In una Milano battuta dalla pioggia e offuscata dal grigio del maltempo, si rannuvola anche l’umore di Libera, la famosa Miss Marple del Giambellino: da un lato è tormentata per la relazione con Gabriele, che aspetta un figlio da un’altra donna, e dall’altro è sulle spine per la ricerca del Gatto con gli Stivali, il rapinatore mascherato che potrebbe essere suo padre. Ma c’è un’emergenza a cui far fronte: le uscite serali della figlia Vittoria, ormai sempre più frequenti, potrebbero metterla in pericolo? Le preoccupazioni aumentano quando Libera scopre che la ragazza sta indagando in segreto per scagionare il padre del compagno: si tratta di Armando Belardinelli, un pregiudicato che sconta una condanna per omicidio volontario. L’uomo è accusato di aver assassinato Fiorella Domenici, una nota ricettatrice, e tutti gli indizi sembrano essere contro di lui: la sua coppola rinvenuta sul luogo del delitto, la testimonianza di un inquilino dello stabile e una canzone incriminante ripetuta dal pappagallo della vittima... Con l’aiuto della solerte Irene e del burbero Dog, e sempre affiancata dall’eccentrica Iole, Libera si ritroverà a scavare nel passato per sbrogliare una matassa di infedeltà incrociate, mezze verità e lealtà tradite – mentre si sente a sua volta combattuta tra la passione per Gabriele e il conforto delle attenzioni di Furio.
Rosa Teruzzi (1965) vive e lavora a Milano. Ha pubblicato diversi racconti e tre romanzi. Esperta di cronaca nera, è caporedattore della trasmissione televisiva Quarto grado, in onda su Retequattro. Per scrivere si ritira sul lago di Como, in un vecchio casello ferroviario, dove colleziona libri gialli.
Un libro inverosimile. Piacevole da leggere, ma molto inverosimile. Direi che va bene solo per gli adolescenti e per i vecchietti un po’ romantici, per leggere delle pagine rilassanti, senza pretese, che raccontano di cose che non esistono, o meglio, che esistono solo nell’immaginario romantico dell’autrice. Lo salvo per questo, questo libro, perché potrebbe far venire la voglia di leggere a qualche adolescente, ma per il resto è davvero leggerino. E anche definirlo noir in copertina è davvero imbarazzante. La trama racconta le avventure al limite dell’in-credibile di tre generazioni di donne, la figlia, la madre e la nonna. La figlia è una poliziotta vera, la madre è una fioraia con il pallino delle indagini e la nonna è una settantenne sexy e iperattiva, anche lei con velleità investigative. Alla fine, la figlia poliziotta è quella che indaga meno di tutte, mentre le due anziane risolvono il caso. Vabbè, mi fermo qui: avrete capito che è un libro sui generis. Per chi ama il genere, ho visto che fa parte di una serie, quindi ci sono altre “avventure” da scoprire. Io non lo farò.
Continuano le indagini delle Miss Marple del Giambellino, che per qualche giorno abbandonano la ricerca del Gatto con gli stivali, ovvero il presunto padre di Libera, per aiutare Vittoria e il suo fidanzato Achille Belardinelli a scagionare il padre di quest'ultimo, che si trova in carcere per scontare la pena per un omicidio che dice di non aver commesso. Vittoria ha tentato di farlo, ma dopo un attentato ai suoi danni (che ha solo distrutto la macchina di Achille), viene temporaneamente sospesa dalla polizia per aver condotto indagini non autorizzate, cosicché si reca negli Stati Uniti, lasciando madre e nonna libere di indagare indisturbate con l'aiuto di Cagnaccio e della Smilza. Nel frattempo, la situazione sentimentale di Libera con Gabriele si evolve, e anche Furio sembra essere ormai accasato con Viviana - la professoressa che abbiamo incontrato in un caso precedente - tanto da commissionare a Libera due mazzi di fiori: uno di addio (che la fiorista ritiene sia per lei) e uno di passione per chiedere di provare a stare insieme. Ma naturalmente, dopo la risoluzione del caso, ci sono ancora tantissime cose che rimangono in sospeso, non ultima la ricerca del Gatto con gli stivali, un interrogativo ancora irrisolto nella vita di Libera.
Ultimo. Nel senso che è l'ultimo libro che leggo delle avventure della fioraia del Giambellino. Chiaramente sta allungando il brodo, non c'è un vero e proprio giallo, la "storia" di un mazzo di fiori trova la sua conclusione dopo160 pagine... insomma, tempo perso.
Dopo aver letto Gli amanti di Brera ho deciso di continuare con questo volume, come sempre nella speranza di capirci qualcosa di più delle tante situazioni lasciate in sospeso. Ahimè così non è stato, se non in parte: in questo volume, infatti, riceve una risposta lo strano comportamento tenuto da Vittoria nel libro precedente (non che Vittoria abbia mai avuto un atteggiamento “normale”), di cui in realtà, come avevo detto, non è che me ne fregasse più di tanto. Al mio menefreghismo si aggiunge poi il fatto che gli eventi di questo volume si trascinano in avanti, rendendo la lettura estremamente lenta e noiosa. E tutto questo nonostante la brevità del romanzo: fosse stato più lungo probabilmente l’avrei lanciato giù da una finestra.
In questo volume poi tornano preponderanti le vicissitudini amorose di Libera: non ce la faccio più! Dopo un momento in cui finalmente sembrava essersi assestata la vicenda, infatti, in questo volume ritornano i mille dubbi di un triangolo amoroso che ha per me poco senso d’esistere e che ormai si è trascinato davvero per troppo tempo.
Dal finale sembra che finalmente nel prossimo volume si tornerà a parlare del Gatto con gli Stivali, ma volete sapere la verità? Ormai non mi interessa nemmeno più!
In questa nuova avventura, le Miss Marple del Giambellino si impegnano a scagionare il padre di Achille, accusato di aver ucciso una ricettatrice dopo un litigio. Tutti gli indizi sono contro di lui: una coppola a lui appartenente rinvenuta sul luogo del delitto e un testimone. Ma Libera, Iole e la squadra del Dog non si arrendono: riusciranno a scoprire la verità. Colpo di scena finale: cosa deciderà Libera tra la ricerca del Gatto con gli Stivali o una romantica vacanza? Gradevole lettura estiva, lo consiglio.
Piacevole come gli altri della serie, anche se alla lunga inizia a diventare un po' noioso. Questa pausa forse mi aiuterà a ritrovare un po' di curiosità per quando uscirà il prossimo capitolo :)
La serie ha ormai decisamente saltato lo squalo, nel senso che pur avendo risolto il mistero della morte di Saverio non ha ancora deciso come vuole proseguire: col mistero del Gatto con gli Stivali? Con il misterioso compagno della Smortina? Con la complicata vita amoroso-sessuale di Iole? Con lo strano ménage à trois di Libera con Furio e Gabriele?
L'unica cosa certa è che a questo giro la fioraia del Giambellino si occupa del padre del fidanzato di Vittoria, con la consueta assurda ridda di travestimenti, situazioni improbabili e risoluzioni un po' troppo ben congegnate per essere credibili come "coincidenze".
A tutt'oggi questa è l'ultima avventura delle nostre Miss Marple del Giambellino. Stavolta il problema è il consuocero di Libera, il padre di Achille, il fidanzato di Vittoria. E' in prigione da tanti anni, accusato dell'omicidio di una donna di malaffare, chiamiamola così. Vittoria cerca di aiutare Achille nel trovare nuove prove ma viene rimproverata dai superiori e mandata in esilio negli USA a seguire un corso. Incredibilmente Achille chiede aiuto a Libera e a Iole, mentre Armando, il padre di Achille, chiede loro di lasciar perdere e di convincere il suo ragazzo a fare altrettanto. Non sia mai! Aiutati da Cagnaccio e da la Smilza, con delicatezza e tante chiacchiere riescono a venire a capo della faccenda. Molta indagine e pochi sviluppi personali, tranne uno piuttosto importante che naturalmente risolveremo nel prossimo capitolo così come la storia del gatto con gli stivali che ci trasciniamo da troppi libri ormai. Ci sbrighiamo a risolverlo?