"Riprendersi dopo un incidente è difficile, soprattutto se il tempo sembra non voler andare avanti." La giornata di Jun è andata come da ha lasciato la sua ragazza, ha preso parte ad un'intervista e si è esercitato con il gruppo per la prima volta dopo l'incidente. Quando il giorno dopo si sveglia, però, tutto è come prima. E così quello dopo e quello dopo ancora. Dopo un mese passato a scervellarsi da solo, decide di raccontarlo agli altri, ma nessuno gli crede, tutti pensano sia solo un effetto collaterale dello shock dello scontro; tutti tranne Karino, che si offre di aiutarlo. E Jun non sa come comportarsi con un Karino che non gli manda costantemente frecciatine e non gli salta sempre alla gola. Era convinto di aver fatto bene ogni cosa, e se avesse sbagliato tutto fin dall'inizio?
"Dèjà vu" è il primo volume in una serie di autoconclusivi music romance MM ambientati in Giappone. In questo libro New Adult enemies to lovers, slowburn, found family, loop temporali, argomenti delicati, attenzione per la salute mentale e happy ending.
Scrittrice e illustratrice (o almeno ci si prova). Dopo aver dato il suo meglio con le ff ha sentito l'esigenza di creare qualcosa di proprio, quindi eccoci qui. Viaggiatrice, sia nei libri che nella realtà, sempre alla ricerca di novità. Amante del true crime e dell'ASMR. Non particolarmente fan delle interazioni sociali. Le piace spaziare coi generi ma troverete sempre personaggi LGBT, amore, amicizia e angst nei suoi libri. Non sa parlare molto di sé.
3.5 ⭐️ Ho trovato questo libro coinvolgente e scorrevole sin dall'inizio, in cui mi sono sentita catapultata in un'atmosfera anime che pian piano si è attenuata ma ci ha comunque mantenuti in un'ambientazione particolare e ben curata! È ammirevole infatti la cura per i dettagli che ha mostrato l'autrice verso il mondo giapponese, richiamando di tanto in tanto tradizioni e leggende con piccole note a pie' di pagina che le spiegassero. Anche se di tanto in tanto mi capita di ascoltarlo, non sono una particolare amante del pop orientale, eppure mi sono sentita subito affiatata al gruppo di giovani idol che lottano per essere un qualcosa che gli è sfuggito di mano. Ho amato come questo dettaglio sia affiorato a poco a poco, così come la backstory di ciò che li ha resi così. Lo sviluppo della storia, essendo una giornata in loop, è particolare: si incentra più sul rapporto tra i personaggi e la loro psicologia che sulla storia in sé, che a conti fatti procede solo verso la fine. Seppur questo possa far pensare che i capitoli risultino ripetitivi, questi sono sempre nuovi e diversi, rendendo le giornate in loop sempre fresche e interessanti da leggere. Il rapporto tra Karino e Jun al loro interno cresce pur non andando avanti davvero, perché in fondo Karino ha sempre aspettato Jun, e riesce a entrare con lui in sintonia pur non ricordando tutto, forse per una sorta di compatibilità tra i due che si porta dentro a prescindere dal loop. Per quanto questo romanzo mi possa essere piaciuto nel contenuto, però, non ho potuto dare una votazione più alta, e questo è stato per un unico ma importante motivo: il romanzo è una bozza. Non ha subito correzione, non ha subito editing e per quanto l'impaginazione sia stata curata con illustrazioni e le note che ho menzionato prima, non ha nemmeno un allineamento giustificato. Questo fa rendere conto sin da subito che il libro non è affatto un profotto finito, e la cosa risalta più di tutto sulla mancata figura di un editor che sistemasse i salti di tempi verbali e quelli non necessari e improvvisi tra un pov e l'altro. Il che è veramente triste, visto quanto si vede la passione che l'autrice ha messo nel volume. Ci tengo particolarmente a soffermarmi sul fatto che mi dispiace davvero non dare di più, perché la storia mi è piaciuta veramente tanto e quindi mi è dispiaciuto che non potessi apprezzarla appieno per questi motivi.
Quando per puro caso mi sono imbattuta in una foto di questo libro su Instagram ho sentito il bisogno di sbirciare il profilo dell'autrice e leggere la trama. Una cosa tira l'altra e mi sono ritrovata a pensare al libro per giorni, ho letto un romanzo con la trama simile per soddisfare la mia sete ma comunque il desiderio di leggere Déjà Vu non passava.
Ma cosa ha attirato la mia attenzione? Principalmente tre cose: - è una storia lgbtq+, - ha protagonisti asiatici, - c'è un loop temporale.
Questi sono tre elementi che mi piacciono molto presi singolarmente ma non mi era mai capitato di ritrovarli nella stessa storia. Aggiungiamo il fatto che i protagonisti fanno parte di un gruppo famoso e il mio cervello è andato in corto circuito.
La trama ha come protagonista Jun, un membro di un gruppo giapponese molto famoso, che inizia la giornata lasciando la sua ragazza, va poi alle prove e passa il resto delle ore a pubblicizzare il nuovo album in uscita. Tutto qui tutto ok, quando però si risveglia il giorno dopo la giornata di Jun ricomincia da capo, sta ancora con la sua ex e deve trascorrere le ore a pubblizzare l'album come il giorno precedente. E così ancora e ancora. Mentre cerca di capire cosa sta accadendo Jun le prova tutte, passa giornate sregolate e altre in cui si comporta in modo esemplare, cerca di farsi aiutare dai suoi amici ma nessuno sembra credergli. Nessuno eccetto Karino, suo compagno di gruppo verso cui nutre un odio profondo e (forse) immotivato. Mano a mano che il loop temporale si ripete Jun impara a conoscere Karino e gli altri membri del gruppo, scoprendo che forse ciò che pensava di sapere non corrisponde alla realtà.
Devo dire che la trama si è sviluppata più o meno come immaginavo, le scelte prese da Jun non sono delle migliori, ma grazie a questo il ripetersi di giornata è quasi impercettibile, vivendo sempre qualcosa di diverso anche se sempre con gli stessi punti fermi che caratterizzano la giornata. Jun non è un protagonista che vuole farsi piacere. È bello, famoso e con un ego spropositato, la maggior parte del tempo è egoista e aggressivo, ma proprio per questo suo caratteraccio sembra essere stato condannato a ripetere lo stesso giorno. Proprio il fatto che riviva più volte la giornata però aiuta Jun ad aprire gli occhi su se stesso e su chi lo circonda, imparando dai propri errori. Nonostante questo carattere difficile da amare, Jun è un protagonista che si apprezza, un po' come si apprezzano i cattivi delle storie che tanto ci piacciono.
Essendo un'autopubblicazione si percepisce l'assenza di un editor che taglia e cuce la storia, limando le parole dell'autrice, ma questo solo nella prima parte del libro. Andando avanti infatti si rimane così catturati dalla trama dal viverla insieme ai personaggi concentrandosi solo sull'evoluzione della vicenda.
Personalmente ho impiegato solo poche ore per finire il romanzo, è un libro che si legge facilmente e tiene incollati fino alla fine. Unica pecca che ho trovato è che avrei voluto un pochino più di ambientazione in Giappone, si percepisce solo di sfuggita di essere lì vista la centralità della trama, qualche descrizione in più avrebbe reso il racconto perfetto.
In conclusione non posso che consigliarvi questo libro. È stato un salto nel vuoto per me e sono felicissima di averlo letto. Nell'edizione cartacea ci sono poi delle illustrazioni curate dall'autrice e che trovo assolutamente stupende.
Voto: ⭐️⭐️⭐️- . Avevo messo in TBR 𝗗𝗲𝗷𝗮𝘃𝘂 attirata dalla copertina e dall’ambientazione giapponese della storia. Mi incuriosiva anche il fatto che fosse incentrato su un gruppo di idol e che si usasse l’espediente del 𝗹𝗼𝗼𝗽 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 per raccontarci la crescita d 𝗝𝘂𝗻, sia personale che in relazione al suo acerrimo nemico, 𝗞𝗮𝗿𝗶𝗻𝗼. Il punto forte è sicuramente il rapporto che lega i componenti della band e la curiosità di scoprire le dinamiche che li coinvolgono. Come spesso accade, si è quasi più attratti dai personaggi secondari che dai due protagonisti principali. Questo in parte è stato un peccato perché mi è mancata la componente emotiva che ti porta a sclerare sulla ship giusta. Probabilmente è accaduto perché ho empatizzato poco con 𝗝𝘂𝗻, la voce narrante, che spesso mi è risultato antipatico 😝 Al contrario, 𝗞𝗮𝗿𝗶𝗻𝗼 è un cuorino immenso 💕 Inoltre, ho patito un po’ la parte centrale della storia. Chiaramente il loop comporta una certa ripetitività degli eventi, anche se ogni volta si svolgono in maniera diversa e, man mano, 𝗝𝘂𝗻 scopre nuove verità (anche molto dolorose) evolvendo il suo rapporto con gli altri personaggi…. Quindi dopo i primi capitoli in cui la mia curiosità era molto viva, c’è stato un calo dell’attenzione che ha rischiato di farmi arenare e ho dovuto metterlo in pausa…. Il ritmo si è ripreso nell’ultima parte, che mi è piaciuta molto e mi ha commossa! Peccato che era già all’87% del romanzo, che risulta così molto sbilanciato togliendo spazio alla parte che sarebbe stata più interessante…. Come gusto personale, avrei dunque preferito vedere molto meno loop e più “dopo”. . La versione cartacea presenta un episodio extra non presente nell’ebook che sarei stata molto curiosa di leggere per valutare l’opera nel suo completo. Da lettrice digitale, per me questo è un punto a sfavore che non posso non considerare, perché non è solo un capriccio personale. Purtroppo fa sentire ulteriormente la mancanza di quel qualcosa che nel romanzo non c’è ma che effettivamente avrei trovato nel racconto. . Ringrazio @t.enderly per la possibilità di aver letto e recensito il romanzo. 💕
Lettura leggera e perfetta per il mese del Pride! Non vedevo l'ora di leggere questo romanzo e sono felicissima di esserci finalmente riuscita
I personaggi sono caratterizzati tutti molto bene, da Jun, il protagonista, a tutti gli altri membri della band. Il libro è ambientato in Giappone - cosa che ho AMATO - e nulla mi è sembrato fuori contesto. Per questo faccio i complimenti all'autrice!
La storia scorre molto bene, infatti sono riuscita a terminarla in appena due giorni tanta era la voglia di sapere come sarebbe andata a finire. Questo mi ha permesso di passare sopra alcuni errori di battitura e di costruzione del testo. Sono convinta che con un buon editing il libro potrebbe diventare ancora più godibile!
Molto interessante l'idea del loop temporale utilizzato come base per far sviluppare la storia e le vicende tra i personaggi
Il finale mi è sembrato un pochino affrettato, avrei preferito qualche scena in più per inquadrare al meglio il rapporto tra Jun e Karino - anche perché, nonostante Jun avesse vissuto mille avventure insieme a Karino per via del loop temporale, per Karino invece in fin dei conti non è stato così
Detto questo, lettura consigliata! Autrice da tenere d'occhio☺
Un sorpresa inaspettata. Non conosco molto il mondo degli Idol, ma questo romanzo mi ha coinvolto con la storia di Jun e Karino e con il loop temporale. Jun si ritrova a vivere lo stesso giorno ancora e ancora, il che gli consente di provare cose nuove ma soprattutto di conoscere meglio i quattro compagni del suo gruppo. Scopre che nonostante stiano insieme da 5 anni non li conosce veramente. L'unica costante è Karino, suo acerrimo nemico ma anche l'unico che gli crede quando gli confessa la sua situazione. Jun all'inizio non mi piaceva, troppo arrogante, anche "crudele" nei confronti di Karino. Con il tempo e frequentando il suo compagno di band si accorge di tante piccole cose, la gentilezza del ragazzo, la sua indole altruista. Tutto il suo disprezzo era solo causato dai pregiudizi, perché non lo aveva mai conosciuto veramente. Karino mi è piaciuto tantissimo, nonostante il passato solitario e di sofferenza è una persona generosa e buona, che ha ancora fiducia nelle persone. Lui si merita l'amore e l'happy ending più di tutti. Il finale lascia spazia al racconto delle vicende degli altri ragazzi che sono molto curiosa di leggere.
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RECENSIONE A CURA DI HIKARU Avete in mente quando vi capita un déjà vu? Quella sensazione di perdita di equilibrio mentale quando succede qualcosa che sentite di aver già vissuto? E’ quello che prova Jun, il nostro protagonista, e non è una semplice sensazione di un momento, ma una giornata intera che si ripete e ripete e ripete ancora. Non importa cosa lui faccia per uscirne, cosa cambi durante la giornata. Non importa quanto male sentirà, quanto male si farà, e nemmeno quanto ne farà ad altri: la sua giornata successiva sarà sempre uguale alla precedente. Non varrà nemmeno il contrario in realtà, perché neanche il bene sembra servire. E allora cosa c’è da fare? Cosa da capire? Come fare a uscire da quel loop senza fine? Forse bisogna capire a chi chiedere aiuto. Anche se è proprio colui a cui non chiederesti nemmeno di passarti il sale a tavola. Continua sul nostro blog!
Oggi vi parlo di Déjá Vu Un romanzo che ho deciso di leggere perché ha una copertina stupenda e una trama accattivante. Pensavo di avere davanti una bella storia, un bel romanzo leggero e invece mi sono trovata svariate volte con gli occhi lucidi. • I Lollipop sono 5 ragazzi, un gruppo di giovani Idol che sta inseguendo il suo sogno. Amati dalle loro fan e intrappolati in una vita frenetica si trovano a dover fare i conti con un bruttissimo incidente che lascia dei segni, visibili e non, in ognuno. • La storia è narrata dal punto di vista di Jun e, preparatevi, perché vorrete prenderlo a testate tantissime volte. Si trova incastrato in un loop temporale dove lui è l’unico a ripetere ogni giorno una infinità di volte, senza che nessuno dei suoi amici o dei suoi parenti si ricordi. • Personalmente ho empatizzato subito con Karino e Haruto, altri due componenti della band che avranno uno spazio enorme nella storia. Soprattutto con Karino è stato amore a prima vista e non riuscivo proprio a capire come quell’idiota di Jun non riuscisse a vedere la splendida persona che è. • La trama è particolare e la narrazione dell’autrice ti tiene incollata alle pagine. Riga dopo riga si è risucchiati da Jun e i suoi problemi, le sue paure, le sue insicurezze e i suoi tentativi di cambiare e crescere. • Ho amato moltissimo come l’autrice abbia creato uno sviluppo dei personaggi, facendoli maturare pian piano, apprendendo dai loro errori. La storia d’amore nasce un po’ in sordina, ma scalda il cuore vedere come i sentimenti tra questi due testoni si sviluppino. • Il momento esatto in cui ho capito di amare alla follia Karino è stato alla fine, quando ci viene mostrato uno scorcio del suo pov. Lí ho pianto e ho solo sperato di poterlo abbracciare. Romanzo super consigliato! ⭐️⭐️⭐️⭐️.5/5
Personaggi molto belli e ben sviluppati, sebbene la storia si concentri principalmente su Jun e Karino, viene dato spazio anche agli altri membri del gruppo e alle loro problematiche.
La trama è intrigante, mai banale, e con dei colpi di scena... lasciatemi dire che sono dei colpi molto, molto bassi. Strappano le lacrime anche ai più cinici. Ma il finale vale il viaggio😍
Il messaggio, poi, è molto forte e trattato con la giusta dose di dramma e delicatezza.
Ho avuto l'opportunità di leggere questo libro in anteprima grazie all'autrice, e ormai i personaggi fanno parte di me. E non solo perché ci sono così vicina dico che mi sono entrati nel cuore come non succedeva da tempo. L'autrice ha illustrato il Giappone, e mi ha dato l'occasione di viverlo in prima persona, nonostante non ci fossi mai stata.
La crescita dei personaggi è accompagnato da una "ambientazione" fantastica, quella dell'essere fermi nello stesso giorno ancora e ancora. Ma non è poi così lontana dalla realtà: quando non ti senti capace abbastanza come il protagonista, quando ti senti solo al mondo, ogni giorno sembra uguale all'altro e questo continuerà fino a che non hai la forza di uscire dalla routine, fino a che non stai abbastanza bene da goderti ogni giorno come se fosse nuovo, come se ogni giorno ti svegliassi un po' più migliorato, e gli errori del passato non fossero colpe ma solo aiuti per maturare e crescere.
Ogni singolo momento (e giorno) è importante e ogni personaggio, anche i marginali, offrono tanto, e non vedo l'ora di poter vivere anche le loro avventure. Affronta argomenti importanti, la salute mentale, e quella fisica, il non sentirsi abbastanza e quanto tutti ci accontentiamo a volte del dirci "non ci riuscirò mai, non ne sono capace" per non affrontare le nostre paure. E qui il personaggio principale non lo sa di quanto è importante, di quanto è capace agli occhi degli altri, e a volte serve qualcuno che ti rassicuri che andrà tutto bene, e da Jun mi sono sentita abbracciata da qualcuno che mi capisca, che non ha bisogno di nessuno, ma che alla fine avrà il coraggio di farsi consolare, di aprirsi e finalmente comprendere che tutti abbiamo bisogno di un appoggio, magari proprio da chi non ci aspettiamo (e sicuramente lui non si aspetta che sarà Karino a capirlo). Karino è il secondo protagonista, perché definirlo solo love interest non sarebbe giusto nei suoi confronti, si crede uno spaventapasseri e invece è il sole.
Insieme i Lollipops sono una famiglia, una di quelle che ti capita una volta nella vita, e il loro amore gli uni per gli altri coinvolge anche chi legge il romanzo. Ognuno di loro ha bisogno dell'altro per stare bene, perché si comprendono e l'insicurezza di uno è compensata da un altro, bilanciandosi e curandosi a vicenda.
È davvero uno di quei libri che ti scalda il cuore, e onestamente anche fangirlare un po'. E poi i contenuti speciali >>>> E le illustrazioni >>>>
Immaginate di finire bloccati in un loop temporale. Di dover ricominciare ogni giorno dallo stesso punto. Di perdere, nel bene e nel male, tutto ciò che in quell’unico giorno avete costruito. Immaginate di divenire consapevoli, poco a poco, degli errori che la frenetica vita quotidiana non vi permette di registrare. Immaginate che questo loop temporale vi permetta di aggiustare il tiro. Di porre attenzione sulle cose più importanti… sulle persone che fino a quel momento, per voi, erano state invisibili.
Ecco, è questo che vive Jun, nella coloratissima storia di tenderly.author. Jun è un idol che non ha mai pensato a nessuno se non a se stesso, fino a quando un maledetto (o benedetto?) loop temporale non tira il freno della sua vita e lo costringe a rivalutare ogni priorità. Ed ecco allora che Karino, il membro di serie B del gruppo di Jun, i “lollipop”, quello che sta sempre nell’ombra, quello che il nostro protagonista tratta con sufficienza, sarà l’unico ad essere in grado di tirarlo fuori da quel riavvolgimento di pellicola.
Jun si renderà conto, alla fine di questa avventura, che non è possibile salvare il mondo da se stesso, ma che è giusto salvare se stesso dall’apatia del successo, dalle convenzioni sociali, dall’immagine che si è costruito per sopravvivere.
Metterà da parte il proprio giubbino rosso e prenderà coscienza di preferire il verde acquamarina. Apprezzerà la pacatezza e la presenza, desidererà il sentimento, smetterà di fare il galletto e finirà sulla Tokio Tower a contemplare le sfolgoranti luci della città con una giacca diversa.