Sergio Scozzacane è un impresario musicale. Lo chiamano "lo Squalo" per la forma a pinna del suo naso. Un soprannome, ma anche un destino da carnivoro: è il proprietario della casa discografica Musica Blue Records, che produce dischi a pagamento, vendendo illusioni a cantanti privi di talento che lui chiama "pazienti". Alloggiato in una pensione d'infimo ordine e sommerso dai debiti contratti anche con la camorra (costatigli il mignolo del piede sinistro), lo Squalo progetta una improbabile uscita di scena. Ma quando tutto sembra perduto, una speranza si riaccende: Mattia, un giovane cantante che ha ancora sotto contratto per due mesi, vince un talent show televisivo, e portarlo al festival di Sanremo sembra l'occasione di riscatto della sua vita da discografico fallito e per salvare la pelle. Con passo incalzante e capacità dissacratoria, Gianni Solla mette in scena un romanzo sull'impossibilità di sottrarsi alla propria natura, la storia di un antieroe che lotta per la sopravvivenza in una Napoli divisa tra mediocri cantanti neomelodici e clan della camorra, una commedia amara sui fallimenti umani.
L'autore ci regala un protagonista del libro (soprannominato squalo per un diffetto del naso a pinna) umano, vero, che é sempre in eterno ritardo con la vita, che si tratti di rapporti umani che responsabilità; Ne viene fuori un uomo autentico,con tutte le sue contraddizioni ma che non esiterà a difendere la persona che ama in un ultimo gesto catartico. Libri duro, che prende le viscere, tale è la crudezza, ma ahimè, lo scrittore replica sulle pagine il teatrino del genere umano. Davvero consigliato!