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Worst Fears

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From the hilarious opening to the satisfying final conflagration, Fay Weldon's Worst Fears is a taut, scathing revelation of the nature of marital intimacy. When Alexandra returns from her stint on the London stage to find her husband mysteriously dead of a heart attack and her female friends ominously invested in smoothing out all the complications of the tragedy, she begins to be suspicious. At first she attributes this to grief, then to paranoia. But she soon finds herself starting to crack, crank-calling her friends' psychiatrist, attacking people with kitchen chairs and breaking into their houses, searching furiously for evidence to confirm her husband's rampant adultery and her own worst fears. "A snappy whodunit of the heart....one of Weldon's best novels yet." -- The New York Times Book Review; "With a dash of murder mystery and a wink at Isben's grim tales of ruined marriages, this splendid and spiteful novel shows Fay Weldon to be in as fine form as ever." -- The Philadelphia Inquirer; "A hundred years hence, if people can still read, Weldon's books will likely have the unblunted edge of Jane Austen, an unsentimental Baedeker guide to sexual manners in an ill-mannered age. Fay Weldon breaks taboos like tape at a marathon, and she hasn't stopped running yet." -- Los Angeles Times.

208 pages, Paperback

First published January 1, 1996

26 people are currently reading
301 people want to read

About the author

Fay Weldon

159 books396 followers
Fay Weldon CBE was an English author, essayist and playwright, whose work has been associated with feminism. In her fiction, Weldon typically portrayed contemporary women who find themselves trapped in oppressive situations caused by the patriarchal structure of British society.

http://en.wikipedia.org/wiki/Fay_Weldon

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Displaying 1 - 30 of 72 reviews
Profile Image for _nuovocapitolo_.
1,105 reviews34 followers
August 6, 2023
Alexandra e Ned Ludd sono sposati e hanno un figlio: lei è un’attrice la cui carriera sembra percorrere la strada del successo, lavora a Londra e possiede insieme al marito un cottage in una piccola cittadina. Lui, critico d’arte, viene trovato morto nel suo cottage durante la notte, da un’amica di Alexandra, nonché vicina di casa.
Ciò che rende interessante la storia è che non finisce mai di stupire, ma insieme porta con se una quantità d’angoscia stranamente piacevole. Alexandra non è la protagonista di un giallo, ma ciò che verrà a sapere della morte del marito non fa altro che insospettirla di più. Le poche persone di cui si fidava si rivelano poco affidabili, le poche certezze crollano, come anche la sua considerazione verso chiunque. Le peggiori paure che incombono dopo la morte di una persona che si ha amata, ma che effettivamente, come ci tiene a puntualizzare spesso Alexandra, è morta, non esiste più.
E lei lo amava. E lei credeva a tante, tutte le cose.

Ciò che la donna affronta nel romanzo non è strettamente una “presa di coscienza” della morte del marito, e quindi il senso di smarrimento, quella sensazione di perdita, di destabilizzazione, ma anche tutto ciò di cui una donna soffre in società come la nostra, senza andare troppo lontano e senza parlar di fantascienza, per intenderci.

Consiglio questa lettura perché le peggiori paure esistono e lasciano grosse cicatrici. Probabilmente in questo libro non troverete delle risposte, piuttosto capirete che avere paura è lecito, a volte vitale.

«Alexandra, la vedova, sedeva al piano di sopra, immobile sulla sponda del letto coniugale d’ottone, gli occhi persi nel vuoto. Se ne stava così da due ore. Il vuoto che era intenta a fissare era incorniciato dai fini tralci della vite del Canada insinuatisi fra la finestra a ghigliottina, i cui vetri erano perfettamente divisi in quattro dalle barre dell’intelaiatura»

Alexandra siede come in uno stato di sospensione. Vede se stessa, non è altro che una particella di un liquido viscoso all’interno di una provetta che non scivola né giù né su. Non è altro che un qualcosa di costretto a restare lì dove si trova. Per lei è più semplice immaginarsi come qualcosa di inorganico piuttosto che di organico. È martedì pomeriggio. Ned è morto sabato notte. Alexandra non era presente, si trovava a Londra ad oltre duecento chilometri di distanza a riprendersi dopo una notte passata sul palcoscenico a interpretare Nora in Casa di bambola di Ibsen. Da quel momento entra ed esce in questo stato di sospensione soporifera, in questo stato di assuefazione, in questo stato costante di assenza dettato dallo shock. Come può andare avanti ora che Ned non c’è più? Come può sdraiarsi su quel letto che per dodici anni hanno condiviso insieme? Come può continuare a specchiarsi in quello specchio in cui erano soliti osservarsi insieme mentre lui la cingeva con un braccio esaltando le qualità di quella divina coppia che erano?
Alexandra Ludd è una donna affermata ma adesso è sola. Alexandra Ludd è vedova di quel critico teatrale morto inaspettatamente a causa di un infarto nella loro bella casa di campagna. Alexandra Ludd è ora costretta a porsi delle domande perché non può più continuare a far finta di non notare quei dettagli che le si palesano innanzi. Pochi giorni e la verità viene a galla e tutta quella realtà che la circondava si sgretola. Le amicizie si manifestano per quel che sono, ovvero falsi legami, e Ned, il suo Ned, aveva una vita parallela fatta di altre relazioni e altre donne.
Quello di cui ci rende destinatari Fay Weldon è un libro duro, crudo, estremo. Ogni conseguenza viene portata ai suoi massimi effetti. La protagonista muta nell’evolversi delle vicende e passa dall’essere una donna ferita dalla perdita all’essere una donna umiliata dal protrarsi di una realtà fatta di rapporti non veri e di falsa solidarietà sino al riscoprirsi nella sua più acuita volontà vendicativa.
Ma quali sono davvero le nostre peggiori paure? Cosa realmente temiamo, cosa può metterci in condizione di perdere ogni certezza, ogni sicurezza?
Un elaborato caratterizzato da uno stile narrativo pungente, eclettico, rude, talvolta aggressivo è quello che si cela all’interno di questo particolare scritto. Quest’ultimo si apre tra le mani del lettore che viene rapito e incuriosito dalle vicende sin dalle prime battute e dai molteplici colpi di scena che si susseguono. Unica pecca che ho riscontrato è nella traduzione talvolta un poco farraginosa.
Al suo interno sono inoltre presenti tanti spunti di riflessione che vanno da tematiche quali la complicità, la competizione femminile, il tradimento, la perdita, la non comunicabilità nei rapporti, la difficoltà di interazione tra universo maschile e femminile, il matrimonio, la morte, il trauma della scoperta e tante altre ancora.
Profile Image for Valery Tikappa.
1,035 reviews540 followers
March 17, 2020
Purtroppo Le peggiori paure è stata una immensa delusione.

La storia è quella di Alexandra che, dopo la prematura morte del marito Ned, comincia a scoprirne segreti, adulteri e sotterfugi.
Spiazzata di fronte alla vita segreta che non conosceva del marito, apprende presto che non era poi così segreta come pensava...

Questo genere di trame mi piace, lo sapete, ma il grande problema di questo libro è il suo sviluppo.
Non è la storia della scoperta di una vita segreta quanto più un continuo dare la colpa alla moglie di ciò che è accaduto.
Alexandra, che dal canto suo non è uno stinco di santo, viene sommersa da giustificazioni come "volevo proteggerti", "pensavo lo sapessi", "sei una donna in carriera, è normale", "cerca di capire la povera amante".

E purtroppo le cose non migliorano. Fra familiari poco empatici, scuse inconcepibili, amiche che tutto sono tranne persone fidate, giustificazioni inaccettabili come se la colpa fosse della moglie tradita, file di amanti che vanno e vengono comportandosi come fossero le padroni del mondo e dell'uomo ed una conclusione che lascia esterrefatti, Le peggiori paure mi ha soltanto innervosita ed infastidita.

È un peccato, perchè aveva le carte in regola per piacermi, ma purtroppo i personaggi e lo sviluppo no. La trama è piatta e nel complesso noiosa, l'unica nota positiva è stata l'ironia dell'autrice.
Author 6 books9 followers
November 2, 2016
Fay Weldon is a very good writer and this book is her typical territory. It's full of black humour and we aren't allowed to be sentimental about any of the characters, not even Alexandra, the monstrously wronged wife. One reason why Fay Weldon's characters are so unpleasant - which is offputting to some readers - is that I don't believe the story is intended to be taken literally, rather, it is a morality tale. Love depends on trust, and trust makes us vulnerable. Alexandra deserves sympathy when her husband dies, and doesn't get it from anybody, even when the extent to which he's been deceiving her is revealed. I think this mirrors the experience of people betrayed by someone close to them, who suddenly discover that those from whom they most expect understanding and support are immune to their unhappiness. This shock can cause an individual to crumble, but in Fay Weldon they don't - instead, they get revenge. This is what we might fantasise doing in such a situation, but it very rarely happens. I agree it's interesting that although Fay Weldon is considered a feminist writer, her protagonists are betrayed by women as much as men - which is, of course the case in real life, since the man cannot be unfaithful without the cooperation of a woman. I don't give this book five stars, because although it's very clever, the lack of humanity in the characters does make it rather irritating, even perverse. Also, I don't find one or two of them very convincing even on their own terms - I think they must represent people the author has had bad experiences with and has a thing about. But it's a much better crafted book than most, and it's thought provoking.
Profile Image for Meg Brejwo.
22 reviews2 followers
September 16, 2009
Among the criteria that in my mind define a great-book; do you find yourself quoting it later in your head in relation to a situation in your own life?

It's been three or more years since I picked up Fay Weldon's "Worst Fears" from the free book bin at my local supermarket. And ever since, when my life is in seeming crisis, I automatically start making a "Worst Fears/Best Hopes" list in my head. I've even gone so far as to make them in my journal for the ocassional heart breaking or mind numbing experiences that go along with being human.

Weldon does a wonderful job of exposing the very core of female emotion and the thought process common to so many of us - imagining the worst and forgetting to remember the best.

There are many sides to every story. Every situation brings not a singular emotion, but a messy combination of multiple emotions, and Weldon is not afraid to divulge these (though her characters may be...)
126 reviews
July 21, 2022
This was a treat of a book. I'd never read a Fay Weldon but, like most people my age, enjoyed she devil on the BBC. This book came from a similar place as it described the main characters world falling apart after the death of her husband. However, she doesn't cave but fights back to provide a devastating denoument. Well written, tremendous dialogue, just wish there had been a bit more of it.
791 reviews1 follower
November 26, 2021
Very typical Fay Weldon, with shades of the She-Devil.
Loved it at the beginning but then found it too long and slightly repetitious.
Self delusion is an interesting thing though!
Profile Image for Tommaso.
115 reviews2 followers
April 29, 2022
L'incipit del romanzo è la morte del marito della protagonista, Alexandra Ludd, che invece di ottenere empatia e compassione da parte di amici e persone vicine è continuamente vittima di rimproveri, insulti, ricatti e raggiri. Un vero e proprio accanimento da parte dell'autrice sul suo personaggio che si ritrova in situazioni talmente ostili da risultare improbabili, perdendo di credibilità. La lettura è fluida ma tende ad indisporre al punto che la vendetta finale non soddisfa appieno.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Deborah Sheldon.
Author 78 books277 followers
May 5, 2019
Breezily written and bitingly cynical. This whodunnit explores how people can rationalise their own awful behaviours while foisting the blame on others. Scathing!
Profile Image for Rita .
4,017 reviews93 followers
February 20, 2020
SEGRETUCCI

Apprezzabile soltanto l'ironia dell'autrice e qualche segretuccio sorprendente che spunta qui e lì. Per il resto, i personaggi sono insopportabili, la trama è estremamente piatta e il romanzo, nel complesso, di una noiosità mortale.
Profile Image for Lorraine Turnbull.
Author 11 books34 followers
May 27, 2020
Whilst obviously well written with ludicrously horrible characters and a good plot, this book annoyed me. Set in England and yet peppered with Americanisms - autopsy instead of Post Mortem, for example. It really annoyed me.
I came away from the story unsatisfied. I hate that. It niggles at me and puts me off reading any further works by the author.
Plus points - well drawn characters (although all are horrid), interesting (unbelievable) plot.

Hmmm Fay Weldon - I'm disappointed.
Profile Image for Laura.
Author 16 books79 followers
August 4, 2020
I confess it, I'm bingeing on Fay Weldon at present. Why? Because she rarely disappoints. I'd read a some of her books in the past, but having recently taken out a Kindle Unlimited subscription means I have access to those I haven't yet read.

In 'Worst Fears', Alexandra wises up and toughens up, eventually, in the face of betrayal by her late husband and her so-called friends. A jaundiced view of people, but one that rings true, unfortunately. I couldn't put it down.
Profile Image for Judy Nesbit.
17 reviews5 followers
January 7, 2017
I found this last month in a second hand bookshop in Hungerford having first read it a couple of decades ago. It is still capable of amusing and distressing at the same time - wry humour while dealing head-on with bereavement and betrayal. If past happiness was based on false premises, is it still real?
135 reviews2 followers
July 18, 2019
Actress finds her ideal life to have been only in her mind

The reader has mixed emotions about Alexandra, the main character. She has held an idealized version of her life, her friends, and her husband. After her husband dies, she finds out how mistaken she has been, and we are taken along for the ride. Fay Weldon has a clever and entertaining way of keeping the story moving.
Profile Image for Candice.
394 reviews6 followers
March 3, 2014
Love Fay Weldon. She's so ironic and snarky and fabulous. This was a domestic psychological thriller, but her humor and cheekiness kept the outrageousness of it light.
Profile Image for Marilyn.
637 reviews4 followers
August 13, 2021
One of my worst fears … an over sold book
Profile Image for Gresi e i suoi Sogni d'inchiostro .
698 reviews14 followers
February 27, 2020
Il dolore accompagna la perdita – è il bastone della natura – così come la gioia accompagna la nascita – è la carota della natura.


Non importandogli più nulla di quello che sarebbe accaduto, Alexandra Ludd non si sorprese quando le solide e fatiscenti mura delle sua splendida villa accolsero un manipolo di anime erranti: amici, conoscenti, famigliari. Né si sorprese, chiusa in doveroso silenzio nella camera matrimoniale che sino a qualche giorno fa condivideva col suo amato Ned, che anche il suo dolore non subentrasse su ogni cosa. Ma fui io a sorprendermi maggiormente nel trovarmi dinanzi ad una protagonista così algida e stoica, quasi del tutto indifferente alla morte prematura del suo compagno. Il luogo era stato evacuato totalmente, e ora che la morte era sopraggiunta sembrava non contare più niente. Ognuna identica a tutte le altre: qualunque bellezza, qualunque occasione smorzata dalla luce tremolante di un nefasto episodio. Io non ne fui particolarmente impressionata. Alexandra Ludd era sfinita, e quella da cui si proteggeva era una corazza di freddo e stolto cinismo che l’avrebbe curata e aiutata da qualunque malanno.

La sua storia, entrò in una delle stanze luminose del mio animo medinate il quadro impressionistico di una donna dal viso seminascosto da un guanto rosso. Aveva una certa aura di magnetismo, una secca ironia che tuttavia mi ha coinvolta sin da subito, ostile ad aprirsi ad un mondo di cui francamente non gliene importa nulla. C’era anche un secondo elemento, che prevalse e spiccò in questo marasma di sentimenti forti, sensazioni istintive, facili ad atti di pura e semplice follia, che dava uno squarcio sulla sua anima. Dovetti tirare un respiro profondo, prendere la mia agenda personale, e riporre i miei pensieri nero su bianco. Le peggiori paure si sarebbero spogliate solo molto dopo, lentamente, coprendo momentaneamente quei buchi che avrebbero potuto passare inosservati ma poi sfaciandosi uno per uno nel momento in cui i protagonisti avvertono l’esigenza di vivere un’esistenza completamente diversa a quella attuale: prima Ned, poi Lucy, e alla fine la stessa Alexandra; atti dopo atti, come una sorta di propaganda che ci induce a sporgerci ed interrogarci sul ruolo che l’individuo occupa nella società. Quale condizione è riservata ad una moglie amorevole ma desiderosa di affetto, che si trincera dietro finte maschere e falsi miti? L’autrice ci parla esattamente di questo, e ci dice come ciò sia alquanto difficile. Specialmente nel momento in cui il sacrificio o il dolore di una perdita si fa strada nel nostro cuore come un male incurabile.

Quando vi arrivai non sapevo quanto tempo sarebbe trascorso, ne se il mio soggiorno sarebbe stato accogliente o meno: se per Alexandra la morte improvvisa del marito aveva sconvolto il suo universo personale, dovevo assolutamente comprenderne i motivi. Eppure quello di Fay Wherton non sembrava un giallo né l’ennesimo caso investigativo in salsa christiana. Forse erano semplici supposizioni, ma ciò che vidi fu qualcosa che mi diede non pochi sospetti. Chissà cosa avrei dovuto aspettarmi, se fossi giunta qualche secondo prima della morte di Ned! L’aria malinconica, quasi greve, che si respira fra le sue pagine gridò “subdolo” sin dal primo momento in cui ci misi piede. E persino adesso che ripongo queste poche righe, sono consapevole di come sia rimasto appiccicato un pezzo della mia anima: una sorta di solco profondo che tante altre letture, proprio come questa, hanno colmato. L’aria malsana, mista a quella del pianto, dei sospiri frammentari, si unificava a quella di artiste ricche e vanitose, che insediati nel passato, intimoriti da qualunque forma di supremazia o anarchia, spiccano in questo splendido quadro come anime dannate alla deriva che tuttavia hanno un cuore pulsante e che desiderano allontanarsi da questo mondo triste e crudele.

Il modo <> in cui l’autrice parla di loro mi colpì irrimediabilmente, poiché specchio di un qualcosa che ci sovrasta e che non si può fare a meno di osservare. Sotto certi punti di vista, un romanzo classico poiché richiama costantemente il passato e che mediante una sorta di viaggio spirituale cinge una vita che ci accompegnerà per ben quattrocento pagine. Sotto altri, fotometraggi che conquistano nella loro semplicità, e non certamente l’opera più bella che abbia mai letto, ma, per quanto mi riguarda, ammirevole. In cui ho scorto le speranze e le illusioni di giovani uomini o donne svanire come fiati di vapore nell’atmosfera, attaccati all’anima di chi legge e poi lasciati al Caso.


Forse piangiamo i morti perché non possono più vedere le cose famigliari. Moriamo tutti. E’ un sistema terribile: farci prima credere alla possibilità della permanenza e poi strapparcela via di colpo.
Profile Image for Toni.
119 reviews1 follower
January 20, 2021
Most of the Fay Weldon books I have read are about a woman’s (usually a woman of a certain age) self-discovery, often as a result of a relationship with a man. Some earlier ones are quite didactic feminist tracts in story form. Luckily she seems to have toned down over the years (not quite so necessary now the stridently militant undertone), but the themes seem to be the same: Women are confused and men are bastards. Luckily she seems to have a sense of humour.

And Worst Fears is no exception.



Am I being naive or is this a very 1970s mindset in a 1996 book? Was that still a norm ten years ago? Do we as feminists still have to rage against that kind of thing, or have we actually moved on to different issues?

Weldon’s themes may be similar in most of her books, but the author does certainly have a fabulously evocative turn of phrase:
She had a middle-European drawl. She lengthened the vowels and thickened the consonants. It was as if the earthy spirit of her cunt rose up to issue from her mouth.

A proudly second-wave-feministic and defiantly bold use of the word “cunt”. A reclamation of it, if you will. Hmmm.

And for all her (I believe) stereotypically vulnerable-but-strong-deep-down female protagonists, Weldon does manage to poignantly capture kernels of absolute truth about life and marriage and relationships:
Perhaps he isn’t dull at all, thought Alexandra; perhaps it’s just another thing Ned said, which I accepted without question. Perhaps now Ned’s gone I shall have to go back to the beginning, to where I was when I first met him. Perhaps there are all kinds of things I now think which are really Ned’s thoughts, not mine. Judgements I make about people and things, not really mine but Ned’s and mine combined. Marriage is a terrible intertwining, a fearful osmosis; I will have to relearn myself.

What an interesting concept, having to “relearn myself”. How easy it is to lose sight of yourself when you are terribly intertwined with another being. It’s like your life is compromised.

've been toying with the idea of adding this to my Chick Lit category, as well as Contemporary. Although Weldon's books don't include a lot of the elements that have come to define chick lit, I think she was a pre-cursor. I think chick lit as a genre has gone in an unfortunate direction, given its roots. But that's the subject of a post all its own!
Profile Image for Luisa Distefano.
Author 11 books7 followers
January 29, 2020
La morte e il lutto, due momenti inseparabili, due eventi ineluttabili nella vita degli essere umani. Eppure tutti prima o poi siamo chiamati a confrontarci con questi eventi, che sia da spettatori o da protagonista, il risultato non cambia: il confronto tra certezze e verità.
Ciascuno di noi è sicuro di conoscere i propri cari, genitori, figli, fratelli e sorelle, e soprattutto il partner con cui ha condiviso buona parte della propria vita, costruendo una casa e una famiglia.
Cosa accade però se viene a mancare? L’accettazione della morte e lo stato di vedovanza, influiscono in maniera caleidoscopica sull’individuo, rendendo quasi evanescente la lucidità, confondendo i silenziosi desideri con i ricordi reali, le aspettative con le delusioni, i dubbi con le certezze.
Alexandra viene catapultata in questa fossa da combattimento, dove la sua armatura di certezze e sincerità cade, sfaldandosi al marcio delle malelingue e alle infime falsità delle persone che credeva amiche.
Si ritrova ad osservare con occhi nuovi e gonfi di pianto, la figura del marito defunto, scoprendone un’indole ben celata, oscura e perversa, che mette in dubbio anche le sue capacità di giudizio.
Con una scrittura diretta, precisa e pungente che sembra spingere la protagonista all’estremo delle sue facoltà cognitive, che sembra volerla spingere a cadere nell’oscurità per adeguarla alla bassezza degli altri personaggi a lei ostili, l’autrice riesce invece a farla rinascere dalle macerie come la fenice, a liberarla dal giogo del dolore del suo stato di vedovanza, a risalire la china con determinazione e consapevolezza di chi è forte della propria verità e dignità, e della sua luce interiore.
Come una leonessa, Alexandra difende sé stessa, la sua reputazione e la sua prole ad ogni costo, anche rinunciando al suo ruolo di vedova e liberandosi di sentimenti scomodi e falsati e lasciandosi alle spalle le sue peggiori paure, voltando pagina verso una nuova e vendicandosi così di chi l’ha volutamente sfruttata.
Un grande insegnamento che l’autrice vuole fornirci: chi semina vento raccoglie tempesta.

Una storia particolare, estrema, a tratti ironica altri patetica, che riesce a enfatizzare e denunciare in maniera semplice sfumature e ambiguità del carattere umano.
Una storia che riesce a raccontare i momenti della perdita, della delusione, della presa di coscienza, dell’accettazione e della rivalsa da parte della protagonista in linea con il suo carattere, senza strafalcioni e con coerenza, che denotano una grande capacità di osservazione e interpretazione.

Profile Image for Jess.
413 reviews
July 21, 2022
Non valuto mai un libro con una sola stella ma questa volta sento di non poter fare altrimenti.
Le peggiori paure mette in risalto una realtà non più così tanto distorta cioè che spesso le persone che amiamo, ci circondano e peggio coloro con il quale scegliamo di condividere la vita non sono sempre come noi crediamo che siano davvero. Amarle non comporta il fatto che non siano capace di ferirci, tradirci, sostituirci come se fossimo oggetti e abbandonarci. Anche chi amiamo può prendersi gioco di noi e avere il potere di sconvolgere le nostre vite. Questo è il succo di questo libro, un pensiero profondo e per certo reale ma racchiuso in un racconto urtante non solo per come le vicende si snocciolano ma principalmente per i suoi personaggi.
Alexandra è un’attrice di successo e un giorno viene informata della morte improvvisa del marito, recantesi nella vecchia casa coniugale in campagna farà i conti con un uomo si ormai morto ma anche molto diverso dall’uomo che credeva di amare. Scoprirà ben presto, infatti, che quest’ultimo aveva una e più relazioni extraconiugali ma la cosa che più di tutte non sono riuscita a farmi andare giù è il fatto che le amiche, ciò che circonda Alexandra era pienamente consapevole di tali tradimenti ma si riversavano nel silenzio. Quando Alexandra arriva a comprendere che la verità stavo sotto il naso di tutti resta insospettita e allo stesso tempo si sente tradita anche dalle amiche che rinnegano un valore sentimentale dicendo che “non eravamo poi cosi tanto legate e poi la verità era chiara è colpa tua e del tuo egoismo se non hai visto” . Il mondo che circonda Alexandra non è solo cinico ma ingiusto e crudele al punto da farla sentire colpevole della morte del marito e persino del dolore che nutre l’amante di quest’ultimo che senza farsi problemi si scaglia contro la vita di Alexandra, nella sua dimora e nella sua realtà senza alcun rispetto.
La vedova viene quindi schifata, accusa è allontanata da un contesto al limite del tollerabile, insomma quando si suol dire che alle persone buone spesso toccano i trattamenti peggiori privi di rispetto. Il finale non da alcuna rivincita ma anzi ne determina una sconfitta interiore. Il maschilismo e non poco presente. Impossibile farsi piacere un libro dove i personaggi sono un incubo a occhi aperti.
Profile Image for ‘mell.
189 reviews34 followers
February 29, 2020
Recensione completa su:
https://universolibri.wordpress.com/2...

👉🏻“Le peggiori paure” è un romanzo cinico, diretto e spietato. Fay Weldon mette in scena una storia pungente e a tratti ironica che scava a fondo nell’animo umano, riportando alla luce verità scomode e interrogativi senza risposte.

Ma quanto a fondo conosciamo le persone che abbiamo accanto? E se tutti portassero delle maschere fingendo, ingannandoci costantemente?

Protagonista indiscussa di questa storia è la paura.
Ma paura di chi e di cosa, vi starete domandando.

Le nostre peggiori paure probabilmente hanno a che fare con i dubbi, le debolezze e le mancanze che ci portiamo dentro.
Le nostre peggiori paure sono scendere a patti con la realtà; comportarsi razionalmente e accettare ciò che è ovvio agli occhi di tutti, senza negare l’evidenza.
Le peggiori paure sono il non essere amati abbastanza, incassare in silenzio le sconfitte, le delusioni, i tradimenti; prendere atto dei propri limiti e delle proprie consapevolezze, e reagire.

“Sapeva che le definizioni erano un limite e non una spiegazione: che togliendo i molti strati delle opinioni e dei pensieri si giungeva a una solida verità e che, eliminando anche quello strato, si riportava alla luce la pura spugnosità che vi soggiaceva. Alla fine, la verità non la volevi più: volevi solo sapere ciò che era successo.“

La penna di Fey Weldon è pulita, asciutta e tagliente.
La sua prosa stuzzica continuamente la curiosità del lettore grazie ai numerosi colpi di scena, che rendono la lettura del romanzo estremamente scorrevole.

L’autrice ci conduce in un racconto sorprendentemente attuale, nel quale ogni cosa non è ciò che appare.
Questo libro è un gioco di specchi inquietante; una storia dove tutti i personaggi sembrano recitare un copione scritto appositamente per loro.

Anche il finale arriva totalmente inaspettato, costringendo il lettore a soffermarsi su quelle pagine e a riflettere sulla natura dei rapporti con gli altri.
Non vedrete mai più le persone che vi stanno intorno con gli stessi occhi di prima.
Profile Image for LettriceAssorta.
391 reviews159 followers
February 3, 2020
LE PEGGIORI PAURE di Fay Weldon pubblicato da Fazi Editore, si attesta tra le mie letture preferite di questi ultimi mesi. Un romanzo attraente, mellifluo, che trascina e avvince dalla prima all’ultima pagina. La trama ruota attorno alle vicende di Alexandra, un’attrice bella e famosa, sposata con Ned, affascinante e colto. La coppia ha un bambino di quattro anni Sasha, e conduce una vita invidiabile tra Londra e la casa di campagna, una splendida dimora che sembra uscita direttamente da una fiaba. Tutto precipita quando Ned muore all’improvviso per un infarto mentre Alexandra è a Londra, per riprendersi dalle fatiche del suo lavoro di attrice in Casa di bambola di Ibsen.

L’autrice di questo avvincente romanzo mette in scena un copione ambiguo, dove il lettore rimane intrappolato in una rete di risentimenti, invidie, gelosie, lussuria, ambizione e ripicche. I personaggi si svelano un po’ alla volta mostrando risvolti inquietanti. Le bugie sembrano farla da padrone, e avvolgono Alexandra senza lasciare uno spiraglio di luce.

Una lettura intrigante, un sinuoso gioco di specchi e di rimandi, nel quale non si riesce a scorgere nemmeno il riflesso della verità. Il personaggio di Alexandra è spiazzante, perfettamente orchestrato. Non posso svelare ulteriori particolari per non fare spoiler. Dico soltanto che le sue considerazioni, alcuni meccanismi di pensiero, il suo atteggiamento passivo aggressivo, tutti questi elementi, uniti ad una sottile ironia che talvolta fa capolino dalle sue affermazioni, ne fanno una protagonista perfetta. Personalmente l’ho amata, soprattutto per le sue fragilità. Destabilizzante la descrizione della scena dell’obitorio… Quali sono le peggiori paure? In questo romanzo ogni personaggio lascia trapelare le proprie.

Ottimo romanzo, applausi a scena aperta per la Weldon!
Profile Image for Rosalia Alberghina.
57 reviews3 followers
April 1, 2021
Titolo: Le peggiori paure
Autore: Fay Weldon
Editore: Fazi Editore

Alexandra Ludd, attrice e donna affermata, è appena rimasta vedova. Il marito Ned, un critico teatrale molto noto, è morto a causa di un infarto nella loro bella casa di campagna, mentre lei si trovava a Londra.
Fino a quel momento il rapporto tra i due sembrava felice e privo di ombre, tuttavia a poco a poco dei terribili sospetti prima e delle amare verità dopo cominciano a essere sbattuti in faccia alla protagonista.
Alexandra si rende conto che tutti i rapporti più stretti che ha intessuto fino a quel momento, in primis con il marito, erano falsi. Tutte le sue peggiori paure non soltanto avevano un fondamento, ma prendono vita in un crescendo quasi grottesco di segreti svelati, di meschinità, invidia, ipocrisia e relazioni solo all'apparenza idilliache.
Non conoscevo questa autrice inglese: ho trovato la sua scrittura moderna, audace, a tratti provocatoria e disturbante.
I personaggi che ruotano attorno alla vita di Alexandra e Ned (che nella narrazione viene consociamo solo indirettamente dato che già all'inizio del romanzo è morto) sono per lo più negativi. Anche i personaggi che all'inizio possono sembrare positivi o comunque ispirare un qualche genere di simpatia, risultano alla lunga degli ipocriti o degli opportunisti o al massimo delle figure patetiche.
Un romanzo che si legge tutto d'un fiato e che non può lasciare indifferente.
Profile Image for Tina.
Author 22 books32 followers
July 5, 2024
Recensioni in 10 righe
“Le peggiori paure” di Fay Weldon
Alexandra è un’attrice raffinata, bella e discretamente famosa, a cui improvvisamente muore il marito, Ned, in circostanze non chiarissime. Alla confusione che segue normalmente un lutto, però, si aggiunge giorno dopo giorno il terremoto delle rivelazioni che la vedova deve subire: sulla vita sentimental-sessuale del marito appena deceduto, sulle amiche, i parenti, il suo lavoro a teatro. Tassello dopo tassello, il mosaico ordinato della sua vita crolla e Alexandra sarà costretta a fronteggiare, come può, tutte le sue “peggiori paure” che impietosamente si materializzano: perché, nella vita come nei thriller, niente e nessuno è mai come sembra. Non le resta che salutare l’incubo in cui inconsapevolmente ha vissuto per tanti anni, salvare l’ironia e la rabbia che per fortuna le restano e ricominciare la recita altrove, con i migliori auguri.
“Le peggiori paure” di Fay Weldon è un romanzo amarissimo e tragicomico. Si entra nella storia lentamente, i personaggi sono tutti in qualche modo antipatici e respingenti, ma questa distruzione lenta, graduale e programmatica di un’intera esistenza apparentemente ben riuscita finisce poi per esercitare il suo fascino irresistibile sul lettore.
Piacevole.
Profile Image for Sue.
209 reviews3 followers
October 20, 2020
This cynical saga of Alexandra Ludd's slow awakening to her dead husband's perfidy isn't particularly easy reading. The style of writing in the book is deceptively simple, almost like a folk tale or an Aga saga at the beginning, clipped sentences and characters with vaguely ludicrous names give a distancing effect. However a lot is going on inside the covers, as well as under them.

It is a very middle class tale which dates it, 1980's or early 90's in feel, nobody seems obsessed with mobiles and computers. I was determined to finish it, the story line was engaging and the character of Alexandra (nobody calls her Alex) is deeply drawn. I needed to know if she survived the traumas, the tension was gripping . It's riddled with black humour, I just wish I'd been able to enjoy it more.

Fay Weldon's genre is stories of individual women trapped in oppressive situations caused by the patriarchal structure of British society. She does it very well, within a small social spectrum, and Worst Fears fits right in.
Profile Image for Hilary Rowell.
443 reviews7 followers
July 23, 2025
Loved it, a perfect study of the devastation caused in a woman's life by the untimely death of her husband and the ensuing fallout in all aspects of her life. Everyone in this book is monstrous and borderline delusional, even the poor mistreated protaganist Alexandra isn't without her failings. As the insults against her mount into an onslaught that left this reader breathless, Alexandra finds herself questioning everything she previously believed about her marriage and indeed her life. But she never flags in her belief in herself and her acting career, and in her relationship with her young son, and I love her for this. The denouement is horrifyingly satisfying, more women should adopt a scorched earth approach to betrayal
This entire review has been hidden because of spoilers.
83 reviews1 follower
August 19, 2021
Come odiare e amare un libro allo stesso tempo. Bravissima Fay Weldon nel creare un romanzo in cui non uno dei personaggi può ottenere il nostro plauso o la nostra simpatia. Sembra incredibile che la protagonista inciampi in cattiverie e paure a ogni piè sospinto, come un gatto aggrovigliato in una matassa di fili. Eppure, pur soffrendo per lei, non si può averne pietà come per una eroina tradizionale, perché emerge di capitolo in capitolo anche la sua stessa incapacità di creare relazioni sane, non egoriferite. Bello. Bello. Ci strappa ai finali rosa, Disney e politicamente corretti. Non solo paure, ma una doccia fredda di realtà.
Profile Image for Helen Bookwoods.
225 reviews3 followers
September 24, 2020
Audiobook ably narrated by Antonia Beamish. Vintage Weldon character study as a wife peels back the onion layers of her marriage after her husband dies. Humorous and tense as every thing goes wrong for the widow, and those who have hurt and deceived her appear to gain the upper hand, but Alexandra is no victim. A lot of fun.
15 reviews
January 24, 2021
Deceptive friends, sadistic neighbours and oppressively paternalistic family members adopt and/or remove every element of a woman's life following her husband's death. An enjoyable catalogue of misfortune which is a good read. I'm knocking off a star since this is over-familiar territory for Weldon fans, and the deux ex machina towards the end is a bit too convenient, (if still satisfying).
Profile Image for Bob.
768 reviews8 followers
November 15, 2023
I listened on audio well read by Antonia Beamish.
A good read though it dragged a little at times.
A story of confused relationships, betrayals and dubious friendships as Alexandra, an actress comes to discover the truth about her husband’s relationships (was he even her husband?) and about herself.
420 reviews2 followers
August 15, 2019
Amusing short read, ideal holiday read which I plucked from a shelf in a beach house. Not sure who is the worst person : all the characters are mean, selfish and marvellous in their realization and the ending is fabulous
Displaying 1 - 30 of 72 reviews

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