gran bel libro se solo l'autore non avesse voluto inserire una "introduzione" di 100 pagine che nulla c'entra con la trama principale del romanzo. Capisco il senso delle sottotrame, solitamente un modo per introdurre i personaggi principali, ma non possono essere completamente scollegate dal plot principale; altrimenti il lettore ha l'impressione di leggere due racconti separati che solo per caso fanno parte dello stesso libro. Solo questo toglie una stella al mio voto. Volendo giudicare solo la parte centrale e finale, la storia scorre bene, accurata dal punto di vista informatico, fin troppo vicina alla realtà attuale tanto da risultare piuttosto inquietante. Ma che peccato... Il mio voto: 3 stelle.
Che il romanzo ha 10 anni si vede, dal momento che le tecnologie hanno già fatto enormi passi in avanti (chi usa più i DVD?) Comunque sotto la storia di Alessandro Correnti, noto altrimenti come Deus, un hacker conosciuto in tutto il mondo, che "si è ritirato a vita privata" e adesso lavora come avvocato penalista a Milano, si cela una sorta di manifesto sulle libertà digitali, affinché internet rimanga free e open. Dopo una prima parte, in cui Correnti indaga per conto di una cliente che si è costituita parte civile in un processo a un noto architetto pedofilo, che a quanto pare avrebbe fatto qualcosa alle sue tre figlie minorenni (la più grande ha 12 anni!), cercando di recuperare dati cancellati da un DVD apparentemente vuoto, si passa all'indagine per la morte - in apparenza naturale - del mentore di Alex, noto come God, con relative scoperte di reti segrete di dati maneggiati da Grandi Fratelli che hanno trovato il modo di controllare tutto in rete, ricattando tutti coloro che hanno da perdere. Per poi smascherare - sempre grazie a tecnologie sofisticate e alle conoscenze di Deus e dei suoi amici hacker - un commercio di cuccioli provenienti dall'Est Europa per compiacere la sua collega animalista Sophie. Un romanzo che si può considerare chiuso, ma che ha comunque un seguito, vista la bomba che Ziccardi lancia sul finale
Un "legal thriller informatico" affascinante e coinvolgente, consigliato a chi ama il genere investigativo e i thriller o cerca una lettura avvincente per l'estate.
Ambientata negli anni '90, L'ULTIMO HACKER racconta di Alessandro Correnti, un avvocato milanese che si ritrova a dover rivestire i suoi vecchi panni da hacker per investigare sulla morte di un suo ex collega, APPARENTEMENTE morto per un infarto (Correnti infatti crede che l'infarto sia stato indotto attraverso un computer). Nel frattempo si ritrova anche coinvolto in due grossi casi, uno dei quali pare coinvolgere la criminalità organizzata.
L'autore è professore di Informatica giuridica presso l’Università di Milano e insegna Criminalità informatica al Master in diritto delle nuove tecnologie dell’Università di Bologna, il che rende la storia più realistica e interessante. Altra nota di favore è che, anche nei momenti in cui l'autore entra più "nel tecnico", riesce a essere molto chiaro anche per i profani.
Profetizza un Echelon esteso ad ogni scambio digitale di informazioni o immagini sia pubbliche che private.Ma gli hackers sventeranno la minaccia pubblicizzandola.Divertente