«Lui non aveva ancora quindici anni e già l’amava. Non come si ama una donna ma come si ama un essere inaccessibile. Come, al tempo della prima comunione, aveva amato la Madonna». Alla fine Hubert Cardinaud è riuscito a sposarla, quella Marthe «di cui tutti dicevano che si dava delle arie». Così com’è riuscito, lui, il figlio del cestaio, a diventare un distinto impiegato: uno che la domenica, all’uscita della messa, scambia saluti compunti e soddisfatti con i conoscenti e poi, dopo essersi fermato in pasticceria a comprare un dolce, torna a casa dove la moglie sta cuocendo l’arrosto con le patate. Una domenica, però, trova l’arrosto bruciato e la casa vuota – e gli crolla il mondo addosso. Non gli ci vorrà molto per scoprire che Marthe se n’è andata con un poco di buono, e che tutti in città lo sanno, e lo compatiscono, e pensano che sia un uomo «finito, annientato». E invece no. Hubert decide di ritrovare Marthe, a ogni costo, di bere «il calice fino alla feccia». Simile a «una formica ostinata che segue ostinatamente la sua strada, il suo destino, e che, ogni volta che il carico le sfugge, lo afferra di nuovo, pur essendo quel carico più grosso di lei», andrà a cercare Marthe, perché il suo posto è lì, «accanto a lui e ai bambini», e perché confida «nel trionfo del bene sul male, nella supremazia dell’ordine sul disordine» – «nell’inevitabile, fatale armonia». Con la consueta acutezza psicologica, e una sorta di ammirata partecipazione, Simenon ci racconta di un amore eroico, capace di non indietreggiare di fronte al tradimento e alla vergogna.
Georges Joseph Christian Simenon (1903 – 1989) was a Belgian writer. A prolific author who published nearly 500 novels and numerous short works, Simenon is best known as the creator of the fictional detective Jules Maigret. Although he never resided in Belgium after 1922, he remained a Belgian citizen throughout his life.
Simenon was one of the most prolific writers of the twentieth century, capable of writing 60 to 80 pages per day. His oeuvre includes nearly 200 novels, over 150 novellas, several autobiographical works, numerous articles, and scores of pulp novels written under more than two dozen pseudonyms. Altogether, about 550 million copies of his works have been printed.
He is best known, however, for his 75 novels and 28 short stories featuring Commissaire Maigret. The first novel in the series, Pietr-le-Letton, appeared in 1931; the last one, Maigret et M. Charles, was published in 1972. The Maigret novels were translated into all major languages and several of them were turned into films and radio plays. Two television series (1960-63 and 1992-93) have been made in Great Britain.
During his "American" period, Simenon reached the height of his creative powers, and several novels of those years were inspired by the context in which they were written (Trois chambres à Manhattan (1946), Maigret à New York (1947), Maigret se fâche (1947)).
Simenon also wrote a large number of "psychological novels", such as La neige était sale (1948) or Le fils (1957), as well as several autobiographical works, in particular Je me souviens (1945), Pedigree (1948), Mémoires intimes (1981).
In 1966, Simenon was given the MWA's highest honor, the Grand Master Award.
In 2005 he was nominated for the title of De Grootste Belg (The Greatest Belgian). In the Flemish version he ended 77th place. In the Walloon version he ended 10th place.
تبدو الكتابة أحيانا وكأنها ملاذ آمن للتواصل رسالة من أب لابنه يحكي له فيها عن الحياة والعائلة في الماضي والحاضر علاقة الأب والابن متحفظة لا يُجيد أي منهما الحديث مع الآخر براحة وعفوية فيكتب الأب كل ما يدور في قلبه ونفسه من مشاعر وذكريات وتجارب يُعيد النظر لحياته وأسرته ويُجيب على تساؤلات ابنه المُحتملة سرد هادئ يتخطى المظاهر ويكشف ما وراء الشخصيات من خفايا
رسالة طويلة تلمس القلب من أبٍ لإبنه أفسدتها ترجمة الدار القومية للطباعة والنشر، والتي شوهت مئات الأعمال الأدبية في فترة الستينات باختصارها الفج والمخل لتلك الأعمال.
بالطبع أعرف ذلك من طول خبرتي بأعمال تلك السلسلة "روايات عالمية" منذ زمن طويل. وكنت عادةط أبحث عن النص الأصلي باللغة الإنجليزية لما أجده يستحق بذل عناء العثور عليه وقراءته كاملاً.
بعد انتهاء قراءتي لتلك الرواية والتي كالمعتاد تم حذف منها أجزاء شديدة الأهمية تمثل حجر الاساس لحبكتها وقصتها، وجدت ان هناك ترجمة حديثة لها عام ٢٠١٩ طبعة دار آفاق، ووجدتها متاحة على تطبيق أبجد.
فوجئت بوجود اسم نفس المُترجم القديم لها "حسن محمد أحمد"، فقلت ربما قام احدهم بمراجعة تلك الترجمة وتحسين ما افسدته النسخة القديمة. وللأسف وجدتها نفس الترجمة بنفس تقسيم الفقرات، وبالطبع نفس الاختصار المخل.
وسؤالي هنا للدار الموقرة "دار آفاق"، على اي اساس قررتم أن تلك النسخة تستحق ان يدفع فيها القارئ مبلغاً من المال في محتوى لا يستحق ربع هذا المبلغ؟ ما هو المقابل المادي الذي تكلفته داركم المحترمة-عدا تكلفة طباعة الورق ونسخ نص الترجمة القديم-لكي تحاسبوا مُشتري تلك النسخة عليه؟
اتعجب من صراخ دور النشر الذي لا ينتهي بكاءاً على حقوق النشر التي يهدرها البي دي اف والطبعات المزورة، بينما نجد تعديات فاضحة من دور نشر كبرى على حقوق المؤلفين والمترجمين بل والنصوص نفسها التي تقدمها الدار. فاي حق هذا الذي تتحدثون عنه؟؟؟؟؟ يعني بجد يا جماعة استحوا شوية
Come si fa a non amare Simenon? Sempre diverso e sempre se stesso. Personaggi che si stagliano tormentati e annodati, ambientazioni vive e pulsanti in cui ci troviamo immersi, anzi siamo proprio lì tra odori, colori e rumori. Alcune storie possono trascinare più a fondo di altre ma sempre con eleganza e maestria la voce narrante ci porta con sé e ci mostra complessità dell’animo umano difficili da dimenticare. Così anche per questa nuova lettura alla quale le fatidiche 5 stelle mi sembrano troppe e 4 poche.
رواية جميلة وجدتها بالصدفة فى سور الازبكية ..واشتريتها بجنيه واحد وبعد ان انهيتها تأكدت ان القيم الجميلة موجودة وتباع بارخص الاسعار وللاسف نغفل عنها...الرواية عبارة عن خطاب طويل من اب الى ابنه ..والاب ببعانى من عدم وجود حوار بينه وبين ابنه وخشى ان يموت دون ان يتكلم معه فى كل شى اراد اخباره به ...ووجد ضالته فى كتابة خطاب طويل له حكى له كل شئ فيه من مشاعره وتاريخه وحياته وماينبغى له ان يعرفه مصحوبة بشعور جارف وعميق بالحب القوى الذى يكنه له
La storia è semplice e gradevole: un omino mediocre, contento di sé e orgoglioso della posizione faticosamente guadagnata e del suo posto nel piccolo mondo che lo circonda, tira fuori tutto il coraggio che non sa di avere per riprendersi l'amata moglie fuggita con un poco di buono e ristabilire l'ordine nel suo piccolo mondo.
Ma io amo Simenon per le atmosfere che sa creare: una domenica mattina con la luce che entra dai battenti della chiesa, una grandinata, una corsa nel fango... Una a caso, ma in questo piccolo romanzo ce ne sono diverse: Lungo il sentiero che scendeva all’ex mulino, ogni venti metri c’era una coppia o una famiglia che camminava adagio, così adagio che da lontano le figure sembravano immobili nella luce del tramonto. E adesso erano anche loro una coppia come le altre, in mezzo alle altre. Camminavano anche loro nella frescura che seguiva il temporale, nell’odore forte della terra bagnata, mentre gocce d’acqua limpida cadevano di foglia in foglia e si udivano gli scricchiolii del sottobosco.
http://thrillernord.it/il-signor-card... Georges Simenon è stato un autore molto prolifico, avendo scritto circa 400 romanzi (circa 200 firmati Simenon mentre gli altri con 23 pseudonimi diversi) e più di mille racconti. Di questa sterminata produzione ben 76 romanzi sono dedicati al suo personaggio più celebre Jules Maigret.
Questi gialli ambientati per la maggior parte a Parigi vennero distinti dagli altri senza il commissario che Simenon chiamò romanzi-romanzi o romanzi duri.
Tra i romanzi di Maigret e i romanzi-romanzi non c’è alcuna differenza di stile o di ricercatezza linguistica perché Simenon usa in tutte le sue opere un tono amichevole e colloquiale simile a quello usato quando, sedicenne, giornalista alle prime armi della Gazette de Liege stupiva tutti i lettori con deliziose storie di cani.
Sono tante le somiglianze tra i due grandi gruppi di romanzi di Simenon: per esempio, non sono voluminosi, sono tutti libri piuttosto contenuti perché lo scrittore belga aveva l’intento di costruire una complessa “commedia umana” che mettesse in vista con spietata chiarezza i risvolti più intimi e nascosti degli uomini e per questo non aveva bisogno di tante pagine, lavorando molto sulla parola che doveva essere contemporaneamente la più precisa possibile ma anche la più comprensibile e perciò più comune.
Simenon è stato sempre considerato un giallista e questo ha avuto diverse conseguenze.
I suoi libri sono stati visti e venduti come storie poliziesche e questo gli ha consentito all’inizio della sua nuova produzione di far conoscere i romanzi-romanzi al grande pubblico.
Il suo primo romanzo duro “La locanda d’Alsazia” del 1931 è stato venduto come giallo per tanti anni. Io ne possiedo una copia del 1949 sempre pubblicata nei Gialli Mondadori. Questa volontà di immaginare Simenon come scrittore di gialli e questa tendenza si nota anche nel romanzo “Il signor Cardinaud” del 1941 che per tanto tempo è stato intitolato “Sangue alla testa” mentre la vicenda narrata è molto lontana da quella fatta immaginare dal primo titolo italiano mentre quello recente scelto da Adelphi è molto più aderente a quello originale “Le fils Cardinaud”.
Simenon in questo romanzo scritto a trentotto anni mostra una grnde perizia ed una capacità unica di penetrare nei moti del cuore umano e per fare questo non ha bisogno di riferimenti storici o di ambiente. Pensiamo alla Francia nel 1941 che era divisa in due zone, una occupata direttamente dai nazisti e la seconda governata dallo Stato Francese collaborazionista con i tedeschi ma nel romanzo questa oppressione straniera non si percepisce minimamente.
Simenon si occupa solo del signor Cardinaud che ci presenta nel modo più familiare possibile, mentre una domenica compra delle paste da portare a casa dove lo aspettano la moglie e la figlia “contento di essere la persona che era, di trovarsi lì, di quanto aveva fatto dal giorno della prima comunione, contento di quanto aveva fatto dal giorno del suo matrimonio”.
La sua felicità finisce quando a casa e non sente lo sfrigolio delle patate fritte che pregustava ma la puzza di arrosto bruciato e vede uscire fumo bluastro dalla cucina.
Dopo un breve periodo di sconcerto capisce che l’amata moglie l’ha lasciato. Il colpo lo tramortisce anche perché scopre che gli ha sottratto tremila franchi che gli servivano per pagare il mutuo della casa nuova.
Cardinaud non nasconde niente e si consulta con tutti anche con i genitori che lo invitano a pranzo. “E quello che mangiava sapeva di lacrime e di infanzia”. Da questo momento Cardinaud è scisso tra il ricordo del passato e la ricerca della moglie che vuole ritrovare per riportarla in famiglia e lo fa con tenacia ed a fronte alta.
Cardinaud, impiegato che si vanta di essere il primo della sua famiglia a diventare piccolo-borghese, si mette in ferie per rintracciare la moglie ma soprattutto per ritrovare il rispetto perduto e per farlo perlustra tutta la regione della Vandea.
Simenon non giudica il signor Cardinaud ma vuole conoscerlo, anzi vuole farcelo conoscere con tutte le oscillazioni del suo animo, tutte le sue azioni anche quelle strane o a prima vista incomprensibili.
Nel giro di una settimana Cardinaud termina la sua indagine venendo a contatto anche con il mondo criminale e seguendolo Simenon disegna un paesaggio umano e geografico di grande interesse, mostrando sia la Francia profonda che il paesaggio che più gli interessa, quello interiore: l’anima dell’uomo, con i suoi sentimenti, vizi e debolezze.
Come scrisse il celebre premio Nobel André Gide: “I libri di Simenon sono come brani musicali, con la ripresa, alla fine del tema iniziale, arricchito e reso corposo dall’odore dei temi sollevati nel corso del racconto”
أحببتها... رواية مختلفة، حتى في المشاعر التي أمدتني بها، إلى درجة أني تلكأت في قراءتها كي أطيل فترة معايشتي لسطورها... الرواية عبارة عن رسالة، من أب لإبنه، يحكي فيها عن حياته، و علاقته بوالده و والدته "الجد و الجدة"، و علاقته بوالدته "الأم"، و الكثير من المشاعر و الانطباعات الداخلية لأب... ذكرني الجد بجدي- رحمه الله... هذه الرواية هي لكل أب و أم و إبن و إبنة، و منا ليس أحدهم أو أكثر؟
لدي سؤال واحد لمن قرأها، أو من سيقرأها بعد الإنتهاء منها... ما هو السر المخجل الذي أراد قوله و كان يؤجله إلى النهاية؟ و الذي عايره به زوج أخته في بداية الرواية و تسبب في ترك والده "الجد" لوظيفته؟ أرجو لمن فطن إليه أن يكتبه في تعليق على مراجعتي و لك خالص الشكر ^^
Sometimes I just need to drop everything else and read a Simenon. This slim, taut novel follows Hubert Cardinaud, who has raised himself from his family's blue collar status to a toe hold in the ranks of the respectable middle class. He has a steady job in an insurance firm, a wife, and two children. Living the dream. Until a man from the past reappears and whisks away his wife. Cardinaud finds unexpected reserves of determination and quiet courage as he seeks her out. In the process the hollowness of his new life becomes clear to him, but he chooses to pursue his course to its logical conclusion and restore the normalcy of his life. It's uncertain whether he is heroic, tragic or both. A typically tense, terse yet vivid novel with a telling look behind the scenes of assumed respectability. A whiff of archaic gender politics is unfortunate but not a deal breaker. YMMV.
عندما أنهيت قراءة هذا الكتاب قلت لنفسي، أن أجمل الأعمال وأكثرها قيمةً، قد لا أقرؤها في كتبٍ كبيرة الحجم، أو كثير عدد الصفحات، وإن كنت أخال أن الكنوز وحدها توجد في الكتب العملاقة أو الأعمال المتسلسلة، فأنا مخطئة و واهمة، وبعد قراءتي لهذا الكتاب الصغير الذي يقع بين أدب الرواية والرسائل الأدبية؛ يجدر بي إعادة النظر مرّتين.
وقد أثار استغرابي اسم المؤلف، فهو بلجيكيّ الأصل، فرنسيّ اللسان، وحين بحثت عنه تفاجأت من أنه من المبدعين الغير كسولين -أي أنه لم يكن يعاني آفة الكسل- بل كان غزير الإنتاجية، يكتب بمعدل ٨٠ صفحة يوميًا وله حوالي ٤٥٠ كتابًا وبعضها تحول لأفلام. وهنا أكد لي أن المبدع يظهر للعالم بالحلم والإصرار والعناد، وكما قال أوهان باموق سابقًا أنه من أراد الكتابة فليحاول كثيرًا وليعاند في استمراره، وفي هذا نقيس أمورًا لا تحصى ولا تعد في الحياة.
رواية الابن: تتضمن رسائل من أبٍ لابنه بقلمٍ فائق العذوبة، شديد المراعاة والتفهُّم، هي رسائل وتوضيحات من أبٍ خشي أن يموت دون ما سابق إنذار، فيدفن ما بصدره مع صدره وبقية الجسد بعد الموت، في هذه الرواية تأكدت أن علاقة الحب للابن بأبيه ليست فطرية، بل هي تعتمد على سلسلة من التصورات والذكريات المستمرة وما طُبع في أذهان الأبناء وهذا ما ينقله الأبناء للأحفاد على مرّ الأعوام سواءً كانت الذكرى خيّرة أم لا.
لفتني قوله بأن الإنسان الطبيعي لا تعيش ذكراه بعد وفاته إلا لمائة سنة فقط، واستمرار تدفق الذكريات تتم عن طريق الأبناء وهذا الأمر جعلني أفكر في ماهية ذكرياتي التي سأتركها وأخلصها ورائي، بشكلٍ عام للمجتمع وبشكل أكثر حصرًا على نطاق العائلة والأقربين. -وكما قرأت سابقًا أننا نعيش في أذهان الناس، ونحن أجزاء من ذكرياتهم، شئنا أم أبينا.
قرأت أيضًا وصفًا لزوجته، وقد شدتني الطريقة التي تقدم بها للزواج منها، فهو تزوجها على طريقة زواج الفلاسفة كما أسماه، وذكر نظرته للعلاقة بعد مرور تلك سنين من المعاشرة وتغير الأحوال وتبدلها، وما الذي سوف يغيره لو عاد به الزمن، وهل هو قانعٌ بما وصلا إليه معًا في حياتهما المشتركة، وفي هنا شعرت بأن قرار الزواج من أهم القرارات التي يتخذها الإنسان في حياته، وليكن دائمًا حذرًا من أحلامه، أن يحذر الهاوية التي يناديها وتناديه، كما أرفق بعض المواقف التي توضح أجزاء من شخصية الوالدة لم يعرفها الابن أبدًا وهنا يجدر الذكر بأني تعلمت أن الوالدين قد يكونان كنوزًا دفينة، ولكن الذي لا شك فيه أننا كأبناء لا نرى إلا أعلى القمة الجليدية وما تحت المياه، ذلك الأساس الراسخ فنحن نجهله وقد يحمل كلًّا منهما قصة تستحق الذكر أو أن تبقى طيّ الكتمان.
.أنا لا أعرف شيئًا عن الأحداث، عندما أبدا الرواية، لا أضع على الورق إلا أسماء الشخصيات وأعمارهم وعوائلهم.. لا أعرف شيئاً عن الأحداث التي تقع فيما بعد"
" جورج سيمنون " كاتب بلجيكي ناطق للفرنسية صُدمت لما عرفت أنه مؤلف أكثر من ٤٠٠رواية وقصة قصيرة ومن أشهر كُتاب الرواية البولسية، سيرته الذاتية بروحها مُدهشة، كتاب الابن عبارةعن رسائل موجهم من اب لآبنه، مثل كتابة مذاكرات شخصية موجهة لشخص ما، رسائل لطيفة مليئة بالمشاعر الابوية لهذا يكتب الاب لعدم قدرته على التعبير المباشر بمشاعره وحبه لابنه، الأسلوب الأدبي ممتع، ويرجع الفضل للمترجم حسن محمد أحمد. صعب أنك تحكم على المؤلف بما أنه كان يكتب في ثلاثة روايات في شهر …!! يعنى لما نقرأ أكثر من عشرة كُتب اخرى لنفس الكاتب ممكن نقدر نحكم عليه. .
اتضايقت بجد يعنى اخلص الرواية و ميتجاوبش على السؤال اللى بدأ الرواية و اجى هنا ادور عشان اكيد فى حاجه غلط و تطلع ان الدار حذفت اجزاء من الرواية اللى هيا قوام الرواية أصلا، بجد ازاى دا مقبول؟ انا اصلا حاسه بتقل طول الرواية من الترجمة و ترجمة هبلة تحس ان المترجم بعتذر فكرها روايته و سرح بتعبيراته المصرية بس قلت عدى عادى لان بجد فكرة الرواية جميلة جدا حتى لو كان فى اسهاب فى تفاصيل و لكن عملت حاجه جميلة جدا خلتنى افتكر طفولتى و علاقتى باهلى و حاجات كنت فاكرة انى نسيتها و خلتنى ادخل فى المود و أقرأ من طرف الأب اللى قلما بيتم التعبير عنه، اه حسيت فى اجزاء كدا بسرحان الكاتب انت بتدخلنا بتفاصيل ليه و انت عايز توصل لايه، بتكتب كل دا ليه اصلا و خلصت و معرفتش لو الفضول مخلنيش اجى اقرا الريفيوهات هنا كنت هقول و الله بجد!! بس لما قريت اللى السبب اللى اتقص it all made sense و رأيى اتغير و لكن كان نفسى دا يحصل فى خلال قراءاتى فبجد ازاى فيه ناس سمحت انه يوصل بالشكل دا للقراء!
Un'altra famiglia rovinata, si potrebbe dire. Ma qui, a differenza di altre storie di Simenon (e non solo sue), c'è un uomo che non è un predatore né una vittima sacrificale (penso, ai lati opposti del comportamento, a La morte di Belle e al piccolo libraio), che non cede al proprio sconforto né alla rabbia né alla delusione. Va avanti come gli pare giusto fare e arriva al suo risultato. Fa bene? Fa male? Di sicuro non dovrà rimproverarsi niente.
PS: se un giorno aprissi una scuola di scrittura (ovviamente non lo farò mai, non ne ho i titoli né ho fiducia nelle scuole di scrittura), alla prima lezione farei studiare il primo capitolo di questo libro, per mostrare come in poche pagine possa entrare comodamente un mondo intero.
Più che un romanzo è un racconto, che ho letto con piacere , ma senza entusiasmo. A differenza di altri testi “duri”, Simenon non affonda la penna negli anfratti più oscuri della personalità di tutti i suoi personaggi. Infatti, ben indaga l’essenza del Sig. Cardinaud, mentre quella di Marthe rimane solo abbozzata e lasciata in buona parte all’intuizione del lettore. Ne discende una sensazione un po’ di incompiuto, quasi di fretta nel chiudere una trama che soddisfa nella sua architettura complessiva, ma non del tutto sotto il profilo soggettivo.
Simenon non delude mai. Un uomo borghese viene abbandonato dalla moglie, deriso dal paese. Anziché lasciarsi andare o voltare pagina, fa di tutto per riprendersi la sua amata, più forte degli imbarazzi, mettendosi sulle sue tracce come una formica a caccia di briciole. Geniale Simenon, non si ripete mai e storia dopo storia, sorprende.
RISVOLTO «Lui non aveva ancora quindici anni e già l’amava. Non come si ama una donna ma come si ama un essere inaccessibile. Come, al tempo della prima comunione, aveva amato la Madonna». Alla fine Hubert Cardinaud è riuscito a sposarla, quella Marthe «di cui tutti dicevano che si dava delle arie». Così com’è riuscito, lui, il figlio del cestaio, a diventare un distinto impiegato: uno che la domenica, all’uscita della messa, scambia saluti compunti e soddisfatti con i conoscenti e poi, dopo essersi fermato in pasticceria a comprare un dolce, torna a casa dove la moglie sta cuocendo l’arrosto con le patate. Una domenica, però, trova l’arrosto bruciato e la casa vuota – e gli crolla il mondo addosso. Non gli ci vorrà molto per scoprire che Marthe se n’è andata con un poco di buono, e che tutti in città lo sanno, e lo compatiscono, e pensano che sia un uomo «finito, annientato». E invece no. Hubert decide di ritrovare Marthe, a ogni costo, di bere «il calice fino alla feccia». Simile a «una formica ostinata che segue ostinatamente la sua strada, il suo destino, e che, ogni volta che il carico le sfugge, lo afferra di nuovo, pur essendo quel carico più grosso di lei», andrà a cercare Marthe, perché il suo posto è lì, «accanto a lui e ai bambini», e perché confida «nel trionfo del bene sul male, nella supremazia dell’ordine sul disordine» – «nell’inevitabile, fatale armonia». Con la consueta acutezza psicologica, e una sorta di ammirata partecipazione, Simenon ci racconta di un amore eroico, capace di non indietreggiare di fronte al tradimento e alla vergogna.
وكما يقول اب جان بول ؛ انه يؤمن بالحب من والديه حين قال : وان ثقتي المطلقة في ان مابينهما كان حبا جارفا حقيقيا ، الى الحد الذي جعل ابي يمل الحياه بعد مماتها. قراءة ممتعه للجميع :)
Plötzlich verschwindet Marthe, Mutter von zwei Kindern, und nimmt auch noch wichtige 3000 Francs mit. Ihr Mann, ein biederer Versicherungsagent, Sohn Cardinaud, macht sich auf die Suche. Bald vernimmt er, dass die scheinbar so distinguierte Marthe mit schmierigen Hafenlümmeln verkehrte. Trotzdem will er sie unbedingt in den Schoß der Familie zurückholen. Bei seiner Suche im Hafenkneipenmilieu stößt Sohn Cardinaud auf fiese, kriminelle Figuren. Stil: Dies ist ein Simenon ohne Komissar Maigret. Georges Simenon schreibt wie in allen Nicht-Maigrets (seinen "romans durs") nah am Leben, liefert interessante, realistische Hintergründe zur männlichen Hauptfigur, erfindet weder Glamourfiguren noch Pappakteure. Simenon (1903 - 1989) skizziert den Alltag plastisch, aber mit knappen, einfachen Worten. Kleine Rückblenden in die Jugend klingen federleicht beiläufig. Er verzichtet auch auf Drama, Tragödie und unglaubwürdige Zufälle. Wir lernen die Familie des Versicherungsmenschen kennen, die Soziologie der Kleinstadt, und selten schrieb Simenon so malerisch (ironisch?) wie hier (wenn auch von der Übersetzerin zerhackt, S. 33): Jemand – die Korsetthändlerin – hatte, das hörte er genau, als er vorüberging, gesagt: "Der junge Cardinaud zieht so schön den Hut…" Allerdings: Der Familienvater hat bald glaubwürdige Indizien, dass seine Frau als Hafenschlampe agierte; warum will er sie unbedingt wieder im Schoß der Familie sehen, und warum glaubt er, dass er sie dazu bewegen kann? Simenon skizziert hier dumpfe Milieus und Typen – die gefielen ihm vermutlich selbst, sie wirken in ihrer Abfolge aber etwas willkürlich. Simenon lässt den verlassenen Sohn Cardinaud scheinbar so lange schmierige Dumpfbacken treffen, bis die Standard-Simenonromanlänge von rund 180 Seiten (im Deutschen) erreicht ist. Gegen Ende wird's fast eine Detektivgeschichte, und ich konnte nicht allen Wendungen folgen (Anwenderfehler). Außerdem sagt Simenon erst gegen Ende etwas über Marthe, das Sohn Cardinaud schon immer wusste und in Betracht zog; das sollte der Leser frühzeitiger erfahren haben. Zur Übersetzung: Ich hatte das Diogenes-Taschenbuch mit Linde Birks Übersetzung und dem blutigen Kopf auf dem Titelbild, der nicht zur Geschichte passt, aber aus einer der mindestens drei Cardinaud-Verfilmungen stammt (ich habe ihn überklebt). Überwiegend trifft die Übersetzerin den trockenen, betont reduzierten Simenon-Ton, der nicht vom Geschehen ablenken soll. Doch öfter auch wunderten und störten mich deutsche Formulierungen, und die wohl geplante Simenon-Neuausgabe von Kampa sowie Hoffman und Campe leistet hoffentlich Besserers – allerdings werde ich den Roman dann nicht noch einmal lesen (Simenons Nicht-Maigret-Bücher wirken generell so klar und übersichtlich, dass sie mich weniger zu wiederholter Lektüre verlocken als andere Werke, bei denen ein zweites Lesen mehr neue Entdeckungen verspricht). Unter anderem bremsten die folgenden Formulierungen aus dem Roman meinen Lesefluss: "Eiskellers" (statt "Eiscafé" oder "Eisdiele", S. 8), "Pitchpinetür" (S. 11), "zum Kaltessen" (S. 17), "Wenn er würde alles erklären müssen, würde er…" (S. 75), "…so einfach, wie wenn…" (S. 112) und "…während Fischfrauen… Kunden anriefen, um frischen Fisch zu verkaufen" (S. 125, nicht per Telefon). Manche Dinge verwunderten mich auch nur, klangen unlogisch, aber vielleicht verstehe ich auch etwas nicht, z.B. hier (S. 27): Was machte sie da oben? Als er herunterging, saß sie… (Muss es nicht heißen, was machte sie da unten? Ich habe nicht mit dem Original verglichen, aber auch in anderen Büchern schon eindeutige, leicht vermeidbare Übersetzungsfehler gefunden.) Freie Assoziationen: Hafenkneipenschlampen und Hafenarbeiter mit Afrikaerfahrung gibt es auch in Simenons Roman Tropenkoller (1933) Die jeweils allerletzten Sätze von Sohn Cardinaud und Simenons Der Zug (1961) sagen in etwa das Selbe Es gibt viele andere Simenons am Hafen, etwa Das Testament Donadieu, Der Mörder oder Die Marie vom Hafen, sie haben aber ganz andere Figuren.
A very slim entry in the Simenon canon, in all senses of the word. As is very often the case in his novels, the hapless hero, here a dutiful husband who becomes a laughing-stock in his community when his wife abruptly leaves him, fails to win the reader's sympathy in spite of his dignified behavior and steadfast determination to chart his own course and save the situation. It turns out the wife had no choice but to follow her first lover like a dog, Simenon obviously still in thrall to the doctrine that a woman belongs to whoever "had" her as a virgin. The rather thin plot bolstered with nauseating ideology makes this a superfluous read.
Tre stelle e mezza Un Simenon minore, al limite dell'autostereotipo nella descrizione dei luoghi, nella costruzione dei personaggi e della storia, con un'unica differenza di rilievo rispetto alla norma: il lieto fine (almeno apparente). Un romanzo che però rimane un po' fiacco, anche se di scorrevolissima lettura, come sempre.
Libro bellissimo con un protagonista, Cardinaud, per il quale non si può non provare compassione e vicinanza. Come sempre Simenon riesce a farci vivere le emozioni dei personaggi sulla nostra pelle portandoci a divorare in pochissimo tempo i suoi romanzi. Bello bello bello.
رسالة دافئة و واضحة من أب لولده يتجاوز فيها صورته الرسمية ليظهر كشخص قريب جدا لكن لم يستطع اظهار محبته فيعبر عنها و يفسر كثير من الغموض في حياته و حياة ولده
This review is for "Le Fils." There is another Simenon novel called "Le fils Cardinaud," which is a whole different story, but Goodreads is too stupid to tell them apart, because they're in French I guess.
If you ever wondered "does Simenon really need the murder mystery genre to be successful?" this book may answer your question. My advice: unless you're really a fan, don't bother.
This book, "Le Fils" is essentially a long letter from father to son about something terrible that happened when the protagonist was younger involving himself and his father. The first hundred pages are tedious, and probably mostly unnecessary. When we finally get to the story, it's built up as a mystery rather than a tragedy.
But whatever it takes to make a tragedy to work, this book seems to be missing it. Is it the story arch? Is it the nature of this particular tragedy? Is it the aloofness of the narration? I'm not quite sure, but for me it didn't have the sparkle of the rest of Simenon's work.
رواية من الكاتب البلجيكي جورج سيمنون. عبارة عن رسالة طويلة يخاطب الأب بها أبنه الذي صعب عليه التواصل معه من دون قيود. وتبدأ الرواية بجنازة جد الأبن وتبحر من هناك في تاريخ العائلة وبما يجول خواطر والده والسر الذي أراد أن يفصح عنه لأبنه، وهو الحادث الذي غير من مجرى حياة الأب. لغة الرواية رفيعة جدا تعبر ما في خوالج الأب بعبارات في غياة الجمال. ولكن للأسف الرواية بالرغم من جودة الترجمة العالية مقطوع منها حدث مهم يوعد الأب الافصاح به طيلة الرواية. أظطررت البحث على الشبكة باللغة الانجليزية لمعرفة ما حدث فعلا في سنة ١٩٢٨ (قارئ الرواية سيفهم)، وعلى الأغلب أن هذه الرواية ترجمة قديما وتم أعادة طباعتها، وهنا أخمن أن الناشر قرر أن الحدث المشار إليه سابقاً خادش إلى الحياء فلم يتضمنه النص العربي. وهو شيء مؤسف طبعا لانه يشرح شعور النقص عند الأب.
هذا السبب الوحيد الذي يجعلني أعطي هذه الرواية أربعة نجوم وليس خمس. الرواية فائقة في المحتوى والتنفيذ وجمال عباراتها جعلتني أوعاود قراءت بعضها مرات عديدة. نص في غاية الجمال.