La volontà della maggioranza religiosa e non europea di Israele di creare una teocrazia ha provocato la reazione della popolazione laica e di origine occidentale. Così il Paese è finito allo stallo, ingolosendo i nemici esterni che vogliono approfittare del momento. Con conseguenze decisive per l'intero Medio Oriente.
Dario Fabbri (1980) è un'analista geopolitico e giornalista italiano. E' direttore di Domino, rivista mensile di geopolitica e curatore di Scenari, mensile che tratta di geopolitica del quotidiano Domani. E' stato inoltre consigliere scientifico e coordinatore per l’America di Limes, rivista italiana di geopolitica. E' anche chief geopolitical analyst di Macrogeo, centro di ricerca geopolitico e macrofinanziario. È socio della Società italiana di storia militare. Si occupa principalmente di USA e Medio Oriente. È docente di geopolitica mediorientale presso la Scuola di formazione del DIS (Dipartimento per le informazioni di Sicurezza, della Presidenza del Consiglio) e di narrazione geopolitica presso la Scuola Holden di Torino.
Tanto per cambiare il nuovo numero di Domino è stato predisposto sullo stesso argomento, trattato da Limes, nello stesso mese di uscita : le vicende di Israele. E, mio parere personale, ancora una volta l’allievo (Dario Fabbri) direttore di Domino, ha superato il maestro (Lucio Caracciolo) direttore di Limes. I due direttori sono a un tale livello culturale e professionale come analisti di geopolitica, che, consiglierei al lettore ,di non perdersi nessuno dei loro editoriali, compresi quindi questi ultimi due. Dario Fabbri ,pur essendo abituato ad un eloquio non meno colto e sofisticato di quello da sempre usato da Caracciolo, sfoggia quel quid in più, forse dovuto alla sua giovane età, che lo fa particolarmente apprezzare. Le tesi di fondo non divergono poi tanto, ma là dove Caracciolo è un po più cauto e coperto, Fabbri sbotta apertamente sulla gravità della situazione. Israele sarà anche la tanto decantata unica vera democrazia della regione, sarà anche un inarrivato modello di sviluppo economico ,tecnologico e culturale, ma affonda con piedi di argilla in una divisione etnico-culturale religiosa e politica ,diciamolo pure, fra opposte fazioni ,che fa temere seriamente per una sua ormai possibile e verosimile implosione. Leggi di più : http://gmaldif-pantarei.blogspot.com/...