Angelica de Sancé de Monteloup, figlia di un nobile decaduto del Poitou, vive la sua infanzia felice assieme a Nicola e a Valentino, suoi piccoli amici quando, ancora adolescente, è costretta a sposare Goffredo di Peyrac, un misterioso gentiluomo di Tolosa. Pur essendo sfigurato e zoppo, Goffredo è in realtà un uomo di scienza e di cultura, dall'animo generoso e nobile, che saprà conquistare, a poco a poco, il cuore di Angelica fino a quando...
Ha fatto sognare le nostre nonne (e nonni), le nostre mamme (e papà), e con sommo stupore (non credevo ai miei occhi) ho scoperto che anche adesso fa sognare molte lettrici. Magari non sarà un capolavoro, però mi ha intrattenuta senza provocarmi neanche uno sbadiglio. E poi questo è il primo capitolo di una lunghissima serie di successo (per non parlare dei film). Quattro stelle di gratitudine: non ho mica la puzza sotto il naso io :)
Speravo mi piacesse, ma non immaginavo mi sarebbe piaciuto così tanto <3 Ho ritrovato perfettamente la stessa atmosfera avventurosa, scanzonata e sexy della serie di film che ho adorato da piccina, e i personaggi che tanto avevo apprezzato, che mi sono sembrati ancora più vivi, divertenti e interessanti sulla pagina scritta. Angelica è una figura femminile splendida, vivace e attiva, ricca di contrasti e con una personalità fortissima, ed ancora più apprezzabile è il modo in cui la Golon scrive di lei: senza pudori né falsi imbarazzi restituisce al lettore il ritratto di una giovane donna che sboccia, i cui sensi si risvegliano nel passaggio dall'infanzia all'adolescenza e poi all'età adulta. Ugualmente affascinante è anche Goffredo de Peyrac, il mostruoso e misterioso conte che sposa Angelica, e di cui lei finisce per innamorarsi, attratta dalla sua intelligenza, dal suo spirito, dal suo amore per le scienze, dal suo amore per l'amore e da un fascino magnetico inspiegabile a parole ma evidente sulla pagina. Il loro rapporto è veramente bellissimo, ed è la punta di diamante di un romanzo nel suo genere davvero perfetto. Non vedo l'ora di leggere tutti gli altri <3
Emanuela - per RFS . Care Fenici, voglio intraprendere il viaggio in questo meraviglioso mondo letterario e cinematografico che, a partire dal 1957, esordendo prima nelle librerie di Germania e Francia e poi in quelle di mezzo mondo ,conquistando in seguito il successo cinematografico.
Sto parlando della saga di Angelica, la marchesa degli angeli, un personaggio femminile nato dalla penna di Anne Golon; suo marito Serge, archeologo, fu essenziale per studiare un’ambientazione credibile e una ricostruzione storica fedele della Francia del XVII Secolo.
Angelica De Sancè di Monteloup è una giovane di grande bellezza, figlia di un nobile spiantato e campagnolo, dotata di un carattere ribelle e di una forza di carattere indomabile; è il prototipo della donna che, nonostante il destino le giochi innumerevoli scherzi e le tolga tanto, troppo, non si lascia mai abbattere.
Grazie a un fascino e un’intelligenza fuori dal comune, non esita a giocare con il destino e a sfidarlo pur di raggiungere i suoi scopi; il suo unico grande amore sarà Geoffrey De Peyrac, un gentiluomo della Lingua d’Oca a cui suo padre la manda in sposa giovanissima.
Geoffrey è sfigurato da una terribile cicatrice e zoppica vistosamente, ma al di là dell’aspetto fisico è un uomo geniale, un poeta e uno scienziato rivoluzionario, dotato di un fascino piratesco a cui nessuna donna può sottrarsi.
Dopo un inizio disastroso, il matrimonio si rivelerà felice e pieno di amore, allietato dalla nascita di un figlio maschio.
Naturalmente, il dramma è dietro l’angolo: Jeoffrey è troppo potente e fortunato per non attirare l’odio del re che lo fa arrestare con un’accusa di stregoneria e lo fa condannare al rogo con un processo farsa.
Privata delle proprietà oltre che del titolo e incinta del secondo figlio, Angelica si rifugia in una zona di Parigi abitata da ladri e derelitti, la Corte dei Miracoli, sotto la protezione di Nicola, amore di gioventù divenuto ladro e assassino.
Da questo momento, la storia si susseguirà per ben 13 libri e l’ultimo a essere pubblicato in ordine di tempo sarà La vittoria di Angelica nel 1983; innumerevoli personaggi ed eventi che l’eroina affronterà.
Immani tragedie la colpiranno, Angelica si risposerà e avrà altri figli, subirà violenze di ogni tipo ma vivrà anche attimi di trionfo e di riscatto, che solo in parte potranno ripagarla delle ingiustizie subite e dei colpi sofferti.
D tutti gli eventi ideati dalla scrittrice per la sua eroina, il più importante sarà senz’altro ritrovare l’amato sposo che aveva creduto bruciato sul rogo in Piazza de Greve; sotto le mentite spoglie del Rescator, pirata che assalta le galere Reali e libera gli schiavi, si nasconderà Geoffrey De Peyrac con il quale Angelica potrà finalmente riunirsi e vivere una nuova vita nel Nuovo Mondo.
Nell’edizione italiana i romanzi vennero suddivisi, a partire dal 1980, in due volumi. La varietà delle ambientazioni che spaziano dalla Reggia di Versaille al Mercato degli Schiavi di Candia, dai sordidi sobborghi di Parigi al Mare sconfinato teatro di arrembaggi all’ultimo sangue, rappresentò per l’epoca un occasione imperdibile per lettrici e lettori appassionati di un genere, il romanzo storico con filone romance, che mancava sugli scaffali da tempi immemorabili.
Angelica, bella e intrepida è il prototipo della femminista ante litteram e, nonostante dopo la morte di Geoffrey si accompagni a molti uomini, questi saranno spesso per lei solo un mezzo, un trampolino che sfrutterà solo e unicamente per tornare a occupare il posto che le spetta in società e per raggiungere la vendetta: Filippo di Plessis Belliere, il poetastro, Colin Paturel il Re stesso (al quale non cederà mai) saranno tappe di un percorso che la porterà a riunirsi al suo unico e grande amore.
Jeoffrey è un uomo che, dopo aver perso tutto, trova la forza di risalire la china e di crearsi una nuova vita senza mai dimenticare colei che ha amato; spietato e crudele con i nemici sarà un marito tenero e un padre retto per i suoi figli.
Nel romanzo di Angelica si parlò per la prima volta di omosessualità, pedofilia e stupro e questo provocò stupore e una certa diffidenza nel pubblico abituato a narrativa politically correct; le ambientazioni esotiche e le descrizioni accurate conquistarono gli orfani di Salgari e Collins, strizzando l’occhio a Charlotte Bronte e Jane Austen.
Anne Golon ha avuto il merito di riunire nei suoi libri una ricostruzione storica del periodo estremamente precisa e un uso maniacale della realtà asservita alla fantasia narrativa.
L’epopea di Angelica al cinema
Un soggetto così importante non poteva sfuggire alla macchina del cinema che se ne impadronì nel 1964 e il film Angelica Marchesa degli Angeli conquistò le sale cinematografiche grazie a Michelle Mercier e a Robert Hossein, attori che diedero un volto vivo e vero ai personaggi letterari.
Il film, condito da attori comprimari di levatura come Giuliano Gemma (Nicola), Claude Giraude (Filippo) e Jean Rochefort (Degrez), fu un successo mondiale: una colonna sonora firmata Michel Magne ne arricchì ancor di più il prodotto rendendolo indimenticabile.
Naturalmente l’adattamento dovette necessariamente tagliare gran parte della storia e dopo 5 film la reunion tra Angelica e Geoffrey arriverà al termine di una rocambolesca fuga attraverso il deserto intrapresa da Angelica e dal capo degli schiavi Colin Paturel.
Angelica marchesa degli angeli (1964) Angelica alla corte del re (1965) La meravigliosa Angelica ( 1965) L’indomabile Angelica (1967) Angelica e il Gran Sultano (1968) Mentre Robert Hossein proseguì la sua carriera nel cinema e poi nel teatro con grande soddisfazione, Michelle Mercier rimase prigioniera del suo personaggio del quale non riuscì mai a liberarsi completamente.
Tuttavia il ruolo era talmente potente che immagino fosse facile rimanervi impigliato; senz’altro altri tempi e per una donna così bella e del suo calibro non potevano mancare di certo le discriminazioni.
Tuttavia mi sento di ringraziare entrambi i protagonisti del film che, a distanza di anni, continuano a far appassionare tanti alla storia d’amore di Angelica Marchesa degli Angeli e Jeoffrey De Peyrac/Rescator e hanno reso la saga di Anne e Serge Golon viva e reale.
Nel 2013 c’è stato un tentativo di reboot della saga ed è uscito un film con Nora Arnezeder e Gerad Lanvin; lo trovate in streaming sulla rete. Naturalmente la bocciatura è stata completa. Gli attori impallidiscono di fronte ai colossi che li hanno preceduti, soprattutto Jeoffrey: degna di nota è solamente la scena d’amore centrale ma niente di più. Il film finisce con l’esecuzione di Jeoffrey e la fuga di Angelica alla corte dei miracoli con i figlioli aiutati da Nicola.
Vi lascio con una citazione tratta dagli ultimi libri della saga, una meravigliosa dichiarazione d’amore di una donna all’uomo che ha finalmente ritrovato e vi invito a riscoprire i libri e i film oltre che a conoscere qualcosa di più della… Meravigliosa Angelica!
[…] Con infinita dolcezza, Joffrey baciò il livido di Angelique:
“Il mio nuovo amore, la mia amata, la mia ragazza silenziosa…”
Angelique passava le sue dita accarezzando i suoi folti capelli con qualche filo d’argento.
“Sai sempre come parlare d’amore. L’oceano e l’avventuriero conquistatore del nuovo mondo non hanno ucciso il trovatore della Linguadoca.”
“Lui è lontano. Io non sono più il conte di Toulouse.”
“Che m’importa del conte di Toulouse? L’uomo che amo è il pirata che ha avuto pietà di me a la Rochelle, e che mi ha dato una tazza di caffè turco da bere quando stavo morendo di freddo… […] L’ uomo, che ha detto alla mia figlia piccola: “Signorina, io sono tuo padre”. Sei così caro… Ho bisogno di sentire continuamente che io appartengo a te…”
Sono legatissima ai film tratti da questa serie di romanzi, perché li guardavo da bambina, ma non avevo mai avuto occasione di leggere i libri dei Golon... Che dire, ne ho amato l'atmosfera e alcuni momenti, ma altri mi sono sembrati strani, e anche un po' noiosi.
Avevo aspettative medio-alte su questo libro: mia madre ha letto tutta la serie quando era giovane (e all'epoca erano considerati libri sconci) e io ho visto tutti i film che ne hanno tratto. Da qui la mia curiosità di iniziare la saga. Ebbene, sono rimasta un po' delusa e mi sono anche un po' annoiata, soprattutto nella prima parte che racconta l'infanzia della protagonista. Si riprende quando entra in scena il futuro marito e poi si ricade nella sonnolenza. Non so se continuare la serie, al momento preferisco rivedermi i film.
Primi due volumi della saga, o primo e basta, secondo l'edizione acquistata. La ricerca di tutti i volumi della storia di Angelica si è rivelata una vera e propria avventura che ha stimolato la mia curiosità di lettrice. Una terribile confusione fra identiche copertine e medesimo titolo di un volume unico, ma che possono anche essere solo parte di quel volume, poiché, in una diversa edizione, si è deciso di smembrarlo in due o addirittura tre volumi! Insomma, una gran confusione che mi costringe a depennare gli acquisti da una lista molto preziosa. Mah, i misteri dell'editoria. Questo mio primo approccio alle avventure di Angelica è un bel mattoncino di 514 pagine, che non sono le 245 della scheda di questo libro, ma potevo mica impazzire anche qui per trovare l'edizione giusta? Mi sono finalmente decisa a leggere Angelica perchè continuavo a trovarmela fra le mani sulle bancarelle dell'usato, perchè alla mia età sono già in terribile e imperdonabile ritardo, e infine, perchè ho scoperto che, fra le sue tante avventure, c'è una tappa in oriente. Poteva lei non essere rapita dai pirati e venduta poi in un harem? I primi due libri mi sono piaciuti, abbastanza da continuare la lettura e la ricerca dei libri mancanti. Sembra quasi di esser tornata bambina, quando si andava a caccia delle figurine di Candy Candy! Totalmente ignorante in materia "storia francese del 1600", la ricostruzione storica mi è sembrata buona. Lettura meno leggera di quanto mi aspettassi, avrei solo dato qualche taglio agli esperimenti alchemici, alle lezioni interminabili sulla produzione dell’oro e ad alcune parti del processo del povero "Geoffredo di Peyrac", più tradotto di così!
Il capostipite di una saga appassionante che ha dato vita ad una serie quasi infinita di imitazioni. Angelica è l'eroina che non si arrende mai, pur restando perfettamente calata nel proprio tempo. Una scrittura che, forse, oggi risente di qualche manierismo ma offre la possibilità di immergersi nella Francia del Re Sole come pochi altri romanzi.
scrittura scorrevole, personaggio principale interessante ma alla fine del libro (dato dal fatto che è un libro di una lunga serie) si nota la mancanza di una trama conclusa.