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The Adventures of Captain Alonso De Contreras: A 17th Century Journey
Diary entries recount fifty years in the life and career of a seventeenth century Knight of Malta
193 pages, Hardcover
First published January 1, 1630
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Displaying 1 - 23 of 23 reviews
August 23, 2019
Questo libro, testimonianza diretta di un soldato spagnolo vissuto agli inizi del '600, è un documento più importante per il valore storico\storiografico che non per la qualità.
Il che è tutto sommato comprensibile: l'autore, Alonso de Contreras, ha vissuto tutta la vita come soldato, passando da un impiego all'altro, per mare e per terra, fino a governare città, venire fatto Cavaliere ed essere stato per un certo periodo tra gli uomini fidati del viceré di Napoli.
Un uomo di azione, insomma, in un periodo in cui il Mediterraneo era un territorio pericoloso, diviso tra numerosi contendenti e la legge era quantomeno ambigua.
Gli inizi ci mostrano il soldato ancora giovane e inesperto, da quando ancora cerca di venire arruolato a quando, finalmente soldato, passa il tempo a sperperare rapidamente nei vizi i soldi che ottiene, al pari dei suoi compagni. Rapidi combattimenti, risse nelle strade, fughe dalle forze dell'ordine e ricollocamenti sono all'ordine del giorno.
Poi inizia il periodo in cui sale di grado, gli vengono affidate navi per pattugliare il Mediterraneo, assaltare legni dei mori, fare razzia di città nemiche portandosi via schiavi e schiave, con scali frequenti in piccole isole dove viene bene accolto perché "cercava di fare più bene che male".
E poi i dissidi con la corona spagnola, che lo portano prima a farsi frate eremita e poi ad abbandonare la Spagna dopo una promessa di promozione non mantenuta; Malta e l'investitura a Cavaliere di Malta; il tempo passato al servizio del Conte di Monterrey, tra Roma e Napoli, con anche il governo temporaneo dell'Aquila.
E tra un racconto e l'altro, amori, gelosie, attentati alla sua vita e un'infinità di licenze prese per potersi affrancare da un Signore e poter cercare un lavoro al soldo di un altro, tra Spagna e Italia.
Lo stile non è certo quello di un esperto letterato, ma il resoconto (fatto anche in poco tempo) di ciò che Contreras ricorda del suo passato, il racconto della sua vita da quando ha lasciato la casa natale al momento presente.
Ed è un affresco interessantissimo di un periodo storico turbolento e pericoloso, dove con la spavalderia, la prestanza fisica e una discreta dose di fortuna chiunque poteva farsi un nome e fare strada.
Praticamente, la materia di cui sono fatti i sogni dei romanzi d'avventura.
Il che è tutto sommato comprensibile: l'autore, Alonso de Contreras, ha vissuto tutta la vita come soldato, passando da un impiego all'altro, per mare e per terra, fino a governare città, venire fatto Cavaliere ed essere stato per un certo periodo tra gli uomini fidati del viceré di Napoli.
Un uomo di azione, insomma, in un periodo in cui il Mediterraneo era un territorio pericoloso, diviso tra numerosi contendenti e la legge era quantomeno ambigua.
Gli inizi ci mostrano il soldato ancora giovane e inesperto, da quando ancora cerca di venire arruolato a quando, finalmente soldato, passa il tempo a sperperare rapidamente nei vizi i soldi che ottiene, al pari dei suoi compagni. Rapidi combattimenti, risse nelle strade, fughe dalle forze dell'ordine e ricollocamenti sono all'ordine del giorno.
Poi inizia il periodo in cui sale di grado, gli vengono affidate navi per pattugliare il Mediterraneo, assaltare legni dei mori, fare razzia di città nemiche portandosi via schiavi e schiave, con scali frequenti in piccole isole dove viene bene accolto perché "cercava di fare più bene che male".
E poi i dissidi con la corona spagnola, che lo portano prima a farsi frate eremita e poi ad abbandonare la Spagna dopo una promessa di promozione non mantenuta; Malta e l'investitura a Cavaliere di Malta; il tempo passato al servizio del Conte di Monterrey, tra Roma e Napoli, con anche il governo temporaneo dell'Aquila.
E tra un racconto e l'altro, amori, gelosie, attentati alla sua vita e un'infinità di licenze prese per potersi affrancare da un Signore e poter cercare un lavoro al soldo di un altro, tra Spagna e Italia.
Lo stile non è certo quello di un esperto letterato, ma il resoconto (fatto anche in poco tempo) di ciò che Contreras ricorda del suo passato, il racconto della sua vita da quando ha lasciato la casa natale al momento presente.
Ed è un affresco interessantissimo di un periodo storico turbolento e pericoloso, dove con la spavalderia, la prestanza fisica e una discreta dose di fortuna chiunque poteva farsi un nome e fare strada.
Praticamente, la materia di cui sono fatti i sogni dei romanzi d'avventura.
August 14, 2018
3,5/5
Sono stata tentata di dare 4, per le belle introduzioni (del romanziere A. Pérez-Reverte e di M. Cicala) e per il grande valore storico e antropologico di quest'opera, ma effettivamente devo ammettere che, nell'ultima parte soprattutto, è un testo un po' pesante per un lettore del XXI secolo. Questo proprio a causa di due delle qualità giustamente sottolineate nelle introduzioni e che ne fanno un documento assai interessante, e cioè l'essere stato scritto da un non letterato che non badava al bello stile (e quindi schietto, sincero, diretto, ma anche un po' arido) e il suo essere la storia di una vita "priva di centro", di uno "sviluppo narrativo", alla lunga un catalogo di episodi puntiformi e autoconclusi.
Ma il capitano de Contreras, che a 50 anni si guarda indietro e si mette a scrivere la sua vita balorda e violenta, ha per me lo stesso fascino dell'ottantenne Díaz del Castillo che prende la penna e ripensa a quando, ventenne, partì per il viaggio della sua vita nel Messico sconosciuto: "quelli che per un secolo e mezzo, da Tenochtitlán a Rocroi, portarono in giro da Oriente a Occidente il temuto nome della Spagna, tenendo mezzo mondo in pugno e con il filo della spada contro la gola" (Pérez-Reverte a p. 10).
Sono stata tentata di dare 4, per le belle introduzioni (del romanziere A. Pérez-Reverte e di M. Cicala) e per il grande valore storico e antropologico di quest'opera, ma effettivamente devo ammettere che, nell'ultima parte soprattutto, è un testo un po' pesante per un lettore del XXI secolo. Questo proprio a causa di due delle qualità giustamente sottolineate nelle introduzioni e che ne fanno un documento assai interessante, e cioè l'essere stato scritto da un non letterato che non badava al bello stile (e quindi schietto, sincero, diretto, ma anche un po' arido) e il suo essere la storia di una vita "priva di centro", di uno "sviluppo narrativo", alla lunga un catalogo di episodi puntiformi e autoconclusi.
Ma il capitano de Contreras, che a 50 anni si guarda indietro e si mette a scrivere la sua vita balorda e violenta, ha per me lo stesso fascino dell'ottantenne Díaz del Castillo che prende la penna e ripensa a quando, ventenne, partì per il viaggio della sua vita nel Messico sconosciuto: "quelli che per un secolo e mezzo, da Tenochtitlán a Rocroi, portarono in giro da Oriente a Occidente il temuto nome della Spagna, tenendo mezzo mondo in pugno e con il filo della spada contro la gola" (Pérez-Reverte a p. 10).
April 2, 2021
3'5
Relación de toda una vida de aventuras de mano de un español del siglo XVII. El manuscrito narra los diferentes episodios que conforman una existencia trepidante, a caballo entre la picaresca y el honor. Leyendo estas páginas es inevitable pensar en Guzmán de Alfarache o en El buscón, así como en la más reciente serie de Alatriste, para cuya confección, Pérez Reverte encontró modelo e inspiración en Alonso de Contreras.
Desde humildes orígenes, Don Alonso dedica su vida, mayormente, al servicio del rey como soldado y corsario en el Mediterráneo, a labrarse un futuro y una reputación, a garantizar su sustento futuro, con ecos en la biografía de Lope de Vega, conocido y protector de Alonso de Contreras. Un individuo que en su sustanciosa existencia viajó por todo el Mediterráneo, desde Gibraltar hasta Israel, cosechando presas en incursiones corsarias; pasó por Flandes; defendió Puerto Rico de la piratería inglesa; fue ermitaño en el Moncayo; asesinó a mujeres y hombres; estuvo preso en varias ocasiones; ingresó en la Orden de San Juan de Malta; conoció personalmente al rey de España; y salvó el pellejo in extremis en varias ocasiones, incluyendo una erupción volcánica.
Una vida que, leída, es pura aventura.
Relación de toda una vida de aventuras de mano de un español del siglo XVII. El manuscrito narra los diferentes episodios que conforman una existencia trepidante, a caballo entre la picaresca y el honor. Leyendo estas páginas es inevitable pensar en Guzmán de Alfarache o en El buscón, así como en la más reciente serie de Alatriste, para cuya confección, Pérez Reverte encontró modelo e inspiración en Alonso de Contreras.
Desde humildes orígenes, Don Alonso dedica su vida, mayormente, al servicio del rey como soldado y corsario en el Mediterráneo, a labrarse un futuro y una reputación, a garantizar su sustento futuro, con ecos en la biografía de Lope de Vega, conocido y protector de Alonso de Contreras. Un individuo que en su sustanciosa existencia viajó por todo el Mediterráneo, desde Gibraltar hasta Israel, cosechando presas en incursiones corsarias; pasó por Flandes; defendió Puerto Rico de la piratería inglesa; fue ermitaño en el Moncayo; asesinó a mujeres y hombres; estuvo preso en varias ocasiones; ingresó en la Orden de San Juan de Malta; conoció personalmente al rey de España; y salvó el pellejo in extremis en varias ocasiones, incluyendo una erupción volcánica.
Una vida que, leída, es pura aventura.
June 17, 2018
Il libro è il diario dell’avventuriero spagnolo Alonso de Contreras (1582-1641), ripescato nel 1900 e recentemente ripubblicato in Italia, dopo 70 anni dalla prima edizione, con una prefazione di Pérez-Reverte (che si è ispirato a lui per il personaggio del capitano Alatriste).
Perdonandogli lo stile, decisamente elementare ed asciutto, le avventure del protagonista, dalla memoria incredibilmente nitida, mi hanno trasportato in un mondo lontano, fatto di soldati di ventura, assassini ed imprese rocambolesche in giro per il mondo.
I cattivi sono i Mori, i buoni… non si capisce bene se usiamo il nostro metro attuale.
Mi ha spiazzato il numero di personaggi e di tappe nella vita di Alonso, che non si privò neanche dell’eremitaggio in abito monacale e fu persino governatore di Pantelleria.
Da leggere senza giudicare moralmente gli episodi narrati, specchio di un’epoca violenta e governata dalla legge del più forte. Dove la vendetta era consuetudine ed il saccheggio integrava la paga.
Perdonandogli lo stile, decisamente elementare ed asciutto, le avventure del protagonista, dalla memoria incredibilmente nitida, mi hanno trasportato in un mondo lontano, fatto di soldati di ventura, assassini ed imprese rocambolesche in giro per il mondo.
I cattivi sono i Mori, i buoni… non si capisce bene se usiamo il nostro metro attuale.
Mi ha spiazzato il numero di personaggi e di tappe nella vita di Alonso, che non si privò neanche dell’eremitaggio in abito monacale e fu persino governatore di Pantelleria.
Da leggere senza giudicare moralmente gli episodi narrati, specchio di un’epoca violenta e governata dalla legge del più forte. Dove la vendetta era consuetudine ed il saccheggio integrava la paga.
February 28, 2016
Las memorias del capitán Alonso de Contreras son un documento histórico imprescindible para cualquiera que tenga la intención de aproximarse al apasionante mundo del Siglo de Oro español. A pesar de que no se trata de una lectura fácil para un lector medio del siglo XXI, el retrato que hace de la España del siglo XVII es, sencillamente, apasionante. Un mundo de pícaros y soldados, en el que encontraremos situaciones que no recuerden, por desgracia, a la España que hoy vivimos.
November 4, 2023
Una pasada.
Un basado.
Un cebado
Y SE MURIERON JAJAJAJAJ PERO CONTRERAS QUE HACES
5 estrellas porque esto no tiene precio, me ensancha la cosmovisión de la época, hizo de todo este cabrón amigo de Lope, los prólogos de PérezReverte y OrtegaGasset son cremita con natita, PERO CAFÉ PARA CAFETEROS y español jodido y árido de soldado que no sabe que vas a estar 400 años después leyendo sus baladronadas.
La edición del difundo Javier Marías, máximus óptimus.
Un basado.
Un cebado
Y SE MURIERON JAJAJAJAJ PERO CONTRERAS QUE HACES
5 estrellas porque esto no tiene precio, me ensancha la cosmovisión de la época, hizo de todo este cabrón amigo de Lope, los prólogos de PérezReverte y OrtegaGasset son cremita con natita, PERO CAFÉ PARA CAFETEROS y español jodido y árido de soldado que no sabe que vas a estar 400 años después leyendo sus baladronadas.
La edición del difundo Javier Marías, máximus óptimus.
September 26, 2018
Ενα βιβλίο γεμάτο δράση και περιπέτεια. Ο Alonso de Contreras είχε μια συναρπαστική ζωή. Μας την αφηγείται με απλά γλώσσα, που σε κρατάει. Σε μια εποχή (16ος αιώνας) που οι όροι ιππότης/ πειρατής/ στρατιώτης είναι συγκεχυμένοι, ο Contreras δείχνει να μεταπηδά απο τον ένας στον άλλο με μεγάλη άνεση.
Διαβάζετε ευχάριστα.
Διαβάζετε ευχάριστα.
February 15, 2024
¡Qué gran descubrimiento! Me ha gustado muchísimo, esta autobiografía de un soldado español del siglo XVII. Una historia muy interesante, no solo por su valor histórico, de testimonio de primera mano, sino también por el relato en sí, por que el tipo es casi un personaje literario, un prototipo de la picaresca.
Es interesantísimo conocer a Alonso de Contreras, un personaje complejo, que bien se embarca como corsario con la Orden de Malta en el Mediterráneo, que se alista como soldado en Flandes, como marino en las Indias, como gobernador de una de las islas de Berbería, o que desengañado de todo, se marcha a la Sierra del Moncayo como monje ermitaño durante 8 meses.
Es interesantísimo conocer a Alonso de Contreras, un personaje complejo, que bien se embarca como corsario con la Orden de Malta en el Mediterráneo, que se alista como soldado en Flandes, como marino en las Indias, como gobernador de una de las islas de Berbería, o que desengañado de todo, se marcha a la Sierra del Moncayo como monje ermitaño durante 8 meses.
October 30, 2008
This 17th Century Journey should be read as background material, if nothing else, by those interested in the happenings, people, and scope of trials and tribulations on those in the Spanish empire.
Philip Dallas translated and annotated this interesting, and page-turning work, so well that I have kept it on a box at my family's home for several years. I could put it down because I finised reading it -- several years ago -- but, couldn't, and still haven't gotten rid of it. That should tell you something.
Cpt. Alonso didn't appear to be holding any words, or playing any modernday politically correct games. He was in a tough and gritty time with hostiles all around. I found it especially interesting that, for the Spanish, soldiers could quit one unit because they didn't like it, and simply go to another, or go transfer to the navy if they felt like it. It was a very different world back then. -- Mike McIlvain
It was one of those bargain table books that turned out to be a real find.
Philip Dallas translated and annotated this interesting, and page-turning work, so well that I have kept it on a box at my family's home for several years. I could put it down because I finised reading it -- several years ago -- but, couldn't, and still haven't gotten rid of it. That should tell you something.
Cpt. Alonso didn't appear to be holding any words, or playing any modernday politically correct games. He was in a tough and gritty time with hostiles all around. I found it especially interesting that, for the Spanish, soldiers could quit one unit because they didn't like it, and simply go to another, or go transfer to the navy if they felt like it. It was a very different world back then. -- Mike McIlvain
It was one of those bargain table books that turned out to be a real find.
July 3, 2015
Curiosas memorias de un truhán de la España imperial. Esta autobiografía de Alonso de Contreras combina la ficción del Lazarillo con las aventuras de tantos militares hispanos, de quienes en general solo conocemos las "hazañas". Este libro, escrito veloz y poco reflexivamente, ilustra un espíritu de época. Su protagonista (quien según Ortega y Gasset escribió las memorias estimulado por Lope de Vega) narra casi amoralmente una serie de episodios -muchos violentos- de su vida y de la del poder español. De poca calidad literaria, el libro es súper interesante en términos de contenido, ya que clarifica una serie de temas pocas veces tratados con tanta desfachatez en los textos del siglo XVII, desde las relaciones de género y la conduta sexual de soldados, putas y señoras, hasta el honor militar y la vida de los cristianos renegados. Gran sorpresa.
January 29, 2019
Una personalità molto forte, di quelle che invidio, individualista, ma anche giusta (in base alla moralità del tempo), capace di farsi stimare da superiori e nemici.
Una testa calda da ragazzino, poi soldato scialacquatore, pirata mercante, perfino frate eremita.
Ha vissuto una vita incredibile e fortunata "e se dovessi raccontarvene tutti i particolari non ci sarebbe abbastanza carta neppure a Genova"!
Una testa calda da ragazzino, poi soldato scialacquatore, pirata mercante, perfino frate eremita.
Ha vissuto una vita incredibile e fortunata "e se dovessi raccontarvene tutti i particolari non ci sarebbe abbastanza carta neppure a Genova"!
January 27, 2024
Βαθμολογία: 7/10
Ο Αλόνσο ντε Κοντρέρας έζησε μια συναρπαστική ζωή, όμως το βιβλίο δεν το βρήκα το ίδιο συναρπαστικό. Γράφτηκε πριν τετρακόσια χρόνια σχεδόν, από έναν άνθρωπο που δεν ήταν δα και ιδιαίτερα μορφωμένος, ούτε γεννημένος συγγρ��φέας, και αυτό φαίνεται. Το βιβλίο είναι γεμάτο γεγονότα, με τον συγγραφέα να πηδάει από το ένα στο άλλο εν ριπή οφθαλμού, χωρίς να δίνει ιδιαίτερο βάθος στα περιστατικά ή τους χαρακτήρες, με τη γραφή να είναι αρκετά απλοϊκή, χωρίς αυτές τις φοβερές περιγραφές που τόσο μου αρέσουν σε τέτοιου είδους βιβλία. Όμως, από την άλλη, το βιβλίο αποτελεί και ντοκουμέντο μιας εποχής, είναι γεμάτο διάφορες εικόνες και σίγουρα η ανάγνωσή του από βιβλιόφιλους που διαβάζουν τέτοια χρονικά δεν θα αποτελεί χάσιμο χρόνου. Καλά πέρασα, αλλά μέχρι εκεί.
Ο Αλόνσο ντε Κοντρέρας έζησε μια συναρπαστική ζωή, όμως το βιβλίο δεν το βρήκα το ίδιο συναρπαστικό. Γράφτηκε πριν τετρακόσια χρόνια σχεδόν, από έναν άνθρωπο που δεν ήταν δα και ιδιαίτερα μορφωμένος, ούτε γεννημένος συγγρ��φέας, και αυτό φαίνεται. Το βιβλίο είναι γεμάτο γεγονότα, με τον συγγραφέα να πηδάει από το ένα στο άλλο εν ριπή οφθαλμού, χωρίς να δίνει ιδιαίτερο βάθος στα περιστατικά ή τους χαρακτήρες, με τη γραφή να είναι αρκετά απλοϊκή, χωρίς αυτές τις φοβερές περιγραφές που τόσο μου αρέσουν σε τέτοιου είδους βιβλία. Όμως, από την άλλη, το βιβλίο αποτελεί και ντοκουμέντο μιας εποχής, είναι γεμάτο διάφορες εικόνες και σίγουρα η ανάγνωσή του από βιβλιόφιλους που διαβάζουν τέτοια χρονικά δεν θα αποτελεί χάσιμο χρόνου. Καλά πέρασα, αλλά μέχρι εκεί.
October 24, 2025
Testimonio magistral de un mundo que ya no existe, de la dureza y la fragilidad de la existencia de un soldado español a comienzos del siglo XVII. La autenticidad que desprende, pese a lo increíble de sus aventuras y anécdotas, me parece lo más destacado. Contreras escribe sin artificios, con una sinceridad brutal al narrar tanto sus logros como sus errores, por muy descarnados que sean. La obra refleja una vida marcada por continuos altibajos en la fortuna. En definitiva, una de las autobiografías más genuinas del Siglo de Oro español.
November 20, 2023
Le doy tres estrellas por el valor histórico del libro en sí más que por su calidad, aunque hay que tener en cuenta quién, cuando y como fue escrito.
Estamos ante un libro escrito por un soldado de Los Tercios de Castilla en su época, dónde narra sus experiencias y su vida en la milicia.
Lo que no me ha gustado es la forma, falta consistencia, profundizar en la historia, pero hay que pensar quién y cuándo se escribió.
Estamos ante un libro escrito por un soldado de Los Tercios de Castilla en su época, dónde narra sus experiencias y su vida en la milicia.
Lo que no me ha gustado es la forma, falta consistencia, profundizar en la historia, pero hay que pensar quién y cuándo se escribió.
October 24, 2025
Probablemente los problemas que tenga con el libro sean más cuestiones propias que de la propia obra en sí. Es un ejercicio de resistencia y concentración, ya que la narración está en castellano antiguo y se puede tornar complicada la lectura (y poco disfrutable). Sin embargo, valoro enormemente el haber leído un testimonio de tales características; una muestra súper auténtica de la historia de nuestro país.
August 10, 2023
Este es un libro muy interesante y que glosa de una manera directa y sin artificios cómo vivía un soldado en esta época (nada de leyenda negra, ni de leyenda rosa los hechos tal cual), principalmente buscando salir adelante y ganar sus dineros. Ojalá un día se encuentren las páginas que faltan y sepamos del final de la autobiografía.
November 13, 2025
Un libro que es lo que es, la copia editada de una crónica. No es mi estilo, particularmente por centrarse solo en una persona. Aun así, las notas al pie de página son acertadas, pero la narrativa a veces no se entiende, porque es del siglo XVII.
March 23, 2023
7 Interesante y curioso, se echa de menos pulso narrativo pero lo interesante de la historia lo compensa,
December 18, 2011
If you're also a Hispanist and passionate about everything to do with the early modern period, I think you'll love this autobiography. It's a first hand account which allows you to step back in time and it contains many insights about how people lived in the late 16th and early 17th centuries, both on land and sea. Contreras's yarn has certainly broadened my understanding of how Spaniards perceived the world back then, and it also possesses some priceless nuggets of information about my home country of Malta. As many other fans of this novel have remarked, the highlight of the book definitely has to be the chapter describing what happened when Contreras found his woman in the hands of another: the two word sentence contained within it must be the darkest humour you're likely to ever come across, tragic and hilarious in equal measure! The only drawback to this book is that it lacks adequate conclusion yet on the other hand it possesses enough tales of swashbuckling bravado and derring-do to keep fans of the period amply entertained.
Read
March 28, 2010excellent book about the life of a spanish soldier, pirate, very realistic, portraits the daily life of late 16 century and first quarter of 17th.
I like to think of him as my ancestor as I´m also Contreras
I like to think of him as my ancestor as I´m also Contreras
March 28, 2015
Me ha costado la vida terminarlo :(
July 6, 2015
Logra transportarte a otra época, con un léxico de colorido, garrido y casi poético y una fina ironía a lo largo de toda su autobiografía.
January 25, 2021
LAS MEMORIAS DEL CAPITÁN CONTRERAS: no he leído más de 30 páginas porque en castellano antiguo termina cansando. Le doy un 4.
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